Gamberi

CROSTACEI
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I gamberI sono una fonte di antiossidanti e nutrienti anti-infiammatorii chiamata astaxantina. E’ possibile contenere in una singola porzione (120 gr di gamberi) 1- 4 milligrammi di astaxantina. L’astaxantina è un carotenoide che sta ricevendo particolare attenzione dalle ultime ricerche scientifiche, soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. In studi effettuati su animali, l’astaxantina ha dimostrato di fornire supporto antiossidante sia al sistema nervoso che motorio. Inoltre,  ha mostrato una diminuzione del rischio di cancro al colon con l’assunzione di astaxantina, nonché la diminuzione del rischio di  alcuni problemi legati al diabete.

I gamberi  ci forniscono molti altri nutrienti  come la vitamine-B, la niacina, colina,  vitamina B6, e acido pantotenico.  Questo crostaceo è inoltre un’ottima fonte di selenio e vitamina B12, proteine, fosforo, e rame, zinco, iodio, vitamina E, vitamina B6, omega-3 acidi grassi, e vitamina A.

È importante sottolineare che il contenuto di astaxantina nei  gamberi può variare  soprattutto in proporzione alla quantità di astaxantina presente nella loro alimentazione. Inoltre,  c’è una controversia in corso sulla fonte di astaxantina introdotta nel mangime dei gamberi. E’ inutile negare che più della metà dei consumi di gamberi  in tutto il mondo provengono da allevamenti, e quello che assumiamo quindi, dipende dall’approccio usato dai produttori. Esistono colture dove si introducono forme sintetiche di astaxantina ed altre dove si utilizza invece la forma naturale presente in fitoplancton e zooplancton. In generale, al momento dell’acquisto dei gamberi di allevamento, credo che abbia senso selezionare gamberetti che hanno assunto quantità naturali e abbondanti di astaxantina da fonti alimentari naturali, tra cui le alghe e il plancton marino.

Come scegliere, selezionare e conservare
Proprio come  per un qualsiasi pesce, è meglio acquistare presso un negozio  che abbia una buona reputazione di serietà e grande smercio. I gamberi congelati offrono una  durata più lunga di conservazione, in quanto sono in grado di essere mantenuti per diverse settimane, mentre i gamberi freschi si manterranno solo per un giorno o due. Dobbiamo pensare ai gamberi  freschi come un alimento molto deperibile, l’ideale sarebbe consumarli lo stesso giorno in cui vengono acquistati.

Tatto: I gamberi freschi dovrebbero avere una consistenza soda e essere ancora attaccati ai loro gusci.

Olfatto: è un buon indicatore di freschezza; i gamberii di buona qualità hanno un odore un po’ di acqua salata. Dal momento che un  cattivo odore non può essere rilevato attraverso la plastica, se avete la possibilità, acquistare i gamberi sfusi rispetto a quelli che sono preconfezionati. Una volta che scegliete i gamberi e il pescivendolo li avvolge, nel prenderli  in mano, se  il loro odore attraverso l’involucro di carta, non vi convince, restituiteli. Quando i gamberi freschi sono stati lasciati fuori per troppo tempo, si sentirà un odore di  “ammoniaca”.

Vista: Dovrebbero essere privi di macchie nere sul loro guscio in quanto indica che la carne ha cominciato a deperirsi. Inoltre, I gusci non dovrebbero apparire gialli o grinzosi, questo può essere un fattore indicativo dell’utilizzo del bisolfato di sodio o di un’altra sostanza chimica  per sbiancare i gusci.

Il colore può anche essere un indicatore di scarsa qualità nei  gamberetti freschi. A meno che non si stia acquistando i gamberi tigrati, non si dovrebbero vedere macchie scure o anelli di qualsiasi tipo. Queste marcature sono di solito un segno di deterioramento. Quando si conserva qualsiasi tipo di pesce, tra cui gamberi, è importante mantenere costante la temperatura fredda  del pesce perché è molto sensibile agli sbalzi. Pertanto, dopo l’acquisto dei  gamberetti o di altri frutti di mare, assicurarsi di ritornare a casa e riporli in frigorifero il più presto possibile. Se invece avete acquistato i gamberi  durante una giornata piena di commissioni, potete inserirli in una borsa refrigerante da auto dov’è possibile mantenere i gamberetti a una temperatura costante. Non scongelare i gamberetti a temperatura ambiente o in un forno a microonde in quanto questo può portare a una perdita di umidità e di nutrienti, aumentando il rischio di contaminazione.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura
I gamberi possono  essere cotti con il carapace oppure sgusciati a seconda di come intendete utilizzarli in una ricetta. Esistono vari metodi per rimuovere il carapace (guscio). Per pulire i gamberi, per prima cosa sciacquateli sotto l’acqua corrente.

Per liberarli dal guscio un modo semplice  è quello di staccare prima la testa e le zampe e poi, tenendo la coda, togliere il guscio fuori dal corpo. Se utilizzate i gamberetti congelati, non scongelateli completamente in quanto saranno più facili da sgusciare se  saranno ancora leggermente congelati. Quindi posizionarli  su un tagliere e sempre utilizzando le mani staccate le zampette, e il carapace, ovvero la corazza che protegge le carni. Una volta pulito esternamente, procedete nel compiere un’operazione molto delicata ovvero quella di togliere l’intestino interno. Potete fare questa operazione anche con uno stecchino: inseritelo nelle carne del gambero, individuate con le dita l’intestino e tirate delicatamente per eliminarlo.  Passate i gamberetti sotto acqua corrente fredda.

Togliere o no  la vena scura del gambero è una questione molto dibattuta. La “vena” scura che corre longitudinalmente lungo la schiena del gambero è il  tratto digestivo del gambero. Come le altre parti del gambero, è  commestibile e contiene nutrienti. Tuttavia, molte persone non amano la consistenza di questa parte del gambero, e anche non amano l’idea di mangiare ciò che equivale all’ intestino del gambero.

Ricette rapide

  • In una terrina mettere i  gamberi  lessi con scalogno tritato, pomodorini, peperoncino a dadini, aglio, succo di limone e un filo d’olio. Aggiustate di sale e servire questa insalata di gamberetti fragrante su un letto di lattuga romana.
  • Servire gamberetti cotti a temperatura ambiente con a lato una ciotola di salsa. (1/2 tazza di maionese, 2 cucchiai di senape di Digione, 1 cucchiaino di succo di lime fresco, 1 cucchiaino di miele, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1/2 cucchiaino di senape in polvere, 1/2 cucchiaino di salsa Worcestershire, Salsa piccante, Sale.
  • Tagliare gamberetti cotti e aggiungerli a zuppe di verdura.
  • Pasta:  versione rapida, semplice e sana di pasta puttanesca. Aggiungi gamberetti cotti al sugo piccante e servire sopra lw tagliatelle di grano.

Reazioni allergiche ai gamberi

Il 90% delle allergie alimentari sono state associate con otto tipi di prodotti alimentari, come riportato dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC), sono questi tipi di otto alimenti che sono considerati i principali allergeni alimentari negli Stati Uniti e richiedono l’identificazione su etichette dei prodotti alimentari. Gli otto tipi di alimenti classificati come importanti allergeni sono i seguenti: (1) il frumento, (2) il latte di mucca, (3) le uova di gallina, (4) Pesce, (5) molluschi crostacei (tra cui gamberetti, gamberi, aragoste e granchi) ; (6) la frutta a guscio (tra cui anacardi, mandorle, noci, noci pecan, pistacchi, noci del Brasile, nocciole e castagne); (7) arachidi; e (8) gli alimenti a base di soia.

Quindi, come si può vedere, i gamberi sono chiaramente inclusi nella lista del CDC dei principali  alimenti allergenici. Circa l’80% delle persone che soffrono di reazioni allergiche ai gamberetti reagiscono ad una proteina contenuta in gamberi chiamata tropomyosin. Questa reazione sembra essere più grave nei bambini che negli adulti. Vi è qualche evidenza che esiste una reattività incrociata tra i gamberi e gli acari della polvere, in modo tale che le persone che sviluppano reazioni allergiche al gambero potrebbe anche verificarsi reazioni allergiche agli acari della polvere (o viceversa). Nel caso dei gamberi, ci sono alcune prove preliminari che la bollitura può ridurre le probabilità di risposta allergica, probabilmente contribuisce a denaturare le proteine tropomiosina. In almeno uno studio che ha coinvolto i partecipanti noti per avere l’ allergia ai gamberetti, una maggiore risposta allergica (come misurato dalla formazione di più anticorpi IgE) è stato visto da estratti grezzi rispetto ai gamberi bolliti.

L’allergia alimentare dei gamberi può essere difficile da determinare. I sintomi di allergia alimentare possono essere a volte immediati e specifici, e possono includere eruzioni cutanee, orticaria, prurito, eczema e; gonfiore delle labbra, della lingua o della gola, formicolio in bocca, wheezing o nasale congestione, difficoltà di respirazione,  vertigini o capogiri. Ma i sintomi di allergia alimentare possono anche essere molto più generalizzate e manifestarsi in ritardo, e possono includere stanchezza, depressione, mal di testa cronici, problemi intestinali croniche (come diarrea o costipazione), e l’insonnia. Poiché la maggior parte dei sintomi di allergia alimentare possono essere causati da una serie di altri problemi di salute, è buona norma cercare l’aiuto di un operatore sanitario nel valutare il ruolo delle allergie alimentari nella vostra salute. Ci sono  evidenze della ricerca suggeriscono che l’IgE test del sangue per l’allergia gamberetti può essere utile.

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Funghi medicinali: Reishi, Shiitake, Maitake

funghi medicinali
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I funghi Shiitake, Maitake e Reishi, sono ampiamente denominati come  “funghi medicinali” a causa della loro lunga storia di utilizzo medico, in particolare nelle tradizioni della medicina orientale. E’ importante distinguere, però, tra gli estratti e i preparati medicinali a base di questi funghi, e  l’assunzione alimentare come cibi integrati nella dieta di tutti i giorni. Ci sono centinaia di studi di laboratorio sugli animali che documentano chiaramente le proprietà medicinali degli estratti dei funghi shiitake.
Le proprietà per la difesa del sistema immunitario presenti nei funghi medicinali è impressionante. Gli studi condotti suggeriscono che i funghi medicinali sono probiotici, nel senso che assistono la capacità rigenerativa del nostro corpo per rafforzare, guarire, e combattere la malattia attraverso il sostegno dell’omeostasi fisiologica. I funghi medicinali sono dei composti che ripristinano l’equilibrio del nostro corpo, e quando c’è equilibrio, o  disagio, i nostri corpi sono resistenti alla malattia.

Elementi nutrizionali :

Come la maggior parte dei funghi, i funghi shiitake offrono una varietà unica di fitonutrienti, compresi i polisaccaridi beta-glucano noti (soprattutto Lentinan e laminarin). Un nutriente ipocolesterolemizzante chiamato eritadenine (o lentinacin) si trova negli shiitake, nonché il nutriente  aminoacido recentemente scoperto, ergothioneine. I funghi Shiitake offrono anche una vasta gamma di sostanze nutritive convenzionali. Essi sono una fonte eccellente di rame, acido pantotenico, e selenio. Sono una buona fonte di vitamina B2 e zinco. Inoltre essi sono una buona fonte di manganese, vitamina B6, niacina, colina, fibre, vitamina D e folati.

Benefici per la salute dei  funghi Maitake, Reishi e Shiitake

  • Proprietà anti-cancro, questi funghi sono integrati nel trattamento del cancro   localizzato e metastatico;
  • Prevenzione del cancro alla prostata, cancro al seno e il cancro del colon.
  • Migliora l’immunità e la salute cardiovascolare;
  • Riduzione del colesterolo
  • Supporto antiossidante
  • Aiutano a proteggere i vasi sanguigni
  • Aiutano a ridurre il rischio di stress ossidativo cronico
  • Protegge l’organismo contro virus, batteri e infezioni fungine;
  • Hanno effetto anti-infiammatorio e sostengono contro le allergie;
  • Aiutano il bilanciamento dei livelli di zucchero nel sangue;
  • Riduzione del colesterolo alto e dei trigliceridi nel sangue;
  • Guida in condizioni asmatiche, bronchite, tosse e altre malattie respiratorie;
  • Rivitalizzante e disintossicante;
Reishi (Ganoderma Lucidum)

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Reishi (Ganoderma Lucidum)

E’ una sorta di un fungo rosso noto per le sue proprietà curative, riduce l’affatica-mento cronico, debolezza, insonnia, tosse, ecc.

I funghi Reishi contengono importanti ingredienti chimici, tra cui: polisaccaridi, triterpeni, mannitolo ecc.  Questo fungo è particolarmente utile in condizioni di asma, bronchite cronica e altre malattie respiratorie; aiuta nei casi di alta pressione sanguigna, colesterolo e trigliceridi, ecc

Maitake (Grifola Frondosa)

maitake

Maitake (Grifola Frondosa)

Questi fungo denominato “della guarigione” è  originario delle zone settentrionali del Giappone, dove le persone lo hanno usato per secoli come “fungo della vitalità”. A causa del loro ampio uso medico, questi funghi vengono coltivati ​​negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Nella moderna medicina alternativa, questo tipo di fungo è conosciuto per la capacità immunostimolante, anti-cancro, anti-stress e per le proprietà antivirali, per cui si raccomanda nel trattamento delle malattie autoimmuni, patologie cancerogene, allergiche e di sistema.

Funghi Shiitake (Lentinula edodes)

Shitake

Funghi Shiitake (Lentinula edodes)

Crescono naturalmente sulla corteccia degli alberi nelle foreste del Giappone, Corea e altri paesi asiatici, ma a causa del loro ampio uso medico, questi funghi vengono coltivati ​​in tutto il mondo.
I funghi Shiitake sono ricchi di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e minerali essenziali, che è la ragione principale per cui questi funghi sono raccomandati come  supplemento  aggiuntivo nel trattamento medico dell’ epatite B,  cancro allo stomaco, infezioni da HIV, malattie cardiovascolari, ecc.

Gli effetti immuno-correlati dei polisaccaridi nei funghi shiitake sono stati studiati su animali da laboratorio in un’ampia varietà di circostanze tra cui: lo stress da esercizio, l’esposizione a tossine,  produzione di infiammazione, esposizione a radiazioni, e immunodeficienza. In tutte queste circostanze, i polisaccaridi dei funghi shiitake hanno dimostrato di ridurre i problemi correlati. Ci sono anche alcune prove che i polisaccaridi dei funghi shiitake “possono aiutare” a diminuire i livelli di colesterolo.

Come sceglierli e elezionarli

I funghi shiitake sono disponibili in molti negozi di alimentari. Se il vostro fruttivendolo non dispone abitualmente di funghi  reishi o maitake freschi, potete cercarli  nei  negozi di alimentari asiatici della vostra zona in quanto spesso offrono questi funghi come specialità. Altrimenti potete trovare quelli essiccati nelle erboristerie o negozi bio oppure ordinarli via internet.

Al tatto i funghi devono essere  sodi, grassoccio e pulito. Quelli che sono rugosi o hanno punti viscidi e bagnati dovrebbero essere evitati.

Conservazione

Il modo migliore per conservare i funghi shiitake  (così come maitake o reishi funghi) è quello di tenerli in frigorifero in un sacchetto di carta  chiuso. Si manterranno freschi per circa una settimana. I funghi secchi devono essere conservati in un contenitore di vetro ermeticamente chiuso sia nel frigorifero o nel congelatore dove rimarranno freschi da sei mesi ad un anno.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

Funghi Shiitake

I funghi sono molto porosi, quindi se esposti a troppa acqua  la assorbono rapidamente, diventando mollicci. Pertanto, il modo migliore per pulire i funghi senza sacrificare la loro struttura e gusto, è pulirli usando pochissima acqua. Per fare questo, pulire semplicemente con un panno, un tovagliolo di carta o della carta cucina leggermente umidi.

Se i funghi freschi dovessero rinsecchirsi perché conservati troppo a lungo, ammollare  in acqua per 30 minuti.

Il modo più sano di cottura dei funghi Shiitake

Consigli di cucinare i funghi shiitake saltandoli  in padella per il massimo sapore e la nutrizione. Scaldare 3 cucchiai di brodo a fuoco medio in una padella di acciaio inox. Quando il brodo comincia a evaporare aggiungere i funghi a fette . Soffriggere per 7 minuti. E ‘meglio mescolare continuamente per gli ultimi 4 minuti di cottura. condire con le vostre erbe e spezie preferite.

Idee rapido di utilizzo

  • I funghi Shiitake sono tradizionalmente aggiunti nella zuppa di miso.
  • Saltare i funghi i con cipolle e aglio e prezzemolo. Servire come contorno o come condimento sopra pollo, manzo, agnello o selvaggina.
  • Per dare al vostro brodo vegetale un sapere più intenso, aggiungere i funghi shiitake secchi.
  • Per un piatto di pasta asiatico semplice e veloce e sano funghi shiitake
Funghi shiitake e le purine

I funghi shiitake in natura contengono sostanze chiamate purine. Le purine si trovano comunemente nelle piante, negli animali e negli esseri umani. In alcuni individui sensibili ai problemi legati alle purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Poiché le purine possono formare acido urico, un eccesso di accumulo di purine nel corpo può portare a un eccesso di accumulo di acido urico.
Due esempi dei problemi legati acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assunzione di alimenti contenenti purina, sono : “la gotta” e la formazione dei calcoli renali. Per questo motivo, le persone con problemi renali o gotta può decidere di limitare o evitare l’assunzione di cibi contenenti purine come funghi shiitake

 

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Merluzzo

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La polpa bianca dall’aroma delicato del merluzzo bianco, è disponibile tutto l’anno ed è uno meraviglioso sostituto delle proteine della carne, che con la sua versatilità  lo rende facilmente adattabile a tutti i metodi di cottura.

Il merluzzo oltre ad essere un eccellente fonte, a basso contenuto calorico, di proteine ​​(una porzione 100 grammi di merluzzo ne contiene più di 21 grammi),  contiene una varietà di sostanze nutritive molto importanti ed è stato anche dimostrato essere utile in diverse condizioni di salute.

Profilo nutrizionale

Il merluzzo è un’ottima fonte di vitamina B12, B3, B6, acido pantotenico, selenio, iodio, fosforo e proteine. E ‘anche una buona fonte di colina, nonché di niacina, potassio, molibdeno e acidi grassi omega-3.

  • Una dieta ricca di Omega 3 migliora l’umore, riduce la depressione
  • I grassi Omega-3 , DHA (acido docosaesaenoico), contrastano l’Alzheimer a placche, l’Alzheimer e  il declino cognitivo correlato all’età.
  • Il merluzzo e altri pesci grassi proteggono dal cancro del rene.
  • Riduce il rischio di leucemia, mieloma multiplo, e linfoma non Hodgkins
  • Pesci ricchi di Omega-3 proteggono dal cancro colon-rettale.
  • Protegge dal cancro in generale.
  • Pesce, frutta e verdura proteggono dalla trombosi venosa profonda, e dall’embolìa polmonare.
  • Aiuta a prevenire e controllare la pressione alta.
  • Mangiare pesce ogni giorno fornisce sostanzialmente più protezione contro l’attacco di cuore
  • Due porzioni di pesce ricchi di  Omega-3 alla settimana possono abbassare i trigliceridi.
  • Protegge dall’ aritmia cardiaca

Riduzione del rischio di degenerazione maculare

Una dieta ricca di omega-3, acidi grassi essenziali, in particolare del pesce, offre una protezione significativa contro la degenerazione maculare (AMD) sia precoce che tardiva, lo dimostrano due studi pubblicati nel numero di luglio 2006 di Archives of Ophthalmology.

Nella degenerazione maculare in età tardiva, l’area retrostante la retina chiamata macula, che controlla la visione finale, si deteriora, con conseguente perdita della visione centrale e persino cecità. L’ AMD è la principale causa di cecità nelle persone  oltre 50 anni, che colpisce più di 30 milioni di persone in tutto il mondo.

Uno studio australiano del Blue Mountains Eye Study,  ha arruolato un cam-pione di 3654 tra uomini e donne di età superiore ai 49 anni.

  • Un primo  gruppo ha utilizzato  almeno una volta alla settimana pesce ricco di omega-3, questa condizione  ha prodotto una riduzione del 42% del rischio di inizio di AMD.
  • Un secondo gruppo ha utilizzato pesce ricco di omega-3, almeno tre volte alla settimana al quale è stato associato a una riduzione del 75%  di AMD tardiva.

Mangiare pesce almeno due volte a settimana riduce il rischio di AMD del 36% rispetto a coloro che ne mangiavano meno di una porzione di pesce a settima-na.

Come acquistare e conservare

  • Proprio come per un  qualsiasi pesce, è meglio acquistare il merluzzo presso un negozio che gode di buona reputazione. Conoscere un pescivendolo di fiducia è un buon modo per avere una fonte sicura da cui acquistare il pesce.
  • Il merluzzo fresco e intero deve essere sepolto dal ghiaccio, mentre i filetti devono essere posizionati sulla parte superiore del ghiaccio. La polpa dei filetti di merluzzo deve brillare e la polpa essere compatta.
  • L’olfatto è un buon indicatore di freschezza. Dal momento che non si può sentire l’ odore attraverso la pellicola di plastica, se avete la possibilità, non acquistate i pezzi che sono preconfezionati. Una volta che il pescivendolo avvolge il pesce da voi acquistato e arriva nelle vostre mani, l’odore passa attraverso la carta da imballo, e se non si sente l’odore giusto, potete  sempre restituirlo.
  • Quando si conservano  tutti i tipi di pesce, tra cui il merluzzo, è importante mantenere costante il freddo perché il  pesce è molto sensibile alla variazione di temperatura. Pertanto, dopo l’acquisto del  merluzzo o di altri pesci assicurarsi di porlo in  frigorifero al più presto possibile. Se non avete la possibilità di tornare subito a casa dopo l’acquisto, perché dovete fare altre commissioni, e utile portarvi dietro una borsa frigo dove inserire il baccalà per assicurarsi che rimanga freddo e non si rovini. Questo metodo lo utilizzo anche nella stagione estiva.
  • La temperatura nella maggior parte dei frigoriferi è leggermente più calda rispetto alla temperatura ideale di conservazione dei pesci. Pertanto, per garantire la massima freschezza e qualità, è importante utilizzare metodi speciali di conservazione in modo da creare la temperatura ottimale di mantenimento. Uno dei modi più semplici è quello di mettere il merluzzo bianco, ben avvolto e chiuso, in una teglia piena di ghiaccio. La teglia e il pesce deve poi essere posto sul ripiano più basso del frigorifero, che è la zona più fresca. Rifornire di ghiaccio nuovo una o due volte al giorno.

Durata di conservazione
La durata del tempo di conservazione del merluzzo in frigorifero con il metodo sopra indicato dipende da quanto fresco è al momento dell’acquisto, cioè quando è stato pescato. Il pesce che è stato catturato il giorno prima dell’acquisto può essere conservato per circa quattro giorni, mentre il pesce che è stato catturato la settimana prima può essere conservato solo per circa uno o due giorni.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

 Si consiglia di mangiare il merluzzo cotto alla griglia o al forno, ma non fritto, questo per ridurre il rischio di fibrillazione atriale, il tipo più comune di aritmia cardiaca, soprattutto negli anziani. Mangiare pesce fritto, tuttavia, non dà nessuna protezione né benefici. Non solo il pesce fritto fornisce un minor numero di acidi grassi omega-3, in più la frittura porta  nel pesce grassi carichi di radicali liberi con l’olio di frittura .

Il modo più sano per la cottura del merluzzo.

Mettere il merluzzo su un piano  cottura,  calcolando 7 minuti per ogni 2.5 cm di spessore per un grado ottimale di cotturaQuesto dato può variare a seconda del singolo pescee della temperatura della sorgente di calore.

IDEE RAPIDE

  • In una casseruola far saltare leggermente le cipolle,  l’agliole verdure e i condimenti preferitie, unire del brodo e infine il merluzzo per fare una deliziosa zuppa di pesce.
  • Brasare il merluzzo  con pomodori, oliveaglio ed erbe aromatiche.
  • Il merluzzo cotto in camicia è facile.  Basta coprire con acqua o brodo caldiaggiungere un po ‘di succo di limoneil prezzemoloe lasciate cuocere finché la polpa diventa opaca e si sfalda leggermente.
  • Servire il merluzzo al vapore in una grande ciotola poco profonda, su un sottile strato di zuppa di misoGuarnire con scalogno tritatodaikon e funghi shiitake.
  • Cuocere il merluzzo in forno ricoperto da erbe fresche tritate, come l’erba cipollina, il dragoncelloil cerfoglioe un po’ di succo di limone fresco e brodo.

Merluzzo e purine

Il merluzzo contiene sostanze chiamate in natura purine. Le purine si trovano comunemente nelle piante, negli animali ed negli esseri umani. In alcuni individui che sono sensibili ai problemi legati alle purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Poiché le purine possono contribuire a  formare acido urico, un eccesso di accumulo di purine nel corpo può portare a un eccesso di accumulo di acido urico. La condizione di salute chiamata “gotta” e la formazione di calcoli renali di acido urico sono due esempi di problemi legati all’acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assunzione di alimenti contenenti purina. Per questo motivo, le persone con problemi renali o gotta possono decidere di limitare o evitare l’assunzione di cibi contenenti purine come il merluzzo.

 

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Melone Cantalupo

melone cantalupo
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A volte ci dimentichiamo quanto sia importante il melone come fonte di vitamina A (sotto forma di carotenoidi). La polpa del melone è spesso di colore arancio pastello rispetto al colore più vivace di altre per esempio delle arance. I ricercatori hanno recentemente  misurato il contenuto dei carotenoidi trovati in sei diversi ibridi di melone cantalupo coltivati in California  e hanno scoperto che il loro contenuto di beta-carotene può raggiungere livelli molto alti fino a 3.138 microgrammi (per 100 grammi di peso fresco). Questo è di circa  30 volte superiore al contenuto di beta-carotene derivante dalle arance fresche. Anche se, questa ricchezza di nutrienti contenuti nel melone cantalupo non lo pone ancora ai livelli della fascia del beta-carotene fornito dalle carote fresche (circa 8.300 microgrammi), è ancora un aspetto di come questo frutto goloso sia fin troppo spesso trascurato.

Profilo Nutrizionale

Il melone contiene una grande varietà di fitonutrienti antiossidanti e antiinfiammatori, inclusi i carotenoidi alfa-carotene, beta-carotene, luteina, beta-criptoxantina e zeaxantina; la luteolina flavonoidi; gli acidi organici ferulico e acido caffeico; e due cucurbitacins-cucurbitacin B e cucurbitacin E. Cantalupo è un’ottima fonte di vitamina A (sotto forma di carotenoidi) e la vitamina C. È anche una buona fonte di potassio e una buona fonte di fibra alimentare, vitamina B1, vitamina B3 (niacina), vitamina B6, folati, magnesio, rame, e la vitamina K.

Il melone offre una vasta gamma di antiossidanti che aiutano a prevenire lo stress ossidativo e una vasta gamma di  fitonutrienti anti-infiammatori che aiutano a prevenire l’infiammazione eccessiva tanto dannosa per la salute. Tuttavia, soprattutto nella ricerca animale ci sono studi promettenti relativi al diabete. I ricercatori hanno dimostrato che l’assunzione dei fitonutrienti del melone possono regolare la produzione dell’insulina e il metabolismo degli zuccheri nel sangue. Inoltre, l’assunzione di estratti di melone, ha positivamente sorpreso nel ridurre lo stress ossidativo nei reni di animali sofferenti di diabete, e per migliorare la resistenza all’insulina negli animali diabetici.

Come sceglierlo e conservarlo

scelta melone

soppesare – tastare – odorare – picchiettare cliccare sulla foto per ingrandire (wikihow)

Trovare un melone di buona qualità e di giusta maturazione, a volte è una sfida, perché spesso sono raccolti ancora acerbi in modo da garantire una buona resistenza  durante il processo di spedizione. Però ci sono molti indizi che possono aiutarci a trovare un melone maturo.

  • Il primo è quello di prenderlo semplicemente  in mano  e di sentire il suo peso, più pesante di quanto ci si aspetterebbe. Se è così, questa è una buona cosa, perché è indice di maturazione.
  • Si può picchiettare con le nocche delle dita delle mani sul melone e ascoltare il suono che fa. Se il suono è sordo e  profondo, è un’altra indicazione che si sta tenendo in mano un melone maturo. Se invece il suono è più acuto e vuoto, il melone non è probabilmente maturo.
  • Premendo delicatamente con il pollice sulla sommità di un melone maturo (il gambo, con cui era attaccato alla pianta), si dovrebbe sentire  cedere leggermente la superficie. Se invece questo punto dovesse risultare eccessivamente morbido o addirittura soffice, il melone è probabilmente troppo maturo.
  • Una buona idea è un rapido controllo col tatto le diverse zone del melone, in modo da rendersi conto che non ci siano ammaccature o danni.
  • Annusare il fondo del melone (la parte opposta all’estremità del gambo dove era attaccato alla pianta) può essere utile per determinare la sua maturazione. Meloni acerbi sono quasi privi di odore. I meloni maturi hanno un profumo delizioso, ma non invadente. Se il profumo è troppo forte con un sentore di alcool, il melone è probabilmente troppo maturo.

 

Arrivati a casa, mettere il  melone  maturo subito in frigorifero, idealmente in un scomparto apposito dove c’è un’umidità leggermente più alta. Tre o quattro giorni circa è il tempo massimo di conservazione.

Se si decide di acquistare un melone acerbo, è bene lasciarlo a temperatura ambiente (non refrigerato) per un paio di giorni.

Indipendentemente dal fatto che un melone sia maturo o acerbo, non dovrebbe mai essere lavato fino al momento dell’uso e del taglio. Non importa quanto bene si asciughi il melone dopo il lavaggio, la superficie del melone assorbirà umidità durante il lavaggio. Questa umidità aggiunta, aumenterà la probabilità di formazione di muffe e diminuirà la durata del melone.

SUGGERIMENTI PER EVITARE CONTAMINAZIONI BATTERICHE. Clicca qui

UTILIZZO RAPIDO:

  • Aggiungete un po ‘d’acqua frizzante al succo fresco di melone frullato  per un drink delizioso e  rinfrescante nei mesi caldi dell’anno.
  • In un frullatore, ridurre in purea il  melone insieme a pesche morbide e pelate per fare una deliziosa zuppa fredda. Aggiungere il succo di limone e miele a piacere.
  • Fette di melone ricoperte di yogurt e menta tritata.

REAZIONI ALLERGICHE:
Il melone cantalupo non è un alimento con contenuti allergenici, non è noto per contenere quantità misurabili di ossalati o purine.

 

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Barbabietole

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Profilo nutrizionale
La cosa che più colpisce delle barbabietole non è il fatto che siano così ricche di antiossidanti; ciò che è sorprendente è l’insolito mix di antiossidanti che contengono. 
Le barbabietole  sono uniche nella loro ricca combinazione di pigmenti di Betalaina. Entrambi i betaciani (pigmenti rosso-viola) e le betaxantine (pigmenti gialli) si trovano nelle barbabietole.
Il succo della barbabietola rossa contiene non solo un alto livello di antiossidanti biologicamente accessibili, ma anche molti altri nutrienti fondamentali per il benessere come potassio, magnesio, manganese, acido folico, ferro, zinco, calcio, fosforo, sodio, niacina, biotina, vitamina B6, vitamina C e fibre solubili.

Negli ultimi studi di laboratorio su cellule tumorali umane, la  betanina da barbabietole hanno dimostrato di ridurre la crescita delle cellule tumorali attraverso una serie di meccanismi, tra cui l’inibizione di enzimi pro-infiammatori (in particolare, enzimi ciclossigenasi). I tipi di cellule tumorali esaminati in questi studi includono cellule tumorali di colon, stomaco, nervi, del polmone, della mammella, della prostata e del tessuto testicolare. I risultati di questi studi hanno incoraggiato i ricercatori di guardare più da vicino le barbabietole, sia per la prevenzione che per il trattamento di alcuni tipi di cancro.

Anche se la ricerca è ancora nella fase iniziale per quanto riguarda l’importanza degli antiossidanti contenuti nella barbabietola, si sono già rilevati i vantaggi particolari per la salute degli occhi e la salute generale del tessuto nervoso.

 Proteggono la vista
Gli alimenti appartenenti alla famiglia delle Chenopodiaceae – tra cui barbabietole, bietole, spinaci e quinoa continuano a mostrare un crescente numero di benefici per la salute, non facilmente reperibili da altre fonti di cibo. I pigmenti della Betalaina rosso e giallo si trovano in questa famiglia di nutrienti, i loro carotenoidi xantofille unici, sono un collegamento speciale tra i loro fitonutrienti globali e la nostra salute del sistema nervoso (compresi i nostri organi del sistema nervoso specializzate come l’occhio)

Le foglie sono altrettanto preziose ricche di sostanze nutritive, concentrati di vitamine e minerali nonché carotenoidi come il beta-carotene e luteina / zeaxantina utilissime alla salute degli occhi.

Come scegliere

  • Scegliere  piccole e medie barbabietole le cui radici risultano sode, pelle liscia e  di colore vivace. Per le barbabietole piccole, e quindi giovani, non sarà necessario pelarle dopo la cottura.
  • Evitare le  barbabietole che hanno macchie, bozzi o zone molli e umide, sono tutti fattori che indicano deterioramento. Le radici disidratate o flaccide sono segni  tipici da barbabietole vecchie, dure e fibrose.
  • Se avete intenzione di consumare le foglie verdi, questa parte molto nutriente della pianta, cercate le foglie che vi sembrano più  fresche, più tenere e dal colore verde vivace.  Le foglie attaccate alle radici delle barbabietola sono deliziose e possono essere preparate come gli spinaci o le bietole.
  • Non lavare le barbabietole prima di conservarle. Porle in un sacchetto di plastica e avvolgere il sacchetto stretto attorno ai barbabietole, spremere tanto l’aria dal sacchetto possibile e posto in frigorifero dove si manterranno fino a 3 settimane.
  • Conservate le verdure non lavate in un sacchetto di plastica fare uscire fuori la maggiore quantità di aria possibile. Metterle in frigorifero dove potranno mantenersi fresche per circa quattro giorni.
  • Le barbabietole crude non si prestano ad essere congelate in quanto tendono a diventare molli allo scongelamento. Il congelamento per le  barbabietole cotte invece va bene;  mantengono il sapore e la consistenza.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura delle barbabietole

  • Sciacquare delicatamente sotto l’acqua corrente fredda, facendo attenzione di non strappare la buccia, che contiene pigmenti utili alla salute all’interno.
  • Il succo di barbabietola può macchiare la pelle, quindi è una buona idea indossare guanti da cucina  durante la preparazione delle barbabietole. Se le mani si macchiassero durante il processo di pulizia e cottura, sarà sufficiente strofinare po ‘di succo di limone per rimuovere la macchia.
  • Tagliate le barbabietole in quarti lasciando 2 cm di radice di rubinetto e 1 centimetro di gambo sulle barbabietole.
  • Se i tempi di cottura lunghi vi possono scoraggiare dall’utilizzo delle barbabietole in cucina, si possono dimezzare i tempi e prepararle in 15 minuti, basta tagliare le barbabietole medie in quarti senza togliere la buccia. Cuocere a vapore e servire come contorno di verdure o come una gustosa aggiunta alla vostra insalata preferita.

Utilizzo.

E’ consigliabile cucinare le barbabietole a basse temperature. Gli studi dimostrano che la concentrazione dei fitonutrienti, quali le betalaine, diminuisce col calore. Cuocere le barbabietole per 15 minuti per massimizzare i loro nutrizione ed il sapore. Riempire il fondo della pentola con 2 centimetri di acqua e portare ad una rapida ebollizione. Aggiungere il cestello con le  barbabietole, coprire, e cuocere a vapore per 15 minuti. Le barbabietole sono cotte quando si può  inserire facilmente una forchetta o la punta di un coltello.
Pelare le barbabietole appoggiandole su un tagliere strofinando la pelle con un tovagliolo di carta. Indossare guanti da cucina aiuta a non macchiarsi le mani.
Il colore delle barbabietole può modificarsi durante la cottura. L’aggiunta di un ingrediente acido come il succo di limone o aceto schiarirà il colore, mentre una sostanza alcalina, come il bicarbonato di sodio spesso spesso lo trasforma in un viola profondo. Il sale smorza il colore delle barbabietole, quindi, se necessario, aggiungerlo solo alla fine della cottura.

Utilizzo rapido

  • Le barbabietole possono essere arrostite, cotte al vapore, bollite, in salamoia o consumate crude.
  • Crea il tuo succo di barbabietola: centrifugando barbabietole, arancia fresca, menta e ananas o mele, limone e zenzero.
  • Grattugiare le barbabietole crude e aggiungerle all’insalata preferita.
  • Barbabietole al forno con formaggio di capra per un abbinamento perfetto.
  • Aggiungere le  barbabietole in salamoia a fette alla vostra insalata preferita, con sopra il formaggio di capra.
  • Barbabietole crude a fettine, servite con succo di limone, olio e un pizzico di peperoncino in polvere.
  • Lessate le foglie della barbabietole per 1 minuto, e farle saltare in padella con olio e 1 spicchio d’aglio e peperoncino, per un gustoso contorno molto simile alla bietola.
  • Marinare le barbabietole cotte a vapore in succo fresco di limone, olio extravergine di oliva, ed erbe fresche.

 

Precauzioni : Barbabietole diabete e Ossalati

In caso di diabete la barbabietola è da consumarsi con moderazione dato il suo alto contenuto di zuccheri.
Le Barbabietole sono tra un piccolo numero di alimenti che contengono quantità misurabili di ossalati, sostanze naturali presenti nelle piante, animali ed esseri umani. Quando gli ossalati sono troppo concentrati nei fluidi corporei, possono cristallizzare e causare problemi di salute. Per questo motivo, le persone con problemi renali o biliari già esistenti e non trattati, può essere utile  evitare di mangiare barbabietole.

Fonte e approfondimenti : whfoods.org

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Asparagi

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Profilo nutrizionale

Gli asparagi vantano ottime proprietà nutrizionali (fibrevitamine e sali minerali). E’ sorprendente scoprire tutte le loro proprietà perché vantano una combinazione davvero unica di nutrienti anti-infiammatori. Tra questi nutrienti anti-infiammatori ci sono le saponine, tra cui asparanin A, Sarsasapogenina, protodioscina, e diosgenin. Accanto a questi fitonutrienti ed anti-infiammatori, gli asparagi forniscono un’ampia varietà di nutrienti antiossidanti, compresa la vitamina C, il beta-carotene, la vitamina E, e i minerali di zinco, manganese, e selenio. Oltre alle sostanze nutritive antiossidanti, questi ortaggi contengono anche una quantità importante di glutatione (GSH). Lo GSH è uno degli antiossidanti più studiati del corpo; esso consiste di tre aminoacidi – acido glutammico, glicina, cisteina. combinati in una molecola. Diversi studi hanno confrontato la capacità antiossidante complessiva degli asparagi alla capacità antiossidante di altre verdure, ed i risultati per gli asparagi sono stati impressionanti. Gli asparagi a confronto con molte altre verdure crocifere come il cavolo e il cavolfiore, ne contengono di più, mentre si classificano al di sotto di alcune verdure a foglia verde come gli spinaci. I nutrienti anti-infiammatori ed antiossidanti riducono fortemente i fattori di rischio che conosciamo per problemi di salute cronici comuni, tra cui il diabete di tipo 2 e malattie cardiache. Questi nutrienti sono anche arme speciali nel ridurre il  rischio di alcuni tipi di cancro .

La salute del cuore e del sangue e la regolazione dello zucchero
L’ assunzione dei nutrienti degli asparagi, secondo diversi studi, hanno mostrato la riduzione del rischio di sviluppare malattie croniche in due settori particolari, vale a dire, le malattie cardiache e il diabete di tipo 2. In primo luogo è l’incredibile contenuti B-vitamina di asparagi. Nel nostro sistema alimentare, gli asparagi emergono come una fonte eccellente di acido folico, vitamina B1, B2 nonché una buona fonte di niacina, colina, vitamina B6, e acido pantotenico. Perché vitamine del gruppo B svolgono un ruolo chiave nel metabolismo di zuccheri e amidi, che sono fondamentali per la gestione di zucchero in un sangue sano. E perché giocano anche un ruolo chiave nella regolazione di omocisteina, che sono fondamentali per la salute del cuore  (l’Omocisteina è un aminoacido, e quando raggiunge livelli eccessivi nel sangue, è un forte fattore di rischio di malattie cardiache.) In secondo luogo, con la sua impressionante lista di vitamine del gruppo B, l’asparago ci fornisce circa 3 grammi di fibre per tazza, tra cui più di 1 grammo di fibra solubile. L’assunzione di fibra solubile è stato più volte dimostrato di ridurre il nostro rischio di malattie cardiache, e il nostro rischio di diabete di tipo 2 può essere notevolmente abbassato la nostra assunzione di aumenti di fibra alimentare.

Come scegliere e selezionarli.

  • Cercare, steli sottili con punte verdi o violacee chiuse. Per riconoscere gli asparagi freschi è necessario prima di tutto analizzare il taglio del gambo il quale deve essere secco ma non appassito, in secondo luogo devono essere dritti e senza screpolature, e avere le punte sode.
  • Utilizzate gli  asparagi entro un giorno o due dall’acquisto per un migliore sapore e consistenza. Conservare in frigorifero con le estremità avvolte in un tovagliolo di carta umido.
  • Gli asparagi appena raccolti sono più succosi, e al tatto pesanti.
  • Se hanno steli spessi si elimina la parte dura con una leggera pressione delle dita come spezzare un grissino. Lavare i turioni sotto l’acqua corrente strofinandoli con le dita, eventualmente lasciarli in ammollo per un quarto d’ora prima di scolarli, e procedere alla pulizia. Potete usare un pela-verdure se nella base persiste la parte dura.
  • Una volta tagliati e cotti, gli asparagi perdono circa metà del loro peso totale

Preparazione e cottura

  • Le punte di asparagi giovani sono quindi più tenere e non necessitano di essere spezzate prima della cottura. Versarle in una pentola con cestello interno tipo “Pastaiola” con acqua bollente salata. Dopo 5 o 7 minuti gli asparagi dovrebbero essere al dente.
  • Quando si è pronti, togliere il cestello interno dall’acqua  e potete servirli subito con una noce di burro.
    In alternativa, è possibile sbollentare le vostre punte di asparagi in acqua bollente salata per un minuto. Toglierli dalla pentola con le pinze. Saltarli su una  piastra calda o padella con un po’ di olio d’oliva fino a che le punte sono dorate (lo sentirete con l’olfatto). Insaporire con pepe nero appena macinato e sale marino in fiocchi.
  •  Un metodo da me molto utilizzato è la cottura a vapore.
  • Con l’acqua rimasta dopo la bollitura o la cottura a vapore la utilizzo per cucinare il risotto agli asparagi, in questo modo recupero le sostanze disperse durante la cottura degli asparagi.

Utilizzo rapido:

  • Aggiungete gli asparagi freddi alla vostra insalata preferita.
  • Mescolare pasta fresca con asparagi, olio d’oliva e le vostre spezie preferite per la pasta. Soprattutto si accordano bene timo, dragoncello e rosmarino.
  • Gli asparagi a pezzetti sono un’ottima aggiunta saporita e colorata alla semplice omelette.
  • Un buon piatto unico : asparagi saltati con aglio, funghi shiitake, tofu o pollo.
  • Asparagi, limone, scalogno tritato, erba cipollina, pepe nero, sale.

Credenze:
Contrariamente alla credenza popolare, le persone che avvertono un forte odore proveniente dalle proprie urine dopo aver mangiato gli asparagi, non sono in pericolo per il consumo di questo ortaggio. L’odore particolare dell’urina dopo il consumo di asparagi è una questione molto più complicata di quanto ci si potrebbe aspettare. Diverse decine di studi in questo campo non sono riusciti ancora ad arrivare ad una qualsiasi semplice spiegazione di questo fenomeno asparagi e urine odore.

Attenzione :Asparagi e purine: 
Gli asparagi contengono in natura sostanze chiamate purine. Le Purine si trovano comunemente nelle piante, animali ed esseri umani. In alcuni individui sensibili ai problemi legati purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Un accumulo eccessivo nel corpo di purine può portare ad un eccesso di acido urico. La  “gotta” e la formazione di calcoli renali da acido urico, sono due esempi dei problemi legati all’acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assun-zione di alimenti contenenti purine. Per questo motivo, gli individui con problemi renali o gotta devono  limitare o evitare l’assunzione di cibi contenenti purine come gli asparagi.

Fonte di riferimento ed approfondimenti : whfoods.org

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