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Che si tratti di un compagno di classe che si trova nello spettro autistico, o di una persona amata, con distrofia muscolare, probabilmente nella vita di un bambino c’è qualcuno con una disabilità di cui vorrebbe poter fare delle domande. Non importa quale sia la situazione, è importante essere preparati e affrontare la curiosità dei bambini riguardo alle disabilità nel modo più aperto e onesto possibile.
I bimbi “Intrepidi” della scuola primaria di Sirmione – Lago di Garda
I bambini sono tutti simili in molti modi, e sono anche tutti diversi a modo loro. È importante per loro comprendere che solo perché qualcuno non può fare qualcosa, non significa che lui o lei non possano eccellere in altre aree. Il progetto di Tu con i miei occhi tramite l’esperienza simulata della disabilità, stimola il bambino a chiedersi come si sentirebbe nei panni di qualcun altro, in che modo vorrebbe essere trattato, e di conseguenza suggerirgli che vale la pena trattare gli altri nello stesso modo come da lui desiderato. Imparare presto l’empatia è un’importante lezione di vita.