Dopo una pausa di 12 anni, l’ atleta Pam McGonigle può correre di nuovo grazie al suo cane guida

l’atleta Pam McGonigle corre con il suo cane guida, Maida
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Ha perso la vista, ma non il suo desiderio di correre. Ora lei è in grado di farlo di nuovo.

Pam McGonigle è stata contagiata dal virus della corsa quando arrivò al sesto posto nella sua prima gara.

Nel 1992, la runner ipovedente vinse l’oro nei 3000 m dei suoi primi Giochi Paraolimpici, e gareggiò nel 1996, nel 2000 e nel 2004. Ma quando divenne sempre più difficile trovare guide per allenarsi, McGonigle si arrese e abbandonò la corsa. Ma non è stata una decisione facile sotto tanti aspetti.

“Ci vuole molto lavoro e tempo extra, che un atleta non vedente deve mettere in campo per far combaciare le cose”, ha detto McGonigle a Runner’s World per telefono. “Nonostante gli sforzi e l’energia  impiegati,  ad un certo punto non riuscivo più ad ottenere  così tanti risultati.

“Come ho detto, ‘Ho avuto una carriera di successo come atleta paraolimpico, ho girato il mondo per rappresentare gli Stati Uniti e ho avuto risultati fantastici, ma  non riuscivo a trovare le guide, quindi il mio tempo era finito’”.  “Adoro così tanto correre. È stata una parte di me e lo sarà per sempre, ed è ciò che mi dà il  fuoco, il mio focus e la fiducia in me stessa. Non è che volessi andare in pensione, ma ho dovuto. “

La 49enne residente a Ardmore, in Pennsylvania, non avrebbe mai pensato che sarebbe tornata a correre 12 anni dopo. Ma nell’aprile 2016, è stata in grado di fare di nuovo ciò che amava, grazie a un pastore tedesco di 3 anni di nome Maida.

La McGonigle ha ottenuto il suo primo cane guida dalla  Guiding Eyes for the Blind nel 2008, e quando il cane si stava preparando per andare in pensione e ne avrebbe avuto bisogno di uno nuovo, l’organizzazione le ha chiesto se era interessata al loro nuovo programma Cani Guida per Runner.

“Ho detto che lo ero, ma prima di tutto, che avevo bisogno di un cane che potesse guidarmi giorno dopo giorno dato che sono una persona piuttosto attiva”. “Mi stupisce che io abbia detto ciò. Penso che mi stavo proteggendo perché non volevo mettermi a pensare, “Oh, bene, correrò di nuovo’ ma alla fine non accadrà in realtà. “

Guiding Eyes for the Blind assegna i cani alle persone in base alla quantità di  lavoro di guida regolare di cui hanno bisogno: la corsa è secondaria. Perché McGonigle è molto attiva durante il giorno, come andare al lavoro o andare alla scuola di suo figlio, la personalità ad alta energia di Maida era perfetta per lei. Ma McGonigle era ancora un po ‘cauta fino a quando non si accorse che il pezzo mancante del puzzle avrebbe funzionato. E due mesi più tardi, quando i rappresentanti del Nuovo Programma Guida alla Corsa arrivarono per addestrare la coppia a correre insieme, McGonigle era certa che Maida fosse il cane per lei.

“Ero molto nervosa la prima volta che abbiamo corso insieme perché volevo che la gara fosse un successo”, ha detto. “Ero molto tranquilla e non ho detto nulla, ma in realtà ero così estasiata che stavo davvero correndo di nuovo e che questo avrebbe funzionato. Ma non volevo mostrarlo. “

Ma non ci volle molto perché la gioia di McGonigle diventasse evidente.

“Quando siamo tornati a casa dopo, mio marito ci ha guardato e ha detto che sembravamo entrambi così felici. Anche Maida stava sorridendo. “

Dopo un paio di corse con un trainer di Guiding Eyes, la coppia ha avuto il diritto di correre in modo indipendente, e ora corrono regolarmente fino a 12 miglia alla volta, cinque o sei giorni alla settimana, con una media di 8 minuti per miglio. Ad ogni modo, McGonigle presta molta attenzione al carico di lavoro di Maida e diminuisce il loro chilometraggio di marcia se hanno una giornata particolarmente impegnativa per altre attività.

“Ho avuto la fortuna di essere abbinata a un cane che ama correre, e in realtà sento che la corsa la rende una guida migliore durante il nostro lavoro quotidiano”, ha detto. “È incredibile avere questo dono.”

McGonigle non solo ha fatto marcia indietro sulla sua decisione, ma lo ha fatto in un modo che non ha mai avuto prima. Perché non c’era mai stata una guida umana che vivesse con lei 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non poteva mai uscire dalla sua porta e iniziare a correre. Maida rende oggi tutto questo possibile.

E un cane dà tanto feedback quanto una persona, solo in un modo diverso.

Quando la mia mano è sulla sua bardatura, posso sentire Maida quando e dove si guarda intorno”, ha detto McGonigle. “Sia che stia cercando dove andare dopo, o se vede qualcosa, posso percepire attraverso l’imbracatura l’angolo in cui si trova”.

Ora  hanno raggiunto il punto in cui possono partecipare nelle corse di gruppo e Maida può correre con successo con un gruppo di corridori, McGonigle ha iniziato a pensare di correre con lei.

” Devo essere attenta nello scegliere la gara adatta. Un corsa con i concorrenti troppo vicini non sarebbe una buona idea per farla entrare, quindi dovrò solo essere saggia riguardo alla mia scelta in tal senso, in modo che possa funzionare. “

Ma McGonigle ha piani concreti per gestire la North Face 50-Miler il prossimo maggio a Bear Mountain State Park a New York. Sebbene la distanza sia eccessiva per Maida, non è troppo per l’allenatore dei Guiding Eyes e per l’ultrarunner Nick Speranza, che si è offerto di essere la guida di McGonigle per la gara. Tuttavia, Maida aspetterà al traguardo.

La McGonigle dice che per Maida non è importante che sia coinvolta in una corsa con lei, ma non potrà essere mai abbastanza grata di essere stata accoppiata ad un cane che ami correre tanto quanto lei.

“Maida ama correre, quindi è proprio come me in quel senso. E’ la sua dimensione giusta. Correre la diverte e la rilassa ed è fantastico perché è così anche per me. “

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Mangiare a tavola

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Mangiare a casa e fuori: a tavola
Ci sono molti modi per rendere più semplice mangiare a tavola per le persone non vedenti od ipovedenti. Molte volte quando si ricevono inviti fuori per pranzo o cena da familiari o da amici, capìta di essere imbarazzati se accettare l’invito per il timore che possano capitarci dei piccoli incidenti, come fuoriuscite del cibo dal piatto oppure capovolgere bicchieri pieni mentre si sta cercando di recuperare il pane e così via. Quando mangio fuori, Io adotto dei piccoli accorgimenti, come portarmi dei tovaglioli di carta di diverso colore da mettere sotto il piatto per creare contrasto con i diversi tipi di stoviglie che andrò a trovare così come un bicchiere colorato. In condizioni di luce artificiale adeguata non avrei così tanti problemi ma di solito nei ristoranti si trovano luci soffuse e questo per me è un problema.

Individuazione degli elementi a tavola
Il detto “un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto” si può applicare anche quando si tratta di organizzare un tavolo da pranzo. E’ importante impostare il vostro tavolo ogni volta allo stesso modo ed incoraggiate gli altri a fare lo stesso.
L’immagine qui sotto mostra come una apparecchiatura non efficace possa apparire problematica ad una persona con problemi di vista.

Rtotal white setting

Per aiutarvi a localizzare gli oggetti della vostra postazione, potete utilizzare la tecnica del contrasto di colore.

  • Mettere stoviglie scure su uno sfondo bianco, come ad esempio tovaglia o tovaglietta, e quelli chiari su uno sfondo scuro.
  • Utilizzare inoltre dei bicchieri colorati o fantasia, piuttosto che cristalli trasparenti.
  • Fare riferimento alle immagini qui sotto che mostrano come questo principio fondamentale possa aiutare una persona con
    problemi di vista.

Rpostazione contrasto1

bicchieri colorati

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Individuazione degli elementi a tavola

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L’immagine qui sotto mostra come una apparecchiatura non efficace possa apparire problematica ad una persona con problemi di vista.

Rtotal white setting

Per aiutarvi a localizzare gli oggetti della vostra postazione, potete utilizzare la tecnica del contrasto di colore.

  • Mettere stoviglie scure su uno sfondo bianco, come ad esempio tovaglia o tovaglietta, e quelli chiari su uno sfondo scuro.
  • Utilizzare inoltre dei bicchieri colorati o fantasia, piuttosto che cristalli trasparenti.
  • Fare riferimento alle immagini qui sotto che mostrano come questo principio fondamentale possa aiutare una persona con
    problemi di vista.

Rpostazione contrasto1

bicchieri colorati

Esplorazione

Per aiutarvi ad individuare gli oggetti su un tavolo, specialmente che non avete organizzato voi, potete usare la tecnica della mano a ragno.

posizione mano

Si appoggia il polso sul bordo del tavolo con la mano aperta a palmo in giù sul tavolo, rilassando le dita leggermente arcuate. La mano deve sembrare leggermente a forma di coppa.

Si procede delicatamente in avanti, in direzione dell’oggetto che si sta tentando di individuare. Tenere questo movimento delicato e mantenere il contatto con il tavolo per evitare di rovesciare gli elementi durante la vostra ricerca.

esplorazione mano1

 

Utilizzare anche la tecnica dei marcatori tattili per aiutarsi a distinguere gli oggetti gli uni dagli altri.
I contenitori di sale, pepe e salse varie, possono essere contrassegnati con velcro o avvolti con elastici.
Utilizzare una tovaglietta colorata per evidenziare i confini della vostra postazione per le posate ed i piatti.

Individuazione del cibo nel piatto

Se siete ospiti ed avete difficoltà nell’individuare il cibo nel piatto, potresti  chiedere ad un’altra persona di utilizzare il metodo del quadrante per descrivervi la posizione del cibo nel piatto, per esempio i piselli sono a ore 3:00, la carne è a ore 06:00 e così via.

redclock

Il cibo che necessita di maggiore forza durante la fase di taglio, come ad esempio la carne, deve essere posizionato il più vicino a voi (ore 6,00), in quanto risulterà più facile controllare il coltello.

clock

Esplorare il contenuto del piatto toccando leggermente con la punta della forchetta per identificare la posizione di vari alimenti.
Evitare piatti con decori e fantasie. Le fantasie possono confondere quando si sta cercando di individuare il cibo nel piatto.

Illuminazione

Può essere utile avere una lampada sul tavolo che illumini direttamente sul vostro piatto. Assicurarsi che sia posizionata sotto il livello degli occhi per evitare l’abbagliamento.
Se si utilizza la luce naturale, sedersi a lato o di spalle rispetto alla finestra per evitare l’abbagliamento.

Taglio

Partire con le posate dal bordo del piatto.
Trovare il bordo del pezzo di cibo per mezzo della punta del coltello e della forchetta.
Muovere la forchetta solo dal bordo verso il centro del piatto.
Tagliare intorno alla forchetta per selezionare un pezzo delle dimensioni del boccone. È possibile controllare che il cibo sia ancora sulla forchetta muovendo in aiuto, il coltello verso il basso.

In generale

E’ conveniente usare il coltello e la forchetta per controllare la posizione del cibo. Fate in modo che non sia troppo vicino al bordo del piatto, ma spingerlo verso il centro.

Se non siete sicuri  quale sia il contenitore del sale e del pepe, cospargete un po’ del contenuto sul palmo della mano. Evitate di annusare per non starnutire. Con la pratica questo sistema vi permetterà anche di sapere distinguere i due ingredienti, dalla velocità di discesa, dalla consistenza etc.

Durante lo spostamento del cibo, da A a B, ad esempio, mettere lo zucchero nel tè o caffè; spostare i contenitori e sistemarli uno accanto all’altro per evitare spargimenti.

Attrezzature Adattive

Tovagliette antiscivolo in silicone – Queste forniscono un’ancoraggio sicuro per il vostro piatto quando si sta cercando di tagliare il cibo o per una ciotola quando si sta mescolando.

sottobicchiere antisc

Gli Splayds, in Italia non sono ancora disponibili, Queste posate sono a forma di cucchiaio, con punte come forchette. Possono essere utili per mangiare cibi morbidi, che possono essere tagliati premendo con il bordo. E’ un utensile che combina insieme le funzioni di cucchiaio, coltello e forchetta.

splayds

Anelli di sicurezza per il piatto – Questi sono dei semi-cerchi flessibili in plastica alti un paio di centimetri. Si agganciano al bordo del piatto e forniscono il vantaggio di evitare, durante la fase del taglio o la ricerca dei vari ingredienti, che il cibo fuoriesca dal piatto, soprattutto se si mangia con una mano. Esistono in commercio anche dei piatti con bordo rialzato sul lato così come piatti con divisori, che possono aiutare per lo stesso scopo.

anello per piatto

Rdivided and safe plates

 

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