Perché il Bastone Bianco

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Articolo originale di  Maria Luisa Gargiulo
In un periodo rivolto anche ai disabili visivi, E’ strano parlare di bastone bianco, visto che per noi tutti, dovrebbe essere, uno strumento tanto usuale quanto scontato.

Invece purtroppo non è così: alcuni di noi non lo utilizzano affatto, altri lo fanno con modalità improprie, non sfruttandone appieno le potenzialità. Altri ancora, sono alle prese con le resistenze sociali e familiari legate a questo ausilio.
Il bastone bianco è uno degli strumenti fondamentali per la mobilità autonoma. Un minorato della vista che voglia spostarsi da solo, ha bisogno di farlo con il bastone bianco e specificamente con quello lungo.

Le funzioni del bastone che ci aiutano ad essere autonomi sono:

In primo luogo il bastone bianco, se opportunamente utilizzato, garantisce un’ alta sicurezza rispetto alle fonti di pericolo, e lo fa in due modi fondamentali di cui uno attivo e l’altro passivo.

Il modo “attivo” consiste nella possibilità da parte del non vedente o dell’ipovedente, di percepire gli ostacoli prima che essi vengano a contatto col suo corpo.
Per ostacoli non intendo soltanto possibili corpi che ci possono essere sul nostro cammino, ma anche ostacoli negativi ossia mancanza di qualcosa come dislivelli, buche, fossi, scale sia a scendere che a salire.

Perché il bastone esplichi correttamente, questa sua funzione attiva di rivelatore delle fonti di pericolo, occorre usarlo in modo corretto, ossia occorre impugnarlo e muoverlo in modo da garantire il massimo della copertura del nostro corpo posto al riparo dal bastone. Oltre a ciò il movimento deve garantire la massima esplorazione possibile della superficie sulla quale verranno a posizionarsi i nostri piedi durante la marcia.

Per muovere ed impugnare il bastone esistono modi giusti e modi sbagliati, ma in questa sede, non ci occuperermo di come usarlo.

La “funzione passiva” che il bastone svolge in fatto di sicurezza riguarda la comunicazione chiara ed inequivocabile che chi lo porta, dà alle altre persone.
Infatti far sapere a chi ci cammina di fronte o a chi intralcia la nostra strada, che noi abbiamo dei problemi visivi, ci garantisce contro tutti i comportamenti involontariamente dannosi da parte delle altre persone.
Per fare un esempio banale: quando si cammina per strada a piedi e due persone vengono da direzioni opposte, in genere esse sono solite spostarsi reciprocamente un poco ciascuno, per garantirsi il passaggio senza urtarsi. Ma se noi non siamo in grado di vedere la persona che ci sta venendo incontro, certamente non ci sposteremo, questa persona, però, penserà invece che lo faremo certamente. e si sposterà quindi solo un po’.
Capita puntualmente, che lo scontro avvenga e l’altro si infastidisca sia per l’urto e sia a causa del nostro comportamento, che giudica quanto meno sbadato, se non sfrontato.
Con un bastone bianco in mano, le cose cambiano radicalmente: la persona che ci sta venendo incontro, si scosterà sufficientemente in modo da non urtarci mentre passa e noi, senza neppure accorgercene, avremo evitato un piccolo spiacevole incidente.

Sempre in tema di sicurezza passiva, il codice della strada assegna al pedone munito di bastone bianco dei privilegi particolari. Egli infatti ha sempre la precedenza negli attraversamenti e le auto, anche in assenza di strisce pedonali o semaforo, debbono fermarsi comunque al suo passaggio.
Con questo, non si vuole affatto dire che per un pedone con bastone bianco, attraversare a caso, senza sapere se è il suo turno, sia qualcosa esente da rischi. Molte volte infatti, è impossibile per le automobili fermarsi in tempo quando il guidatore non si aspetta di incontrare una persona sulla sua strada, ma certamente saremo oggetto di qualche attenzione maggiore ed abbiamo qualche diritto in più in termini di regolamento.

Oltre ad una funzione rivolta a garantire la sicurezza, il bastone serve anche per poterci aiutare da un punto di vista percettivo. Quando gli istruttori di orientamento e mobilità dicono che “il bastone rappresenta il prolungamento del braccio” non scherzano affatto.
Questa frase infatti sta a significare che il bastone bianco può avvicinarci alla condizione del bambino che, gattonando per terra, esplora gli oggetti attorno a se. Naturalmente se davvero toccassimo con le mani per terra, potremmo godere di una quantità di informazioni tattili infinitamente maggiori per il semplice fatto che la raffinatezza delle sensazioni offertaci dai polpastrelli e la possibilità di manipolare ed esplorare con le dita e con il palmo ciò che tocchiamo, ci sono precluse usando il bastone.
Ma, pur con le limitazioni del caso, ugualmente ci sono molte cose che possiamo sapere esplorando con il bastone, e queste informazioni sono molto utili per il nostro orientamento e la nostra autonomia.
Ad esempio, camminando lungo il marciapiede, il mio bastone incontra un abbassamento brusco del livello del suolo. Cos’è: una buca, la fine del marciapiede o qualcos’altro?
Mi posiziono, tenendo i piedi sulla parte di pavimento ancora in piano, in modo da toccare questo dislivello. Sento che il pavimento finisce con un taglio netto. Allora non è una buca. E’ forse il gradino a scendere che annuncia l’inizio della strada carrabile?
Non mi pare; anche perché allungando ed abbassando leggermente il braccio e quindi sporgendo in basso la punta del mio bastone, sento che subito dopo questo dislivello non c’è una superficie piana ma ve ne è un altro. I due tagli dei dislivelli sono paralleli, lo sento facendo slittare l’ultimo segmento del mio bastone da destra a sinistra e viceversa.
Questo indubbiamente è l’inizio di una scala in discesa! E’ proprio quello che cercavo, mi posiziono in modo corretto ed inizio a scendere.
Gradino per gradino, senza fermare la mia discesa, il mio bastone mi avverte della continuazione della scala, del fatto che i gradini hanno un’alzata ed una pedata sempre uguali e che la scala poi finisce in un pianerottolo. Queste informazioni mi servono per calibrare il mio passo ed i miei movimenti, ed io cammino senza né cadere né andare a sbattere da qualche parte.
Il bastone, abbiamo visto, è un segnale ed uno strumento nello stesso tempo. Ma non è solo e soltanto questo: é qualcosa che serve a renderci più autonomi, sicuri e liberi.
Purtroppo ci sono situazioni in cui il bastone bianco, è visto come qualcosa di cui vergognarsi, per qualcuno di noi il bastone è  un segno di diversità negativa, di debolezza, di umiliazione sociale.
Tante famiglie, e non stiamo parlando solo di bambini, sono molto refrattarie e non accettano che il loro congiunto usi questo ausilio. Questo succede il più delle volte quando non si vuol rendere “visibile” la minorazione, perché ad essa sono ancora associati significati negativi e di inferiorità.
Il problema della famiglia di accettare questo strumento, può essere a volte indice della difficoltà ad accettare lo status stesso di minorato visivo, con tutti i bisogni e le necessità che ne conseguono.
Altre volte, più fortunatamente, si tratta soltanto di una carenza informativa; per cui non viene promosso l’uso del bastone perché non se ne conosce l’utilità.
Da questi problemi di accettazione o di scarsa informazione derivano, o possono derivare, altrettanti problemi personali del soggetto possibile utilizzatore, che si abitua a fare senza bastone, o peggio, a non fare affatto.
“io non uso il bastone perché non mi serve, dato che vado sempre in giro accompagnato”, mi sento spesso dire. ma è anche vero che questo scatena un circolo vizioso “..dato che non uso il bastone vado sempre accompagnato”.
Lasciando perdere se sia nato prima l’uovo o la gallina, ossia nella fattispecie, se non si usi il bastone perché si ha un accompagnatore a disposizione, oppure se ci si procuri un accompagnatore perché non si è in grado di andar da soli, le cose sicuramente offrono poca possibilità di scelta autonoma al nostro ipotetico amico.
Il passaggio da certi circoli viziosi ad altri più virtuosi, a volte è meno difficile di quello che si teme. Riuscire a muoversi da soli, iniziando da situazioni facili e per niente rischiose, rende capaci di osare di più, di apprezzare i propri progressi ed il fatto in se stesso di esserci riusciti. La soddisfazione in questo caso è madre della motivazione a migliorarsi.
Pian piano si scopre che tutto sommato è anche divertente andar da soli e che la compagnia delle altre persone può diventare una piacevole scelta ,e non essere sempre una necessità.
L’autonomia nell’uso del bastone bianco ha anche alcuni aspetti sociali e relazionali facilmente prevedibili, se solo ci si pensa un attimo.
Nelle relazioni con gli estranei avere un bastone bianco ed essere senza accompagnatore equivale spesso ad una richiesta esplicita che facciamo all’altro di adeguarsi alle nostre esigenze comunicative.
Ad esempio, se entro da sola in un negozio con il mio bastone, il commesso, una volta arrivato il mio turno, si rivolgerà a me facendomi capire che posso chiedere ciò che voglio comprare, mi mostrerà la merce e sarà per me abbastanza facile chiedergli le cose che vorrei sapere e che lui non mi ha detto; come, ad esempio, di che colore è, di che taglia è e quanto costa il maglione che sto toccando. Paradossalmente la dichiarazione esplicita del mio svantaggio si è trasformata in un certo vantaggio.
Cosa sarebbe successo se fossi entrata nello stesso negozio magari avendo già ripiegato il bastone nella borsetta?
Innanzitutto avrei dovuto scervellarmi per capire se e quando fosse il mio turno, visto che il commesso, una volta terminato con l’ultimo cliente, avrebbe certamente aspettato che io dicessi qualcosa. Non parlare da parte mia sarebbe stato inteso come un segno di indecisione o di distrazione e magari ne avrebbe potuto approfittare colui che, essendo entrato dopo di me, si sarebbe inserito scavalcandomi.
A parte l’ansia che la situazione avrebbe generato, nessuno mi avrebbe detto le cose per me utili. Risposte per me incomprensibili come ” signora, lei parla di quel maglione li? ” oppure ” i colori disponibili sono tutti quelli esposti in quello scaffale”, sarebbero state molto probabili.
Ecco che la dignità e l’utilità pratica di questo che in fondo è solo uno strumento, viene fuori chiaramente.

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Viaggiare da soli con un deficit visivo

Io seduta sul treno col mio bastone bianco
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Il distanziamento sociale durante il Covid-19, ha significato per noi, con deficit visivo: l’ isolamento sociale.

Anche se non siamo ancora usciti dalla pandemia, con un vaccino a disposizione e con le dovute precauzioni,  potrebbe essere un buon momento per riconnetterci col mondo, viaggiando!

Se non sei abituato a viaggiare in autonomia, questa cosa ti potrebbe spaventare, ma è tutta una questione di organizzazione ed uscire dal  loop dell’ immaginario collettivo condizionante e stereotipato, che  da sempre, è quello che se non vedi… non puoi fare nulla in autonomia.

Che tu sia non vedente o abbia a che fare con problemi di vista, hai solo bisogno di nuovi modi per applicare ciò che già sai sulla navigazione nel mondo, per questo è molto importante pianificare il tuo viaggio, e lasciare poco al caso. Turismo e viaggi non richiedono la vista, scoprirai presto che i tuoi sensi dell’olfatto, del tatto, dell’udito e del gusto forniscono tutto ciò di cui hai bisogno, per goderti le meraviglie del nostro pianeta e della sua gente.

Ora, diamoci da fare per i tuoi viaggi:

Pianificazione delle cose più importanti da organizzare:

  • Scegliere una destinazione

  • Valutazione dell’accessibilità

  • Valuta l’assistenza di cui hai bisogno – Chiedi assistenza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie

  • Prepara i documenti (se ti accompagnerà) del tuo cane da assistenza

  • Acquisizione di documenti di identificazione e Covid pass

  • Segnalatevi in base ai mezzi di trasporto che andrete ad utilizzare

  • Aggiornamento di tecnologie, attrezzature e dispositivi

  • Aggiornare le  prescrizioni mediche, farsi le vaccinazioni 

  • Affrontare le esigenze dietetiche

  • Fare le prenotazioni

  • Dire alle persone dove stai andando

  • Fare le valigie

Pianificazione

La preparazione ripaga, quando si pianifica una vacanza, specialmente una vacanza turistica per persone ipovedenti. È una buona idea iniziare diversi mesi prima pianificare la partenza. Puoi pianificare tutto da solo oppure affidarti  a Tour Operator o  Agenzie specializzate in viaggi accessibili purché siano affidabili e con esperienza. Troveranno soluzioni su misura per te, in base alle tue particolari esigenze  sia che viaggi da solo, in coppia, con famiglia, gruppi di amici etc. oppure possono offrire anche la  possibilità di viaggiare con altre persone ipovedenti e con guide vedenti professionali.
Assicurati solo che abbiano una buona esperienza con i viaggiatori ipovedenti. 

Esaminiamo alcune delle cose più importanti da programmare:

Scegliere una destinazione

Se sei indeciso su dove viaggiare, puoi affidarti alle proposte dei tour operator specializzati di cui sopra, oppure pensa a luoghi che accendono i tuoi  sensi,  pensa alle cose che ti hanno da sempre intrigato, come ad esempio :

La spezia del cibo tailandese – L’aroma di una pasticceria francese – Il tocco di una brezza caraibica – I suoni della musica mediorientale.

A proposito del mito che i ciechi abbiano dei super sensi, è falso: semplicemente ci affidiamo di più a loro perché non abbiamo la vista su cui fare affidamento, di sicuro abbiamo altri super poteri questo sì!  😉

Inoltre cerca articoli on-line sui viaggi d’ avventura o sul turismo urbano e chiedi ai tuoi amici ipovedenti sui blog  di condivisione, idee su cosa fare e dove andare. Una volta che hai preso una decisione, è il momento di capire come sfruttare al meglio il tuo viaggio. (Se cerchi personaggi ai quali ispirarti leggi alla fine di questo articolo)

Valutazione dell’accessibilità

Alcune grandi città sono organizzate su griglie facili da navigare. I villaggi remoti potrebbero avere poche caratteristiche di accessibilità, ma la scelta dipende solo da te e dal tipo di vacanze che stai cercando.

Nazioni, stati e aree metropolitane di solito hanno uffici del turismo e siti web per i turisti. Informati presso  questi siti alla ricerca di risorse per le persone con problemi di vista e cecità. Più impari sull’accessibilità della tua destinazione, meglio ti organizzerai con il resto dei tuoi preparativi.

Valuta l’assistenza di cui hai bisogno

A volte dopo aver viaggiato con un compagno, decidi che preferisci andare da solo. Assicurati solo di valutare molto bene i pro e i contro di ogni tua scelta.

Valuta che se chiedi ad un amico vedente o ad un familiare di accompagnarti, puoi dedicare più tempo a divertirti e meno tempo alle distrazioni o seccature di  quando navighi in un ambiente nuovo. Inoltre avrai qualcuno con cui condividere i ricordi per gli anni a venire. Ma questo dipende solo da te e al grado di autonomia acquisita.

Chiedi l’assistenza speciale PRM negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie clicca qui

Viaggio spesso da sola, e personalmente la richiedo sempre. E’ un buon modo per iniziare la tua vacanza o un tuo spostamento in un luogo sconosciuto. Molte di queste difficoltà sono abbastanza scoraggianti per far rimanere molte  persone a casa. Ma se sei arrivato fino qui, non ti scoraggi così facilmente. Hai solo bisogno di una guida specifica per le modalità di viaggio più probabili.
Per prenotare l’assistenza dovrai informare la  compagnia aerea su cui viaggi o il sito della Sala Blu se viaggi in treno . Il personale attento e appositamente addestrato si prenderà cura di te offrendo il necessario supporto durante tutto il viaggio.

Prepara i documenti se nel tuo viaggio ti accompagnerà il tuo cane da assistenza

Se hai un cane da assistenza, in base ai paesi che visiterai probabilmente dovrai presentare i certificati  delle vaccinazioni del tuo cane e qualsiasi altra informazione sanitaria pertinente. Clicca qui

Segnalatevi in base ai mezzi di trasporto che andrete ad utilizzare

Un requisito fondamentale per viaggiare in sicurezza,  anche se sarai in compagnia di un normovedente, è quello di segnalare sé stessi agli altri, tramite il bastone bianco oppure tramite il laccetto girasole. Questo ci identificherà, in generale, al personale di servizio, perché permette di identificare con chiarezza una persona che necessita di un’attenzione diversa e allo stesso tempo riduce alla stessa notevolmente lo stress, grazie alle agevolazioni che sono previste. Basta infatti rivolgersi direttamente al personale e chiedere ciò di cui si ha bisogno.

Acquisizione di documenti di identificazione e Covid pass

Ci sono sempre problemi burocratici imprevisti coinvolti nell’ottenere la documentazione dei passaporti. Fallo non appena scegli la tua destinazione.

Assicurati delle restrizioni vigenti nel paese della tua destinazione e se quello da te scelto contempla anche la quarantena Covid-19 nonostante il Green pass europeo. Porta le copie dei verbali attestanti la tua disabilità.

Aggiornamento di tecnologie, attrezzature e dispositivi

Fai una lista di controllo degli ausili che usi ogni giorno. Sono in buone condizioni o dovrebbero essere sostituite o riparate? Assicurati di avere abbastanza batterie e caricatori, con adattatori che corrispondano alle spine utilizzate nella tua destinazione (Altre regioni del mondo hanno spesso formati di spine e prese elettriche diversi dal nostro Paese). 

Potresti anche prendere in considerazione la possibilità di ottenere duplicati per oggetti che potrebbero essere persi o rubati (Ho sempre un bastone bianco di scorta in valigia)

Inoltre, decine di app per smartphone possono aiutarti con cose come posizioni GPS e descrizioni audio del tuo ambiente. Ad esempio, Be My Eyes è un’app che mette in contatto gli utenti con volontari in grado di descrivere oggetti visibili dalla fotocamera di uno smartphone.

Aggiornare le prescrizioni mediche, farsi vaccinare

Verificare con il proprio medico e farmacista per assicurarsi che tutti i farmaci e le prescrizioni non siano scadute. Se stai andando all’estero, informati sulle vaccinazioni) di cui avrai bisogno.

Si consiglia di vaccinarsi  almeno un mese prima della partenza per rafforzare le proprie immunità.

Far fronte alle esigenze dietetiche

Se sei un consumatore schizzinoso, va bene, evita solo le cose che non ti piacciono. Ma se hai dei requisiti di salute specifici (senza glutine, specifici per il diabete, ecc.), Allora devi iniziare a pianificare come nutrirti durante il viaggio.

Mentre selezioni le destinazioni, cerca ristoranti e altre fonti di pasti che possano soddisfare le tue esigenze. Questo, richiede molto tempo perché la maggior parte delle destinazioni turistiche ha una vasta gamma di offerte di cibo. Questo sottolinea il motivo per cui devi iniziare presto i tuoi piani di viaggio.

Fare le prenotazioni

Cercare di fare tutto bene al momento della prenotazione del tuo viaggio può essere un esercizio di frustrazione se provi a fare tutto da solo. Questo è il motivo per cui molti vacanzieri preferiscono utilizzare agenzie di viaggio e compagnie di viaggio specializzate in viaggi accessibili. È il loro lavoro fare tutto per bene.

Quando prenoti on-line, voli e pernottamenti in hotel, assicurati di includere tutte le sistemazioni speciali di cui avrai bisogno. Se scopri di aver prenotato tutto senza fare clic, circa le informazioni sulla tua disabilità visiva, prenditi del tempo per trovare una pagina del servizio clienti in cui puoi ricontrollare le loro politiche di accessibilità.

Dire alle persone dove stai andando

Assicurati di creare un itinerario dettagliato dei tuoi viaggi che hai pianificato, soprattutto se viaggi da solo. Anche se hai un compagno di viaggio, c’è sempre la possibilità di separarti per ore o forse giorni, a seconda delle ambizioni dei tuoi piani di viaggio.
Lasciarsi alle spalle un itinerario aiuta anche le persone a casa di coordinare i loro sforzi, se hanno bisogno di rintracciarti per un’emergenza familiare.

Fare le valigie

Non dimenticare che avrai dei limiti sui bagagli sia di dimensione che di peso.

Gli zaini sono una soluzione ideale per avere le mani libere…una sarà sempre impegnata col bastone bianco, o nel tenere il tuo cane oppure agganciata al braccio di qualcuno.

E’ buona cosa rendere i propri bagagli riconoscibili, personalmente uso delle foderine per trolley con fantasie particolari, basterà descriverla al tuo assistente di turno, per facilitargli il compito di recupero e dI identificazione della valigia sul nastro trasportatore.

Foto bagagli riconoscibili: Trolley con foderina raffigurante dei gatti stilizzati, il mio bastone bianco, e zaino con laccetti colorati

Fai sempre le valigie il più leggere possibile e porta solo le cose che sai che tu (e il tuo cane da assistenza) saranno necessarie

So che tutto questo che ho scritto, ti possa far sentire sopraffatto, ma se questi consigli, li diluisci nel tempo, è più semplice fare che dire. Per me oramai, la programmazione di un viaggio o di un semplice trasferimento, è diventata una routine, che faccio in maniera automatica.

Siamo in un mondo dove le persone sono incredibilmente impegnate, ed attendere i tempi e le disponibilità altrui, tolgono irrimediabilmente tempo non vissuto, alla tua  vita.

Buon viaggio!🛫🚀🚊

Se hai bisogno di ispirazione, prendi in considerazione il caso di James Holman, un inglese  cieco, i cui viaggi intorno al mondo lo hanno reso una celebrità all’inizio del 1800. In un’epoca in cui i ciechi erano stigmatizzati e le risorse non eranoo facilmente accessibili, Holman ha insistito per sperimentare tutto ciò che il suo mondo aveva da offrire. Ad ogni modo se hai bisogno di un esempio più recente, dai un’occhiata a Tony the Travellerche è totalmente cieco, parzialmente sordo e autore di tre e-book sui suoi viaggi in solitaria in tutto il mondo.

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Disabilità nascoste: Che significato hanno i laccetti girasole

Foto: il mio cordino con i girasoli con porta carta di imbarco
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Senza un segnale visivo, può essere difficile per gli altri identificare, riconoscere o comprendere le sfide quotidiane affrontate dalle persone che vivono con una disabilità nascosta.
Una disabilità nascosta è una disabilità che potrebbe non essere immediatamente evidente, perchè non tutte le persone con problemi di mobilità utilizzano una sedia a rotelle, non tutte le persone con disabilità visiva utilizzano il bastone bianco e non tutte le persone con disabilità uditive utilizzano un apparecchio acustico.

Vivere con queste condizioni può rendere la vita quotidiana più impegnativa per molte persone. Colpiscono ogni persona in modi diversi e possono essere dolorosi, estenuanti e isolanti. Senza prove visibili della disabilità nascosta, è spesso difficile per gli altri riconoscere le sfide affrontate e, di conseguenza, la simpatia e la comprensione possono spesso essere scarse.

Non tutte le disabilità sono visibili ed è chiaro che un segnale sottile come il laccetto girasole può fare una grande differenza nel fornire fiducia e rassicurazione a chi lo indossa. Indossando un laccetto girasole, le persone con disabilità nascoste, possono segnalare agli altri intorno a loro, che potrebbero avere ulteriori esigenze.

Conosciuto all’estero come “Sunflower Lanyard”, questo laccetto è usato per aiutare con discrezione le persone che ne fanno richiesta: infatti il laccetto girasole permette al personale aeroportuale di riconoscere una necessità particolare e di prestare aiuto o di essere pronto a concedere un po’ di tempo in più al passeggero che lo indossa e ai suoi accompagnatori.

Nel 2016, l’aeroporto di Gatwick ha lanciato il primo laccetto nel suo genere per i passeggeri con disabilità nascoste che potrebbero richiedere un supporto aggiuntivo durante il viaggio attraverso l’aeroporto.

In Italia presso l’’ aeroporto di Venezia i passeggeri con disabilità invisibili, o gli accompagnatori di passeggeri con disabilità invisibili, possono chiedere uno speciale laccetto con i girasoli da indossare all’interno dell’  aeroporto.

Il laccetto girasole è a disposizione sia per i passeggeri che hanno richiesto l’assistenza speciale sia per chi vuole viaggiare in autonomia ricevendo un’attenzione in più da parte dello staff.

Indossare il laccetto girasole è una scelta volontaria a disposizione del passeggero per vivere un’esperienza aeroportuale migliore.

Il laccetto può essere richiesto in aeroporto (Venezia):

in sala Assistenza Speciale (primo piano landside)
presso l’ufficio Informazioni Arrivi (piano terra presso la zona arrivi)
all’addetto assegnato all’assistenza

Ad oggi, nel Regno Unito sono stati emessi oltre 500.000 cordini e poiché l’interesse continua a crescere, aumenta anche il numero di organizzazioni, gruppi e luoghi coinvolti. Non tutte le persone con disabilità nascoste necessitano di assistenza. Tuttavia,si ritiene che il programma del laccetto girasole sia un’opportunità facoltativa per fornire alle persone un “segnale discreto” che dimostri al personale e ad altri che potrebbero aver bisogno di ulteriore supporto o assistenza.

Speriamo che diventi un codice distintivo conosciuto sempre più  anche in Italia.

 

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Viaggiare con l’ipovisione: Assistenza speciale PRM negli aeroporti e Sala Blu

Punto di incontro Sala Blu Stazione Centrale Milano
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Sale Blu nelle stazioni ferroviarie e assistenza speciale PRM negli aeroporti

Viaggiando da sola, richiedo sempre l’assistenza speciale PRM. E’ un buon modo per iniziare la mia vacanza o i miei trasferimenti, in un luogo sconosciuto. Molte di queste difficoltà sono abbastanza scoraggianti da far rimanere molte  persone con disabilità visiva a casa. Ma se sei arrivato qui, vuol dire che non ti scoraggi così facilmente. Hai solo bisogno di una guida specifica per le modalità di viaggio più probabili. Essere guidati da qualcun altro, tenendosi per un braccio quando ci si trova in luoghi sconosciuti o se ci sono grandi folle come in stazioni e aeroporti, è senz’altro rassicurante.

ASSISTENZA NEGLI AEROPORTI

Per poter ricevere l’assistenza dedicata, così come previsto dal Regolamento (CE) n. 1107/2006, occorre effettuare la richiesta del servizio alla compagnia aerea, all’agenzia di viaggio o al tour operator con cui si effettua la prenotazione, che hanno poi l’obbligo di trasmetterla al gestore degli aeroporti di partenza, arrivo ed eventuale transito.

Per gli aerei, è raccomandato effettuare la richiesta dell’assistenza al momento della prenotazione o dell’acquisto del biglietto in quanto, per ragioni di sicurezza aeronautica, il numero dei posti dedicato a bordo è limitato.

In ogni caso la richiesta deve essere fatta almeno 48 ore prima della partenza, ciò al fine di garantire l’organizzazione del servizio.

Se la richiesta di assistenza non viene effettuata in anticipo, si rischia di perdere il volo. Nonostante gli sforzi organizzativi del gestore, il personale dedicato potrebbe, infatti, essere già impegnato in servizi di assistenza prenotati regolarmente da altri PRM. Inoltre, potrebbero non essere più disponibili i posti dedicati a bordo.

Un requisito fondamentale per viaggiare in sicurezza,  anche se sarai in compagnia di un normovedente, è quello di segnalare sé stessi agli altri, tramite il bastone bianco oppure tramite il laccetto girasole. Questo ci identificherà, in generale, al personale di servizio, perché permette di identificare con chiarezza una persona che necessita di un’attenzione diversa e allo stesso tempo riduce alla stessa notevolmente lo stress, grazie alle agevolazioni che sono previste. Basta infatti rivolgersi direttamente al personale e chiedere ciò di cui si ha bisogno.

Foto del Bastone Bianco e del laccetto girasole

Il personale attento di terra e sugli aeromobili è appositamente addestrato e si prenderà cura di te offrendo il necessario supporto durante tutto il viaggio.

Ecco nello specifico in cosa ti potranno assistere :

  • Orientarti per il check-in (hai comunque la precedenza sulle code).
  • Attendere il tuo volo nelle aree riservate
  • Passare il controllo di sicurezza aiutandoci a rimettere a posto gli oggetti senza rischiare di dimenticarne qualcuno nei vari cestini.
  • Trovare il luogo d’ imbarco giusto.
  • Prendere la navetta senza essere in bilico e compresso tra persone che non puoi vedere.
  • Ci aiutano a salire le scale dell’aereomobile e trovare il posto prenotato a bordo per sederti.
  • All’arrivo, il personale dedicato, ti verrà a prendere a bordo  per aiutarti a scendere e a recuperare i tuoi bagagli.
  • Se perdi delle coincidenze dovute a ritardi, ti aiuteranno a riprogrammare il tuo viaggio. (Idem le Sale Blu)

E’ buona cosa rendere i propri bagagli riconoscibili, personalmente uso delle foderine per trolley con fantasie particolari, basterà descriverla al tuo assistente di turno per facilitargli il compito di recupero e dI identificazione della valigia sul nastro trasportatore.

 

Foto bagagli riconoscibili: Trolley con foderina raffigurante dei gatti stilizzati e zaino con laccetti colorati

ASSISTENZA NELLE STAZIONI FERROVIARIE

Informa sempre in anticipo, la Sala blu per l’assistenza,  se hai bisogno di assistenza speciale chiedi quello di cui necessiti e loro si organizzeranno in base alle tue richieste specifiche.  Elimina il fastidio di dover richiedere sul posto e non sempre sono disponibili tutti i servizi sul momento, specialmente nei fine settimana o giorni di festa.

I servizi di assistenza consistono in:

  • accoglienza in stazione presso il punto di incontro concordato o, per i viaggiatori in arrivo, al posto occupato a bordo treno
  • accompagnamento in stazione per l’eventuale ritiro del biglietto
  • accompagnamento a bordo del treno in partenza al posto assegnato o dal treno di arrivo all’uscita della stazione o, per chi prosegue il viaggio, a bordo di altro treno
  • messa a disposizione, su richiesta, della sedia a ruote per l’accompagnamento in stazione a/dal treno
  • salita e discesa a/da bordo treno tramite carrello elevatore per i viaggiatori su sedia a ruote
  • eventuale servizio, su richiesta, di portabagagli a mano (1 bagaglio)

NOTA: Vorrei evidenziare che purtroppo nelle stazioni e negli aeroporti, i codici pedotattili (Loges e LVI) ideati per aiutarci ad orientare in autonomia, sono di solito occupati da oggetti ingombranti, da persone in sosta con bagagli, da persone che pensano che siano percorsi preferenziali per il trascinamento dei trolley, oppure che siano elementi decorativi della pavimentazione. insomma vengono utilizzati ed occupati impropriamente in modo da non renderli a noi accessibili. Per questo reputo che i servizi di assistenza siano estremamente utili sia nelle stazioni che negli aeroporti.

Sistema Loges pedo-tattile per ciechi e ipovedenti ed esempi di malcostume e mancanza di rispetto verso gli stessi.

 

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Viaggiare all’estero con il cane da assistenza: cosa serve ricordare

cane da assistenza davanti un aereo
cane da assistenza davanti ad un aereo su una pista di atterraggio
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Per poter viaggiare, il tuo cane da assistenza deve essere in possesso di un passaporto, il “passaporto per animali da compagnia”. Questo passaporto deve essere stato  rilasciato da un veterinario autorizzato, dove vi sono indicate le vaccinazioni effettuate oltre alle informazioni relative al soggetto (nome, sesso, razza, tatuaggio, microchip, indirizzo proprietari).

I cani  hanno delle profilassi da seguire per recarsi all’estero, oltre alle normali vaccinazioni, bisogna effettuare procedure contro parassiti interni ed esterni, da effettuare annualmente.

Vaccinazione antirabbica obbligatoria.

Il tuo cane da assistenza deve essere vaccinato almeno 21 giorni prima della partenza.
Per determinati Paesi è necessario fare il “blood test”: un prelievo di sangue del cane su cui verranno effettuati i test per la positività alla rabbia. Questo test deve essere eseguito con determinate tempistiche e scadenze. Informatevi presso il vostro veterinario o presso la ASL della vostra zona.

Sistemazione in cabina 

Molte compagnie aeree richiedono un certificato attestante che il cane abbia seguito un corso riconosciuto di assistenza finalizzato alla guida dei ciechi e degli ipovedenti ed  è stato riconosciuto come in grado di viaggiare in sicurezza nella cabina dell’aeromobile. Affinché il tuo cane da assistenza possa viaggiare con te in cabina, il tuo cane da assistenza deve:

Essere stato addestrato individualmente in compiti specifici per assisterti con la tua disabilità

Avere prove documentali che confermino che è stato addestrato come cane da assistenza

Il cane non potrà indossare un guinzaglio, ma dovrà indossare una pettorina/imbracatura identificativa e rimanere sempre sotto il tuo controllo

Se il tuo cane non soddisfa questi criteri o è un cane di supporto emotivo, dovrà viaggiare come animale domestico. C’è da sapere che nellla sistemazione in stiva le compagnie aeree non si assumono responsabilità riguardo l’incolumità del cane.

Alcune nazioni potrebbero richiedere una quarantena.
Mentre cerchi le tue destinazioni ed esplori le politiche sull’immigrazione, assicurati di conoscere tutte le regole specifiche per gli animali.

Non dimenticare le esigenze dietetiche e i farmaci del tuo cane.

Regolamento 998/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003: movimentazione degli animali da compagnia. Microchip. Dal 1° gennaio 2005 è obbligatorio l’inserimento del microchip sottocute per tutti i cani  nati successivamente a questa data.

Passaporto. Dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio per tutti gli animali d’affezione. Per ottenere il passaporto è necessario che il cane, abbia già il microchip e sia iscritto all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona.

E’ necessario che abbia effettuato la vaccinazione antirabbica.

Il passaporto può essere richiesto dopo 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica e non ha scadenza.

CONSIGLI:

  • Se hai dei dubbi sulla validità del passaporto del tuo cane da assistenza, contatta il tuo veterinario per maggiori informazioni.
  • Occupati delle vaccinazioni e dei documenti di viaggio sempre con largo anticipo rispetto alla partenza.
  • E’ utile contattare l’ambasciata del paese in cui sei diretto. L’ambasciata saprà informarti meglio su eventuali norme diverse o disposizioni di quarantena.
  • E’ utile contattare la compagnia aerea scelta per le modalità da adottare, ogni compagnia adotta procedure diverse.
  • Ricordati di controllare la politica del tuo hotel sui cani guida per assicurarti che al tuo cane  non venga negato l’accessoo, che per legge non può essere allontanato dal disabile visivo ma è meglio chiarire prima la propria posizione.
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Dispositivi con allarmi acustici

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Perché scegliere i dispositivi con allarmi acustici?

I dispositivi con allarmi acustici sono congegni  fondamentali per i ciechi e gli  ipovedenti, sono ideati e progettati per aumentare l’indipendenza nella vita di tutti i giorni e infondere più fiducia in sé stessi, promuovendo al contempo la sicurezza. Ad esempio, gli indicatori del livello dei liquidi sono ideali per aiutare le persone con problemi di vista, ad evitare le inutili  e pericolose fuoriuscite quando si versa il  caffè o altre bevande calde. In questo modo, si  può versare in tutta sicurezza i liquidi caldi nella tazza o nel bicchiere,  perché sai che verrai avvisato quando la tazza sarà quasi piena.

Le sveglie per non vedenti e ipovedenti sono anch’esse importanti perché ci avvisano e ci tolgono dall’incertezza sugli orari ogni volta che vogliamo. Gli orologi innovativi parlanti consentono di registrare e memorizzare promemoria vocali personalizzati,  l’intero sistema è  molto facile da usare e può essere utilizzato quasi interamente con la voce. Per ora queste sveglie sono in lingua inglese, quelle che sono sul mercato in lingua italiana a volte la pronuncia dell’ora  è incomprensibile.

Qui sotto potrai trovarei indicatori di livello di liquidi, sveglie parlanti, sensori di movimento, indicatori di livello dell’acqua per vasca e lavelli, rilevatori di fumo e molto altro.

INDICATORE  ACUSTICO LIVELLO DEI LIQUIDI – BILANCIA PARLANTE (in lingua italiana) – LATTINE “PARLANTI” – ALLARME LIVELLO ACQUA PER VASCA E LAVELLO – RILEVATORE ACQUA SUL PAVIMENTO – BILANCIA PESA PERSONE PARLANTE – TERMOMETRO DIGITALE PARLANTE – Rilevatore fotoelettrico combinato di fumo e di monossido di carbonio 

 

 

SVEGLIE CON AUDIO IN ITALIANO  – ALLARMI DI EMERGENZA – ALLARME GLICEMIA

BATTERIE e ATTREZZI PER SOSTITUZIONE BATTERIE

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Bimbi in cucina

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Perché i bambini dovrebbero imparare a cucinare.

Molti genitori sono riluttanti ad incoraggiare un bambino, in età prescolare, nel farsi aiutare a mescolare del cibo in pentola. A cena, il cuoco di casa spesso perde la pazienza. perchè alcuni tipi di “aiuto” , spesso non portano il cibo sulla tavola. I bambini rovesciano ciotole, alzano  il mixer in funzione in alto appena giriamo la schiena e non sono di certo al sicuro intorno a fornelli e coltelli. Lasciarci aiutare, la maggior parte delle volte richiede molto più tempo, per noi , dal  fare da soli.
Per i nostri figli, sapersi destreggiare in cucina può divenire un’abilità di base per la vita, è un’ educazione formativa riuscire con pochi ingredienti a cucinare un semplice pasto. È anche salutare – un tredicenne affamato che sa cucinare, da solo in casa  dopo la scuola, può decidere se far saltare un po’ di riso avanzato con tutto ciò che c’è in frigo. Di contro, un suo coetaneo senza esperienza, viene lasciato a frugare nella dispensa alla ricerca di tutto ciò che può essere mangiato direttamente dalla scatola o da una busta. Cucinare è motivo di orgoglio per i bambini che possono prendersi cura di sé stessi o dare da mangiare a un amico o a un fratello. I bambini sono in grado di cucinare, sanno cosa fare, possono farlo!

Ci sono buoni motivi per incoraggiare i bambini in cucina a qualsiasi età. Con i bambini piccoli, quell’investimento iniziale alla fine paga. I bambini più grandi potrebbero non essere grati ora, ma verrà il momento in cui dovranno mettere del cibo sul tavolo e ti aiuteranno facendoti sapere che  l’acqua sta bollendo prima di buttare la pasta. Inizia ora e potresti trarre beneficio da un bambino che può preparare la cena una volta alla settimana o una volta al mese.

Ecco cinque motivi per cui dovresti coinvolgere i tuoi figli in cucina, siano essi di 3 o 13anni

I bambini che cucinano diventano bambini che assaggiano… e talvolta mangiano. Coinvolgere i bambini nella fase della preparazione –  a raccogliere le  insalate e  i pomodori,  preparare le erbe da aggiungere a un’insalata di pomodori, ad esempio – aumenta notevolmente le possibilità che proveranno effettivamente il piatto una volta finita la preparazione. Favorire un approccio accogliente e aperto al cibo,  può farli crescere come adulti che si avvicinano alla vita in modo simile. Braccia aperte e bocca aperta per nuovi gusti, culture e atteggiamenti.

I bambini che cucinano dicono “Posso”, oppure non “Non posso”. Un bambino che può farlo può guardare qualsiasi piatto da ristorante e dire: “Potrei farlo.” Questo è un atteggiamento che può portare un bambino ad una visione più ampia aldilà della cucina.

Cucinare è un modo per parlare di salute. Gli esperti affermano che l’unica cosa più importante che puoi fare per la tua salute è cucinare a casa. Invitare i bambini in cucina e coinvolgerli in tenera età, promuove un’abitudine che avrà benefici per tutta la vita. Inoltre, ti dà l’opportunità di discutere con un bambino di 3 anni di come il pesce ( pesce alla griglia con salsa chermoula) può aiutarlo a renderlo più intelligente (acidi grassi), e che come “mangiare un arcobaleno di colori” gli garantisca una grande varietà di vitamine e minerali,  inoltre mangiare molta verdura fresca e bere molta acqua “impedirà alla sua cacca di fargli male  quando esce”.

Cucinare è un modo per parlare di ingredienti sani. I bambini che hanno fatto il gelato alla  fragola  con un vortice di caramello sopra, sapranno come  dovrebbe essere fatto un gelato. Sapranno che non hanno aggiunto alcuna gomma di guar. Se hanno fatto il pane senza impasto, sapranno che il buon pane non ha bisogno di zucchero. Quando capovolgi i pacchetti per leggere le etichette nel negozio di alimentari, capiranno che non comprerai  cose che non puoi pronunciare, e si uniranno a te. (Potrebbero, infatti, sorvegliare i tuoi acquisti più di quanto desideri 😉 ).

La cucina avvicina i cuochi di tutte le età. Nel bene o nel male, conoscerai i tuoi figli e loro, più profondamente quando cucinerai con loro. Per meglio dire, condividerai ricette, tecniche e aneddoti che hai appreso sui gomiti di madri, nonne e bisnonne ormai lontane. Nel peggiore dei casi, sbufferai spazientito/a e piagnucolerai, quando accidentalmente, rovesceranno l’impasto della torta su tutto il tavolo della cucina, mentre prepareranno ii muffins con i frutti di bosco, ma ti ameranno comunque, insegnandoti, quello che dovrebbe essere, sull’amore adulto  incondizionato e pronto al  perdono.

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Suggerimenti per la sicurezza domestica degli anziani

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Suggerimenti per la sicurezza domestica degli anziani

Oggi si diventa adulti a 35 anni e lo si resta fino a 54 (si passa poi ai “tardo adulti”, ai “giovani anziani” dai 65 ai 74 anni, “anziani” dai 75 agli 84 ed infine “grandi anziani” dagli 85 in poi),  bisogna senz’altro dire che questa nuova classificazione è dovuta al fatto che  l’aspettativa di vita media si è allungata. Bisogna tenere conto che o ltre il 90% degli anziani vuole rimanere nella propria casa, se scegli di lasciarli stare a casa, lo apprezzeranno davvero.

Nel complesso, il nostro obiettivo principale è quello di mantenere i nostri genitori felici e al sicuro. Consentire loro di rimanere nella propria casa il più a lungo possibile,  potrebbe sembrare l’opzione più difficile, ma con le misure adeguate prese può condurre a una vita meno stressante per te e la persona amata. E’ importante far sì che si sentano al sicuro in casa propria. Cadute, ustioni e avvelenamenti sono tra gli incidenti più comuni che coinvolgono le persone anziane. Gli anziani che vivono da soli possono anche diventare vittime di criminali, che delinquono prendendo di mira gli anziani. Se sei un anziano o un grande anziano che vive da solo oppure ti preoccupi per una persona anziana che vive da sola, ecco cosa devi fare per farlo stare al sicuro.

Tenere i numeri utili a portata di mano

Tenere sempre un elenco di numeri di emergenza per ciascun apparecchio telefonico. Scrivi queste informazioni in stampatello abbastanza in grande da poter essere letta facilmente se sei di fretta o spaventato.

Assicurati di mettere in elenco  i numeri per:

  • Numero unico di emergenza  112  
  • Ambulanza – 118
  • Polizia – 113
  • Vigili del fuoco – 115
  • Centro anti-veleni. Per la lista  lista numeri per il centro a te più vicino:  clicca qui
  • Un familiare o un amico da chiamare in caso di emergenza
  • Ufficio e cellulare del medico di base

Prevenire le cadute

Se hai difficoltà a camminare o problemi di equilibrio o sei caduto nell’ultimo anno, parla con il  tuo medico per una valutazione obiettiva del rischio di cadute. Chiedi al tuo dottore, se lo desideri, di beneficiare di un programma di esercizi per prevenire le cadute,

  • Se sei caduto prima, o hai paura di cadere, pensa ad acquistare uno speciale allarme da indossare come un braccialetto o una collana. Quindi, se cadi e non ci riesci ad arrivare al telefono, è possibile premere un pulsante sull’allarme che chiamerà i servizi di emergenza per te.
  • Non abbiate fretta di rispondere al telefono. Molte persone cadono cercando di rispondere al telefono. Trasportare un telefono cordless o cellulare o lasciare una segreteria telefonica che raccolga il messaggio.
  • Quando si cammina su pavimenti lisci, indossare sempre calzature antiscivolo, come le pantofole con fondo in gomma / antiscivolo o scarpe piatte con suola sottile che si adattano bene al piede.
  • Se hai un bastone o un deambulatore, usalo sempre invece di appoggiarlo sui muri e mobili
  • Assicurati che tutti i corridoi, le scale e i percorsi siano ben illuminati e liberi da oggetti del genere come libri o scarpe.
  • Usa corrimani e ringhiere quando sali e scendi le scale. Non posizionare mai tappeti  in fondo o in cima alle scale.
  • Fissa tutti i tappeti di casa con nastro adesivo oppure con le retine apposite, in modo da non muoversi mentre passi.

Proteggersi dal fuoco e relativi pericoli

  • Se c’è un principio di incendio in casa tua, non provare a spegnerlo. Lascia e chiama il 115. Fatti dire almeno due modi per uscire dal tuo appartamento o da casa.
  • Quando cucini, non indossare abiti larghi o con maniche lunghe
  • Sostituisci gli apparecchi che presentano cavi elettrici sfilacciati o danneggiati.
  • Non inserire troppi cavi elettrici in una presa o prolunga.
  • Installa un rilevatore di fumo e sostituisci la batteria due volte all’anno. Ce ne sono anche di portatili.
  • Non fumare mai nel letto o lasciare candele accese, anche per un breve periodo, in una stanza  senza la tua presenza.
  • Accertati che  le stufette riscaldanti siano ad almeno 1 metro di distanza da qualsiasi cosa possa bruciare, come tende, biancheria da letto o mobili. Spegni le stufette quando lasci la stanza.

Evitare incidenti in bagno

  • Imposta il termostato sullo scaldabagno a non più di 50° per evitare scottature.
  • Fatti installare i maniglioni nella doccia e vicino alla toilette per facilitare gli spostamenti in modo più sicuro.
  • Colloca tappetini di gomma nella vasca da bagno per evitare scivolamenti.
  • Se hai difficoltà ad entrare e uscire dalla vasca o dentro e fuori dal bagno, chiedi al tuo dottore per aiutarti ad ottenere una sedia o una panca da vasca speciale o un sedile WC rialzato.

Prevenire  gli avvelenamenti

Monossido di carbonio

  • Non tentare mai di riscaldare la tua casa con i fuochi del piano cottura, dato che emette un gas mortale che non si vede né si sente l’odore.
  • Assicurati che ci sia un rilevatore di monossido di carbonio vicino a tutte le camere da letto e assicurati di provare e sostituire la batteria due volte all’anno.

Farmaci

  • Conservare tutti i farmaci nei loro contenitori originali in modo da non confondere i medicinali.
  • Chiedi al tuo farmacista di applicare etichette a caratteri grandi sui tuoi farmaci per renderli più facili da leggere.
  • Prendi i farmaci in una stanza ben illuminata, in modo da poter vedere le etichette.
  • Porta tutte le tue bottiglie di pillola con te agli appuntamenti del tuo medico di base in modo che lui possa verificare che tu li stai prendendo correttamente.

Prodotti per la pulizia

  • Non mescolare mai candeggina, ammoniaca o altri liquidi detergenti durante la pulizia. Se miscelati insieme, i liquidi detergenti possono creare gas mortali.

Proteggersi contro gli abusi

  • Tieni sempre chiuse le porte e le finestre.
  • Non lasciare mai entrare uno sconosciuto in casa quando sei lì da solo.
  • Parla delle offerte a te fatte dai venditori telefonici con un amico o un familiare. Non accettare mai contratti stipulati per telefono.
  • Non condividere le tue informazioni personali, come numero di previdenza sociale, carta di credito o informazioni bancarie o password dell’account, con persone che non conosci e che ti contattano.
  • Chiedi sempre informazioni scritte su offerte, premi o enti di beneficenza e attendi di rispondere fino a quando non saranno state esaminate a fondo le informazioni da te o da persone di tua fiducia.
  • Non lasciarti spingere a fare acquisti, firmare contratti o fare donazioni. Aspetta sempre di discutere i piani a te proposti con un familiare o un amico.
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Casa a prova di bambino

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Rendi la tua casa sicura per i bambini

 

Sbucciature e contusioni fanno parte della crescita di un bambino. Però puoi prevenire molti incidenti gravi, rendendo la tua casa sicura per i bambini. Ecco qui di seguito gli incidenti più comuni. Inoltre in questo link puoi trovare una raccolta di  ausili per mettere in sicurezza la tua casa.

Annegamento

Dopo gli incidente d’auto, l’annegamento è la seconda causa di morte accidentale tra i bambini. Centinaia di bambini annegano ogni anno in vasche da bagno, WC, secchi, piscine e vasche idromassaggio.
Non lasciare mai un bambino da solo in una vasca da bagno, nemmeno in un seggiolino da bagno. Il tuo bambino potrebbe scivolare sotto il supporto e annegare. Se devi rispondere al campanello o al telefono, avvolgi il bambino in un asciugamano e portalo con te.

Non lasciare mai un secchio d’acqua incustodito dove ci sono  bambini piccoli. I secchi di grandi dimensioni sono molto pericolosi per i più piccoli, che possono facilmente cadere in un secchio quando si sporgono per raggiungere qualcosa. I secchi di grandi dimensioni non si rovesciano anche se il bambino si agita e lotta. Svuota immediatamente i secchi e conservarli fuori dalla portata dei bambini.

Tieni chiusi i coperchi dei servizi igienici e le porte del bagno.

Assicurati che le vasche idromassaggio e le piscine siano recintate su tutti i lati e abbiano un allarme sul cancello, una copertura di sicurezza o di entrambi.

Controlla  il tuo bambino da vicino, se si trova vicino all’acqua. Quando ci si trova intorno a corsi d’acqua, tieni per mano il bambino o fagli indossare un adeguato dispositivo di galleggiamento personale (PFD), che dovrebbe avere un colletto e una cinghia inguinale. Chiedi a tutti i bambini (e anche agli adulti) di indossare un PFD durante la navigazione.

Incendi

Fumo e incendi uccidono centinaia di bambini ogni anno. I bambini di età pari o inferiore a 5 anni sono a maggior rischio.
Non fumare e non consentire che si fumi vicino al bambino. Anche il fumo passivo è dannoso per il bambino perché vestiti, capelli e pelle trasportano ugualmente le  particelle di fumo  al bambino.
Installa un rilevatore di fumo funzionante ad ogni livello della tua casa. Sostituisci le batterie dei rilevatori di fumo ogni sei mesi.

Se in casa si utilizza il riscaldamento a gas, installa un rilevatore di monossido di carbonio. Le probabilità di morire in un incendio sono dimezzate se si dispone di un rilevatore di fumo funzionante.
Prova i rilevatori di fumo una volta al mese e sostituisci le batterie almeno una volta all’anno, anche se funzionano ancora.

Per spegnere un piccolo incendio, bisogna avere almeno un estintore in casa. Conserva l’estintore in un luogo in cui è più probabile che inizi un incendio, ad esempio in cucina o in sala di lavoro. Non tentare mai di spegnere un grande fuoco da soli.

Puoi prevenire le cause più comuni di incendi domestici:
Tenere fiammiferi e accendini lontano dalla portata di un bambino.
Tenere mobili, tende, vestiti e giornali lontani da stufe, radiatori e caminetti portatili.
Non far passare mai i cavi elettrici sotto i tappeti.
Sostituire i cavi agli apparecchi che presentano cavi sfilacciati.
Non conservare mai benzina o altri liquidi infiammabili all’interno della casa.
Spegnere le sigarette dopo l’uso. Non fumare mai nel letto.

Scosse elettriche

Gli elettrodomestici possono essere pericolosi per i bambini. Nel bagno, tenere tutti gli elettrodomestici (asciugacapelli, ferro arricciacapelli, stufetta, radio) fuori dalla portata del bambino. Questi articoli possono causare gravi scosse elettriche o morte se vengono collegati e cadono nell’acqua. Fare raffreddare questi elettrodomestici in luoghi non accessibili ai bimbi.

Posizionare i tappi di plastica su tutte le prese elettriche non utilizzate, comprese quelle all’estremità dei cavi della prolunga. Impediranno al bambino di infilare qualcosa nella presa o succhiare una prolunga esposta.

Ustioni

Liquidi caldi come bevande, zuppe e acqua di rubinetto sono le cause più comuni di ustioni ai bambini piccoli.

Per evitare scottature, non riscaldare il  biberon nel microonde. Molti forni a  microonde si riscaldano in modo non uniforme, creando “punti caldi” nel biberon che possono bruciare la bocca del bambino. Invece, scalda il biberon facendo scorrere acqua di rubinetto calda sopra la bottiglia o immergendo la bottiglia in una ciotola di acqua calda. Agita bene la bottiglia. Assicurati di testare la temperatura sulla mano o sul polso prima di dare da mangiare al tuo bambino.
Mantieni il termostato del tuo scaldabagno a non più di 50° gradi.
Metti cibi caldi e bevande lontano dai bordi di tavoli e banconi, dove i bambini piccoli non possono raggiungerli.
Ruotare i manici della pentola verso il retro della stufa.
Non tenere il bambino in braccio e una bevanda calda allo stesso tempo.
Tieni i cavi pendenti (macchine per il caffè, wok elettrici e pentole) fuori dalla portata del tuo bambino.
Abbassa il termostato dello scaldacqua a 50° o installa dispositivi antiscottatura nella doccia e nella vasca.

Soffocamento

Il soffocamento è la quarta causa di morte accidentale nei bambini di età pari o inferiore a 3 anni.
Tenere i piccoli oggetti lontano dalla portata di un bambino. Un bambino può soffocare su spille da balia, monete, biglie, piccole parti di un giocattolo, pezzi di pastello, gioielli e palloncini rotti o sgonfiati.
I più piccoli possono anche soffocare su cibi come hot dog, noci, uvetta, caramelle dure, carote crude, uva e popcorn.
Attenzione alle pile a bottone

Cadute

Le cadute sono la principale causa di visite al pronto soccorso per bambini di tutte le età.
Se si utilizza un marsupio infantile, è bene posizionarlo sempre sul pavimento, mai su un bancone o su un tavolo. Assicurati che il bambino sia sempre legato.
Non lasciare mai il bambino da solo su un letto, un divano, un fasciatoio o un seggiolino da cui può cadere o rotolare via. Anche se distogliendo lo sguardo per un secondo, può succedere un incidente.
Non lasciare i bambini da soli su letti, fasciatoi o divani.
Installa cancelli di sicurezza in cima e in fondo alle scale se hai bambini o neonati nella tua casa. Non usare cancelli a fisarmonica con grandi aperture perché il collo di un bambino potrebbe rimanere intrappolato in un’apertura.
Installare protezioni alle finestre sopra il primo piano. Le zanzariere non fermano le cadute. Sono abbastanza forti da tenere fuori gli insetti, ma non abbastanza da tenere dentro i bambini.
Non usare girelli. Causano più lesioni di qualsiasi altra attrezzatura per bambini. La maggior parte degli incidenti si verificano quando i bambini cadono dalle scale col girello o quando il girello si ribalta.

Avvelenamento

I bambini piccoli mettono sempre qualcosa in bocca, anche se ha un sapore cattivo. Medicinali, trucchi, detergenti, prodotti da giardino e piante causano la maggior parte degli avvelenamenti domestici. I bambini di età pari o inferiore a 5 anni sono maggiormente a rischio.
Tenere tutti i prodotti per la pulizia e le medicine fuori dalla portata di un bambino in armadi chiusi a chiave.
Acquista medicinali e detergenti con tappi resistenti ai bambini.
Installare i fermi di sicurezza in armadi e cassetti bassi.
Non dire mai a tuo figlio che le medicine hanno il sapore delle caramelle.
Molte piante d’appartamento e d’ esterno comuni sono velenose. Identifica le piante per scoprire se sono velenose e sostituirle con alternative non tossiche.

Nota: se pensi che tuo figlio sia stato avvelenato, chiama lil più vicino centro antiveleni.

Prevenzione degli incidenti sul bambino

Conservare oggetti appuntiti (coltelli, forbici, utensili, rasoi) e altri oggetti pericolosi (monete, oggetti in vetro, perline, spille, medicine, pile a bottone ) in un luogo sicuro fuori dalla portata del bambino.
Non scuotere MAI un bambino o gettarlo in aria. Ciò può causare danni al cervello o cecità.
Non lasciare il bambino da solo con un fratellino o un animale domestico, anche quando il bambino dorme.
Assicurati che il tuo bambino non possa tirare sopra di sé lampade o altri oggetti elettrici. Utilizzare del nastro isolante per fissare i cavi elettrici lungo i battiscopa.
Elimina le tovaglie che possono essere tirate dal tavolo.
Assicurati che tutti i cassetti abbiano dei fermi, in modo che il tuo bambino non possa estrarre il cassetto da solo.
Fissa i mobili al muro in modo che, se si dovesse arrampicare, i pezzi non cadano sul bambino. Evitare apparecchi elettronici in cima ai tavoli più alti che possono cadere sul bambino

Sicurezza quando si ha una pistola in casa.

Bambini e pistole sono una combinazione mortale. Oltre il 90 percento dei decessi per bambini causati da pistole avviene in casa. Se hai una pistola, prendi in considerazione l’idea di liberartene o di conservarla scarica in un armadio chiuso a chiave. Conservare i proiettili separatamente. Insegna a tuo figlio che se trova una pistola, lasciala sola e informa immediatamente un adulto.

Nomina un tutore per tuo figlio. Nel malaugurato caso in cui qualcosa accada a te o al tuo coniuge, è una buona idea avere una volontà che nomina un tutore legale e un tutore supplente per tuo figlio. Senza testamento, il tribunale può nominare un tutore che non avresti scelto. Assicurati di verificare con le persone nominate nella tua volontà per assicurarti che siano disposte a servire come tutori di tuo figlio. Nella tua volontà, puoi anche lasciare beni a tuo figlio sotto forma di un testamento o di una fiducia “dopo la morte”.

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Oggetti….su misura

Oggetti su misura
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Questi oggetti, consigliati qui di seguito, sono ausili non necessariamente dedicati ai deficit visivi, ma che possono essere utilizzati da persone che hanno caratteristiche di fragilità e vulnerabilità. Sono oggetti di uso comune che  incoraggiano l’ autonomia e l’emancipazione delle persone.

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COLTELLI CON MANICO ERGONOMICO E TAGLIERE GUIDA PER PANE

 

APRI BOTTIGLIA -APRISCATOLE-BASI ANTISCIVOLO – PINZA PER PIATTI CALDI –

POSATE FURBE – BICCHIERI SICURI ANTIROVESCIAMENTO – PIATTI ERGONOMICI

TAGLIERI E POSTAZIONI  E AUSILI PREPARAZIONE ALIMENTI – PROTEZIONI PIANO COTTURA

TELECOMANDO SEMPLIFICATO – ALLARMI – ELETTRONICA 

PORTAPILLOLE ACUSTICI – ALLARMI IPOGLICEMIA 

AUSILI PER LA LETTURA E LA SCRITTURA – TEMPO LIBERO

IGIENE PERSONALE

AUSILI E SISTEMI RIALZO MOBILI

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I coltelli e il loro uso

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Usare i coltelli quando si è affetti da ipovisione è una grande sfida, qui  vi parlerò dei coltelli e delle alternative da usare per la propria sicurezza ed evitare il più possibile il suo utilizzo.

il coltello può esservi amico o nemico, quindi bisogna averne sempre un grande rispetto e non distrarsi mai durante l’operazione del taglio degli alimenti.
Naturalmente io non conosco lo stato e grado del vostro deficit visivo, sta a voi in base ai limiti della vostra patologia scegliere quale adottare per la propria sicurezza.

La scelta del coltello. E’ utile e più sicuro per chi ha problemi di vista, usare coltelli piccoli e a lama non eccessivamente lunga, questo per permettere un maggiore controllo nella fase del taglio.
Evitare di usare coltelli con la punta in quanto prima o poi capiterà di infilzarvi una mano.

Un coltello con l’impugnatura giusta, la forma corretta per l’uso che ne dobbiamo fare e il filo perfetto ci permetterà di fare minor sforzo ed avere minori probabilità di tagliarci.

Nonostante io abbia una buona scelta di coltelli a volte mi ritrovo ad usare un piccolo coltello dall’apparenza senza grandi caratteristiche, ma che poi mi ritrovo sempre in mano, questo per dire che la scelta è soggettiva.

REGOLE base DI SICUREZZA

  • Conservare i coltelli dentro  un ceppo di legno oppure riunirli in un contenitore chiudibile tipo Tupperware.
  •  Non spostarsi mai per la cucina con il coltello in posizione orizzontale ma tenerlo lungo il proprio corpo verso il basso con la lama rivolta all’indietro.
  • Non lasciare mai dentro al lavello un coltello in attesa di essere lavato in un secondo tempo, lavarlo immediatamente ed asciugarlo, rimettendolo al suo posto
  • Se non potete lavarlo subito, isolatelo in un contenitore di plastica.
  • Inoltre esistono delle spazzole lavacoltelli che evitano il contatto diretto con le dita, come il cutlery cleaner oppure usate una spazzola lunga tipo quella per pulire  i piatti  e passatela sulla lama con del detergente.

 

REGOLE sull’ Utilizzo

Se non vi sentite sicuri, per proteggervi le mani ci sono diversi ausili, il più estremo ed efficace è l’uso del guanto da taglio per la mano passiva (quella che non ha il coltello in mano per intenderci)

 

 

 

 

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Le attività della vita quotidiana di una persona cieca

Identificazione lattine
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Per i 314 milioni di persone con disabilità visive e i 45 milioni di individui ciechi nel mondo, sono numeri stimati dall’Organizzazione mondiale della sanità,  i compiti quotidiani che le persone che vedono danno per scontate, possono diventare sfide difficili. Dal vestirsi al mattino al cucinarsi la colazione, un cieco deve organizzare meticolosamente la sua vita per vivere in modo indipendente. Se ti stai occupando di una persona cieca, aiutarlo con un atteggiamento pro-attivo nelle sue attività di vita quotidiana, può dargli più fiducia nel cercare di vivere in modo indipendente e nell’organizzare la sua vita.

Vestirsi e aver cura della propria persona

Se ti occupi di una persona cieca, una delle abilità di base che devi stimolare è la cura di sè per avere un bell’aspetto, per vestirsi dignitosamente e soprattutto la sua cura personale. Un individuo cieco probabilmente vorrà occuparsi di fare la doccia, la rasatura e altro in privato, quindi aiutarlo ad organizzare e posizionare gli strumenti giusti negli stessi posti, dove ogni giorno può semplificare la sua routine, è preziosissimo. Organizza il suo armadio, io personalmente per il mio, ho optato delle scatole con etichetta dove tutto è diviso per tipo e colore. Cercate insieme i vestiti che usa più frequentemente e posizionateli in modo facilmente accessibile. Se necessario, in base alla sua capacità, riponi gli indumenti la sera prima in modo che la lui o lei possa vestirsi da solo, rispetta i suoi tempi.

Cucina e organizzazione

La cucina può sembrare un posto minaccioso per i ciechi, motivo per cui la sicurezza è della massima importanza quando ci si prende cura di un individuo cieco o ipovedente. La scelta di utensili con impugnature ampie e morbide può rendere più comodo a un cieco il taglio e il consumo del pasto. Uno sforzo per organizzare la cucina in modo che gli oggetti siano sempre nello stesso posto, può aiutare a trovare facilmente determinati oggetti in cucina. Fare il lavoro di preparazione può anche aiutarlo ed incoraggiarlo ad essere indipendente. Lascia in frigorifero frutta e verdura con etichette braille o immagini in rilievo che rappresentano il cibo all’interno dei contenitori.

Tecnologia e comunicazione.

Una persona cieca diventa più abile nel trattare  la sua condizione, se si introduce la tecnologia per la comunicazione nella sua vita. I programmi dei computer per non vedenti utilizzano la voce e il suono per leggere le pagine Web, così come la dettatura vocale per la scrittura oppure le tastiere in Braille rendono facile tenersi in contatto via e-mail. Esistono classi e seminari per aiutare i ciechi ad imparare come utilizzare agevolmente la tecnologia nelle loro vite. Ciò consente anche importanti opportunità d’interazione con le persone della società, sia cieche che vedenti, per mantenere una vita sociale sana.

Trasporti

I trasporti e gli spostamenti possono essere una sfida seria nella vita di un individuo cieco. Se la persona di cui ti occupi usa un bastone, un cane guida o altri strumenti, usare i mezzi pubblici e fare una semplice passeggiata possono diventare un lavoro ingrato. Iniziate a fare viaggi frequenti e semplici in giro nelle zone limitrofe della propria abitazione può aiutare la persona a sentirsi più a suo agio nel muoversi in città Prova a lasciare che sia lui a scegliere il percorso il più spesso possibile, intervenendo solo se la sua sicurezza è in pericolo. Questo gli darà sicurezza e capacità di viaggiare senza un accompagnatore.

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Coltelli (lama in plastica e ceramica)

coltelli
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Ecco una serie di coltelli da me sperimentati, se siete nuovi all’esperienza dell’ ipovisione, vi consiglio di cominciare ad usare i più innocui, come quelli in plastica,  in modo  da prenderci la mano. Il coltello per insalata affetta anche le erbe aromatiche, il cavolo cinese, gli spinaci, i cetrioli ed i peperoni, l coltelli sono leggeri e maneggevoli, sono realizzati interamente in plastica resistente o nylon, e dotati di impugnatura ergonomica a garanzia di una presa migliore. Per i dettagli cliccare sopra le immagini.

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COLTELLI IN PLASTICA

LAME INOX

COLTELLI IN CERAMICA  il taglio è formidabile, l’impugnatura ergonomica garantisce una presa sicura e la lama in ceramica, liscia e compatta, non assorbe gli odori e i sapori degli alimenti ed assicura massima igiene e semplicità di pulizia. Inoltre la punta arrotondata della lama garantisce una maggiore sicurezza d’uso. Consiglio di utilizzare coltelli con lunghezza massima della lama di 15 cm per un maggior controllo del taglio.

 

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Le Feste di Natale: croce o delizia per i bambini ciechi o ipovedenti?

decori natalizi rotti
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Manuale di sopravvivenza dedicato ai bambini non vedenti o ipovedenti per le feste natalizie.

Avete mai pensato a quello che può rappresentare il Natale per un bambino non vedente o ipovedente? Pensate al loro impatto che tutte le decorazioni, i profumi, le canzoni e i suoni associati alle feste di Natale, possono avere.
La domanda è, tutti questi cambiamenti dalla routine quotidiana del vostro bambino, saranno eccitanti o stressanti? In fondo, sono proprio i vostri figli a dirvi cosa è meglio per loro. Per comprendere i loro bisogni e i  desideri e di come aiutarli, possiamo semplicemente ascoltarli. Ma se veniamo invitati, durante le Feste di Natale, come possiamo fare in modo che non siano eccessivamente stressanti e disorientanti per loro?

Solo voi sapete come reagiscono i vostri bambini ai cambiamenti, una buona idea è iniziare a pensare in anticipo al Natale e a prefigurare come il vostro bambino reagirà a tutte le nuove sollecitazioni che incontreranno i suoi sensi durante il periodo natalizio. Con un piccolo sforzo da parte vostra si può trasformare queste feste in modo tale che anche il vostro bambino potrà divertirsi!

Le insidie delle Feste Natalizie:

Che cosa succede durante le feste che ci rende euforici e bisognosi di stare immersi in un mare di candele profumate e con la musica ad alto volume di Bing Crosby? E tutti quegli odori e suoni intorno a lui come implicheranno la sua comprensione sensoriale?

Poniamoci semplici domande e pensiamo ai possibili problemi che si potrebbero presentare,  in base all’esperienza degli inviti precedenti passati in casa di amici e parenti:

  • I mobili dove abbiamo soggiornato, erano stati efficacemente spostati in modo da assicurare nelle stanze percorsi liberi da ostacoli anche per gli ospiti vedenti?
  • Vi ricordate se le case erano state trasformate in caverne di Alibabà con le loro sale ornate di addobbi di agrifoglio e edera di plastica, pettirossi finti che al passaggio vi auguravano Buon Natale,  con renne e alberi di Natale in ogni stanza?
  • Nelle loro case si ascolta abitualmente musica e  tv ad  un volume così alto da far scoppiare i timpani ai vicini??
  • Casa vostra, e quelle in cui sarete invitati, saranno piene di “parenti estranei?:” Cioè quei parenti che non vedete mai in altri periodi dell’anno (spesso per buone ragioni), ma che si aspettano che il bambino li riconosca comunque immediatamente?
  • I menù concepiti per i pranzi delle feste erano esclusivamente composti da cibo elaborato da buffet, non conosciuto, che non avreste mai normalmente considerato da dare da mangiare ai vostri bambini?
  • C’ erano stanze piene di estranei che volevano toccare, baciare e coccolare vostro figlio, senza una parola di spiegazione o presentazione?
  • C’ era un posto dove potersi rifugiare e ritirare per avere un momento di tranquillità, anche solo per pochi minuti di pausa? Ci potrebbe essere?
  • I vostri amici e parenti una volta dati i regali  nelle piccole mani, sono rimasti in attesa di espressioni di gioia e di gratitudine?  Perché quello che sente il vostro bambino dentro di sé potrebbe essere paura e disorientamento, e in ogni caso ci sono tempi di elaborazione diversi.

luci e candele di natale

 

Tutto questo potrebbe essere organizzato meglio?
Sicuramente sì! Pensandoci un attimo si potrebbe trasformare in magiche, le feste di Natale per il vostro bambino se soltanto si includono i suoi bisogni nelle nostre equazioni festive.

Decorare con le luci:
Se il bambino ha una buona percezione della luce, si possono enfatizzare al massimo le luci decorative per il vostro albero e le decorazioni a pile da tavola. Sono garantiti per poterlo incantare.

Decorare con le forme:
Se la percezione della luce è un problema, oppure è assente, si possono utilizzare le forme. Natale è particolarmente ricco di forme iconiche e contorni, e forse sarebbe più soddisfacente per un bambino con poca o nessuna visione, avere carta bianca nel sentire col tatto una forma di albero che può essere appesa con palline infrangibili (verificare che tintinnino!) , decorandolo con caramelle e i più tradizionali campanelli e stelle.

Spiegare tutto, perché nulla è scontato:
Può sembrare ovvio quale sia lo scopo delle cose che si fanno in occasione di questa ricorrenza, ma cercare di spiegare al vostro piccolo del perché si sta celebrando il Natale è una grande opportunità per soffermarvi e rivalutare i  princìpi che si desiderano trasmettere riguardo i valori religiosi e tradizionali.

Attenzione agli odori e profumi artificiali:
Se i profumi non sono naturali, evitateli! I meravigliosi profumi della cottura in forno delle crostatine di frolla, del tacchino  e i dolci di Natale non possono essere riprodotti dai profumi sintetici delle candele comprate al supermercato, così come dai pot-pourri, e simili.
Sono invadenti e non è necessario alterare gli odori naturali e conosciuti, che rendono confortevole e sicura una casa per un bambino.
E’   fantastico se si dispone di un vero e proprio albero di Natale! Il profumo di pino fresco è una bella aggiunta ad una stanza ed è improbabile offendere i piccoli nasi. Gli “odori di Natale” riprodotti chimicamente sono una questione completamente diversa!

Indossate gli stessi profumi:
Parlando di odori e profumi, questo non è un buon momento per cambiare il vostro profumo o dopobarba, così come il bagnoschiuma che si usa. I bambini non vedenti e ipovedenti traggono enorme conforto dall’odore familiare dei genitori (anche i bambini normovedenti lo fanno, ma questo è raramente detto). Se il vostro bambino riesce a vedere i colori vivaci o le fogge di vestiti particolari, indossateli per le feste, durante le cerimonie religiose, ecc in modo che sappiano che vi possa trovare anche in mezzo a un gruppo di persone. E’ più facile per i bambini allontanarsi dai genitori quando sanno che vi possono trovare con dei riferimenti precisi e in modo veloce.

Non abbandonate la routine:
Mantenere le abitudini di mandare a dormire il vostro bambino e a fare i pisolini previsti. Ai bambini, sia con problemi di vista o no, non si può pretendere che possano dare il loro meglio quando sono privati del sonno, e un bambino irritabile è un’esperienza spiacevole per tutti. Quindi essere fermi e decisi nel lasciare i ritrovi di festa a una certa ora, e trovare un buon momento per il vostro bambino dove sia in grado di rilassarsi, parlare della giornata, per facilitare un sonno ristoratore.

foto con regali pieni di decorazioni,calendari dell’avvento tattili, bimba che riposa serena
Avere del cibo sempre con sè:
Se pensate che il vostro bambino avrà delle difficoltà ad accettare il cibo troppo elaborato durante le feste o da lui mai sperimentato, provate a semplificargli le cose. Nell’eventualità di un invito a pranzo è meglio arrivare preparati con una piccola borsa di cose che si sa  per certo che mangerà senza dover ritornare  a casa di corsa, o peggio, che resti affamato.

Non sovraffollate le tue conoscenze:
I vostri amici e parenti dovrebbero già avere un’ idea di come comportarsi con il vostro bambino, e cosa aspettarsi da lui. Quindi è possibile effettuare una stima ragionevolmente furba delle persone che amano voi e la vostra famiglia, e che si preoccupino di come rendere l’occasione confortevole e piacevole per voi e per il vostro bambino con necessità diverse.

Se alcune persone non sono a conoscenza che ci sono problemi di vista da gestire, per voi e per il vostro bambino, è opportuno prendersi del tempo in anticipo  per spiegare loro la situazione.

Come per la maggior parte delle persone ragionevoli, se si forniscono loro alcune indicazioni, saranno liete di adottare i vostri consigli in modo da essere più naturali e accoglienti con il vostro bambino. Se il vostro bimbo non vuole essere toccato da nessuno, all’infuori di voi, non tenete per voi questa informazione! Non aspettate l’inizio della festa per informare le persone, ma fatelo con calma e in anticipo, concediamo a tutti di mantenere la loro dignità (e il loro carattere!)

Semplifichiamo i pacchi regalo:
Scartare i regali può diventare una lotta avvilente. Questa esperienza è comune ai genitori di bambini non vedenti e ipovedenti che hanno il bisogno di aprire facilmente i regali. Un involucro troppo elaborato è frustrante e gli dà confusione. Se si darà quest’ in-dicazione ad amici e parenti prima di iniziare la preparazione dei regali,  saranno felici di accoglierla. E non dimenticate che alcuni giocattoli hanno una confezione complessa da aprire, meglio facilitare l’apertura prima di incartarli. 

Prevedere del tempo per fargli esaminare i suoi doni:
Per il nostro ego la parte più difficile è essere pronti a un loro rifiuto. Non si può forzare i bambini a mostrare immediatamente gioia se non ne sono interessati. Questo potrebbe essere un momento difficile per chi ha donato il regalo, ma non se li avrete avvisati in anticipo. I bambini ciechi o ipovedenti  hanno bisogno di molto più tempo per arrivare a conoscere i nuovi giocattoli; questo è del tutto naturale se si considera che comprenderanno i giocattoli in un modo diverso da un bambino vedente. Con questa premessa, perché qualcuno dovrebbe offendersi?

Diluiamo nel tempo l’apertura dei regali.
Un’ apertura  caotica dei regali è un’ attrattiva improbabile per un bambino non vedente o ipovedente, quindi è meglio far sapere ai presenti che verrà aperto subito un regalo e il resto scaglionato nei giorni a seguire.
Anche in questo caso, se ci si spiega, le persone ragionevoli e intelligenti capiranno nel soddisfare le vostre richieste. Quando le persone non vogliono capire, è  importante che siano conformi al bene e al confort del vostro bambino, quindi semplicemente  insistete  (nel modo più gentile possibile).

Giocare con il calendario dell’avvento:
Si tratta di un modo fantastico per il conto alla rovescia del grande giorno, e consente di costruire e gestire le aspettative del vostro bambino per i festeggiamenti. Possono essere tattili, acustici, o commestibili a seconda di come si pensa sia più adatto, e si potrebbe anche all’inizio della stagione, aiutare il bambino a farne uno. E ‘una grande occasione per parlare di ciò che c’ è in arrivo!

Ricordate: Si potrebbe organizzare il più spettacolare pranzo di Natale, ma se si è irritabili, irascibili, ed esausti, è davvero una festa?

E che cos’ è più prezioso per il proprio figlio? Un  pasto da master chef in un ambiente disagevole per lui? Oppure, un ambiente  accogliente e felice ?

Felice Natale!

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Perché amo il mio bastone bianco

il mio bastone bianco in treno
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Giornata mondiale del bastone bianco e campagna di sensibilizzazione 2015

Oggi è la giornata mondiale del bastone bianco e come da programma avrei scritto un pezzo per il blog sulla giornata, un discorso in generale. Mai avrei pensato di scrivere qualcosa che mi riguardasse in prima persona. Oggi il mio bastone bianco mi ha permesso di incontrare degli esseri umani: diversi per sensibilità, per inclinazioni, per senso civico. Diversi in quanto esseri umani, perciò individui. L’avverarsi di un evento negativo, che non sto a raccontare nello specifico perché non necessario, mi ha permesso di incontrare persone attente e disponibili nei confronti della mia non abilità. Il bastone bianco mi ha facilitato il compito, mi ha reso riconoscibile, ha dato una connotazione alla mia condizione e, per risonanza, le ha rese attente e disponibili nei miei confronti.

In un momento in cui ero spaesata e avvilita, visibilmente in difficoltà, bisognosa di aiuto, si sono avvicinate a me delle signore che mi hanno sollevato dallo scoramento e mi hanno accompagnata a destinazione. Senza neppure fosse necessario palesare il mio disorientamento a parole, si sono avvicinate e mi hanno offerto il loro sostegno.

Insomma, un grazie alle donne della città di Chiari che ho incontrato oggi, e ai passeggeri del regionale, per essere stati i miei occhi, in modo naturale e semplice.

Oggi avrei potuto piangermi addosso, avrei potuto focalizzare la mia frustrazione su una manifestazione rozza di maleducazione (la causa del mio malessere), avrei potuto ritirarmi in me stessa e abbandonarmi a pensieri vittimistici.

Avrei in questo modo guardato solo una parte della realtà e, molto probabilmente, mi sarei persa quella migliore che è stata la controprova decisiva: la presenza, sempre e in ogni luogo, del lato sano della nostra società, ovvero le persone capaci di guardare oltre sé stesse.

Sono commossa e profondamente grata per questo.

Vi saluto ricordandovi quanto sia prezioso il bastone bianco per tutti noi, per chi lo usa e per chi lo riconosce e ne comprende la valenza.

Laura

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