Perché il Bastone Bianco

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Articolo originale di  Maria Luisa Gargiulo
In un periodo rivolto anche ai disabili visivi, E’ strano parlare di bastone bianco, visto che per noi tutti, dovrebbe essere, uno strumento tanto usuale quanto scontato.

Invece purtroppo non è così: alcuni di noi non lo utilizzano affatto, altri lo fanno con modalità improprie, non sfruttandone appieno le potenzialità. Altri ancora, sono alle prese con le resistenze sociali e familiari legate a questo ausilio.
Il bastone bianco è uno degli strumenti fondamentali per la mobilità autonoma. Un minorato della vista che voglia spostarsi da solo, ha bisogno di farlo con il bastone bianco e specificamente con quello lungo.

Le funzioni del bastone che ci aiutano ad essere autonomi sono:

In primo luogo il bastone bianco, se opportunamente utilizzato, garantisce un’ alta sicurezza rispetto alle fonti di pericolo, e lo fa in due modi fondamentali di cui uno attivo e l’altro passivo.

Il modo “attivo” consiste nella possibilità da parte del non vedente o dell’ipovedente, di percepire gli ostacoli prima che essi vengano a contatto col suo corpo.
Per ostacoli non intendo soltanto possibili corpi che ci possono essere sul nostro cammino, ma anche ostacoli negativi ossia mancanza di qualcosa come dislivelli, buche, fossi, scale sia a scendere che a salire.

Perché il bastone esplichi correttamente, questa sua funzione attiva di rivelatore delle fonti di pericolo, occorre usarlo in modo corretto, ossia occorre impugnarlo e muoverlo in modo da garantire il massimo della copertura del nostro corpo posto al riparo dal bastone. Oltre a ciò il movimento deve garantire la massima esplorazione possibile della superficie sulla quale verranno a posizionarsi i nostri piedi durante la marcia.

Per muovere ed impugnare il bastone esistono modi giusti e modi sbagliati, ma in questa sede, non ci occuperermo di come usarlo.

La “funzione passiva” che il bastone svolge in fatto di sicurezza riguarda la comunicazione chiara ed inequivocabile che chi lo porta, dà alle altre persone.
Infatti far sapere a chi ci cammina di fronte o a chi intralcia la nostra strada, che noi abbiamo dei problemi visivi, ci garantisce contro tutti i comportamenti involontariamente dannosi da parte delle altre persone.
Per fare un esempio banale: quando si cammina per strada a piedi e due persone vengono da direzioni opposte, in genere esse sono solite spostarsi reciprocamente un poco ciascuno, per garantirsi il passaggio senza urtarsi. Ma se noi non siamo in grado di vedere la persona che ci sta venendo incontro, certamente non ci sposteremo, questa persona, però, penserà invece che lo faremo certamente. e si sposterà quindi solo un po’.
Capita puntualmente, che lo scontro avvenga e l’altro si infastidisca sia per l’urto e sia a causa del nostro comportamento, che giudica quanto meno sbadato, se non sfrontato.
Con un bastone bianco in mano, le cose cambiano radicalmente: la persona che ci sta venendo incontro, si scosterà sufficientemente in modo da non urtarci mentre passa e noi, senza neppure accorgercene, avremo evitato un piccolo spiacevole incidente.

Sempre in tema di sicurezza passiva, il codice della strada assegna al pedone munito di bastone bianco dei privilegi particolari. Egli infatti ha sempre la precedenza negli attraversamenti e le auto, anche in assenza di strisce pedonali o semaforo, debbono fermarsi comunque al suo passaggio.
Con questo, non si vuole affatto dire che per un pedone con bastone bianco, attraversare a caso, senza sapere se è il suo turno, sia qualcosa esente da rischi. Molte volte infatti, è impossibile per le automobili fermarsi in tempo quando il guidatore non si aspetta di incontrare una persona sulla sua strada, ma certamente saremo oggetto di qualche attenzione maggiore ed abbiamo qualche diritto in più in termini di regolamento.

Oltre ad una funzione rivolta a garantire la sicurezza, il bastone serve anche per poterci aiutare da un punto di vista percettivo. Quando gli istruttori di orientamento e mobilità dicono che “il bastone rappresenta il prolungamento del braccio” non scherzano affatto.
Questa frase infatti sta a significare che il bastone bianco può avvicinarci alla condizione del bambino che, gattonando per terra, esplora gli oggetti attorno a se. Naturalmente se davvero toccassimo con le mani per terra, potremmo godere di una quantità di informazioni tattili infinitamente maggiori per il semplice fatto che la raffinatezza delle sensazioni offertaci dai polpastrelli e la possibilità di manipolare ed esplorare con le dita e con il palmo ciò che tocchiamo, ci sono precluse usando il bastone.
Ma, pur con le limitazioni del caso, ugualmente ci sono molte cose che possiamo sapere esplorando con il bastone, e queste informazioni sono molto utili per il nostro orientamento e la nostra autonomia.
Ad esempio, camminando lungo il marciapiede, il mio bastone incontra un abbassamento brusco del livello del suolo. Cos’è: una buca, la fine del marciapiede o qualcos’altro?
Mi posiziono, tenendo i piedi sulla parte di pavimento ancora in piano, in modo da toccare questo dislivello. Sento che il pavimento finisce con un taglio netto. Allora non è una buca. E’ forse il gradino a scendere che annuncia l’inizio della strada carrabile?
Non mi pare; anche perché allungando ed abbassando leggermente il braccio e quindi sporgendo in basso la punta del mio bastone, sento che subito dopo questo dislivello non c’è una superficie piana ma ve ne è un altro. I due tagli dei dislivelli sono paralleli, lo sento facendo slittare l’ultimo segmento del mio bastone da destra a sinistra e viceversa.
Questo indubbiamente è l’inizio di una scala in discesa! E’ proprio quello che cercavo, mi posiziono in modo corretto ed inizio a scendere.
Gradino per gradino, senza fermare la mia discesa, il mio bastone mi avverte della continuazione della scala, del fatto che i gradini hanno un’alzata ed una pedata sempre uguali e che la scala poi finisce in un pianerottolo. Queste informazioni mi servono per calibrare il mio passo ed i miei movimenti, ed io cammino senza né cadere né andare a sbattere da qualche parte.
Il bastone, abbiamo visto, è un segnale ed uno strumento nello stesso tempo. Ma non è solo e soltanto questo: é qualcosa che serve a renderci più autonomi, sicuri e liberi.
Purtroppo ci sono situazioni in cui il bastone bianco, è visto come qualcosa di cui vergognarsi, per qualcuno di noi il bastone è  un segno di diversità negativa, di debolezza, di umiliazione sociale.
Tante famiglie, e non stiamo parlando solo di bambini, sono molto refrattarie e non accettano che il loro congiunto usi questo ausilio. Questo succede il più delle volte quando non si vuol rendere “visibile” la minorazione, perché ad essa sono ancora associati significati negativi e di inferiorità.
Il problema della famiglia di accettare questo strumento, può essere a volte indice della difficoltà ad accettare lo status stesso di minorato visivo, con tutti i bisogni e le necessità che ne conseguono.
Altre volte, più fortunatamente, si tratta soltanto di una carenza informativa; per cui non viene promosso l’uso del bastone perché non se ne conosce l’utilità.
Da questi problemi di accettazione o di scarsa informazione derivano, o possono derivare, altrettanti problemi personali del soggetto possibile utilizzatore, che si abitua a fare senza bastone, o peggio, a non fare affatto.
“io non uso il bastone perché non mi serve, dato che vado sempre in giro accompagnato”, mi sento spesso dire. ma è anche vero che questo scatena un circolo vizioso “..dato che non uso il bastone vado sempre accompagnato”.
Lasciando perdere se sia nato prima l’uovo o la gallina, ossia nella fattispecie, se non si usi il bastone perché si ha un accompagnatore a disposizione, oppure se ci si procuri un accompagnatore perché non si è in grado di andar da soli, le cose sicuramente offrono poca possibilità di scelta autonoma al nostro ipotetico amico.
Il passaggio da certi circoli viziosi ad altri più virtuosi, a volte è meno difficile di quello che si teme. Riuscire a muoversi da soli, iniziando da situazioni facili e per niente rischiose, rende capaci di osare di più, di apprezzare i propri progressi ed il fatto in se stesso di esserci riusciti. La soddisfazione in questo caso è madre della motivazione a migliorarsi.
Pian piano si scopre che tutto sommato è anche divertente andar da soli e che la compagnia delle altre persone può diventare una piacevole scelta ,e non essere sempre una necessità.
L’autonomia nell’uso del bastone bianco ha anche alcuni aspetti sociali e relazionali facilmente prevedibili, se solo ci si pensa un attimo.
Nelle relazioni con gli estranei avere un bastone bianco ed essere senza accompagnatore equivale spesso ad una richiesta esplicita che facciamo all’altro di adeguarsi alle nostre esigenze comunicative.
Ad esempio, se entro da sola in un negozio con il mio bastone, il commesso, una volta arrivato il mio turno, si rivolgerà a me facendomi capire che posso chiedere ciò che voglio comprare, mi mostrerà la merce e sarà per me abbastanza facile chiedergli le cose che vorrei sapere e che lui non mi ha detto; come, ad esempio, di che colore è, di che taglia è e quanto costa il maglione che sto toccando. Paradossalmente la dichiarazione esplicita del mio svantaggio si è trasformata in un certo vantaggio.
Cosa sarebbe successo se fossi entrata nello stesso negozio magari avendo già ripiegato il bastone nella borsetta?
Innanzitutto avrei dovuto scervellarmi per capire se e quando fosse il mio turno, visto che il commesso, una volta terminato con l’ultimo cliente, avrebbe certamente aspettato che io dicessi qualcosa. Non parlare da parte mia sarebbe stato inteso come un segno di indecisione o di distrazione e magari ne avrebbe potuto approfittare colui che, essendo entrato dopo di me, si sarebbe inserito scavalcandomi.
A parte l’ansia che la situazione avrebbe generato, nessuno mi avrebbe detto le cose per me utili. Risposte per me incomprensibili come ” signora, lei parla di quel maglione li? ” oppure ” i colori disponibili sono tutti quelli esposti in quello scaffale”, sarebbero state molto probabili.
Ecco che la dignità e l’utilità pratica di questo che in fondo è solo uno strumento, viene fuori chiaramente.

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Cecità e ipovisione: sempre inaccessibili le posologie dei medicinali

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In Italia ci sono circa 360.000 ciechi e oltre 1,8 milioni di ipovedenti registrati; di questi ultimi oltre il 60% ha un’età superiore a 50 anni. Questa perdita, oltre alle altre sfide quotidiane, può influire sulla capacità di usare e assumere i farmaci in modo corretto e sicuro.

La perdita della vista può colpire chiunque, indipendentemente dall’età, dall’etnia, dal sesso o dalle condizioni cliniche.  L’incidenza della perdita della vista aumenta con l’età: più di 14 milioni di persone in Italia hanno più di 65 anni, e una persona su cinque di età pari o superiore a 75 anni, vive con una perdita della vista irreversibile e non correggibile.

È fondamentale, che tutti coloro che soffrono della perdita della vista, possano usare ed assumere i propri medicinali in sicurezza ed autonomia, il che include la possibilità di leggere le etichette di erogazione, la posologia e la data di scadenza. 

Solo negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha stimato che circa 1,3 milioni di persone riportano danni  ogni anno, da errori terapeutici. Per coloro, che non possono vedere e leggere le etichette dei farmaci, le etichette di prescrizione vocalizzate possono essere fondamentali per garantire la sicurezza e la corrispondenza dei farmaci.

In Italia non esiste nulla che possa essere di ausilio in questo senso, se non la dicitura in Braille sulle confezioni. Quindi, se una persona non è cieca dalla nascita, e non ha avuto una formazione didattica adeguata, perchè la patologia visiva, è insorta in  età avanzata, va da sè che non può utilizzare il Braille.

Si sa, che ci vuole molto tempo per sviluppare la sensibilità tattile indispensabile per il Braille. Questo può rendere più difficile l’apprendimento del Braille in età avanzata o con altre condizioni di salute che influenzano la sensibilità delle dita.

Questo è un problema per la stragrande maggioranza delle  persone anziane.

Vediamo però,  come hanno reso fruibili le informazioni sui farmaci, sia negli Stati Uniti che in Canada:

Diversi Stati, degli Stati Uniti, tra cui Oregon e Nevada, hanno introdotto leggi che obbligano le aziende farmaceutiche, a fornire ai pazienti non vedenti ed ipovedenti, dispositivi di lettura di prescrizioni come ScripTalk. E’ un servizio GRATUITO e facile da usare, disponibile in migliaia di farmacie negli Stati Uniti, Canada, Australia, che legge ad alta voce le etichette dei farmaci da prescrizione e tutte le informazioni (bugiardini) sui farmaci.

Il Video qui sotto,  spiega, in lingua inglese,  questo sistema di rete fra le farmacie  e le persone con disabilità visive.
Per chi non conoscesse l’inglese, di seguito  c’è un testo in italiano  sul suo funzionamento.

Dispositivo ScripTalk

Spiegazione Etichette parlanti ScriptTallk

Il  farmacista programma una piccola etichetta elettronica con tutte le informazioni sulla prescrizione, inclusi  il nome del farmaco, il dosaggio, le istruzioni, le  avvertenze, le informazioni sulla farmacia, il nome del medico prescrivente, il numero della prescrizione, data e altro. Il tag si basa sulla tecnologia RFID e la sintesi vocale.
(RFID (Radio-frequency identification, la stessa utilizzata per le carte di credito “contactless”)

Il farmacista appone l’etichetta sul farmaco da prescrizione, e per ascoltare tutte le informazioni lette ad alta voce, puoi utilizzare un’app mobile ScripTalk gratuita . Basta scaricare l’app dall’App Store o da Google Play , fare clic sul pulsante “scansione” e tenere il flacone sulla parte anteriore dello schermo (iPhone) o sul retro della  del telefono vicino alla fotocamera (Android).

In alternativa, il paziente può utilizzare una ScripTalk Station, dalle dimensioni di un vecchio lettore CD portatile o di un apparecchio telefonico. Basta posizionare il flacone delle pillole sul dispositivo e premere il pulsante “Leggi”. I due pulsanti triangolari, su entrambi i lati del pulsante di lettura ovale possono essere utilizzati per andare avanti o indietro tra le informazioni della prescrizione. C’è una piccola ruota sul lato destro del dispositivo che può essere spostata per accendere il dispositivo ed alzare il volume.

RIASSUMIAMO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

  • Il farmacista, memorizza tutte le tue informazioni su un piccolo tag (etichetta) elettronico, che si adatta a qualsiasi dimensione o forma del contenitore del farmaco.
  • L’app gratuita o la stazione ScripTalk gratuita, legge ad alta voce tutte le informazioni della prescrizione sull’etichetta. Come: nome del farmaco,  dosaggio. indicazioni,  avvertenze, nome della Farmacia, nome del medico prescrivente, scadenza.
  • Più lingue disponibili.
  • Questa è una tecnologia progettata per le persone ipovedenti, con lo scopo di ridurre i rischi di errori terapeutici a casa, come la confusione fra un farmaco ed un’altro, l’ingestione della pillola sbagliata, l’ingestione di farmaci scaduti,

ScripTalk è costituito da tre componenti principali: un dispositivo di lettura di prescrizioni udibili (APRD) o un lettore di stazioni ScripTalk, un’etichetta del microchip di identificazione a radiofrequenza (RFID) e un software di supporto.

Speriamo che questo ausilio tecnologico, arrivi anche in Italia, in quanto  sia un disabile visivo che una persona anziana, si debbano aiutare a  conseguire l’obiettivo realistico e concreto di vivere in autonomia ed essere autodeterminati nei vari ambiti della propria esistenza.

 

 

 

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Viaggiare da soli con un deficit visivo

Io seduta sul treno col mio bastone bianco
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Il distanziamento sociale durante il Covid-19, ha significato per noi, con deficit visivo: l’ isolamento sociale.

Anche se non siamo ancora usciti dalla pandemia, con un vaccino a disposizione e con le dovute precauzioni,  potrebbe essere un buon momento per riconnetterci col mondo, viaggiando!

Se non sei abituato a viaggiare in autonomia, questa cosa ti potrebbe spaventare, ma è tutta una questione di organizzazione ed uscire dal  loop dell’ immaginario collettivo condizionante e stereotipato, che  da sempre, è quello che se non vedi… non puoi fare nulla in autonomia.

Che tu sia non vedente o abbia a che fare con problemi di vista, hai solo bisogno di nuovi modi per applicare ciò che già sai sulla navigazione nel mondo, per questo è molto importante pianificare il tuo viaggio, e lasciare poco al caso. Turismo e viaggi non richiedono la vista, scoprirai presto che i tuoi sensi dell’olfatto, del tatto, dell’udito e del gusto forniscono tutto ciò di cui hai bisogno, per goderti le meraviglie del nostro pianeta e della sua gente.

Ora, diamoci da fare per i tuoi viaggi:

Pianificazione delle cose più importanti da organizzare:

  • Scegliere una destinazione

  • Valutazione dell’accessibilità

  • Valuta l’assistenza di cui hai bisogno – Chiedi assistenza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie

  • Prepara i documenti (se ti accompagnerà) del tuo cane da assistenza

  • Acquisizione di documenti di identificazione e Covid pass

  • Segnalatevi in base ai mezzi di trasporto che andrete ad utilizzare

  • Aggiornamento di tecnologie, attrezzature e dispositivi

  • Aggiornare le  prescrizioni mediche, farsi le vaccinazioni 

  • Affrontare le esigenze dietetiche

  • Fare le prenotazioni

  • Dire alle persone dove stai andando

  • Fare le valigie

Pianificazione

La preparazione ripaga, quando si pianifica una vacanza, specialmente una vacanza turistica per persone ipovedenti. È una buona idea iniziare diversi mesi prima pianificare la partenza. Puoi pianificare tutto da solo oppure affidarti  a Tour Operator o  Agenzie specializzate in viaggi accessibili purché siano affidabili e con esperienza. Troveranno soluzioni su misura per te, in base alle tue particolari esigenze  sia che viaggi da solo, in coppia, con famiglia, gruppi di amici etc. oppure possono offrire anche la  possibilità di viaggiare con altre persone ipovedenti e con guide vedenti professionali.
Assicurati solo che abbiano una buona esperienza con i viaggiatori ipovedenti. 

Esaminiamo alcune delle cose più importanti da programmare:

Scegliere una destinazione

Se sei indeciso su dove viaggiare, puoi affidarti alle proposte dei tour operator specializzati di cui sopra, oppure pensa a luoghi che accendono i tuoi  sensi,  pensa alle cose che ti hanno da sempre intrigato, come ad esempio :

La spezia del cibo tailandese – L’aroma di una pasticceria francese – Il tocco di una brezza caraibica – I suoni della musica mediorientale.

A proposito del mito che i ciechi abbiano dei super sensi, è falso: semplicemente ci affidiamo di più a loro perché non abbiamo la vista su cui fare affidamento, di sicuro abbiamo altri super poteri questo sì!  😉

Inoltre cerca articoli on-line sui viaggi d’ avventura o sul turismo urbano e chiedi ai tuoi amici ipovedenti sui blog  di condivisione, idee su cosa fare e dove andare. Una volta che hai preso una decisione, è il momento di capire come sfruttare al meglio il tuo viaggio. (Se cerchi personaggi ai quali ispirarti leggi alla fine di questo articolo)

Valutazione dell’accessibilità

Alcune grandi città sono organizzate su griglie facili da navigare. I villaggi remoti potrebbero avere poche caratteristiche di accessibilità, ma la scelta dipende solo da te e dal tipo di vacanze che stai cercando.

Nazioni, stati e aree metropolitane di solito hanno uffici del turismo e siti web per i turisti. Informati presso  questi siti alla ricerca di risorse per le persone con problemi di vista e cecità. Più impari sull’accessibilità della tua destinazione, meglio ti organizzerai con il resto dei tuoi preparativi.

Valuta l’assistenza di cui hai bisogno

A volte dopo aver viaggiato con un compagno, decidi che preferisci andare da solo. Assicurati solo di valutare molto bene i pro e i contro di ogni tua scelta.

Valuta che se chiedi ad un amico vedente o ad un familiare di accompagnarti, puoi dedicare più tempo a divertirti e meno tempo alle distrazioni o seccature di  quando navighi in un ambiente nuovo. Inoltre avrai qualcuno con cui condividere i ricordi per gli anni a venire. Ma questo dipende solo da te e al grado di autonomia acquisita.

Chiedi l’assistenza speciale PRM negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie clicca qui

Viaggio spesso da sola, e personalmente la richiedo sempre. E’ un buon modo per iniziare la tua vacanza o un tuo spostamento in un luogo sconosciuto. Molte di queste difficoltà sono abbastanza scoraggianti per far rimanere molte  persone a casa. Ma se sei arrivato fino qui, non ti scoraggi così facilmente. Hai solo bisogno di una guida specifica per le modalità di viaggio più probabili.
Per prenotare l’assistenza dovrai informare la  compagnia aerea su cui viaggi o il sito della Sala Blu se viaggi in treno . Il personale attento e appositamente addestrato si prenderà cura di te offrendo il necessario supporto durante tutto il viaggio.

Prepara i documenti se nel tuo viaggio ti accompagnerà il tuo cane da assistenza

Se hai un cane da assistenza, in base ai paesi che visiterai probabilmente dovrai presentare i certificati  delle vaccinazioni del tuo cane e qualsiasi altra informazione sanitaria pertinente. Clicca qui

Segnalatevi in base ai mezzi di trasporto che andrete ad utilizzare

Un requisito fondamentale per viaggiare in sicurezza,  anche se sarai in compagnia di un normovedente, è quello di segnalare sé stessi agli altri, tramite il bastone bianco oppure tramite il laccetto girasole. Questo ci identificherà, in generale, al personale di servizio, perché permette di identificare con chiarezza una persona che necessita di un’attenzione diversa e allo stesso tempo riduce alla stessa notevolmente lo stress, grazie alle agevolazioni che sono previste. Basta infatti rivolgersi direttamente al personale e chiedere ciò di cui si ha bisogno.

Acquisizione di documenti di identificazione e Covid pass

Ci sono sempre problemi burocratici imprevisti coinvolti nell’ottenere la documentazione dei passaporti. Fallo non appena scegli la tua destinazione.

Assicurati delle restrizioni vigenti nel paese della tua destinazione e se quello da te scelto contempla anche la quarantena Covid-19 nonostante il Green pass europeo. Porta le copie dei verbali attestanti la tua disabilità.

Aggiornamento di tecnologie, attrezzature e dispositivi

Fai una lista di controllo degli ausili che usi ogni giorno. Sono in buone condizioni o dovrebbero essere sostituite o riparate? Assicurati di avere abbastanza batterie e caricatori, con adattatori che corrispondano alle spine utilizzate nella tua destinazione (Altre regioni del mondo hanno spesso formati di spine e prese elettriche diversi dal nostro Paese). 

Potresti anche prendere in considerazione la possibilità di ottenere duplicati per oggetti che potrebbero essere persi o rubati (Ho sempre un bastone bianco di scorta in valigia)

Inoltre, decine di app per smartphone possono aiutarti con cose come posizioni GPS e descrizioni audio del tuo ambiente. Ad esempio, Be My Eyes è un’app che mette in contatto gli utenti con volontari in grado di descrivere oggetti visibili dalla fotocamera di uno smartphone.

Aggiornare le prescrizioni mediche, farsi vaccinare

Verificare con il proprio medico e farmacista per assicurarsi che tutti i farmaci e le prescrizioni non siano scadute. Se stai andando all’estero, informati sulle vaccinazioni) di cui avrai bisogno.

Si consiglia di vaccinarsi  almeno un mese prima della partenza per rafforzare le proprie immunità.

Far fronte alle esigenze dietetiche

Se sei un consumatore schizzinoso, va bene, evita solo le cose che non ti piacciono. Ma se hai dei requisiti di salute specifici (senza glutine, specifici per il diabete, ecc.), Allora devi iniziare a pianificare come nutrirti durante il viaggio.

Mentre selezioni le destinazioni, cerca ristoranti e altre fonti di pasti che possano soddisfare le tue esigenze. Questo, richiede molto tempo perché la maggior parte delle destinazioni turistiche ha una vasta gamma di offerte di cibo. Questo sottolinea il motivo per cui devi iniziare presto i tuoi piani di viaggio.

Fare le prenotazioni

Cercare di fare tutto bene al momento della prenotazione del tuo viaggio può essere un esercizio di frustrazione se provi a fare tutto da solo. Questo è il motivo per cui molti vacanzieri preferiscono utilizzare agenzie di viaggio e compagnie di viaggio specializzate in viaggi accessibili. È il loro lavoro fare tutto per bene.

Quando prenoti on-line, voli e pernottamenti in hotel, assicurati di includere tutte le sistemazioni speciali di cui avrai bisogno. Se scopri di aver prenotato tutto senza fare clic, circa le informazioni sulla tua disabilità visiva, prenditi del tempo per trovare una pagina del servizio clienti in cui puoi ricontrollare le loro politiche di accessibilità.

Dire alle persone dove stai andando

Assicurati di creare un itinerario dettagliato dei tuoi viaggi che hai pianificato, soprattutto se viaggi da solo. Anche se hai un compagno di viaggio, c’è sempre la possibilità di separarti per ore o forse giorni, a seconda delle ambizioni dei tuoi piani di viaggio.
Lasciarsi alle spalle un itinerario aiuta anche le persone a casa di coordinare i loro sforzi, se hanno bisogno di rintracciarti per un’emergenza familiare.

Fare le valigie

Non dimenticare che avrai dei limiti sui bagagli sia di dimensione che di peso.

Gli zaini sono una soluzione ideale per avere le mani libere…una sarà sempre impegnata col bastone bianco, o nel tenere il tuo cane oppure agganciata al braccio di qualcuno.

E’ buona cosa rendere i propri bagagli riconoscibili, personalmente uso delle foderine per trolley con fantasie particolari, basterà descriverla al tuo assistente di turno, per facilitargli il compito di recupero e dI identificazione della valigia sul nastro trasportatore.

Foto bagagli riconoscibili: Trolley con foderina raffigurante dei gatti stilizzati, il mio bastone bianco, e zaino con laccetti colorati

Fai sempre le valigie il più leggere possibile e porta solo le cose che sai che tu (e il tuo cane da assistenza) saranno necessarie

So che tutto questo che ho scritto, ti possa far sentire sopraffatto, ma se questi consigli, li diluisci nel tempo, è più semplice fare che dire. Per me oramai, la programmazione di un viaggio o di un semplice trasferimento, è diventata una routine, che faccio in maniera automatica.

Siamo in un mondo dove le persone sono incredibilmente impegnate, ed attendere i tempi e le disponibilità altrui, tolgono irrimediabilmente tempo non vissuto, alla tua  vita.

Buon viaggio!🛫🚀🚊

Se hai bisogno di ispirazione, prendi in considerazione il caso di James Holman, un inglese  cieco, i cui viaggi intorno al mondo lo hanno reso una celebrità all’inizio del 1800. In un’epoca in cui i ciechi erano stigmatizzati e le risorse non eranoo facilmente accessibili, Holman ha insistito per sperimentare tutto ciò che il suo mondo aveva da offrire. Ad ogni modo se hai bisogno di un esempio più recente, dai un’occhiata a Tony the Travellerche è totalmente cieco, parzialmente sordo e autore di tre e-book sui suoi viaggi in solitaria in tutto il mondo.

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Disabilità nascoste: Che significato hanno i laccetti girasole

Foto: il mio cordino con i girasoli con porta carta di imbarco
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Senza un segnale visivo, può essere difficile per gli altri identificare, riconoscere o comprendere le sfide quotidiane affrontate dalle persone che vivono con una disabilità nascosta.
Una disabilità nascosta è una disabilità che potrebbe non essere immediatamente evidente, perchè non tutte le persone con problemi di mobilità utilizzano una sedia a rotelle, non tutte le persone con disabilità visiva utilizzano il bastone bianco e non tutte le persone con disabilità uditive utilizzano un apparecchio acustico.

Vivere con queste condizioni può rendere la vita quotidiana più impegnativa per molte persone. Colpiscono ogni persona in modi diversi e possono essere dolorosi, estenuanti e isolanti. Senza prove visibili della disabilità nascosta, è spesso difficile per gli altri riconoscere le sfide affrontate e, di conseguenza, la simpatia e la comprensione possono spesso essere scarse.

Non tutte le disabilità sono visibili ed è chiaro che un segnale sottile come il laccetto girasole può fare una grande differenza nel fornire fiducia e rassicurazione a chi lo indossa. Indossando un laccetto girasole, le persone con disabilità nascoste, possono segnalare agli altri intorno a loro, che potrebbero avere ulteriori esigenze.

Conosciuto all’estero come “Sunflower Lanyard”, questo laccetto è usato per aiutare con discrezione le persone che ne fanno richiesta: infatti il laccetto girasole permette al personale aeroportuale di riconoscere una necessità particolare e di prestare aiuto o di essere pronto a concedere un po’ di tempo in più al passeggero che lo indossa e ai suoi accompagnatori.

Nel 2016, l’aeroporto di Gatwick ha lanciato il primo laccetto nel suo genere per i passeggeri con disabilità nascoste che potrebbero richiedere un supporto aggiuntivo durante il viaggio attraverso l’aeroporto.

In Italia presso l’’ aeroporto di Venezia i passeggeri con disabilità invisibili, o gli accompagnatori di passeggeri con disabilità invisibili, possono chiedere uno speciale laccetto con i girasoli da indossare all’interno dell’  aeroporto.

Il laccetto girasole è a disposizione sia per i passeggeri che hanno richiesto l’assistenza speciale sia per chi vuole viaggiare in autonomia ricevendo un’attenzione in più da parte dello staff.

Indossare il laccetto girasole è una scelta volontaria a disposizione del passeggero per vivere un’esperienza aeroportuale migliore.

Il laccetto può essere richiesto in aeroporto (Venezia):

in sala Assistenza Speciale (primo piano landside)
presso l’ufficio Informazioni Arrivi (piano terra presso la zona arrivi)
all’addetto assegnato all’assistenza

Ad oggi, nel Regno Unito sono stati emessi oltre 500.000 cordini e poiché l’interesse continua a crescere, aumenta anche il numero di organizzazioni, gruppi e luoghi coinvolti. Non tutte le persone con disabilità nascoste necessitano di assistenza. Tuttavia,si ritiene che il programma del laccetto girasole sia un’opportunità facoltativa per fornire alle persone un “segnale discreto” che dimostri al personale e ad altri che potrebbero aver bisogno di ulteriore supporto o assistenza.

Speriamo che diventi un codice distintivo conosciuto sempre più  anche in Italia.

 

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Viaggiare con l’ipovisione: Assistenza speciale PRM negli aeroporti e Sala Blu

Punto di incontro Sala Blu Stazione Centrale Milano
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Sale Blu nelle stazioni ferroviarie e assistenza speciale PRM negli aeroporti

Viaggiando da sola, richiedo sempre l’assistenza speciale PRM. E’ un buon modo per iniziare la mia vacanza o i miei trasferimenti, in un luogo sconosciuto. Molte di queste difficoltà sono abbastanza scoraggianti da far rimanere molte  persone con disabilità visiva a casa. Ma se sei arrivato qui, vuol dire che non ti scoraggi così facilmente. Hai solo bisogno di una guida specifica per le modalità di viaggio più probabili. Essere guidati da qualcun altro, tenendosi per un braccio quando ci si trova in luoghi sconosciuti o se ci sono grandi folle come in stazioni e aeroporti, è senz’altro rassicurante.

ASSISTENZA NEGLI AEROPORTI

Per poter ricevere l’assistenza dedicata, così come previsto dal Regolamento (CE) n. 1107/2006, occorre effettuare la richiesta del servizio alla compagnia aerea, all’agenzia di viaggio o al tour operator con cui si effettua la prenotazione, che hanno poi l’obbligo di trasmetterla al gestore degli aeroporti di partenza, arrivo ed eventuale transito.

Per gli aerei, è raccomandato effettuare la richiesta dell’assistenza al momento della prenotazione o dell’acquisto del biglietto in quanto, per ragioni di sicurezza aeronautica, il numero dei posti dedicato a bordo è limitato.

In ogni caso la richiesta deve essere fatta almeno 48 ore prima della partenza, ciò al fine di garantire l’organizzazione del servizio.

Se la richiesta di assistenza non viene effettuata in anticipo, si rischia di perdere il volo. Nonostante gli sforzi organizzativi del gestore, il personale dedicato potrebbe, infatti, essere già impegnato in servizi di assistenza prenotati regolarmente da altri PRM. Inoltre, potrebbero non essere più disponibili i posti dedicati a bordo.

Un requisito fondamentale per viaggiare in sicurezza,  anche se sarai in compagnia di un normovedente, è quello di segnalare sé stessi agli altri, tramite il bastone bianco oppure tramite il laccetto girasole. Questo ci identificherà, in generale, al personale di servizio, perché permette di identificare con chiarezza una persona che necessita di un’attenzione diversa e allo stesso tempo riduce alla stessa notevolmente lo stress, grazie alle agevolazioni che sono previste. Basta infatti rivolgersi direttamente al personale e chiedere ciò di cui si ha bisogno.

Foto del Bastone Bianco e del laccetto girasole

Il personale attento di terra e sugli aeromobili è appositamente addestrato e si prenderà cura di te offrendo il necessario supporto durante tutto il viaggio.

Ecco nello specifico in cosa ti potranno assistere :

  • Orientarti per il check-in (hai comunque la precedenza sulle code).
  • Attendere il tuo volo nelle aree riservate
  • Passare il controllo di sicurezza aiutandoci a rimettere a posto gli oggetti senza rischiare di dimenticarne qualcuno nei vari cestini.
  • Trovare il luogo d’ imbarco giusto.
  • Prendere la navetta senza essere in bilico e compresso tra persone che non puoi vedere.
  • Ci aiutano a salire le scale dell’aereomobile e trovare il posto prenotato a bordo per sederti.
  • All’arrivo, il personale dedicato, ti verrà a prendere a bordo  per aiutarti a scendere e a recuperare i tuoi bagagli.
  • Se perdi delle coincidenze dovute a ritardi, ti aiuteranno a riprogrammare il tuo viaggio. (Idem le Sale Blu)

E’ buona cosa rendere i propri bagagli riconoscibili, personalmente uso delle foderine per trolley con fantasie particolari, basterà descriverla al tuo assistente di turno per facilitargli il compito di recupero e dI identificazione della valigia sul nastro trasportatore.

 

Foto bagagli riconoscibili: Trolley con foderina raffigurante dei gatti stilizzati e zaino con laccetti colorati

ASSISTENZA NELLE STAZIONI FERROVIARIE

Informa sempre in anticipo, la Sala blu per l’assistenza,  se hai bisogno di assistenza speciale chiedi quello di cui necessiti e loro si organizzeranno in base alle tue richieste specifiche.  Elimina il fastidio di dover richiedere sul posto e non sempre sono disponibili tutti i servizi sul momento, specialmente nei fine settimana o giorni di festa.

I servizi di assistenza consistono in:

  • accoglienza in stazione presso il punto di incontro concordato o, per i viaggiatori in arrivo, al posto occupato a bordo treno
  • accompagnamento in stazione per l’eventuale ritiro del biglietto
  • accompagnamento a bordo del treno in partenza al posto assegnato o dal treno di arrivo all’uscita della stazione o, per chi prosegue il viaggio, a bordo di altro treno
  • messa a disposizione, su richiesta, della sedia a ruote per l’accompagnamento in stazione a/dal treno
  • salita e discesa a/da bordo treno tramite carrello elevatore per i viaggiatori su sedia a ruote
  • eventuale servizio, su richiesta, di portabagagli a mano (1 bagaglio)

NOTA: Vorrei evidenziare che purtroppo nelle stazioni e negli aeroporti, i codici pedotattili (Loges e LVI) ideati per aiutarci ad orientare in autonomia, sono di solito occupati da oggetti ingombranti, da persone in sosta con bagagli, da persone che pensano che siano percorsi preferenziali per il trascinamento dei trolley, oppure che siano elementi decorativi della pavimentazione. insomma vengono utilizzati ed occupati impropriamente in modo da non renderli a noi accessibili. Per questo reputo che i servizi di assistenza siano estremamente utili sia nelle stazioni che negli aeroporti.

Sistema Loges pedo-tattile per ciechi e ipovedenti ed esempi di malcostume e mancanza di rispetto verso gli stessi.

 

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Viaggiare all’estero con il cane da assistenza: cosa serve ricordare

cane da assistenza davanti un aereo
cane da assistenza davanti ad un aereo su una pista di atterraggio
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Per poter viaggiare, il tuo cane da assistenza deve essere in possesso di un passaporto, il “passaporto per animali da compagnia”. Questo passaporto deve essere stato  rilasciato da un veterinario autorizzato, dove vi sono indicate le vaccinazioni effettuate oltre alle informazioni relative al soggetto (nome, sesso, razza, tatuaggio, microchip, indirizzo proprietari).

I cani  hanno delle profilassi da seguire per recarsi all’estero, oltre alle normali vaccinazioni, bisogna effettuare procedure contro parassiti interni ed esterni, da effettuare annualmente.

Vaccinazione antirabbica obbligatoria.

Il tuo cane da assistenza deve essere vaccinato almeno 21 giorni prima della partenza.
Per determinati Paesi è necessario fare il “blood test”: un prelievo di sangue del cane su cui verranno effettuati i test per la positività alla rabbia. Questo test deve essere eseguito con determinate tempistiche e scadenze. Informatevi presso il vostro veterinario o presso la ASL della vostra zona.

Sistemazione in cabina 

Molte compagnie aeree richiedono un certificato attestante che il cane abbia seguito un corso riconosciuto di assistenza finalizzato alla guida dei ciechi e degli ipovedenti ed  è stato riconosciuto come in grado di viaggiare in sicurezza nella cabina dell’aeromobile. Affinché il tuo cane da assistenza possa viaggiare con te in cabina, il tuo cane da assistenza deve:

Essere stato addestrato individualmente in compiti specifici per assisterti con la tua disabilità

Avere prove documentali che confermino che è stato addestrato come cane da assistenza

Il cane non potrà indossare un guinzaglio, ma dovrà indossare una pettorina/imbracatura identificativa e rimanere sempre sotto il tuo controllo

Se il tuo cane non soddisfa questi criteri o è un cane di supporto emotivo, dovrà viaggiare come animale domestico. C’è da sapere che nellla sistemazione in stiva le compagnie aeree non si assumono responsabilità riguardo l’incolumità del cane.

Alcune nazioni potrebbero richiedere una quarantena.
Mentre cerchi le tue destinazioni ed esplori le politiche sull’immigrazione, assicurati di conoscere tutte le regole specifiche per gli animali.

Non dimenticare le esigenze dietetiche e i farmaci del tuo cane.

Regolamento 998/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003: movimentazione degli animali da compagnia. Microchip. Dal 1° gennaio 2005 è obbligatorio l’inserimento del microchip sottocute per tutti i cani  nati successivamente a questa data.

Passaporto. Dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio per tutti gli animali d’affezione. Per ottenere il passaporto è necessario che il cane, abbia già il microchip e sia iscritto all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona.

E’ necessario che abbia effettuato la vaccinazione antirabbica.

Il passaporto può essere richiesto dopo 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica e non ha scadenza.

CONSIGLI:

  • Se hai dei dubbi sulla validità del passaporto del tuo cane da assistenza, contatta il tuo veterinario per maggiori informazioni.
  • Occupati delle vaccinazioni e dei documenti di viaggio sempre con largo anticipo rispetto alla partenza.
  • E’ utile contattare l’ambasciata del paese in cui sei diretto. L’ambasciata saprà informarti meglio su eventuali norme diverse o disposizioni di quarantena.
  • E’ utile contattare la compagnia aerea scelta per le modalità da adottare, ogni compagnia adotta procedure diverse.
  • Ricordati di controllare la politica del tuo hotel sui cani guida per assicurarti che al tuo cane  non venga negato l’accessoo, che per legge non può essere allontanato dal disabile visivo ma è meglio chiarire prima la propria posizione.
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Muffin alla banana e cioccolato con Air fryer

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Muffin alla banana e cioccolato con Air fryer

Hai voglia di sperimentare un po’ le cotture  nella tua friggitrice ad aria? Prepara questi muffin alla banana con la  friggitrice ad aria. Non è necessario accendere il forno per preparare questi muffin alla banana morbidi, umidi e saporiti. Realizzati con semplici ingredienti di tutti i giorni, saranno  pronti in meno di 20 minuti, adorerai questi muffin con la friggitrice ad aria!

Preparazione 10 minuti      Cottura 15 minuti        Totale   25 minuti

Ingredienti

  • 1 uovo intero grande
  • 2 cucchiai di sciroppo di agave
  • 1 banana grande ben matura schiacciata
  • 1 cucchiaino di cacao
  • 1/2 cucchiaino abbondante di cannella
  • 150 g di farina di mandorle
  • 1 cucchiaio di lievito per dolci  o cremortartaro
  • 1 cucchiaio di burro fuso freddo o di olio a scelta
  • Se volete potete aggiungere le gocce di cioccolato
  • Latte di mandorle o altre tipologie vegetale al bisogno

Attrezzature

  • Stampo unico Muffins 7 buchi
  • Accessorio stampo torta con manico (nel kit air fryer indicato qui sotto)
  • Dispenser per pastella
  • Air Fryer friggitrice ad aria

Preparazione

  1. Mescola tutti gli ingredienti secchi tra loro. Unisci poi gli ingredienti umidi  e mescola velocemente. Prepara la teglietta col manico, per facilitare l’estrazione dalla friggitrice, con dentro i pirottini. Se l’impasto dovesse risultare troppo compatto di può aggiungere latte di mandorle o alternative vegetale.
  2. Versa l’impasto con il dispenser della pastella, nei pirottini, aggiungi qualche goccia di cioccolato cuoci con la friggitrice ad  aria a 200 ° C per 15 minuti.,  oppure in forno cuoci a 180°C per circa 15-20 minuti.

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Ribollita toscana con la pentola a cottura lenta (Crock Pot©)

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Ribollita toscana con la Crock Pot

La Ribollita, o minestra di pane, è un piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure che si prepara tradizionalmente in alcune zone della Toscana. È un tipico piatto “povero” di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva “ribollito” in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure, da non confondersi dunque con la minestra di pane.
La zuppa di cavolo nero per eccellenza, che deve il suo nome al fatto di venir preparata con quel che c’era, veniva fatta  ribollire ogni volta fosse necessario scaldarla.

Preparazione

20 minuti per preparare le verdure    Cottura 7 ore    Tempo Totale7 ore 20 minuti

Porzioni: 6

Ingredienti

  • 300 g circa di cavolo nero
  • 200 g di fagioli cannellini secchi precedentemente ammollati
  • 100 g di cannellini bolliti e frullati
  • 100 g di passata di pomodoro
  • 1.5 l di brodo vegetale
  • 300 g di pane
  • 3 carote
  • 3 coste di sedano
  • 2 cipolle
  • 100 g di pecorino
  • Olio extravergine d’oliva
  • SalePepe

Utensili

Preparazione

Preparate tutte le verdure. Mondate il cavolo nero  guarda il mio video dedicato  , eliminandone la costa e mantenendo solo la parte foliacea e tagliatelo. Tagliate a cubetti, con l’apposito utensile, la cipolla, la carota, il sedano. Unite tutti gli ingredienti nella Slow Cooker, salate, pepate e coprite con il brodo caldo. Fate cuocere per 7 ore a temperatura LOW. Servite su fette di pane abbrustolito, con un filo d’olio, una macinata di pepe fresco, se vi piacciono anelli sottili di cipolla rossa e un’abbondante spolverata di pecorino toscano.

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Acquacotta con la pentola a cottura lenta (Crockpot©)

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Ecco una pietanza che è perfetta per essere cucinata con la Crock-pot©. Perchè per  cuocere l’Acquacotta serve la pentola di coccio e la cottura deve essere lenta e prolungata, e qui entra a pieno diritto la pentola a cottura lenta. Preparate l’acquacotta per riscaldare una cena invernale. L’acqua cotta è un piatto tipico della cucina della bassa maremma. È una zuppa povera, che varia di zona in zona a seconda della reperibilità degli ingredienti, da qui il nome di acqua cotta.L’ingrediente principale del piatto sono le verdure, al tempo raccolte direttamente in campagna; Le verdure erano quelle di stagione, meglio ancora se mischiate a erbe di campo che potevano essere raccolte facilmente.Il piatto si presenta in più varianti in base alla zona.

Preparazione con la pentola a cottura lenta

Cottura: 7 ore Crock Pot pentola a cottura lenta

Ingredienti

  • 2 Cipolle
  • 2 Patate
  • 3 gambe Sedano
  • Olio di Oliva qb
  • 100 g Pomodori
  • 800 g Bietole
  • Sale
  • Pepe
  • Grana Padano
  • 4 Uova
  • 8 fette Pane

Utensili

  • Utensile Tagliaverdure

Preparazione

Preparate tutte le verdure. Mondate le bietole e tagliatele a pezzi. Tagliate a cubetti, con l’apposito utensile,  la cipolla, la carota, il sedano. Unite tutti gli ingredienti nella Slow Cooker, salate, pepate e coprite con il brodo caldo. Fate cuocere per 7 ore a temperatura LOW.

Se volete, prima di servire,  potete aggiungere sopra un uovo in camicia. Servite con un filo d’olio, una macinata di pepe fresco, e un’abbondante spolverata di pecorino toscano.

Appena prima di portare in tavola la vostra Acquacotta fate tostare le fette di pane e accompagnatene un paio ad ogni porzione.

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Meridiano degli occhi

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Autore: Laura Vanni

Gli organi di senso e le sensazioni in generale dipendono dallo Shen ( mente, psiche, emozioni in medicina cinese) il quale è, a sua volta, in connessione con il Cuore imperatore.

Più in particolare, tuttavia, in medicina cinese ogni senso è correlato ad un Organo Zang. Abbiamo quindi che:

 

Connessione tra gli occhi e gli Organi Zang

Le essenze e i fluidi organici nutrono e umidificano gli occhi.

Secondo la medicina cinese, gli occhi riflettono le condizioni del Fegato (lo yin del Fegato nutre e umetta gli occhi. Il deficit di yin di Fegato può manifestarsi con vista sfuocata) ma riflettono anche le condizioni degli altri Organi interni, ad iniziare dal Cuore-Shen.

Occhi e Fegato

Gli occhi e la vista sono correlati al Fegato,

“ Gli occhi sono gli orifizi del Fegato” (Suwen)

In particolare, gli occhi sono connessi al Sangue del Fegato, che raggiunge gli occhi attraverso i vasi sanguigni

“i vasi sanguigni influenzano gli occhi”

Il sangue del Fegato nutre gli occhi ed influenza la visione.

Si legge nel Ling Shu:

“ se il qi del Fegato raggiunge gli occhi: quando il Fegato è in armonia, gli occhi possono distinguere i cinque colori”

il Fegato conserva il Sangue che ci permette di vedere”

Occhi e Cuore

Il Sangue del Cuore nutre gli  occhi e, allo stesso tempo, l’essenza del Cuore (Shen, Mente, Spirito) si manifesta negli occhi:

la vista è una manifestazione dell’attività dello Shen” (Suwen)

Occhi e Milza-stomaco

Il Meridiano di stomaco nasce nel suo percorso esterno appena sotto l’orbita dell’occhio

lo yang ming del piede giunge fino al naso, alla bocca e penetra nel sistema occhio” (Ling Shu)

Milza controlla le palpebre e i muscoli che ne controllano apertura e chiusura.

Occhi e vescica biliare

La Vescica biliare è in connessione molto stretta con l’occhio con il meridiano principale

Il meridiano della vescicola biliare inizia all’angolo laterale dell’occhio”

Connessioni significative sono anche con il meridiano distinto e tendino-muscolare.

Occhi e vescica urinaria

Il meridiano principale di vescica urinaria nasce nell’angolo interno degli occhi. La sua connessione è quindi molto forte.

Il meridiano tendino-muscolare della vescica avvolge la cavità oculare ed ha connessione con l’occhio oltre che con il cervello

il tai yang del piede penetra nell’occipite, decorre nel cervello e si connette con l’occhio ed è chiamato il Sistema dell’Occhio” (Ling Shu)

Occhi e intestino tenue

Nel Ling shu si legge che

una ramificazione del meridiano dell’intestino tenue, che si diparte dalla clavicola, giunge fino al collo e alla guancia per raggiungere l’angolo laterale dell’occhio”

Stesso punto di contatto con l’angolo esterno dell’occhio si ha con il meridiano tendino-muscolare dell’intestino tenue.

Osservazione degli occhi

Dall’osservazione degli occhi possono essere desunte informazioni utili in sede di valutazione energetica.

Si legge nel Ling Shu che

“Tramite l’osservazione dei cinque colori degli occhi, è possibile determinare la condizione dei cinque organi yin e quindi la prognosi”

Gli occhi riflettono lo stato dello Shen e del Jing, pertanto la prima osservazione che è utile fare riguarda la loro espressione.

Un’espressione vivace e luminosa segnala buono stato di Shen e Jing.

Al contrario, occhi con espressione fissa e spenta indicano uno Shen disturbato e un Jing indebolito.

Più nel dettaglio, le diverse parti dell’occhio sono connesse ai diversi Organi Zang.

Abbiamo:

  • gli angoli dell’occhio connessi al Cuore
  • la palpebra superiore a Milza
  • la palpebra inferiore a Stomaco
  • la sclera al Polmonel’iride al Fegato
  • la pupilla al Rene

Alla luce di queste corrispondenze, la manifestazioni eventualmente presenti nelle diverse aree dell’occhio possono segnalare disarmonia energetica nell’organo Zang corrispondente.

Per fare un esempio:

la sclera dell’occhio può manifestare problemi a livello del torace o del dorso (inclusi traumi, ematomi interni…). La sclera rossa può segnalare Calore nei Polmoni, la sclera gialla può segnalare, invece, Calore-Umidità; gli angoli degli occhi rossi possono segnalare Fuoco del Cuore…

Autore: Laura Vanni

Laura Vanni è operatore tuina-medicina cinese con diverse specializzazioni. E’, inoltre, istruttore certificato SNaQ  (sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi adottato dal CONI) di qi gong e taijiquan stile Yang presso la Hung Sing Martial Arts Kung fu Academy. Precedentemente ha conseguito la laurea in sociologia e il dottorato in metodologia delle scienze sociali e politiche lavorando per circa 15 anni nel settore della ricerca sociale e di mercato. Ha scritto diversi libri divulgativi sui temi della medicina cinese, della meditazione e del qi gong.

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Cous cous con pesto di agrumi e sarde fritte

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Cous cous con pesto di agrumi e sarde fritte

Questa ricetta è del famoso cuoco siciliano Filippo La Mantia, uno dei testimonial del Cous Cous Fest di San Vito lo Capo.  Inserisce sempre il cous cous nei menu dei suoi ristoranti, che oltre a prestarsi a svariati accostamenti, rappresenta diversi simboli legati a questo piatto come la condivisione, l’ospitalità e quello dello stare insieme.

Dosi per 4 persone

Ingredienti

– 250 cous cous precotto
– 8 sarde fresche
– pangrattato
– 50 pinoli tostati
– olio extra vergine di oliva
– sale
– 2 arance
– 10 foglie di menta
– 100 mandorle pelate
– 50 capperi sotto sale
– 1 pomodoro verde
– 1 mazzetto di basilico
– origano
– olio extravergine di oliva

Strumenti

  • frullatore
  • air fryer/ friggitrice ad aria
  • Bollitore elettrico
  • contenitore per impanare
  • Spruzzino per olio

Preparazione:

Per il pesto 

Nel frullatore mettete le arance precedentemente private della buccia, le foglie lavate di basilico e menta, le mandorle, il pomodoro verde lavato, un pizzico di origano, i capperi privati del sale di conservazione e due cucchiai di olio. Frullate grossolanamente in modo da ottenere un pesto abbastanza grezzo. 

Per il cous cous 

Contemporaneamente scaldate nel bollitore dell’acqua e, quando avrà raggiunto l’ebollizione,  aggiungete una presa di sale. 

Le proporzioni acqua e cous cous sono 1 : 1, io di solito uso una tazza come metro di misura. Sistemate il cous cous precotto in un contenitore, quindi aggiungete l’acqua bollente fino a coprire la semola. Coprite con un piatto e lasciate riposare per 5 minuti, poi con una forchetta separate delicatamente i grani del cous cous. 

A questo punto amalgamate il pesto di agrumi alla semola e lasciate riposare per qualche minuto. 

Per le sarde 

Prendete le sarde private della lisca , aperte a libro, passatele nel pangrattato. Mettetele distese nel cestello dell’air fryer e spruzzate di olio con lo spray apposito, a 200° per 12 minuti, avranno raggiunto un bel colore dorato. A quel punto versatele in un piatto

Infine 

In ogni piatto sistemate il cous cous e adagiatevi due sarde con qualche pinolo tostato e alcune foglioline di menta.

A piacere, potete aggiungere del succo di limone sulle sarde. 

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Amazon Fire Tv lancia il banner di testo per i telespettatori con problemi visivi

Schermo TV con banner di testo
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Amazon ha lanciato Text Banner, una funzionalità progettata per aiutare gli spettatori ipovedenti di usufruire i contenuti sulla piattaforma Fire TV.

Cos’è Fire TV?

Amazon Fire TV Stick è una chiavetta HDMI che serve a trasformare un televisore standard in una Smart TV. Questo vuol dire che grazie a lei è possibile visualizzare film e serie TV in streaming, navigare sul web, ascoltare della musica su Spotify o ancora gestire la propria casa intelligente. Esatto, perché su Fire TV Stick è presente Alexa in lingua italiana, l’assistente vocale di Amazon.

Text Banner è una tecnologia di assistenza per le persone con un campo visivo ristretto, comprese le condizioni degli occhi come la degenerazione maculare, il glaucoma e la retinite pigmentosa, ha riferito Amazon a Digital Trends. La funzione consolida il testo sullo schermo in una posizione fissa, all’interno di uno spazio compatto.

La funzione, compatibile con l’intera interfaccia utente di Fire TV e Prime Video, può essere abilitata tramite le Impostazioni della piattaforma, nel menu Accessibilità. Tra le opzioni disponibili figurano la posizione del banner di testo e i colori che utilizzerà.

Il concetto di Text Banner è nato dalle conversazioni  e richieste alla CSUN Assistive Technology Conference dello scorso anno, in cui gli utentii non vedenti hanno detto agli ingegneri di Amazon di aver bisogno di una funzionalità che mostrasse un testo configurabile ad alto contrasto, ha detto a Forbes Peter Korn, direttore dell’accessibilità presso Amazon’s Lab126. Un prototipo che è stato quindi sviluppato durante l’Hackathon  sul tema dell’ accessibilità dell’azienda.

Accessibilità su Amazon

Text Banner aggiunge alle funzionalità di accessibilità che Amazon ha implementato sulle sue varie piattaforme. Per gli ipovedenti, un’altra iniziativa include lo screen reader VoiceView, che consente di navigare con i gesti sui dispositivi Amazon e supporta la lettura e la digitazione Braille. C’è anche la lente d’ingrandimento dello schermo, che ingrandisce gli elementi selezionati sullo schermo. Queste due funzionalità sono disponibili anche su Fire TV.

Amazon ha anche funzioni di accessibilità per l’udito, la mobilità, la parola e l’apprendimento, sui suoi dispositivi Fire TV, Echo, Fire Tablets e Kindle.

Per utilizzare Fire Stick di Amazon è necessario disporre di un account Amazon e di un abbonamento a Prime. Prime Video, il principale servizio di video on demand offerto da Amazon, è incluso nell’abbonamento a Prime e non è, quindi, necessario un abbonamento aggiuntivo per poter vedere film in streaming.

 

 

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La salute degli occhi e una sana alimentazione sono collegate

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Lo sapevi che esiste un legame tra nutrizione e salute degli occhi? Le sostanze nutritive contenuti in determinati alimenti  svolgono  un ruolo benefico nella salute degli occhi.

Nutrizione e salute degli occhi: le basi

Quando si parla di invecchiare in buona salute, è opportuno sottolineare il legame tra alimentazione e occhi. Oramai numerosi studi di ricerca  dimostrano una chiara connessione tra una buona alimentazione e la salute degli occhi. Due studi clinici fondamentali, lo studio della malattia oculare correlata all’età (AREDS) e AREDS2, hanno dimostrato che una combinazione di nutrienti specifici in quantità specifiche, riduceva il rischio di sviluppare o di peggiorare l’AMD (degenerazione maculare dovuta all’età) in partecipanti che avevano già la maculare secca o umida moderate o maculopatie avanzate già esistenti.

Insieme a questa crescente evidenza che i nutrienti specifici, hanno un effetto positivo e protettivo sulla salute degli occhi, ci sono un numero crescente di integratori alimentari che offrono una varietà di formule per mantenere gli occhi sani. Vogliamo tutti preservare la nostra vista, ma i diversi studi di ricerca, possono essere fonte di confusione, risultando difficile interpretare e determinare ciò che è veramente meglio per le nostre situazioni individuali.

Alimenti, nutrienti e salute degli occhi

Frutta e verdure di prima gamma 

Quando si tratta di nutrizione, è meglio assumere i nutrienti dagli alimenti. La buona notizia è che abbiamo molti cibi sani a nostra disposizione. Si tratta solo di fare scelte sane, come ortofrutta fresca che non ha subito lavorazioni o trattamenti. I prodotti mantengono le proprie caratteristiche e qualità ma sono deperibili. Se pensiamo alle qualità nutrizionali presenti, la verdura è anche più buona, e sicuramente contiene più antiossidanti rispetto a quella di quarta gamma, che siccome è già tagliata, è più soggetta all’ossidazione.

Scegliete la frutta e verdura più fresche e colorate, carne e pesce magri, cereali integrali e noci, latticini e uova a basso contenuto di grassi, garantirà una dieta ricca di molti nutrienti che promuovono la salute degli occhi e preservano la vista.

Ecco un elenco di sostanze nutritive che svolgono un ruolo benefico  mantenendo i nostri occhi sani:

Luteina e Zeaxantina

Questi importanti antiossidanti possono ridurre il rischio di malattie croniche dell’occhio, inclusa la degenerazione maculare legata all’età. Proteggono dagli effetti dannosi della luce solare, del fumo di sigaretta e dell’inquinamento atmosferico. La zeaxantina sembra essere l’antiossidante più attivo nella macula in particolare.

Il nostro corpo non è in grado di sintetizzare la LUTEINA e la ZEAXANTINA quindi deve necessariamente introdurre queste sostanze attraverso l’alimentazione.
ALIMENTI ricchi di LUTEINA sono le verdure a foglia verde, in particolare KALE (cavolo), SPINACI, BIETA, ZUCCHINE, LATTUGA ROMANA ma anche il frutto AVOCADO…
ALIMENTI ricchi di ZEAXANTINA sono: PEPERONI ROSSI e GIALLI, ZUCCA, CAROTE, PATATA DOLCE, ALBICOCCHE, MANGO…
In linea generale anche se luteina e zeaxantina si trovano insieme nello stesso alimento, le verdure verdi sono più ricche di LUTEINA, mentre i vegetali e la frutta giallo arancio sono più ricchi di ZEAXANTINA.

BIODISPONIBILITA’: Sia la LUTEINA che la ZEAXANTINA per svolgere i loro benefici effetti devono essere assorbiti nel modo giusto, essendo sostanze LIPOFILICHE sono solubili nel grasso e non in acqua ( IDROFOBICHE). per questo quando mangiamo le verdure aggiungiamo anche una piccola quota di grasso secondo i nostri gusti, basta un po’ di olio a crudo, o un avocado o una manciatina di noci o semi oleosi.

Vitamina A

La vitamina  A, che include il  beta-carotene, aiuta la retina, la cornea e altri tessuti oculari a funzionare correttamente. E’ nota per aiutare ad acuire la visione notturna.

Presente in questi alimenti fegato di manzo, pesce, latte, uova, spinaci, zucca, patate dolci e carote.

Vitamina C

Questo antiossidante può ridurre il rischio di sviluppare cataratta e rallentare la progressione della AMD.

Presenti in questi alimenti: arance, bacche, peperoni rossi e verdi, cavolfiori, broccoli, papaia, melone e cavoletti di Bruxelles.

Vitamina E

Questo potente antiossidante sembra proteggere le cellule degli occhi dai danni causati dai radicali liberi, che distruggono i tessuti sani.

Presente in questi alimenti: patate dolci, mandorle, noci pecan, semi di girasole, olio di germe di grano, cereali arricchiti, oli vegetali e burro di arachidi

Acidi grassi essenziali

I grassi sono essenziali nella dieta. Esistono due tipi di acidi grassi omega-3: l’ALA (Acido Alfa Linolenico) a base vegetale e l’EPA (Acido Eicosapentaenoico) e il DHA (Acido docosaesaenoico)a base di pesce azzurro. Giocano un ruolo importante nello sviluppo visivo e nella funzione retinica. Bassi livelli di DHA, presenti nella retina, sono stati collegati alla sindrome dell’occhio secco.

Presente in questi alimenti: tonno, salmone, sgombro, acciughe, trota, verdure verdi, oli vegetali e noci.

Zinco

Questo minerale essenziale, aiuta a portare la vitamina A dal fegato alla retina per produrre melanina, un pigmento protettivo per gli occhi. Si trova in alte concentrazioni nella retina e nello strato vascolare sotto la retina.

Presente in questi alimenti: uova, ostriche, chele di granchio, carne rossa, pollame, fagioli e cereali integrali.

Qui sotto potrete trovare i consigli del Dr. Mogk, autore i diversi studi che riguardano la Degenerazione maculare legata all’età. E’ direttore e fondatore del Center for Vision Rehabilitation and Research, che fa parte del Dipartimento di Oftalmologia presso il Sistema sanitario Henry Ford nel Michigan.

Gli studi suggeriscono che il consumo di cibi ricchi di antiossidanti, come frutta fresca e verdure a foglia verde scuro (cavolo, cavolo e spinaci, per esempio), può ritardare l’insorgenza o ridurre la gravità della AMD secca. Questi tipi di verdure contengono luteina, che può proteggere la macula dai danni del sole, così come questa sostanza protegge le foglie di queste verdure dai danni del sole.

Mangiare almeno una porzione di pesce grasso (sgombro, aringa, salmone, anguilla  ecc.) a settimana può anche ritardare l’insorgenza o ridurre la gravità dell’AMD. Questi tipi di pesci sono ricchi di acidi grassi omega-3, che aiutano a ridurre l’infiammazione e promuovere la salute degli occhi.

Evitare il più possibile gli alimenti confezionati. È importante mantenere un equilibrio tra acidi grassi omega-6 e acidi grassi omega-3 nelle nostre diete. Praticamente ogni alimento confezionato contiene acidi grassi omega-6 sotto forma di olio vegetale. Dobbiamo aumentare l’assunzione di omega-3 e diminuire l’assunzione di omega-6.

Evita i grassi artificiali. Gli alimenti a basso contenuto di grassi sono buone opzioni se hanno raggiunto il loro stato,  (a basso contenuto di grassi), attraverso un processo che rimuove fisicamente il grasso. Il latte scremato e la ricotta a basso contenuto di grasso, ne sono dei buoni esempi.

Un biscotto a basso contenuto di grassi o una torta senza grassi, tuttavia, è una contraddizione nutrizionale. Di solito un’etichetta che riporta un basso contenuto di grassi o senza grassi sui prodotti da forno, non significa che  nella lavorazione sia stato usato meno grasso, ma che è stato usato un grasso artificiale, di solito olio vegetale parzialmente idrogenato.

Questi tipi di grassi sono ingredienti artificiali prodotti in laboratorio e i nostri corpi non riescono a metabolizzarli. Quindi è meglio mangiare dei veri biscotti con prodotti sani.

Quando utilizzare i supplementi alimentari

Il complemento alimentare può essere necessario quando la dieta è inadeguata o nei casi in cui esiste già un processo patologico in corso. Alcuni nutrienti sono in realtà tossici per l’organismo in grandi quantità e “il di più non è sempre meglio”. Inoltre  ci sono alcuni integratori alimentari che possono interagire con i farmaci e causare problemi. Quindi, se stai prendendo in considerazione di assumere un integratore alimentare per i tuoi occhi, è importante parlare con il tuo oculista e discutere quale formula è più adatta alla tua salute generale.

Mantenere una dieta sana e il peso corporeo adeguato ha anche benefici protettivi contro le malattie che possono causare la perdita della vista, come il diabete, l’ictus e le occlusioni dei vasi oculari. Gli occhi che invecchiano hanno bisogno di una buona alimentazione. Ciò richiederà più di un gambo di sedano! Inizia includendo i cibi sani sopra elencati nella tua dieta ogni volta che è possibile. Mangia gli alimenti che manterranno i tuoi occhi in salute migliorando  la qualità della tua vita.

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Aquafaba fatta in casa

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Aquafaba fatta in  casa

Non so se avete sentito parlare di Aquafaba o meno, ma è diventata un ingrediente miracoloso del settore alimentare negli ultimi anni. Il suo nome è anche riportato nei dizionari inglesi e americani.

Allora, cos’è  l’ aquafaba?

L’ aquafaba è il nome dell’acqua in cui sono stati cotti o conservati  i legumi (ceci, lenticchie, fagioli e piselli). Questi legumii contengono proteine ​​idrosolubili e una quantità relativamente elevata di carboidrati, principalmente amido. Quando questi legumi  vengono cotti, gli amidi assorbono l’ acqua, si gonfiano e infine si diluiscono nell’acqua. Ciò si traduce in un liquido viscoso e gelatinoso molto simile agli albumi, noto come aquafaba. Quindi l’aquafaba è il sostituto vegetale delle uova.

Il nome “aquafaba” è stato coniato dall’ingegnere software statunitense Goose Wohlt, basato sulle parole latine “acqua” e “fagiolo” dopo aver scoperto che aquafaba si comporta in modo molto simile alle uova. Può emulsionare, schiumare, legare, gelatinizzare e addensare. Mentre la parola aquafaba è un termine generale per il liquido che deriva dalla cottura di tutti i tipi di legumi, si è scoperto che l’ aquafaba ricavata dalla cottura dei ceci, funziona meglio nelle ricette. A causa della sua mancanza di colore e di sapore neutro, l’ aquafaba dei ceci può essere usata in tutte i preparati in cucina che necessitano uova.

Come ottenere l’aquafaba?

Il modo più semplice per ottenere l’ aquafaba è acquistare i ceci in lattina  e prenderne il liquido. Ma la maggior parte dei legumi è conservata  in lattine rivestite con bisfenolo A (chiamato BPA), che interferisce con il sistema endocrino del nostro corpo. Mentre alcune aziende hanno smesso di usare il BPA nei loro contenitori di lattine, tali alimenti in scatola sono rari e non sono disponibili ovunque. Meglio usare quelli conservati in vetro, dove gli ingredienti dovrebbero essere: ceci secchi reidratata, acqua e sale.

Quindi, ottenere aquafaba dai legumi secchi può essere l’opzione migliore. Il processo richiede un po’ di tempo, ma con un po’ di pianificazione, puoi avere sia la comodità dei legumi in scatola che i vantaggi dell’ aquafaba. Dopo aver cucinato i ceci, non rimane più sapore o odore di legumi. Devi solo provarla per crederci e la tua salute ne trarrà beneficio.

Aquafaba fatta in casa

Risciacqua i ceci molto bene e mettili in una pentola. Copri completamente con acqua fredda. Lascia in ammollo per 8-10 ore.
Di sera, controlla il livello dell’acqua in ammollo. Se i ceci non sono completamente immersi, aggiungi un po ‘ più di acqua in modo che i ceci abbiano circa 5 cm di acqua in più sopra di essi.

Come preparare la propria aquafaba partendo dai ceci secchi

Per ottenere circa 250 ml di questo liquido occorrono

  • 250 g di ceci secchi ammollati
  • 650 ml di acqua (quella dove hai tenuto i ceci in ammollo)
  • 1 quadratino di 2,5 cm di alga Kombu, indispensabile per rendere l’aquafaba più densa. 

Il metodo più semplice per produrre l’aquafaba è cuocere i ceci per 8-9 ore dopo averli lasciati in ammollo almeno 8-12 ore, aggiungi l’alga Kombu, in una pentola di coccio o in una elettrica a cottura lenta, (Crockpot©) mantenendo il calore al minimo.

Come conservare l’aquafaba

Una volta cotti i ceci, lasciali riposare nella pentola.
Quando saranno completamente raffreddati, copri la ciotola e conserva in frigorifero tutta la notte. Questo passaggio consente all’acqua di diventare più ‘gelatinosa, imitando la struttura dell’albume.
Il giorno successivo, utilizza un colino o un setaccio fine per filtrare il liquido dai ceci con un grande misurino per liquidi. Il liquido risultante è l’aquafaba.
Se aquafaba è un po’ liquida, puoi riscaldarla nel microonde o nella pentola a fuoco lento per ridurla fino alla viscosità dell’albume.

Puoi utilizzare subito l’aquafaba fredda o conservarla in frigorifero  in un contenitore a chiusura ermetica per una settimana al massimo, ma puoi anche congelarla nelle vaschette per i cubetti di ghiaccio. In questo caso si manterrà inalterata per circa tre mesi, ma è buona norma controllarne sempre la qualità prima dell’utilizzo. Se annusandola dovessi notare un odore forte e pungente, tipico dei legumi andati a male, ovviamente, è da buttare.
Sebbene l’ aquafaba sembri di colore marrone chiaro, si trasformerà in un bianco puro, proprio come fanno gli albumi.

Note:

Quando i fagioli bollono, si forma una schiuma sulla parte superiore del liquido di cottura. Questa schiuma è una proteina idrosolubile rilasciata dai fagioli e verrà riassorbita nel liquido di cottura dei fagioli. Non è necessario rimuovere la schiuma ma, se lo desideri, puoi farlo.

Nota bene:

Potete scegliere anche di cuocere i ceci sulla piastra a induzione, riducendo il tempo di cottura a 4 ore e aggiungendo acqua se necessario. L’impiego della pentola a pressione, invece, è sconsigliato: nonostante si ottenga ugualmente l’aquafaba, questa non avrà le caratteristiche chimico-fisiche adatte per essere usata nelle varie preparazioni. Da tenere presente è che, a seconda della pentola e del metodo di cottura scelti, otterrete diverse quantità di aquafaba. Anche le diverse condizioni ambientali, possono alterarne la resa. Verificate di aver eliminato dal liquido di cottura scolato qualsiasi residuo dei ceci (bucce, impurità) tramite un colino a maglie fitte, poiché esse potrebbero inficiare la possibilità di montare il liquido. In ogni caso una prova per verificare che l’aquafaba sia davvero fatta è che i ceci siano ben cotti, teneri, quindi facilmente verificabile.

Link delle ricette dell’utilizzo con l’aquafaba 

Maionese di aquafaba

Salsa aïoli con aquafaba

Biscotti tipo savoiardi con aquafaba

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Ragù Bolognese vegetariano con la Multicooker

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Una salsa bolognese vegetariana che si ispira al libro ” Super Food Family Classics” di Jamie Oliver, è un’ottima idea per un pasto completo. Si utilizzano lenticchie verdi e porcini secchi, quest’ ultimo tocco  dà alla salsa un gusto incredibile. La uso per condire la pasta integrale, che contiene più del doppio della fibre della pasta bianca raffinata,  è  un’ ottima scelta da fare – non solo ti farà sentire più pieno a lungo, ma ti darà un livello di energia notevole. Si può usare anche per le lasagne.

Tempo di preparazione   Dosi per 2 persone

INGREDIENTI

  • 10 gr. di funghi porcini secchi
  • 1  cipolla rossa
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • olio d’oliva
  • 1 foglia di alloro fresco
  • 50 ml di Chianti
  • 150 g di lenticchie verdi (io uso le mignon) o precotte
  • 200 g di pomodori pelati in lattina o polpa di pomodoro
  • 170 g di penne integrali
  • 1⁄2 mazzetto di prezzemolo  (15g)
  • 50 g di parmigiano
  • Acqua o brodo vegetale

Strumenti

METODO
In una piccola ciotola, mettete i funghi secchi e ricopriteli con acqua bollente per reidratarli. Sbucciate le cipolle, l’aglio e le carote, tagliate il sedano e tritate finemente il tutto insieme alle foglie di rosmarino. Accendere la Multicooker in modalità Sautè o Cottura manuale a intensità medio-bassa con 1 cucchiaio di olio, versate il trito di verdure e l’alloro. Soffriggete per 2 minuti  mescolando.
Togliete dall’acqua i porcini  e tritateli finemente, aggiungeteli nella Multicooker insieme all’acqua di ammollo filtrata da eventuali residui di terra. Versate il Chianti e lasciate evaporare. Aggiungete le lenticchie precotte, con la sua acqua di governo, oppure le lenticchie secche  e i pomodori, spezzandoli con un cucchiaio di legno. Riempi con acqua , la metà  della scatola di pomodoro , scuotila leggermente  e versala nella pentola. Chiudere la Multicooker con il coperchio e cuocere a pressione per 30 minuti se si tratta di lenticchie secche, altrimenti 10 minuti se precotte.

Nel frattempo, cuocete la pasta, scolatela, riservando una tazza di acqua di cottura. Mescola la pasta con la salsa alla bolognese, allentandola con un pò d’acqua riservata, se necessario.

Tritate finemente il prezzemolo, versare  la maggior parte del parmigiano e mescolare entrambi attraverso la pasta, quindi dividerli tra i piatti, grattugiare il resto del parmigiano e infilarli.

Super Food Family Classics di Jamie Oliver è pubblicato da Penguin Random House © Jamie Oliver Enterprises Limited (2016 Super Food Family Classics)

 

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