L’aeroporto di Bristol presenta il Ramble Tag

Clip-art del Ramble tag
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Il Ramble Tag è un sussidio di guida inventato per le persone ipovedenti. È un’imbragatura leggera progettata per essere indossata sulla parte superiore del braccio da una persona guida.

Lavorando in collaborazione con l’OCS, il partner commerciale di assistenza speciale presso l’aeroporto di Bristol, è ora disponibile un’assistenza supplementare per i passeggeri ipovedenti durante la loro permanenza in aeroporto. Il “ Ramble tag” è progettato specificamente per le persone ipovedenti, per migliorare la camminata guidata.

The Ramble Tag è un aiuto per l’ orientamento. Si tratta di un’imbracatura leggera indossata da una persona guida, la si posiziona sul braccio ed ha  una comoda impugnatura. Il prodotto è confortevole, resistente agli agenti atmosferici e utilizza la più recente tecnologia di progettazione.

I due inventori del Ramble Tag mostrano la presa al braccio

particolare della maniglia del Ramble Tag

Che cos’è e come è nato?

Il Ramble Tag è stato creato da Laura Maclean e  dall’ipovedente Tom Forsyth.  Entrambi hanno cani di taglia grande e durante le loro passeggiate, spesso camminavano insieme e Laura si prestava come guida. Diverse volte durante le loro passeggiate, perdevano la continuità fisica del contatto. In una di queste occasioni Laura ha realizzato che Tom aveva bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi, e Tom ha risposto di sì “un piccolo appiglio!”

Entrambi hanno immediatamente capito quanto sarebbe stato facile mantenere il contatto in questo modo. Questa condivisione ha dato vita al concetto e all’idea. Sin dai primi giorni hanno sviluppato prototipi, disegni e illustrazioni per perfezionare e sviluppare il prodotto in ogni fase fino alla creazione del Ramble Tag.

Se sei interessato puoi acquistarlo qui: https://rambletag.co.uk/

Laura MacLean, creatrice di The Ramble Tag, ha dichiarato:

“Io e Tom siamo al settimo cielo per avere realizzato la nostra invenzione – il Ramble Tag, è stato accolto a braccia aperte dall’aereoporto di Bristol – È così emozionante vedere i passeggeri che lo usano per la prima volta in un ambiente trafficato come un aeroporto.”

” Siamo molto grati per il supporto che ci è stato mostrato, e speriamo che questo renda il viaggio più facile e più agevole per gli utenti ipovedenti. “

Phil Holder, del Bristol Airport, ha dichiarato:

“Siamo lieti di presentare The Ramble Tag per i passeggeri che utilizzano l’aeroporto di Bristol. Siamo consapevoli che gli aeroporti sono luoghi affollati e pieni di confusione per i viaggiatori ipovedenti. Dopo questa  prova di successo con OCS, il nostro fornitore di assistenza speciale, abbiamo potuto vedere immediatamente il vantaggio per i passeggeri ipovedenti. Il tag Ramble è disponibile per i passeggeri che hanno richiesto assistenza per la disabilità visiva all’arrivo in aeroporto, offrendo una buona idea ogni volta che viaggiano. “

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Tecnologia “beacon”, guida per ciechi e sistema di conteggio turisti: tutto in un’app

sperimentazione con tecnologia beacon
Itinerario di sperimentazione con tecnologia beacon
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Con un sistema di scambio di segnali via Bluetooth, i non vedenti riceveranno informazioni su punti d’interesse ma anche su eventuali ostacoli: sabato a San Marco la sperimentazione.

L’utilizzo dei “beacon”, lo riportano i quotidiani locali, avrà almeno due scopi principali: essere d’aiuto a non vedenti e ipovedenti nei loro movimenti attraverso la città e regolamentare in modo efficace l’afflusso dei turisti in entrata e in uscita da Venezia. Ma cosa si intende con “beacon”? Si tratta di una tecnologia basata sul Bluetooth, che consente di collegare due dispositivi in modo che possano trasmettere e ricevere piccoli messaggi entro brevi distanze. In poche parole, consiste di due parti: un presentatore (un dispositivo beacon) e un ricevitore (un’app per smartphone), il primo comunica informazioni al secondo grazie a un semplice paio di cuffiette audio.

Sabato mattina quattro cittadini non vedenti hanno partecipato alla sperimentazione del sistema, percorrendo il tratto dalle colonne del Todaro al museo Correr, cercando di orientarsi solo grazie all’utilizzo dell’app sviluppata dalla società A4Smart, con la collaborazione della londinese Wayfindr e dell’Università degli Studi di Milano. Lungo il percorso è stata posizionata una rete di “beacon” che indicava agli utenti ostacoli da evitare (cose e persone) ma anche luoghi di interesse con relativa descrizione storica e culturale: una guida turistica digitale a tutti gli effetti.

Ma le capacità dei “beacon” non si limitano alla trasmissione del segnale, anche la ricezione è infatti possibile, e proprio in virtù di questa seconda funzione gli sviluppatori prevedono un utilizzo legato anche al conteggio dei turisti. In che modo? La rete di “beacon” riceverà segnali Bluethoot dalle persone di passaggio e li ritrasmetterà a una centrale operativa che potrà così stabilire il preciso numero di persone in una determinata area.

Questa tecnologia, la cui sperimentazione è stata condotta a Venezia per la prima volta in Italia, è tanto utile quanto accessibile, visto il prezzo modico che corrisponde a qualche decina di euro come spesa media per utente. Per di più una sua effettiva applicazione – specie in contesti come stazioni ferroviarie e terminal aeroportuali – rappresenterebbe un passo positivo verso le richieste dell’Unesco, che ha preteso dal capoluogo lagunare una regolamentazione efficace dell’afflusso turistico.

Articolo originale su Venezia Today leggi qui

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