Il muro dei touch-screen, inaccessibili per i non vedenti ed ipovedenti

touch screen technology
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Il problema dei touch-screen 

L’altro giorno mi trovavo a Roma, e gli ascensori dell’ albergo erano dotati di modernissime pulsantiere touch-screen. Per una persona cieca o ipovedente questo tipo di ”tastiere “ sono inservibili, perché io schermo liscio, al tatto, non può dare  informazioni per noi orientanti e accessibili.

Pulsantiera touch di un ascensore

Anche le attività quotidiane più comuni, potrebbero presto essere vietate alle persone della comunità non vedenti e ipovedenti, a meno che non vengano apportati considerevoli miglioramenti per l’accessibilità ai dispositivi touchscreen.

Mentre i progressi della tecnologia hanno reso i touch-screen più facili ed economici da produrre, c’è stata poca considerazione sul modo in cui le persone non vedenti o ipovedenti interagiscono con loro.

La proliferazione di dispositivi touch-screen negli ultimi anni sta creando una delle maggiori barriere di accessibilità mai affrontate dalla comunità cieca e ipovedente.

I touch-screen stanno comparendo ovunque. In casa delle persone, nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, sportelli bancomat, hotel, ospedali, le casse dei supermarket  con sempre meno cassieri. Il problema è che le persone non vedenti o ipovedenti non possono usarle. Siamo in grado di toccare lo schermo ma non possiamo accedere a ciò che stiamo toccando e, pertanto, non possiamo utilizzare il dispositivo in modo efficace.

A meno che non vi siano azioni urgenti da intraprendere, le persone della comunità cieca e ipovedente affrontano la reale possibilità di essere esclusi dall’ opportunità di svolgere le proprie attività quotidiane di base, perché i touch-screen stanno diventando la sola modalità standard  sui prodotti compresi gli elettrodomestici di casa, sui distributori di bevande, sui  totem di prenotazione negli uffici postali, i monitor touch per gestire l’ordine di arrivo degli utenti negli ospedal, bancomati etc.

Il lancio dell’iPhone di Apple, a metà degli anni 2000, ha dato il via alla crescita esponenziale dei touch-screen, che li ha portati a comparire sui dispositivi dalle  lavastoviglie, dei  microonde, le macchine del caffè e i terminali EFTPOS di ultima generazione. Però  Apple, sin da allora,  ha stabilito  il suo impegno per l’accessibilità,

Da qui abbiamo visto una situazione in cui i dispositivi, che in passato avevano utilizzato i pulsanti fisici, le manopole o i quadranti, sono passati all’utilizzo di  touch-screen senza alcuna considerazione reale, su ciò che significa accessibilità.

Mentre le generazioni precedenti di dispositivi, anche se non erano perfetti in termini di accessibilità, gli utenti non vedenti e ipovedenti, potevano generalmente utilizzare le funzioni di base e spesso implementarli con i  propri metodi (tecniche di marcatura) per semplificarne il loro funzionamento.

 

Sistema semplice di marcature sulle manopole dei miei elettrodomestici

L’aggiunta di funzionalità tattili, hanno potuto aiutare le persone a localizzare e ad  identificare i pulsanti e gli interruttori, mentre i touch-screen con la relativa disposizione uniforme, senza riferimenti, di tastiere numerate su dispositivi come i telefoni, non aiuta certo nella navigazione.

Dato che questi metodi descritti, non sono più utili da applicare sui touchscreen, la comunità dei non vedenti e ipovedenti, non può fare altro che affidarsi completamente alla sensibilità e all’etica dei produttori per includere misure di accessibilità durante la produzione. Ma ci sono pochi  dati comprovanti, che portino a pensare che i produttori stiano facendo delle scelte progettuali che includano anche le caratteristiche di accessibilità. È improbabile che qualcuno che produce lavatrici, includerà una funzionalità come la sintesi vocale o il riconoscimento, se i loro concorrenti non lo fanno.

In realtà ci vorrebbe una qualche forma di incentivo o alcune linee guida legislative, per arrivare a un punto in cui le funzioni di accessibilità siano incluse come modalità  standard. Sarebbe utile estendere questi standard obbligatori anche  per gli appalti pubblici.

Nonostante Apple, il gigante della tecnologia,  fosse il pifferaio magico dei touchscreen, la sua mossa per incorporare funzionalità accessibili, non è stata però seguita dal mercato più ampio.

La legge federale degli Stati Uniti, sulla riabilitazione della forza lavoro, include un requisito  fondamentale secondo cui la tecnologia utilizzata dal loro governo  deve essere accessibile alle persone con disabilità. Questa legge potrebbe aver contribuito ad accelerare il passaggio di Apple verso l’accessibilità.

Rendere obbligatorio questo standard, sarebbe un importante passo avanti, ma dobbiamo anche richiedere che i produttori di altri dispositivi touchscreen, come per gli elettrodomestici, i terminali di pagamento e i chioschi di informazioni, includano funzionalità di accessibilità in modo che le persone non vedenti o ipovedenti possano usali.

Mentre l’accessibilità dei touchscreen non è richiesta dalla legge, ci sono esempi e dati  che dimostrano che non sarebbe un grande onere per i produttori incorporarla.

Non vedremo migliorare l’accessibilità a meno che le norme non siano legiferate e che la legislazione sia applicata dal governo.

Ci sono persone che vivono con altre disabilità, che preferiscono usare i touch-screen. Quindi qui non si sta  dicendo che i produttori dovrebbero smettere di includerli. soltanto che questo non dovrebbe escludere altre  persone dalla possibilità di svolgere le proprie attività di base quotidiane.

Sportelli bancomat evoluti (ATM*):

foto: Sportello bancomat evoluto

Grazie alla tecnologia dei QR Code e allo sviluppo delle App specifiche, è possibile prelevare denaro al bancomat senza carta, direttamente con il tuo smartphone. Le impostazioni di prelievo si scelgono direttamente dal telefono e la tua prenotazione sarà attiva per 12 ore dal momento della richiesta. Successivamente, una volta inquadrato con la fotocamera il codice QR  che appare sullo schermo del bancomat, lo sportello provvede in automatico a erogare la valuta richiesta. Questo sistema è molto vantaggioso, perché consente a chi non vede di usare uno sportello bancomat in assoluta autonomia, anche se questo è mancante di sintesi vocale. Ad oggi però, non sono molte in Italia le banche che forniscono questo tipo di servizio. Una di queste che lo utilizza  è  UniCredit con i suoi sportelli ATM Evoluti 

Comunicato Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti riguardo i prelievi Smart Unicredit

*Bancomat in inglese ATM (automated teller machine)

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Volevo solo l’IVA al 4%

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foto MacBook Pro

Questo articolo non è una pubblicità occulta, ma una testimonianza di una fan dichiarata del Mac!

Prima di partire per il mio ultimo viaggio, dopo anni di fedele servizio, il mio computer portatile mi ha mollata. Ho sempre usato fin dagli albori, il Mac della Apple, non solo per il suo linguaggio semplice e intuitivo, ma anche perché ha già integrate in sé, di serie, le tecnologie assistive di cui ho bisogno, che vanno bene per me. Infatti, per chi ha disabilità visive, l’OS X offre di serie, un’ampia gamma di tecnologie assistive.  Non dimentichiamoci inoltre il display Retina, che riduce i fastidiosi riflessi luminosi.
Clicca qui per info

Comunque, tutto questo per dirvi, che dopo numerosi tentativi, che eviterò di raccontare per non annoiarvi, mi è stato impossibile acquistare il mio nuovo Mac con l’agevolazione dell’Iva al 4%. come prevede l’articolo 3 della legge n. 104 del 1992, “per i sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap indicati”.

Riuscire a capire come muovermi è stato complicato, la legge non è chiara e l’iter non è ben specificato, e come se non bastasse, una volta che mi sono interfacciata con gli enti preposti, ho rimbalzato contro diversi muri di gomma. Cercare di far capire la natura della mia richiesta circa la sola ed esclusiva agevolazione dell’IVA,  (non il sussidio Asl), ai medici oculisti Asl programmati in modalità ” incapacità di ascolto”, è stata un’impresa impossibile. Considerata  la mia urgenza, (una dottoressa mi ha risposto che non poteva ricevermi prima dei due mesi) me lo sono acquistato con l’ IVA al 22% e di conseguenza non avrò detrazione IRPEF.

La benevola e virtuale pacca sulla spalla, prevista dalla legge per “facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione e alla cultura.” non corrisponde di fatto al vero, perché ti limita esclusivamente all’acquisto dei prodotti inclusi e iscritti nel nomenclatore tariffario, cioè già scelti da tecnici alla fonte, dove si preclude la  libertà di scelta in base alle proprie capacità. Evidentemente chi li ha integrati nella lista, sa  meglio di me (sto scherzando), cosa funziona  meglio  per i miei occhi.

Qui sotto vi inoltro la gentile risposta via mail della Presidente Inverardi dell’UIC e Ipovedenti di Brescia, questo per fare chiarezza sui nostri diritti, spero voi abbiate più fortuna di me con i vostri interlocutori:

Gentile Laura,

le trascrivo a seguire la risposta della Presidente Inverardi sperando possa risultarle utile qualora si trovi ad affrontare una situazione analoga:

…Va differenziato l’acquisto con agevolazione iva al 4% dall’ottenimento del sussidio o ausilio attraverso ASL, dunque servizio sanitario nazionale e dunque ausilio rientrante nel nomenclatore tariffario ASL.

Un IMAC Apple non rientra tra gli ausili ottenibili attraverso ASL e dunque attraverso il nomenclatore tariffario, le ASL che lo fanno rientrare o i medici oculisti prescrittori che indicano un codice riconducibile (si dice in gergo) per poter farlo rientrare, non agiscono correttamente e se ne assumono le responsabilità.

I pc in genere non sono ausili medici che rientrano nel nomenclatore tariffario, ma sono i software vocali o sintetizzatori vocali che rientrano (ad es. Jaws).

La procedura per ottenere un sussidio o ausilio rientrante nel nomenclatore tariffario e dunque passato da ASL è la seguente:

1. impegnativa del medico di base con richiesta di visita per prescrizione ausilio;

2. appuntamento con medico oculista (nel nostro caso) prescrittore e successiva gestione della pratica da parte dell’ufficio ausili dell’ASL di competenza a seconda della residenza.

Per l’iva al 4% va detto che è applicabile a coloro che hanno un verbale di invalidità e l.104 e vi sono a seconda dei negozianti, dei rivenditori o delle ditte, diverse modalità d’agire:

alcuni negozianti e rivenditori per applicare l’iva al 4 ritengono sufficiente il solo verbale L.104, altri invece applicano alla lettera le linee guida dell’agenzia delle entrate, vale a dire la presentazione di dichiarazione di medico di struttura pubblica o accreditata, attestante la sussistenza delle condizioni di handicap e la specifica che l’acquisto risulta integrativo e compensativo della situazione di disagio.

Non va confuso l’acquisto con iva al 4 con la possibilità di ottenimento di ausili medici e sussidi attraverso ASL.

Ciò che manda in confusione è la norma di agenzia delle entrate che prima dicevamo perché cita testualmente: “certificato medico rilasciato dall’ASL…”, ma significa certificato di medico di struttura pubblica o accreditata. Loro indicano ASL perché in tutto il territorio nazionale le visite specialistiche vengono fatte dalle ASL, ma in Regione Lombardia no, sono in capo ad aziende ospedaliere.
Cordiali saluti  “

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Apple brevetta una stilo innovativa per l’iPad.

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stilo per touchscreen della apple

Foto: USPTO / di Apple

Questa stilo aggiungerebbe un nuovo significato alla parola touch-screen. Apple brevetta una stilo per tablet, capace non solo di rimandare un feedback aptico all’utente, ma anche di riprodurre la texture del foglio.

Steve Jobs è stato notoriamente contrario ad includere una stilo all’iPad, ma anche lui avrebbe cambiato idea se avesse intravisto il dispositivo futuristico di  rilevamento input-texture  che la Apple ha appena brevettato.

Come sottolinea la Apple, questa tecnologia dovrebbe avere applicazioni che vanno ben oltre semplici esperimenti. Per esempio, una persona non vedente potrebbe utilizzare una stilo come questa per essere in grado di sentire l’immagine sullo schermo, proprio come il Braille viene utilizzato per leggere il testo. Considerato quanto lavoro la Apple ha fatto per l’accessibilità in passato, questa potrebbe sembrare una mossa naturale da fare per l’azienda.

disegno brevetto stilo apple

Secondo le domande di brevetto pubblicate oggi, la  Apple sta lavorando a una stilo con fotocamera integrata che consente di rilevare la superficie su cui  passa, riproducendo la struttura per l’utente – anche verso il basso replica la sensazione delle diverse strutture. La messa a punto touch con feedback aptico  simula la texture delle superfici, la tecnologia illustra un sistema per il riconoscimento della superficie virtuale tramite una stretta comunicazione  tra l’iDevice e la penna elettronica, per poi rimandare la sensazione tramite un sapiente mix di vibrazioni e altre parti mobili meccaniche.
Il feedback tattile funziona modulando le forze di attrito tra il dito di un utente e l’origine del feedback tattile modificando il livello di tensione. Anche se vari ricercatori sperimentano da almeno 50 anni, è solo negli ultimi anni,  che  si è iniziato a vedere nei dispositivi tattili avanzati il  loro potenziale, il che ha accresciuto  l’interesse, attraendo gruppi di ricerca come quelli della Disney  che  intravede la fattibilità di questa tecnologia per le grandi tavole- display da impiegare  nei suoi parchi a tema.

Molte aziende tecnologiche hanno lavorato sull’integrazione tattile dei loro dispositivi, ma il tipo di tecnologia a grana fine brevettata dalla Apple, sta facendo discutere perchè diversa da qualsiasi cosa si conosca oggi riguardo una stilo per tablet.

Tutto questo gioca a vantaggio per la Apple, che si trova sotto pressione per reinventare l’iPad dopo l’ennesimo trimestre del calo delle vendite e della perdita di quota di mercato.

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