Uva

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Pochi frutti hanno raccolto tanta attenzione nella letteratura della  ricerca sanitaria come l’uva. Buona parte dei motivi può essere la  presenza costante nell’alimentazione di tutto il mondo, ad eccezione dell’Antartide, le uve sono coltivate in tutti i continenti della terra, e i ricercatori di diversi paesi sono particolarmente interessati a questo alimento dalla composizione nutrizionale sorprendente. Ogni anno, sembra che l’elenco delle sostanze nutritive dell’ uva diventi sempre più lungo.

Profilo nutrizionale

Le uve sono una fonte eccezionale di fitonutrienti, in particolare fenoli e polifenoli. I fitonutrienti in uva possono differire non solo a causa di condizioni di crescita, ma anche da specie a specie e varietà a varietà. Preso come un gruppo, uva offrono fitonutrienti in 5 categorie di base: flavanoli e flavonoli (entrambi flavonoidi), acidi fenolici, stilbeni, e carotneoidi. Flavonoidi dell’uva includono catechine, epicatechine, procianidine, quercetina, e petunidina. Gli acidi fenolici dell’uva sono l’acido cumarico, acido caffeico, acido ferulico e acido gallico. Stilbeni in uva includono resveratrolo, piceatannolo, e pterostilbene. Il carotenoidi beta-carotene, luteina, zeaxantina e sono forniti anche in quantità di valore in molte varietà di uva. Uva sono una buona fonte di vitamina K e rame, nonché una buona fonte di vitamina B2.

Oltre alle sostanze nutritive sopra elencati dell’ uva hanno dimostrato di contenere l’ormone della melatonina.  Con il loro travolgente numero di fitonutrienti, le aree di vantaggio verificate nella ricerca sull’ uva sono il sistema cardiovascolare, sistema respiratorio, sistema immunitario, sistema infiammatorio, sistema di regolazione di zucchero nel sangue, e il sistema nervoso.

Suggerimenti per la preparazione dell’uva.

Le uve devono essere lavate sotto l’acqua fredda prima di consumarle o di utilizzarle in una ricetta. Dopo il lavaggio, svuotare le uve in un colino e asciugarle delicatamente. Se non si ha intenzione di consumare l’intero grappolo in una sola volta, usare le forbici per separare i piccoli grappoli d’uva dal tronco invece di rimuovere gli acini. Ciò contribuirà a mantenere l’ uva rimasta più fresca impedendo che lo stelo si secchi. Mentre alcune ricette richiedono acini senza buccia, valutate la ricetta, dal momento che la buccia dell’uva contiene molte delle sostanze dei nutrienti vitali del frutto. Se possibile, si consiglia di includere sempre la pelle a causa della sua ricchezza di nutrienti.

L’ uva mantiene la massima quantità di sostanze nutritive e il suo gusto quando è consumata fresca e non cotta in una ricetta. Cucinarla  con temperature di 175 ° C può danneggiare alcuni dei fitonutrienti unici e delicati presenti in questo frutto straordinario.

Idee veloci

  • Le uve sono una splendida aggiunta a qualsiasi macedonia di frutta. Per un effetto visivo maggiore, considerare l’utilizzo di un paio di diverse varietà di uve.
  • Lascia nel curry un pugno fruttato includendo uve fresche nella ricetta.
  • Aggiungere l’uva alle insalate verdi miste.
  • Le uve sono ottime servite con i formaggi.
  • Come spuntino.

 

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Kiwi

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Il frutto del kiwi è in grado di offrire molto di più di un tocco esotico tropicale nella vostra insalata di frutta. Queste delizie color smeraldo contengono numerosi fitonutrienti e vitamine ben noti e minerali che promuovono la salute: Vitamina C , vitamina K, rame,fibra, vitamina E , potassio, manganese, folati. I kiwi contengono una varietà di flavonoidi e carotenoidi che hanno dimostrato attività antiossidante,

Protegge dalla degenerazione maculare senile

I dati riportati in uno studio pubblicato negli Archives of opthamology indicano che mangiare 3 o più porzioni di frutta al giorno può ridurre il rischio di degenerazione maculare legata all’età (DMLE), la causa principale di perdita della vista negli anziani, del 36%, rispetto alle persone che consumano meno di 1,5 porzioni di frutta al giorno. In questo studio, che ha coinvolto più di 110.000 tra uomini e donne, i ricercatori hanno valutato l’effetto del consumo di partecipanti allo studio ‘di frutta; ortaggi; le vitamine antiossidanti A, C ed E e carotenoidi sullo sviluppo del primo ARMD o neovascolare, una forma più grave della malattia associata alla perdita della vista. Informazioni L’assunzione di cibo sono state. Tre porzioni di frutta possono sembrare molte da assumere ogni giorno, ma i kiwi possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Fette di kiwi sui vostri cereali alla mattina, ora di pranzo yogurt o insalate verdi. Per un pasto più elegante, decorare qualsiasi piatto di pesce o insalata di frutta con fette di kiwi.

Con solo un paio di kiwi ogni giorno può ridurre in modo significativo il rischio di coaguli nel sangue e di ridurre la quantità di grassi (trigliceridi) nel sangue, aiutando a proteggere la salute cardiovascolare.

Come selezionare e conservare

Quando si seleziona i kiwi, tenerli tra il pollice e l’indice e applicare delicatamente una pressione; quelli che hanno il sapore più dolce cederanno lentamente alla pressione. Evitare quelli che sono molto morbidi, grinzosi al tatto. Poiché le dimensioni non sono  correlate alla qualità del frutto, scegliere i kiwi in base alla propria preferenza personale o necessità della ricetta. I Kiwi sono solitamente disponibili  per la maggior parte dell’anno. Se i kiwi, nel momento in cui si applica delicatamente la pressione con il pollice e l’indice non cedono leggermente, vuol dire che non sono ancora maturi per essere consumati. I kiwi possono essere  lasciati
maturare per alcuni giorni o una settimana a temperatura ambiente, lontano dall’ esposizione diretta della luce solare o al calore. Conservare  i frutti in un sacchetto di carta con una mela, banana o pera contribuirà ad accelerare il processo di maturazione. I kiwi maturi possono essere conservati a temperatura ambiente o in frigorifero. Per usufruire appieno del maggior contenuto di antiossidanti, consumare i kiwi a maturazione completa.

Suggerimenti per l’utilizzo

I kiwi sono così deliziosi che possono essere consumati così come sono. Possono essere sbucciati con un coltello da cucina e poi tagliati oppure si può tagliare a metà e scavare la polpa con un cucchiaio. I kiwi non dovrebbero essere consumati troppo tempo dopo il taglio, in quanto contengono enzimi (attinica e acidi bromo) che rendono tenere le fibre, con la possibilità di ammorbidire ulteriormente il kiwi stesso e rendere eccessivamente morbida la polpa. Di conseguenza, se si sta aggiungendo il  kiwi alla macedonia di frutta, si dovrebbe farlo all’ultimo minuto, in modo da evitare che gli altri frutti di diventino  troppo mollicci.

Idee rapide:

  • Aggiungi i kiwi alle insalate verdi.
  • Servire kiwi e fragole a fette, frutta i cui sapori sono naturalmente complementari, conditi con yogurt.
  • Mescolare le  fette i kiwi, arancia e ananas nsieme per fare un chutney che può essere servito come accompagnamento di pollo o pesce.
  • Frullare kiwi e melone in un robot da cucina per fare una zuppa fredda. Per una consistenza cremosa, si aggiunge  yogurt al composto di frutta.
  • I kiwi hanno un sapore meraviglioso e l’aspetto è l’ideale per le crostate di frutta.

I Kiwi e gli Ossalati

I kiwi sono tra un piccolo numero di alimenti che contengono quantità misurabili di ossalati, sostanze presenti nelle piante, animali ed esseri umani presenti in natura. Quando gli ossalati diventano troppo concentrati nei fluidi corporei, possono cristallizzare e causare problemi di salute. Per questo motivo, per le persone con problemi renali o biliari già esistenti e non trattati può essere utile evitare di mangiare kiwi. Studi di laboratorio hanno dimostrato che ossalati possono interferire con l’assorbimento del calcio dal corpo.

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Gamberi

CROSTACEI
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I gamberI sono una fonte di antiossidanti e nutrienti anti-infiammatorii chiamata astaxantina. E’ possibile contenere in una singola porzione (120 gr di gamberi) 1- 4 milligrammi di astaxantina. L’astaxantina è un carotenoide che sta ricevendo particolare attenzione dalle ultime ricerche scientifiche, soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. In studi effettuati su animali, l’astaxantina ha dimostrato di fornire supporto antiossidante sia al sistema nervoso che motorio. Inoltre,  ha mostrato una diminuzione del rischio di cancro al colon con l’assunzione di astaxantina, nonché la diminuzione del rischio di  alcuni problemi legati al diabete.

I gamberi  ci forniscono molti altri nutrienti  come la vitamine-B, la niacina, colina,  vitamina B6, e acido pantotenico.  Questo crostaceo è inoltre un’ottima fonte di selenio e vitamina B12, proteine, fosforo, e rame, zinco, iodio, vitamina E, vitamina B6, omega-3 acidi grassi, e vitamina A.

È importante sottolineare che il contenuto di astaxantina nei  gamberi può variare  soprattutto in proporzione alla quantità di astaxantina presente nella loro alimentazione. Inoltre,  c’è una controversia in corso sulla fonte di astaxantina introdotta nel mangime dei gamberi. E’ inutile negare che più della metà dei consumi di gamberi  in tutto il mondo provengono da allevamenti, e quello che assumiamo quindi, dipende dall’approccio usato dai produttori. Esistono colture dove si introducono forme sintetiche di astaxantina ed altre dove si utilizza invece la forma naturale presente in fitoplancton e zooplancton. In generale, al momento dell’acquisto dei gamberi di allevamento, credo che abbia senso selezionare gamberetti che hanno assunto quantità naturali e abbondanti di astaxantina da fonti alimentari naturali, tra cui le alghe e il plancton marino.

Come scegliere, selezionare e conservare
Proprio come  per un qualsiasi pesce, è meglio acquistare presso un negozio  che abbia una buona reputazione di serietà e grande smercio. I gamberi congelati offrono una  durata più lunga di conservazione, in quanto sono in grado di essere mantenuti per diverse settimane, mentre i gamberi freschi si manterranno solo per un giorno o due. Dobbiamo pensare ai gamberi  freschi come un alimento molto deperibile, l’ideale sarebbe consumarli lo stesso giorno in cui vengono acquistati.

Tatto: I gamberi freschi dovrebbero avere una consistenza soda e essere ancora attaccati ai loro gusci.

Olfatto: è un buon indicatore di freschezza; i gamberii di buona qualità hanno un odore un po’ di acqua salata. Dal momento che un  cattivo odore non può essere rilevato attraverso la plastica, se avete la possibilità, acquistare i gamberi sfusi rispetto a quelli che sono preconfezionati. Una volta che scegliete i gamberi e il pescivendolo li avvolge, nel prenderli  in mano, se  il loro odore attraverso l’involucro di carta, non vi convince, restituiteli. Quando i gamberi freschi sono stati lasciati fuori per troppo tempo, si sentirà un odore di  “ammoniaca”.

Vista: Dovrebbero essere privi di macchie nere sul loro guscio in quanto indica che la carne ha cominciato a deperirsi. Inoltre, I gusci non dovrebbero apparire gialli o grinzosi, questo può essere un fattore indicativo dell’utilizzo del bisolfato di sodio o di un’altra sostanza chimica  per sbiancare i gusci.

Il colore può anche essere un indicatore di scarsa qualità nei  gamberetti freschi. A meno che non si stia acquistando i gamberi tigrati, non si dovrebbero vedere macchie scure o anelli di qualsiasi tipo. Queste marcature sono di solito un segno di deterioramento. Quando si conserva qualsiasi tipo di pesce, tra cui gamberi, è importante mantenere costante la temperatura fredda  del pesce perché è molto sensibile agli sbalzi. Pertanto, dopo l’acquisto dei  gamberetti o di altri frutti di mare, assicurarsi di ritornare a casa e riporli in frigorifero il più presto possibile. Se invece avete acquistato i gamberi  durante una giornata piena di commissioni, potete inserirli in una borsa refrigerante da auto dov’è possibile mantenere i gamberetti a una temperatura costante. Non scongelare i gamberetti a temperatura ambiente o in un forno a microonde in quanto questo può portare a una perdita di umidità e di nutrienti, aumentando il rischio di contaminazione.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura
I gamberi possono  essere cotti con il carapace oppure sgusciati a seconda di come intendete utilizzarli in una ricetta. Esistono vari metodi per rimuovere il carapace (guscio). Per pulire i gamberi, per prima cosa sciacquateli sotto l’acqua corrente.

Per liberarli dal guscio un modo semplice  è quello di staccare prima la testa e le zampe e poi, tenendo la coda, togliere il guscio fuori dal corpo. Se utilizzate i gamberetti congelati, non scongelateli completamente in quanto saranno più facili da sgusciare se  saranno ancora leggermente congelati. Quindi posizionarli  su un tagliere e sempre utilizzando le mani staccate le zampette, e il carapace, ovvero la corazza che protegge le carni. Una volta pulito esternamente, procedete nel compiere un’operazione molto delicata ovvero quella di togliere l’intestino interno. Potete fare questa operazione anche con uno stecchino: inseritelo nelle carne del gambero, individuate con le dita l’intestino e tirate delicatamente per eliminarlo.  Passate i gamberetti sotto acqua corrente fredda.

Togliere o no  la vena scura del gambero è una questione molto dibattuta. La “vena” scura che corre longitudinalmente lungo la schiena del gambero è il  tratto digestivo del gambero. Come le altre parti del gambero, è  commestibile e contiene nutrienti. Tuttavia, molte persone non amano la consistenza di questa parte del gambero, e anche non amano l’idea di mangiare ciò che equivale all’ intestino del gambero.

Ricette rapide

  • In una terrina mettere i  gamberi  lessi con scalogno tritato, pomodorini, peperoncino a dadini, aglio, succo di limone e un filo d’olio. Aggiustate di sale e servire questa insalata di gamberetti fragrante su un letto di lattuga romana.
  • Servire gamberetti cotti a temperatura ambiente con a lato una ciotola di salsa. (1/2 tazza di maionese, 2 cucchiai di senape di Digione, 1 cucchiaino di succo di lime fresco, 1 cucchiaino di miele, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1/2 cucchiaino di senape in polvere, 1/2 cucchiaino di salsa Worcestershire, Salsa piccante, Sale.
  • Tagliare gamberetti cotti e aggiungerli a zuppe di verdura.
  • Pasta:  versione rapida, semplice e sana di pasta puttanesca. Aggiungi gamberetti cotti al sugo piccante e servire sopra lw tagliatelle di grano.

Reazioni allergiche ai gamberi

Il 90% delle allergie alimentari sono state associate con otto tipi di prodotti alimentari, come riportato dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (CDC), sono questi tipi di otto alimenti che sono considerati i principali allergeni alimentari negli Stati Uniti e richiedono l’identificazione su etichette dei prodotti alimentari. Gli otto tipi di alimenti classificati come importanti allergeni sono i seguenti: (1) il frumento, (2) il latte di mucca, (3) le uova di gallina, (4) Pesce, (5) molluschi crostacei (tra cui gamberetti, gamberi, aragoste e granchi) ; (6) la frutta a guscio (tra cui anacardi, mandorle, noci, noci pecan, pistacchi, noci del Brasile, nocciole e castagne); (7) arachidi; e (8) gli alimenti a base di soia.

Quindi, come si può vedere, i gamberi sono chiaramente inclusi nella lista del CDC dei principali  alimenti allergenici. Circa l’80% delle persone che soffrono di reazioni allergiche ai gamberetti reagiscono ad una proteina contenuta in gamberi chiamata tropomyosin. Questa reazione sembra essere più grave nei bambini che negli adulti. Vi è qualche evidenza che esiste una reattività incrociata tra i gamberi e gli acari della polvere, in modo tale che le persone che sviluppano reazioni allergiche al gambero potrebbe anche verificarsi reazioni allergiche agli acari della polvere (o viceversa). Nel caso dei gamberi, ci sono alcune prove preliminari che la bollitura può ridurre le probabilità di risposta allergica, probabilmente contribuisce a denaturare le proteine tropomiosina. In almeno uno studio che ha coinvolto i partecipanti noti per avere l’ allergia ai gamberetti, una maggiore risposta allergica (come misurato dalla formazione di più anticorpi IgE) è stato visto da estratti grezzi rispetto ai gamberi bolliti.

L’allergia alimentare dei gamberi può essere difficile da determinare. I sintomi di allergia alimentare possono essere a volte immediati e specifici, e possono includere eruzioni cutanee, orticaria, prurito, eczema e; gonfiore delle labbra, della lingua o della gola, formicolio in bocca, wheezing o nasale congestione, difficoltà di respirazione,  vertigini o capogiri. Ma i sintomi di allergia alimentare possono anche essere molto più generalizzate e manifestarsi in ritardo, e possono includere stanchezza, depressione, mal di testa cronici, problemi intestinali croniche (come diarrea o costipazione), e l’insonnia. Poiché la maggior parte dei sintomi di allergia alimentare possono essere causati da una serie di altri problemi di salute, è buona norma cercare l’aiuto di un operatore sanitario nel valutare il ruolo delle allergie alimentari nella vostra salute. Ci sono  evidenze della ricerca suggeriscono che l’IgE test del sangue per l’allergia gamberetti può essere utile.

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Luteina e zeaxantina

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La luteina e la zeaxantina sono importanti nutrienti presenti nelle verdure a foglia verde e in altri alimenti come le uova. Molti studi hanno dimostrato che la luteina e la zeaxantina riducono il rischio di malattie oculari croniche, tra cui la degenerazione maculare legata all’età (AMD) e la cataratta.

L’ AMD e la cataratta sono in crescita. In tutto il mondo, più di 25 milioni di persone sono colpite da degenerazione maculare legata all’età e dalla formazione di cataratta. L’AMD è la principale causa di cecità nelle persone oltre i 55 anni nel mondo occidentale e l’incidenza è destinata a triplicarsi entro il 2025.

Funzione della luteina

La macula è la zona più centrale della retina, ed è ricca di luteina, che ha qui la funzione di assorbire i raggi luminosi, in particolare la luce azzurra naturale. Questa luce sembra che sia in grado di indurre uno stress ossidativo nei tessuti, portando alla formazione dei radicali liberi. Grazie alla luteina, gli occhi vengono costantemente protetti dai danni che potrebbe essere arrecati da questi raggi dannosi.

La luteina e la zeaxantina sono carotenoidi e agiscono come antiossidanti negli occhi, aiutando a proteggere e mantenere le cellule sane. Dei 600 carotenoidi presenti in natura, solo due sono depositati in quantità elevate nella retina (macula) dell’occhio: la luteina e la zeaxantina. Pertanto sono indispensabili per una visione corretta e per la salute generale degli occhi. Inoltre, la sua azione si esplica anche a livello del sistema cardiocircolatorio, il cui benessere viene stimolato dall’assunzione di frutta e verdura colorata, che contenga luteina. Diversi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di antiossidanti, tra cui questa sostanza, può contribuire notevolmente a rafforzare i vasi sanguigni, prevenendo una serie di patologie circolatorie. La quantità di luteina e zeaxantina nella regione maculare della retina può essere misurata come densità ottica del pigmento maculare (MPOD). Recentemente, l’MPOD è diventato un biomarker utile non solo per la malattia, ma anche prevedere l’andamento della funzione visiva.

Benefici per la salute degli occhi

Purtroppo, il corpo umano non sintetizza la luteina e la zeaxantina. è quindi necessario, che  le verdure siano essenziali per una buona alimentazione. L’assunzione giornaliera di luteina e zeaxantina attraverso l’alimentazione, gli integratori alimentari o alimenti fortificati e bevande, è importante per il mantenimento della buona salute degli occhi.

Luteina, zeaxantina e cataratta.

La funzione primaria del cristallino (o lente naturale nell’occhio) è di raccogliere e concentrare la luce sulla retina. Per fornire questo compito per tutta la vita, l’obiettivo deve rimanere chiaro. L’ossidazione della lente è una delle principali cause della cataratta, che offuscano la lente. I nutrienti antiossidanti neutralizzano i radicali liberi (molecole instabili) associate allo stress ossidativo e ai danni alla retina.La  luteina e zeaxantina probabilmente svolgono un ruolo nella prevenzione della cataratta. Infatti, un recente studio ha dimostrato che le assunzioni giornaliere più elevate di luteina e zeaxantina e vitamina E sono state associate a  una diminuzione significativamente il rischio di formazione di cataratta.

Luteina, zeaxantina e Age-Related degenerazione maculare

Fonti alimentari :

La maggior parte delle diete occidentali sono a basso contenuto di luteina e zeaxantina, che si trova negli spinaci, mais, broccoli e uova. La seguente tabella elenca alimenti noti per essere ad alto contenuto di luteina e zeaxantina:

  • Tuorlo d’uovo
  • Spinaci
  • Carote
  • Cicorie
  • Piselli
  • Broccoli
  • Prezzemolo
  • Mais
  • Zucca
  • Piselli
  • Mais
  • Broccoli
  • Sedano

 

  • Cavoli
  • Grano
  • Paprika
  • Pepe
  • Peperoncino
  • Crescione
  • Rape
  • Bietola
  • Cavolo
  • Pomodori
  • Papaya
  • Zucchine
  • Lattuga

Questi cibi dovrebbero essere assunti regolarmene per poter introdurre abbastanza luteina nell’organismo, e non è nemmeno necessario assumerne in grandi quantità. La dose raccomandata di luteina quotidiana è di circa 6-10 g, e si può raggiungere facilmente con piccole porzioni di questi alimenti.

Tuttavia se non si ottiene abbastanza luteina e zeaxantina attraverso la dieta, si può  considerare unitamente al parere del vostro medico l’aggiunta di supplementi alla vostra routine quotidiana..

 

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Semi di lino

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Trovare dei modi creativi per aggiungere i semi di lino ai vostri pasti, certamente  può essere una sfida, ma credo ne valga realmente la pena considerato che i semi di lino sono nutrizionalmente unici e ci offrono benefici enormi  per la salute. I semi di lino sono un’ottima fonte di omega-3 acidi grassi essenziali, fibra alimentarevitamina B1, e rame. Sono anche una buona fonte di minerali di magnesio, fosforo e selenioL’unicità nutrizionale dei semi di lino presenta tre aspetti di nutrienti, e tutti e tre hanno un ruolo chiave negli eccezionali benefici per la salute di questo alimento.

  • La prima caratteristica unica dei semi di  lino è il suo alto contenuto di omega-3 acidi grassi. Tra tutti  i 127 alimenti  più salutari del mondo, i semi di lino risultano  al primo posto come fonte di omega-3! L’acido grasso omega-3 principale che si trova nei semi di lino, è l‘acido alfa-linolenico, o ALA. L’ALA nei semi di lino risulta  essere stabile anche dopo 3 ore di cottura al forno con temperature di 150C, il che lo rende disponibile dopo che sono stati aggiunti semi di lino ai prodotti da forno come muffin o pane.
  • La seconda caratteristica unica dei semi di lino è la presenza dei  lignani.  I lignani sono composti simili alle fibre, ma oltre ai loro benefici,  forniscono una protezione antiossidante dovuta alla loro struttura simile ai polifenoli. La struttura unica dei lignani giocano un ulteriore ruolo come supporto salutare, però, sotto forma di fitoestrogeni. Insieme con gli  isoflavoni, i lignani sono uno dei pochi composti naturali presenti negli alimenti che funzionano come estrogeni deboli o moderati se consumati dagli esseri umani. Tra tutti gli alimenti comunemente consumati dagli esseri umani, i ricercatori indicano i semi di lino come la fonte numero uno di lignani. I semi di sesamo sono al secondo posto, ma contengono solo un settimo dei lignani totali rispetto i semi di lino. Poi arrivano i semi di girasoli,  le noci e gli  anacardi.
  • Una terza caratteristica unica dei semi di lino è la loro mucillagine (gomma) contenuta. “Mucillagine” si riferisce a una fibra idrosolubile, gelificante che può fornire un sostegno particolare al tratto intestinale. Ad esempio, la mucillagine  può aiutare a prevenire lo  svuotamento troppo rapido del contenuto dello stomaco nell’intestino tenue, migliorando così l’assorbimento di alcuni nutrienti nel piccolo intestino. Arabinoxilani e galactoxylans  fanno parte anch’essi nelle  mucillagini che si trovano nei semi di lino.

Questa combinazione di caratteristiche di omega3 acidi grassi,  l’alto contenuto di lignani, e le  mucillagini, è un fattore chiave e unico dei  benefici sulla salute dei semi di lino. 

Come sceglierli e conservarli.
I semi di lino possono essere acquistati in forma di semi  o macinati. Le due forme  offrono vantaggi differenti e distinti. I semi di lino possono essere molto difficili da masticare,  la macinazione dei semi prima del consumo di solito può aumentare la loro digeribilità. Tuttavia, hanno una durata più breve rispetto ai semi interi. I semi di lino macinati e confezionati in un sacchetto protettivo  dopo l’apertura, in genere hanno una durata di circa 6-16 settimane. I semi di lino interi, invece, in genere hanno una durata di 6-12 mesi se conservati in un contenitore ermetico, in un luogo fresco ed asciutto al buio. Se refrigerati direttamente, possono durare per 1-2 anni.

Nella loro forma grezza, i semi di lino di solito vanno dall’ ambra / giallo / oro nel colore di abbronzatura / marrone / rossastro. Semi di lino bianco o verde sono stati generalmente raccolte prima della completa maturazione, e semi di lino neri sono stati generalmente raccolte per molto tempo dopo la piena maturità. In generale, si consiglia di evitare semi di lino che sono bianchi, verdi o di colore nero.

L’olio di semi di  lino è particolarmente deperibile e deve sempre essere acquistato in bottiglie opache che sono state tenute in frigorifero. L’olio di lino dovrebbe avere un sapore di nocciola dolce. Si consiglia di non usare mai l’ olio di lino in cottura, dal momento che è  facilmente ossidabile.Tuttavia, è bene aggiungere olio di lino agli alimenti solo dopo che sono stati cotti.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura
Al fine di migliorare la loro digeribilità e quindi il loro valore nutrizionale I semi di lino si possono  macinare in un macinino da caffè o di spezie. Se prevedete d l’aggiunta di semi di lino interi in  un piatto di cereali o di grano cotto, è consigliabile farlo alla fine della cottura dal momento che la fibra solubile nei semi di lino possono addensare eccessivamente i liquidi se lasciati troppo a lungo in cottura.

Idee rapide di utilizzo

  • Cospargere semi di lino sui vostri cereali caldi o freddi.
  • Aggiungere i semi di lino ai vostri muffin fatti in casa, biscotti o pani.
  • Per alzare il volume nutrizionale della vostra colazione aggiungere semi di lino nel vostro frullato.
  • Per dare un sapore di nocciola alle verdure cotte cospargere alcuni semi di lino  su di esse.
  • Aggiungete un cucchiaio di olio di lino ai frullati.

 

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Fagiolini

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A causa del loro colore verde, non si pensa ai fagiolini come fonte  importante  di pigmenti colorati come i carotenoidi. Ma lo sono! Recenti studi hanno confermato la presenza, nei fagiolini, di luteina, beta-carotene, violaxantina, e Neoxantina. In alcuni casi, la presenza di questi carotenoidi è paragonabile alla  presenza in altri vegetali, ricchi di carotenoidi come le carote e i pomodori. L’unica ragione per cui non vediamo questi carotenoidi nei fagiolini è a causa del contenuto di clorofilla concentrato  e le incredibili sfumature di verde che li contraddistinguono.

Profilo nutrizionale
I fagiolini sono un’ottima fonte di vitamina K. Sono una buona fonte di manganese, vitamina C, fibre, acido folico e vitamina B2. Inoltre, i fagiolini sono una buona fonte di rame, vitamina B1, cromo,magnesio, calcio, potassio, fosforo, colina, vitamina A (sotto forma di carotenoidi), niacina, proteine, acidi grassi omega-3, ferro, vitamina B6 e vitamina E. E’ stato dimostrato che i fagiolini contengono preziose quantità di silicio minerale,  in una forma che rende più facile per noi  assorbire questo nutriente, solidale del tessuto ossosolidale e connettivo. Proprio come ci si potrebbe aspettare, il supporto antiossidante fornito dai fagiolini ci fornisce alcuni benefici cardiovascolari diretti.

Come scegliere, selezionare e conservare.
Se possibile, acquistate i fagiolini verdi in un negozio o mercato contadino che li vende non confezionati e  a peso, in modo da poter  scegliere i fagiolini di migliore qualità. Acquistare fagiolini  che hanno un aspetto liscio e di colore verde vivace, e che sono privi di macchie marroni o ammaccature. Al tatto devono avere una struttura solida che scrocchia  in caso di rottura. Conservare i baccelli non lavati in un sacchetto di plastica nello scomparto della frutta e verdura del frigorifero,  in questo modo si conserveranno per circa sette giorni.
Molti si chiedono sulla possibilità di congelare i fagiolini, o sull’acquisto di fagiolini verdi già congelati. Entrambe le opzioni sono valide.  sono sicuramente vegetali che possono essere congelati. Esistono numerosi studi di ricerca sulle conseguenze nutrizionali a seguito del  congelamento dei fagiolini, e la maggior parte di questi mostrano la capacità dei fagiolini di conservare le preziose quantità di sostanze nutritive per 3-6 mesi dopo il congelamento. Se non si dispone di fagiolini freschi disponibili  per tutto l’anno, l’acquisto di fagiolini surgelati può sicuramente fornire una valida opzione nutrizionale.

Se si desidera congelare i fagiolini si consiglia di cuocere a vapore i fagiolini per 2-3 minuti. Togliere dal fuoco e lasciate raffreddare completamente prima di metterli nei sacchetti per freezer e conservarli nel congelatore. È bene ricordare che il passare del tempo sembra ridurre la concentrazione delle molte sostanze nutritive. Sembra che ci sia una minore perdita di nutrienti fino a 3 mesi,  si può decidere quindi di limitare la conservazione nel freezer. (se congelati a casa o pre-acquistati in forma congelata) non superare i  3 mesi per questo motivo.

Il modo più sano di cottura dei fagiolini verdi
Riempire il fondo di una pentola a vapore con 2 centimetri di acqua. In attesa che l’acqua arrivi  a ebollizione, risciacquare fagiolini. E ‘meglio cuocere i fagiolini verdi interi per una cottura uniforme. Vapore per 5 minuti e conditeli con il vostro condimento preferito.

Utilizzo rapido
– I fagiolini sono un ingrediente classico nell’insalata nizzarda, un piatto di insalata fredda francese, che combina fagiolini al vapore con tonno e patate.
– Fagiolini saltati  con funghi shiitake.
– Sui fagiolini saltati con aglio  unire una manciata di mandorle tritate.

 

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Castagne e marroni

marroni
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Le castagne sono state una fonte di cibo prezioso in molte culture, in particolare quella della Cina, Corea, Giappone e del Mediterraneo, e sono state coltivate per più di 6.000 anni in Cina e 3.000 anni in Europa.  Mangiare le castagne è un piacere, sia arrosto, cotte in zuppa o in altre ricette, e hanno un notevole valore nutrizionale.

Benefici per la salute

  • Le castagne, a differenza delle noci e dei semi, sono relativamente  a basso contenuto  calorico; contengono pochi grassi, sono ricche di sali minerali, vitamine e fito-nutrienti che fanno bene alla salute.
  • Sono una buona fonte di fibra alimentare; Il contenuto di fibre nelle castagne, 3 g per 100 g, è superiore a quello delle noci, 2,3 g per 100 g, dei pistacchi 1,9 g per 100 g ma circa la metà di quella di nocciole.  Il loro contenuto di fibre fornisce un basso indice glicemico alimentare. La fibra presente nella dieta di tutti i giorni aiuta a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue, limitando l’assorbimento del colesterolo in eccesso nell’intestino.

    CONTENUTO DI NUTRIENTI

  • Le castagne si distinguono dalle altre noci commestibili per il loro profilo nutrizionale ben distinto. Sono eccezionalmente ricche di vitamina-C. 100 g di noci forniscono 43 mg di vitamina C (72% del DRI). La vitamina C  è necessaria per la formazione della matrice dei denti, le ossa e i vasi sanguigni. Essendo un forte antiossidante, offre protezione dai radicali liberi dannosi.
  • Le castagne forniscono 195 calorie per 100 g porzione, per lo più provenienti dal loro alto contenuto di carboidrati, secondo uno studio pubblicato nel numero di aprile 2009 del “Journal of Agricultural and Food Chemistry”. Le castagne sono ricche di vitamina C, sali minerali, come potassio, rame e magnesio, aminoacidi e antiossidanti.

  • Le castagne, come le  nocciole e le mandorle, ecc, sono libere di glutine. E per lo stesso motivo, sono uno degli ingredienti richiesti per la preparazione di formulazioni alimentari senza glutine per celiaci glutine-sensibili, allergia al grano etc.
  • Castagne cinesi (C. mollissima) sono ricche di vitamina A; fornire 202 UI per 100 g.

Acidi Grassi

Le castagne contengono alti livelli di acidi grassi essenziali, tra cui l’acido linoleico, che sono benefici per la salute cardiovascolare e per un corretto sviluppo neurologico nei bambini, secondo il libro “FRUTTA A GUSCIO:. Composizione, sostanze fitochimiche, ed effetti sulla salute” Uno studio condotto presso la CIMO-Escola Superior Agraria, Instituto Politecnico de Braganca, Portogallo, ha anche individuato quattro forme di trigliceridi nella castagna ed è stato il primo studio a fare un’ analisi completa dei trigliceridi contenuti in essa. Il loro tenore di materia grassa del 12 per cento, fa delle castagne un cibo a basso contenuto di grassi, dice il naturopata Michael Murray, nel suo libro “Encyclopedia of Healing degli alimenti “. l’Olio di castagna è composto principalmente di acido palmitico e acido oleico – l’acido grasso trovato in quantità elevate nell’olio d’oliva.

Allergie

Alcune persone possono essere allergiche alle castagne. Uno studio condotto presso il Dipartimento di Medicina Interna, Dong-A University, Busan, Core, ha individuato 21 componenti nelle castagne che reagiscono agli anticorpi e una nuova proteina allergenica nelle castagne, che ha mostrato una struttura simile a quella di un allergene della quercia. Più della metà dei campioni di sangue esaminati nello studio ha mostrato un certo grado di sensibilità. Lo studio è stato pubblicato nel mese di agosto edizione 2005 del “Journal of Medicine coreano.”

Selezione e conservazione

Le castagne sono le colture fresche di stagione, iniziano disponibili nei mercati da ottobre, con un picco nel mese di dicembre.

Nei negozi, scegliere  castagne fresche di dimensioni grandi. Dal momento che sono ricche di amido e meno grassi rispetto alla maggior parte di altri tipi di noci, tendono a rovinarsi piuttosto rapidamente se esposte all’aria e in condizioni di umidità in eccesso per un periodo  lungo. Per verificare la freschezza, tagliare e aprire alcune castagne campione e verificare dentro la presenza di un cuore bianco crema, pesante e cremoso, poiché spesso è difficile scoprire la polpa danneggiata dall’ esterno. Evitare quelle con la muffa  sviluppata tra le pieghe, del suo guscio esterno.

Le castagne devono essere trattate come la frutta e la verdura quando si tratta della loro conservazione. Una volta a casa, chiuderle in un involucro di carta e conservarle all’interno del frigorifero,  dove si mantengono al fresco per un paio di settimane.

Si trovano oramai in commercio le castagne cotte a vapore  sottovuoto e sono disponibili tutto l’anno.

Ecco alcuni consigli di utilizzo veloce

  • Buone lesse o tostate. Per farle arrosto, fare alcune piccole incisioni sulla buccia per impedirle di scoppiare.
  • In Giappone, il riso al vapore con le castagne (kurigohan) è un piatto autunnale popolare
  • Le castagne sono usate come uno degli ingredienti principali nel pollame ripieno, soprattutto nel tacchino del Ringraziamento.
  • La farina di castagne è la  favorita anche in molte ricette toscane, tra cui la polenta, il  pane dolce, biscotti, torte, minestre e gelati.
  • I Marron glacé sono estremamente popolari in Europa, dove sono utilizzate castagne europee di alta qualità e di grandi dimensioni,  (marrone di lucerna).
  • Pasta fresca: mettere farina di castagne  per un terzo o anche metà dell’impasto di semola.
  • Gnocchi di patate e farina di castagne. La farina di castagne è ottima da aggiungere alla farina gluten-free per celiaci.
  • Crema calda di ceci e farina di castagne, aggiungere qualche cucchiaiata di farina di castagne nella vostra zuppa di legumi. Non esagerate se non volete che il gusto delle castagne prevarichi troppo sul gusto degli altri ingredienti.
  • Torte più morbide: aggiungere 2 cucchiai di farina di castagne ogni 250 grammi della farina di base prescelta per la preparazione del dolce.
  • Pancakes alla farina di castagne
  • Crespelle di farina di castagne da farcire a piacere.

 

 

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Funghi medicinali: Reishi, Shiitake, Maitake

funghi medicinali
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I funghi Shiitake, Maitake e Reishi, sono ampiamente denominati come  “funghi medicinali” a causa della loro lunga storia di utilizzo medico, in particolare nelle tradizioni della medicina orientale. E’ importante distinguere, però, tra gli estratti e i preparati medicinali a base di questi funghi, e  l’assunzione alimentare come cibi integrati nella dieta di tutti i giorni. Ci sono centinaia di studi di laboratorio sugli animali che documentano chiaramente le proprietà medicinali degli estratti dei funghi shiitake.
Le proprietà per la difesa del sistema immunitario presenti nei funghi medicinali è impressionante. Gli studi condotti suggeriscono che i funghi medicinali sono probiotici, nel senso che assistono la capacità rigenerativa del nostro corpo per rafforzare, guarire, e combattere la malattia attraverso il sostegno dell’omeostasi fisiologica. I funghi medicinali sono dei composti che ripristinano l’equilibrio del nostro corpo, e quando c’è equilibrio, o  disagio, i nostri corpi sono resistenti alla malattia.

Elementi nutrizionali :

Come la maggior parte dei funghi, i funghi shiitake offrono una varietà unica di fitonutrienti, compresi i polisaccaridi beta-glucano noti (soprattutto Lentinan e laminarin). Un nutriente ipocolesterolemizzante chiamato eritadenine (o lentinacin) si trova negli shiitake, nonché il nutriente  aminoacido recentemente scoperto, ergothioneine. I funghi Shiitake offrono anche una vasta gamma di sostanze nutritive convenzionali. Essi sono una fonte eccellente di rame, acido pantotenico, e selenio. Sono una buona fonte di vitamina B2 e zinco. Inoltre essi sono una buona fonte di manganese, vitamina B6, niacina, colina, fibre, vitamina D e folati.

Benefici per la salute dei  funghi Maitake, Reishi e Shiitake

  • Proprietà anti-cancro, questi funghi sono integrati nel trattamento del cancro   localizzato e metastatico;
  • Prevenzione del cancro alla prostata, cancro al seno e il cancro del colon.
  • Migliora l’immunità e la salute cardiovascolare;
  • Riduzione del colesterolo
  • Supporto antiossidante
  • Aiutano a proteggere i vasi sanguigni
  • Aiutano a ridurre il rischio di stress ossidativo cronico
  • Protegge l’organismo contro virus, batteri e infezioni fungine;
  • Hanno effetto anti-infiammatorio e sostengono contro le allergie;
  • Aiutano il bilanciamento dei livelli di zucchero nel sangue;
  • Riduzione del colesterolo alto e dei trigliceridi nel sangue;
  • Guida in condizioni asmatiche, bronchite, tosse e altre malattie respiratorie;
  • Rivitalizzante e disintossicante;
Reishi (Ganoderma Lucidum)

ganoderma

Reishi (Ganoderma Lucidum)

E’ una sorta di un fungo rosso noto per le sue proprietà curative, riduce l’affatica-mento cronico, debolezza, insonnia, tosse, ecc.

I funghi Reishi contengono importanti ingredienti chimici, tra cui: polisaccaridi, triterpeni, mannitolo ecc.  Questo fungo è particolarmente utile in condizioni di asma, bronchite cronica e altre malattie respiratorie; aiuta nei casi di alta pressione sanguigna, colesterolo e trigliceridi, ecc

Maitake (Grifola Frondosa)

maitake

Maitake (Grifola Frondosa)

Questi fungo denominato “della guarigione” è  originario delle zone settentrionali del Giappone, dove le persone lo hanno usato per secoli come “fungo della vitalità”. A causa del loro ampio uso medico, questi funghi vengono coltivati ​​negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Nella moderna medicina alternativa, questo tipo di fungo è conosciuto per la capacità immunostimolante, anti-cancro, anti-stress e per le proprietà antivirali, per cui si raccomanda nel trattamento delle malattie autoimmuni, patologie cancerogene, allergiche e di sistema.

Funghi Shiitake (Lentinula edodes)

Shitake

Funghi Shiitake (Lentinula edodes)

Crescono naturalmente sulla corteccia degli alberi nelle foreste del Giappone, Corea e altri paesi asiatici, ma a causa del loro ampio uso medico, questi funghi vengono coltivati ​​in tutto il mondo.
I funghi Shiitake sono ricchi di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e minerali essenziali, che è la ragione principale per cui questi funghi sono raccomandati come  supplemento  aggiuntivo nel trattamento medico dell’ epatite B,  cancro allo stomaco, infezioni da HIV, malattie cardiovascolari, ecc.

Gli effetti immuno-correlati dei polisaccaridi nei funghi shiitake sono stati studiati su animali da laboratorio in un’ampia varietà di circostanze tra cui: lo stress da esercizio, l’esposizione a tossine,  produzione di infiammazione, esposizione a radiazioni, e immunodeficienza. In tutte queste circostanze, i polisaccaridi dei funghi shiitake hanno dimostrato di ridurre i problemi correlati. Ci sono anche alcune prove che i polisaccaridi dei funghi shiitake “possono aiutare” a diminuire i livelli di colesterolo.

Come sceglierli e elezionarli

I funghi shiitake sono disponibili in molti negozi di alimentari. Se il vostro fruttivendolo non dispone abitualmente di funghi  reishi o maitake freschi, potete cercarli  nei  negozi di alimentari asiatici della vostra zona in quanto spesso offrono questi funghi come specialità. Altrimenti potete trovare quelli essiccati nelle erboristerie o negozi bio oppure ordinarli via internet.

Al tatto i funghi devono essere  sodi, grassoccio e pulito. Quelli che sono rugosi o hanno punti viscidi e bagnati dovrebbero essere evitati.

Conservazione

Il modo migliore per conservare i funghi shiitake  (così come maitake o reishi funghi) è quello di tenerli in frigorifero in un sacchetto di carta  chiuso. Si manterranno freschi per circa una settimana. I funghi secchi devono essere conservati in un contenitore di vetro ermeticamente chiuso sia nel frigorifero o nel congelatore dove rimarranno freschi da sei mesi ad un anno.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

Funghi Shiitake

I funghi sono molto porosi, quindi se esposti a troppa acqua  la assorbono rapidamente, diventando mollicci. Pertanto, il modo migliore per pulire i funghi senza sacrificare la loro struttura e gusto, è pulirli usando pochissima acqua. Per fare questo, pulire semplicemente con un panno, un tovagliolo di carta o della carta cucina leggermente umidi.

Se i funghi freschi dovessero rinsecchirsi perché conservati troppo a lungo, ammollare  in acqua per 30 minuti.

Il modo più sano di cottura dei funghi Shiitake

Consigli di cucinare i funghi shiitake saltandoli  in padella per il massimo sapore e la nutrizione. Scaldare 3 cucchiai di brodo a fuoco medio in una padella di acciaio inox. Quando il brodo comincia a evaporare aggiungere i funghi a fette . Soffriggere per 7 minuti. E ‘meglio mescolare continuamente per gli ultimi 4 minuti di cottura. condire con le vostre erbe e spezie preferite.

Idee rapido di utilizzo

  • I funghi Shiitake sono tradizionalmente aggiunti nella zuppa di miso.
  • Saltare i funghi i con cipolle e aglio e prezzemolo. Servire come contorno o come condimento sopra pollo, manzo, agnello o selvaggina.
  • Per dare al vostro brodo vegetale un sapere più intenso, aggiungere i funghi shiitake secchi.
  • Per un piatto di pasta asiatico semplice e veloce e sano funghi shiitake
Funghi shiitake e le purine

I funghi shiitake in natura contengono sostanze chiamate purine. Le purine si trovano comunemente nelle piante, negli animali e negli esseri umani. In alcuni individui sensibili ai problemi legati alle purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Poiché le purine possono formare acido urico, un eccesso di accumulo di purine nel corpo può portare a un eccesso di accumulo di acido urico.
Due esempi dei problemi legati acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assunzione di alimenti contenenti purina, sono : “la gotta” e la formazione dei calcoli renali. Per questo motivo, le persone con problemi renali o gotta può decidere di limitare o evitare l’assunzione di cibi contenenti purine come funghi shiitake

 

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Merluzzo

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La polpa bianca dall’aroma delicato del merluzzo bianco, è disponibile tutto l’anno ed è uno meraviglioso sostituto delle proteine della carne, che con la sua versatilità  lo rende facilmente adattabile a tutti i metodi di cottura.

Il merluzzo oltre ad essere un eccellente fonte, a basso contenuto calorico, di proteine ​​(una porzione 100 grammi di merluzzo ne contiene più di 21 grammi),  contiene una varietà di sostanze nutritive molto importanti ed è stato anche dimostrato essere utile in diverse condizioni di salute.

Profilo nutrizionale

Il merluzzo è un’ottima fonte di vitamina B12, B3, B6, acido pantotenico, selenio, iodio, fosforo e proteine. E ‘anche una buona fonte di colina, nonché di niacina, potassio, molibdeno e acidi grassi omega-3.

  • Una dieta ricca di Omega 3 migliora l’umore, riduce la depressione
  • I grassi Omega-3 , DHA (acido docosaesaenoico), contrastano l’Alzheimer a placche, l’Alzheimer e  il declino cognitivo correlato all’età.
  • Il merluzzo e altri pesci grassi proteggono dal cancro del rene.
  • Riduce il rischio di leucemia, mieloma multiplo, e linfoma non Hodgkins
  • Pesci ricchi di Omega-3 proteggono dal cancro colon-rettale.
  • Protegge dal cancro in generale.
  • Pesce, frutta e verdura proteggono dalla trombosi venosa profonda, e dall’embolìa polmonare.
  • Aiuta a prevenire e controllare la pressione alta.
  • Mangiare pesce ogni giorno fornisce sostanzialmente più protezione contro l’attacco di cuore
  • Due porzioni di pesce ricchi di  Omega-3 alla settimana possono abbassare i trigliceridi.
  • Protegge dall’ aritmia cardiaca

Riduzione del rischio di degenerazione maculare

Una dieta ricca di omega-3, acidi grassi essenziali, in particolare del pesce, offre una protezione significativa contro la degenerazione maculare (AMD) sia precoce che tardiva, lo dimostrano due studi pubblicati nel numero di luglio 2006 di Archives of Ophthalmology.

Nella degenerazione maculare in età tardiva, l’area retrostante la retina chiamata macula, che controlla la visione finale, si deteriora, con conseguente perdita della visione centrale e persino cecità. L’ AMD è la principale causa di cecità nelle persone  oltre 50 anni, che colpisce più di 30 milioni di persone in tutto il mondo.

Uno studio australiano del Blue Mountains Eye Study,  ha arruolato un cam-pione di 3654 tra uomini e donne di età superiore ai 49 anni.

  • Un primo  gruppo ha utilizzato  almeno una volta alla settimana pesce ricco di omega-3, questa condizione  ha prodotto una riduzione del 42% del rischio di inizio di AMD.
  • Un secondo gruppo ha utilizzato pesce ricco di omega-3, almeno tre volte alla settimana al quale è stato associato a una riduzione del 75%  di AMD tardiva.

Mangiare pesce almeno due volte a settimana riduce il rischio di AMD del 36% rispetto a coloro che ne mangiavano meno di una porzione di pesce a settima-na.

Come acquistare e conservare

  • Proprio come per un  qualsiasi pesce, è meglio acquistare il merluzzo presso un negozio che gode di buona reputazione. Conoscere un pescivendolo di fiducia è un buon modo per avere una fonte sicura da cui acquistare il pesce.
  • Il merluzzo fresco e intero deve essere sepolto dal ghiaccio, mentre i filetti devono essere posizionati sulla parte superiore del ghiaccio. La polpa dei filetti di merluzzo deve brillare e la polpa essere compatta.
  • L’olfatto è un buon indicatore di freschezza. Dal momento che non si può sentire l’ odore attraverso la pellicola di plastica, se avete la possibilità, non acquistate i pezzi che sono preconfezionati. Una volta che il pescivendolo avvolge il pesce da voi acquistato e arriva nelle vostre mani, l’odore passa attraverso la carta da imballo, e se non si sente l’odore giusto, potete  sempre restituirlo.
  • Quando si conservano  tutti i tipi di pesce, tra cui il merluzzo, è importante mantenere costante il freddo perché il  pesce è molto sensibile alla variazione di temperatura. Pertanto, dopo l’acquisto del  merluzzo o di altri pesci assicurarsi di porlo in  frigorifero al più presto possibile. Se non avete la possibilità di tornare subito a casa dopo l’acquisto, perché dovete fare altre commissioni, e utile portarvi dietro una borsa frigo dove inserire il baccalà per assicurarsi che rimanga freddo e non si rovini. Questo metodo lo utilizzo anche nella stagione estiva.
  • La temperatura nella maggior parte dei frigoriferi è leggermente più calda rispetto alla temperatura ideale di conservazione dei pesci. Pertanto, per garantire la massima freschezza e qualità, è importante utilizzare metodi speciali di conservazione in modo da creare la temperatura ottimale di mantenimento. Uno dei modi più semplici è quello di mettere il merluzzo bianco, ben avvolto e chiuso, in una teglia piena di ghiaccio. La teglia e il pesce deve poi essere posto sul ripiano più basso del frigorifero, che è la zona più fresca. Rifornire di ghiaccio nuovo una o due volte al giorno.

Durata di conservazione
La durata del tempo di conservazione del merluzzo in frigorifero con il metodo sopra indicato dipende da quanto fresco è al momento dell’acquisto, cioè quando è stato pescato. Il pesce che è stato catturato il giorno prima dell’acquisto può essere conservato per circa quattro giorni, mentre il pesce che è stato catturato la settimana prima può essere conservato solo per circa uno o due giorni.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

 Si consiglia di mangiare il merluzzo cotto alla griglia o al forno, ma non fritto, questo per ridurre il rischio di fibrillazione atriale, il tipo più comune di aritmia cardiaca, soprattutto negli anziani. Mangiare pesce fritto, tuttavia, non dà nessuna protezione né benefici. Non solo il pesce fritto fornisce un minor numero di acidi grassi omega-3, in più la frittura porta  nel pesce grassi carichi di radicali liberi con l’olio di frittura .

Il modo più sano per la cottura del merluzzo.

Mettere il merluzzo su un piano  cottura,  calcolando 7 minuti per ogni 2.5 cm di spessore per un grado ottimale di cotturaQuesto dato può variare a seconda del singolo pescee della temperatura della sorgente di calore.

IDEE RAPIDE

  • In una casseruola far saltare leggermente le cipolle,  l’agliole verdure e i condimenti preferitie, unire del brodo e infine il merluzzo per fare una deliziosa zuppa di pesce.
  • Brasare il merluzzo  con pomodori, oliveaglio ed erbe aromatiche.
  • Il merluzzo cotto in camicia è facile.  Basta coprire con acqua o brodo caldiaggiungere un po ‘di succo di limoneil prezzemoloe lasciate cuocere finché la polpa diventa opaca e si sfalda leggermente.
  • Servire il merluzzo al vapore in una grande ciotola poco profonda, su un sottile strato di zuppa di misoGuarnire con scalogno tritatodaikon e funghi shiitake.
  • Cuocere il merluzzo in forno ricoperto da erbe fresche tritate, come l’erba cipollina, il dragoncelloil cerfoglioe un po’ di succo di limone fresco e brodo.

Merluzzo e purine

Il merluzzo contiene sostanze chiamate in natura purine. Le purine si trovano comunemente nelle piante, negli animali ed negli esseri umani. In alcuni individui che sono sensibili ai problemi legati alle purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Poiché le purine possono contribuire a  formare acido urico, un eccesso di accumulo di purine nel corpo può portare a un eccesso di accumulo di acido urico. La condizione di salute chiamata “gotta” e la formazione di calcoli renali di acido urico sono due esempi di problemi legati all’acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assunzione di alimenti contenenti purina. Per questo motivo, le persone con problemi renali o gotta possono decidere di limitare o evitare l’assunzione di cibi contenenti purine come il merluzzo.

 

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Melone Cantalupo

melone cantalupo
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A volte ci dimentichiamo quanto sia importante il melone come fonte di vitamina A (sotto forma di carotenoidi). La polpa del melone è spesso di colore arancio pastello rispetto al colore più vivace di altre per esempio delle arance. I ricercatori hanno recentemente  misurato il contenuto dei carotenoidi trovati in sei diversi ibridi di melone cantalupo coltivati in California  e hanno scoperto che il loro contenuto di beta-carotene può raggiungere livelli molto alti fino a 3.138 microgrammi (per 100 grammi di peso fresco). Questo è di circa  30 volte superiore al contenuto di beta-carotene derivante dalle arance fresche. Anche se, questa ricchezza di nutrienti contenuti nel melone cantalupo non lo pone ancora ai livelli della fascia del beta-carotene fornito dalle carote fresche (circa 8.300 microgrammi), è ancora un aspetto di come questo frutto goloso sia fin troppo spesso trascurato.

Profilo Nutrizionale

Il melone contiene una grande varietà di fitonutrienti antiossidanti e antiinfiammatori, inclusi i carotenoidi alfa-carotene, beta-carotene, luteina, beta-criptoxantina e zeaxantina; la luteolina flavonoidi; gli acidi organici ferulico e acido caffeico; e due cucurbitacins-cucurbitacin B e cucurbitacin E. Cantalupo è un’ottima fonte di vitamina A (sotto forma di carotenoidi) e la vitamina C. È anche una buona fonte di potassio e una buona fonte di fibra alimentare, vitamina B1, vitamina B3 (niacina), vitamina B6, folati, magnesio, rame, e la vitamina K.

Il melone offre una vasta gamma di antiossidanti che aiutano a prevenire lo stress ossidativo e una vasta gamma di  fitonutrienti anti-infiammatori che aiutano a prevenire l’infiammazione eccessiva tanto dannosa per la salute. Tuttavia, soprattutto nella ricerca animale ci sono studi promettenti relativi al diabete. I ricercatori hanno dimostrato che l’assunzione dei fitonutrienti del melone possono regolare la produzione dell’insulina e il metabolismo degli zuccheri nel sangue. Inoltre, l’assunzione di estratti di melone, ha positivamente sorpreso nel ridurre lo stress ossidativo nei reni di animali sofferenti di diabete, e per migliorare la resistenza all’insulina negli animali diabetici.

Come sceglierlo e conservarlo

scelta melone

soppesare – tastare – odorare – picchiettare cliccare sulla foto per ingrandire (wikihow)

Trovare un melone di buona qualità e di giusta maturazione, a volte è una sfida, perché spesso sono raccolti ancora acerbi in modo da garantire una buona resistenza  durante il processo di spedizione. Però ci sono molti indizi che possono aiutarci a trovare un melone maturo.

  • Il primo è quello di prenderlo semplicemente  in mano  e di sentire il suo peso, più pesante di quanto ci si aspetterebbe. Se è così, questa è una buona cosa, perché è indice di maturazione.
  • Si può picchiettare con le nocche delle dita delle mani sul melone e ascoltare il suono che fa. Se il suono è sordo e  profondo, è un’altra indicazione che si sta tenendo in mano un melone maturo. Se invece il suono è più acuto e vuoto, il melone non è probabilmente maturo.
  • Premendo delicatamente con il pollice sulla sommità di un melone maturo (il gambo, con cui era attaccato alla pianta), si dovrebbe sentire  cedere leggermente la superficie. Se invece questo punto dovesse risultare eccessivamente morbido o addirittura soffice, il melone è probabilmente troppo maturo.
  • Una buona idea è un rapido controllo col tatto le diverse zone del melone, in modo da rendersi conto che non ci siano ammaccature o danni.
  • Annusare il fondo del melone (la parte opposta all’estremità del gambo dove era attaccato alla pianta) può essere utile per determinare la sua maturazione. Meloni acerbi sono quasi privi di odore. I meloni maturi hanno un profumo delizioso, ma non invadente. Se il profumo è troppo forte con un sentore di alcool, il melone è probabilmente troppo maturo.

 

Arrivati a casa, mettere il  melone  maturo subito in frigorifero, idealmente in un scomparto apposito dove c’è un’umidità leggermente più alta. Tre o quattro giorni circa è il tempo massimo di conservazione.

Se si decide di acquistare un melone acerbo, è bene lasciarlo a temperatura ambiente (non refrigerato) per un paio di giorni.

Indipendentemente dal fatto che un melone sia maturo o acerbo, non dovrebbe mai essere lavato fino al momento dell’uso e del taglio. Non importa quanto bene si asciughi il melone dopo il lavaggio, la superficie del melone assorbirà umidità durante il lavaggio. Questa umidità aggiunta, aumenterà la probabilità di formazione di muffe e diminuirà la durata del melone.

SUGGERIMENTI PER EVITARE CONTAMINAZIONI BATTERICHE. Clicca qui

UTILIZZO RAPIDO:

  • Aggiungete un po ‘d’acqua frizzante al succo fresco di melone frullato  per un drink delizioso e  rinfrescante nei mesi caldi dell’anno.
  • In un frullatore, ridurre in purea il  melone insieme a pesche morbide e pelate per fare una deliziosa zuppa fredda. Aggiungere il succo di limone e miele a piacere.
  • Fette di melone ricoperte di yogurt e menta tritata.

REAZIONI ALLERGICHE:
Il melone cantalupo non è un alimento con contenuti allergenici, non è noto per contenere quantità misurabili di ossalati o purine.

 

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Uova di pesce

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Uova di tonno, salmone, muggine.

La vitamina D è sicuramente la beniamina degli integratori del momento per i suoi effetti benefici nel ridurre con molte probabilità molti tipi di cancro, malattie cardiache e malattie autoimmuni. I dati della ricerca sono semplicemente troppo importanti per poterli ignorare.

Che cosa succede se si vive in un clima in cui è difficile ottenere per buona parte dell ‘anno, una dose giornaliera  sufficiente di raggi del sole UVB, per produrre vitamina D attraverso la pelle?

Chiaramente, prendendo ogni giorno, più di un cucchiaino o due di olio di fegato di merluzzo, per cercare di aumentare i livelli di vitamina D non è la risposta a queste situazioni. Troppo olio di fegato di merluzzo al giorno può risultare una dose troppo alta di acidi grassi omega 3. Troppi grassi omega 3 non vanno bene così come troppo pochi, in quanto entrambi gli scenari si traducono in condizioni infiammatorie nel corpo.

In tali casi, grandi dosi di vitamina D sono ovviamente necessarie in aggiunta alla dose giornaliera di olio di fegato di merluzzo.

Tuttavia, c’è un modo migliore e più sicuro per aumentare rapidamente i livelli ematici di vitamina D senza rischiare con le alte dosi potenzialmente pericolose di  vitamina D  assunte in gocce o pillole!

Le uova di pesce, sono state un cibo molto apprezzato dagli indigeni del Sud America, che per procurarsele in forma essiccata viaggiavano per centinaia di chilometri spostandosi dai loro villaggi di montagna verso il mare . Questo super-cibo veniva somministrato anche alle donne in età fertile per garantire neonati e bambini sani e robusti.

In altre latitudini, anche gli eschimesi consumano uova di pesce, in particolare quelle del salmone. Per avere un consumo costante di uova di pesce anche durante i mesi invernali, vengono essiccate, e fra i vari motivi, anche loro le utilizzano  per l’alimentazione speciale delle donne in gravidanza.

Non c’è da stupirsi se le uova di pesce siano così molto apprezzate da autoctoni isolati. Secondo un’analisi effettuata dalla Weston A. Price Foundation, un solo cucchiaio di uova di pesce contiene circa 17.000 unità internazionali di vitamina D! Inoltre, le uova di pesce contengono  omega3 vitamine A, vitamina K2, zinco, iodio, e supporto in grandi quantità  per il cervello  acidi grassi Omega3 DHA.

Un cucchiaio di uova di pesce, fornisce una quantità di vitamina D come mezza dose  di vitamina D del fabbisogno giornaliero per la pelle!

Vitamina A e Vitamina K2  lavorano in sinergia con la vitamina D per prevenire la tossicità e la calcificazione dei tessuti molli, ossa, cuore, e  reni, i sintomi caratteristici di sovradosaggio di vitamina D.

Con queste informazioni, parrebbe più saggio usare uova di pesce, come supplemento di vitamina D piuttosto che le gocce e le pillole di vitamina D potenzialmente pericolose e non testate.

La verità è che nessuno sa veramente circa gli effetti a lungo termine nell’assunzione di grandi dosi di vitamina D. Piuttosto che essere una cavia forse è più saggio utilizzare un supporto sicuro ed efficace della vitamina D  che gli eschimesi e le tribù di montagna  del Sud America utilizzano quando la luce del sole non è un’opzione prontamente disponibile.

Dove trovare le uova di pesce?

Le uova di salmone si trovano in piccoli vasi di vetro nelle pescherie o alimentari di fascia superiore. Assicurarsi di trovare le uova senza conservanti o coloranti aggiunti. Gli unici ingredienti devono essere uova di pesce, sale e acqua. Se si riesce a trovare una fonte fresca o secca  (bottarga) di uova, tanto meglio!

Si possono assumere le  uova di salmone direttamente col cucchiaio. Mangio 1/4 – 1/2 cucchiaino al mattino con la colazione un paio di volte a settimana. Se non si è sicuri di gradire d’impatto del gusto, provare poco per volta per abituarsi. Se non ci si riesce ad abituare al gusto in purezza delle uova di pesce, provare su alcuni cracker con un po’ di formaggio fresco tipo Philadelphia. Le uova di pesce sono un metodo e delizioso per aumentare rapidamente la vitamina D e mantenerne i livelli ottimali.

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Carote

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Dimenticate le pillole di vitamina A. Con questo super alimento arancione, si ottiene in maniera naturale la vitamina A e una serie di altri benefici per la salute.

Benefici per la salute

Le carote sono forse più note per la loro ricca offerta di nutrienti antiossidanti e per la pro-vitamina beta-carotene. Tuttavia, questi deliziosi tuberi sono anche fonte di una grande varietà di antiossidanti e di altri nutrienti di supporto alla salute. Le aree di cui si trae beneficio derivanti dagli antiossidanti, dei benefici cardiovascolari e dei benefici anti-cancro sono le zone dove la ricerca é focalizzata circa l’assunzione alimentare di carote.

Proprietà nutritive e benefici antiossidanti
Per quanto riguarda le proprietà nutritive, la carota si configura come vera e propria miniera di minerali: ferro, calcio, magnesio, rame, zinco. Ma non solo: la carota apporta pro-vitamina A (carotenoidi), vitamina B e C; tra tutti i vegetali rappresenta  la fonte più ricca di beta-carotene, che viene trasformato in vitamina A dall’organismo in caso di bisogno. Tutte le varietà di carote contengono quantità preziose di nutrienti antiossidanti. E comprendono antiossidanti tradizionali come la vitamina C, così come antiossidanti fitonutrienti come il beta-carotene. Ma l‘elenco degli antiossidanti e dei fitonutrienti delle carote non è  limitato al beta-carotene. L’elenco include:

  • Carotenoidi
    • alfa-carotene
    • beta-carotene
    • luteina
  • Acidi idrossicinnamici
    • acido caffeico
    • acido cumarico
    • acido ferulico
  • Anticiani
    • Cianidina
    • Malvidina

Le diverse varietà di carote contengono diverse quantità di fitonutrienti antiossidanti. Le carote rosse e viola, per esempio, sono più note per il contenuto più ricco di antociani. Le arancioni sono particolarmente ricche di beta-carotene, che rappresenta il 65% del loro contenuto totale di carotenoidi. Nelle carote gialle, il 50% dei carotenoidi totali provengono dalla luteina.

Salute degli occhi

1. migliora la visione
Le carote sono ricche di beta-carotene, che viene convertito dal fegato in vitamina A. La vitamina A è trasformata nella retina, in rodopsina, un pigmento viola necessaria per la visione notturna.
E’ stato dimostrato che il Beta-carotene  protegge contro la degenerazione maculare e la cataratta senile. Uno studio afferma inoltre che su un campione di persone che assimilavano abitualmente nella loro dieta il beta-carotene hanno avuto il 40 per cento di rischio in meno di degenerazione maculare rispetto a quelli che ne consumavano poco.

Read more: http://www.care2.com/greenliving/10-benefits-of-carrots.html#ixzz3WlELhpQZ

I ricercatori del Jules Stein Institute presso l’University of California a Los Angeles hanno stabilito su un campione di donne che assumevano razioni di carote almeno due volte a settimana – in confronto a donne che ne consumavano meno di una razione a settimana – avevano tassi significativamente più bassi di glaucoma (danni al nervo ottico spesso associato all’eccessiva pressione all’interno dell’occhio). L’assunzione di acetato di geranile – uno dei fitonutrienti, presente nei semi di carota (e qualche volta estratto dall’olio di semi di carota purificato), è anche stato ripetutamente associato alla riduzione di rischio della cataratta in base a studi sugli animali. Tuttavia, i ricercatori devono ancora verificare sugli esseri umani, la quantità in porzione utile da assumere di acetato di geranile della carota e l’impatto dell’assunzione alimentare per quanto riguarda il rischio di cataratta.

Come sceglierle e selezionarle

La carota deve essere compatta e liscia al tatto, e di un colore luminoso. Più il colore della carota è arancione, più il beta-carotene è presente. Evitare le carote che sono eccessivamente molli o gommose. Inoltre, se le carote non hanno le loro foglie attaccate, guardare il gambo e assicurarsi che non sia di colore scuro, perché questo significa che sono vecchie. Dal momento che gli zuccheri sono concentrati nel centro delle carote, in genere quelle con diametro superiori avranno un nucleo più grande e quindi sono più dolci.

Le carote sono verdure molto resistenti, se conservate correttamente. Il trucco per preservarne la freschezza è quello di evitare l’umidità. Per fare questo, assicurarsi di conservarle nella parte più fredda del frigorifero in un sacchetto di plastica forato o di carta avvolte in un tovagliolo di carta, che ridurrà la quantità di condensa che si può formare. In questo modo si possono mantenere fresche per circa due settimane. La ricerca ha dimostrato che il valore dell’isomero del beta-carotene, è stabile conservate correttamente. Le carote devono essere conservate lontano da mele, pere, patate e altri frutti e ortaggi che producono gas etilene in quanto le farà diventare amare. Se si acquistano carote con le foglie verdi, le cime dovrebbero essere tagliate prima di riporle in frigorifero, poiché causano umidità facendole appassire prematuramente.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

Lavare le radici delle carote e strofinate delicatamente con una spazzola per verdure  prima di mangiarle. Se le carote provengono da agricoltura biologica, non è necessario sbucciarle. Se non sono coltivati ​​organicamente, sbucciatele; la maggior parte tutte le carote a coltura convenzionale sono trattate ​​con pesticidi e altre sostanze chimiche. Se il gambo è verde, dovrebbe essere tagliato via perché  amaro. A seconda della ricetta o delle preferenze personali, le carote possono essere lasciate intere o tagliate a julienne, grattugiate, tritate, tagliate a bastoncini o a rondelle.

Le carote sono deliziose  sia crude che cotte. Mentre il riscaldamento elevato spesso può danneggiare alcuni dei delicati fitonutrienti nelle verdure, il beta-carotene, come si trova nelle carote, è stato dimostrato di essere sorprendentemente termostabile. In realtà, il beta-carotene delle carote “può diventare più biodisponibile attraverso una salutare cottura a vapore. Tuttavia, fate attenzione a non cuocere troppo le carote se volete che le vostre carote  mantengano il loro sapore e nel complesso  il suo grande valore nutrizionale.

Il modo più sano per la cottura delle carote

Di tutti i metodi di cottura, la mia preferita è la cottura a vapore. Si ritiene fornisca maggiore sapore ed essere un metodo efficace per non disperderei suoi nutrienti nell’ac-qua della bollitura.
Per le carote al vapore, riempire il fondo della pentola con 2 centimetri di acqua e portare ad ebollizione. Tagliare le carote in pezzi da 2,5 cm di spessore e cuocere a vapore per 5 minuti. Trasferire in una ciotola. Per dare più sapore, condire con dell’olio fatto leggermente rosolare insieme ad un spicchio d’aglio in  camicia.

Utilizzo rapido

  • Carote crude tritate da aggiungere alle insalate.
  • Carote tritate, barbabietole e mele, insieme in insalata.
  • Per una  minestra rapida e nutriente, che può essere servita calda o fredda, frullare con il mixer carote e patate cotte  e aggiungere erbe e spezie a piacere.
  • Bastoncini di carote speziate: sono una variante saporita sulle tavole. Immergete i bastoncini di carote in acqua calda speziata con pepe di Caienna, semi di coriandolo e sale. Lasciare raffreddare, scolare e servire.

 

Fonte di riferimento ed approfondimento: whfoods.org

 

 

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Cavolfiore

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Apprezzato cotto o crudo, il cavolfiore è un grande complemento al nostro modo più sano di mangiare, ed è disponibile tutto l’anno. Mentre le verdure a foglia verde possono contenere più clorofilla, il cavolfiore è ricco di sostanze nutritive e, come i suoi cugini, cavoli, cavolini di Bruxelles, broccoli etc, fornisce composti salutari che non si trovano in molte altre verdure.Il cavolfiore, è una una verdura appartenente alla famiglia delle crucifere. Ha una testa compatta , con una dimensione media di 15 cm. di diametro, composta di boccioli sviluppati. I fiori sono collegati a uno stelo centrale. Intorno alle cimette ci sono delle foglie verdi,  che le proteggono dalla luce del sole, impedendo lo sviluppo della clorofilla. Mentre questo processo contribuisce alla colorazione bianca della maggior parte delle varietà, il cavolfiore ha anche delle varietà con colorazione verde chiaro e viola.

Profilo nutrizionale

Il cavolfiore è una fonte eccellente di vitamina C, vitamina K, acido folico, acido pantotenico, e vitamina B6. E’ una buona fonte di colina, fibra alimentare, acidi grassi omega-3, manganese, fosforo e biotina. Inoltre, è una buona fonte di vitamina B2, proteine, vitamina B1, niacina, e magnesio.

Benefici antiossidanti del cavolfiore

Il cavolfiore è un’eccellente fonte di vitamina C, e di manganese, ci fornisce due antiossidanti convenzionali fondamentali. Ma il suo supporto antiossidante si estende ben oltre i nutrienti convenzionali nel regno di fitonutrienti. Beta-carotene, beta-criptoxantina, acido caffeico, acido cinnamico, acido ferulico, quercetina, rutina,e campferolo sono tra i principali fitonutrienti antiossidanti del cavolfiore. Questo ampio spettro di antiossidanti di sostegno aiutano a ridurre il rischio di stress ossidativo nelle nostre cellule. Lo stress cronico ossidativo  significa una presenza cronica di un surplus di molecole contenenti un eccesso di radicali liberi, che portano a un danno cumulativo alle  molecole di queste cellule, è un fattore di rischio per lo sviluppo della maggior parte dei tipi di cancro. Se forniamo una grande varietà di nutrienti antiossidanti, il cavolfiore è uno di loro ed aiuta ad  abbassare il nostro rischio di cancro, per evitare lo stress ossidativo cronico.

Come fonte eccellente di vitamina K, il cavolfiore ci fornisce uno dei nutrienti anti-infiammatori caratteristici. La vitamina K agisce come regolatrice diretta della nostra risposta anti-infiammatoria

Decine di studi collegano le l’assunzione del cavolfiore alla prevenzione del cancro, in particolare per quanto riguarda i seguenti tipi di cancro: cancro alla vescica, cancro al seno, cancro del colon, cancro della prostata e il cancro ovarico.

Cavolfiore e supporto cardiovascolare

Gli scienziati non hanno sempre riferito i problemi cardiovascolari alla componente infiammatoria centrale, ma il ruolo dell’ infiammazione è diventato sempre più fondamentale per la comprensione delle malattie cardiovascolari. Il supporto anti-infiammatorio offerto dal cavolfiore (compresa la vitamina K e omega-3 contenuti) lo rende un alimento anche in grado di fornire benefici cardiovascolari, proteggendo i vasi sanguigni e la circolazione.

Vantaggi del cavolfiore

Come fonte eccellente di vitamina K, il cavolfiore ci fornisce uno dei nutrienti anti-infiammatori caratteristici. La vitamina K agisce come regolatrice diretta della nostra risposta anti-infiammatoria. Inoltre, uno dei glucosinolati trovati nel cavolfiore, la glucobrassicina, può essere facilmente convertita in una molecola chiamata isotiocianato ITC, o indolo-3-carbinolo. I3C è un composto anti-infiammatorio che funziona a livello genetico, e così facendo, impedisce l’apertura di risposte infiammatorie in fase molto precoce. Come lo stress ossidativo cronico e la capacità indebolita di detossificazione cronica, può aumentare significativamente il  rischio di tumori e di altre malattie croniche.

Come scegliere e selezionarlo

Al momento dell’acquisto del cavolfiore, cercare la testa di un colore bianco crema, compatta al tatto in cui i grappoli  non siano separati. Evitare i cavolfiori di colore opaco e macchiati. I cavolfiori che sono circondati da molte foglie verdi e spesse sono meglio protetti e quindi più freschi. La sua dimensione non è legata alla sua qualità, scegliere quelli più adatti alle vostre esigenze. Di solito se si acquistano i cavolfiori confezionati nel cellophane, troverete al 99%, sul taglio della base, l’etichetta del peso e prezzo, che non consente di verificarne la freschezza.
Conservare il cavolfiore crudo in un sacchetto di carta o di plastica in frigorifero, dove si conserva per una settimana al massimo. Per evitare che l’umidità si sviluppi in maniera eccessiva, conservarlo con il lato della base verso il basso.
Se si acquistano le cime del cavolfiore pre-tagliate, consumarle entro uno o due giorni,  dopo perderanno la loro freschezza.  Dopo la cottura, si può conservare in frigorifero e consumare entro due o tre giorni.

Suggerimenti per la preparazione cavolfiore

Le cime del cavolfiore sono la parte della pianta più usata dalla maggior parte delle persone. Tuttavia, il gambo e le foglie sono ugualmente commestibili e sono particolar-mente buone in aggiunta alle minestre e zuppe.

Per tagliare il cavolfiore, rimuovere le foglie esterne e poi tagliare le cime alla base dove si incontrano i gambi. Si può inoltre tagliare,  se si desiderano pezzi che più piccoli o di dimensioni uniformi. Togliere qualsiasi colorazione marrone sulle cime.

Il cavolfiore contiene dei fitonutrienti che nella fase di riscaldamento della cottura rilasciano composti solforati odorosi. Questi odori diventano più forti più si prolunga il tempo di cottura. Se si vuole ridurre al minimo l’odore, basta mantenere una consistenza croccante, riducendo il tempo di cottura e la conseguente perdita di nutrienti.

Alcuni fitonutrienti possono reagire con la lega di alcune pentole e causare al cavolfiore l’assunzione di una tonalità marrone. Per evitare questo, aggiungere un po ‘di succo di limone nell’acqua in cui si sbollenta il cavolfiore.

Un metodo sano di cottura

Di tutti i metodi di cottura, un metodo sano è la cottura al salto. E’ un metodo che fornisce  maggior sapore ed è anche un metodo che evita la dispersione dei nutrienti mantenendoli concentrati. Tagliare le cimette del cavolfiore in quarti e lasciate riposare per almeno 5 minuti per migliorare i suoi benefici salutari. Scaldare in una casseruola,  5 cucchiai di brodo, (vegetale o di pollo) o di acqua. Una volta portata a bollore,  aggiungere le cimette del cavolfiore (tagliate in quarti) e la curcuma, e coprire. Saltare per 5 minuti.

Utilizzo rapido

  • Purea di cavolfiore cotto, aggiungere semi di finocchio e altre erbe e spezie preferite e servirla come zuppa.
  • A causa della sua forma e gusto, le cimette di cavolfiore si prestano ad essere consumate crude ed essere immerse nelle salse di accompagnamento.

Cavolfiore e purine.

Il cavolfiore contiene naturalmente delle sostanze chiamate purine. Le purine si trovano comunemente nelle piante, negli animali e negli esseri umani. In alcuni individui più sensibili ai problemi legati alle purine, l’eccessiva assunzione di queste sostanze può causare problemi di salute. Un eccesso di accumulo delle purine nel corpo può portare ad un eccesso di acido urico. La “gotta” e la formazione di calcoli renali sono due esempi dei problemi legati all’acido urico che possono essere collegati ad un’eccessiva assunzione di alimenti contenenti purine. Per questo motivo, gli individui con problemi renali o gotta possono decidere di limitare o di evitare l’assunzione di cibi contenenti purine, come il cavolfiore.

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Cime di rapa

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Benefici per la salute

Le cime di rapa a buon diritto, sono state incluse nell’elenco delle verdure crucifere che, sulla base di decine di studi hanno determinato potenziali benefici per la salute. La connessione tra le cime di rapa e la prevenzione del cancro non dovrebbe sorprendere, in quanto le cime di rapa forniscono un supporto speciale con sostanze nutritive a difesa dei tre sistemi del corpo che se compromessi, sono strettamente connessi come concause dello sviluppo del cancro. Questi tre sistemi sono (1) sistema di detossificazione del corpo, (2) il suo sistema antiossidante, e (3) il suo sistema infiammatorio /anti-infiammatorio. Se si dovessero verificare squilibri cronici  in uno qualsiasi di questi tre sistemi, possono aumentare i rischi di cancro. Se questi squilibri in tutti e tre i sistemi si verificano contemporaneamente, aumenta il rischio di cancro in modo significativo. Tra tutti i tipi di cancro la cui prevenzione e protezione è più strettamente associata all’assunzione delle cime di rapa sono: il cancro della vescica, il cancro al seno, il cancro del colon, il cancro del polmone, il cancro alla prostata, e il cancro ovarico.

Supporto Disintossicante

La maggior parte delle tossine che sono presenti nel nostro corpo devono essere disintossicate ed eliminate dal nostro corpo in modo da consentire di rimanere in buona salute. L’ esposizione prolungata alle tossine è un fattore di rischio per molte malattie croniche, tra cui i tumori. Molti dei diversi tipi di cellule del nostro corpo hanno sistemi di disintossicazione per neutralizzare le tossine, ma questo non è abbastanza.
Il sostegno fornito dalle cime di rapa includono nutrienti antiossidanti per incrementare le attività di detossificazione. Le cime di rapa contengono anche fitonutrienti chiamati glucosinolati che possono aiutare ad attivare gli enzimi della detossificazione e regolarne la loro attività. Due glucosinolati chiave che sono stati chiaramente identificati nelle cime di rapa in quantità significative, come la gluconasturtiina e il glucotropaeolin. Se non riusciamo a dare al sistema di detossificazione del nostro corpo un adeguato supporto nutrizionale, continuandolo ad esporlo alle tossine indesiderate attraverso il nostro stile di vita e le nostre scelte alimentari, possiamo mettere a rischio le nostre cellule nel diventare cancerogene. Questo è uno dei motivi per cui è così importante portare le cime di rapa e le altre verdure crucifere nella nostra dieta abituale.

Benefici antiossidanti
Sono un’ottima fonte di vitamina C, vitamina E, beta-carotene, e manganese, le cime di rapa garantiscono il massimo supporto a livello di quattro nutrienti antiossidanti convenzionali. Ma il supporto antiossidante fornito dalle cime di rapa si estende ben oltre questi nutrienti convenzionali e  nel regno di fitonutrienti. Acidi idrossicinnamici , la quercetina, miricetina, isorhamnetin, e kaempferol sono tra i principali fitonutrienti antiossidanti forniti dalle cime di rapa. Questo ampio sostegno dello spettro antiossidante aiuta a ridurre il rischio di stress ossidativo nelle nostre cellule. Se forniamo  una gamma diversificata di nutrienti antiossidanti, le cime di rapa possono contribuire a ridurre il nostro rischio di cancro, aiutando ad evitare lo stress ossidativo cronico ed indesiderato.

Benefici anti-infiammatori

Le cime di rapa sono  un’ottima fonte di vitamina K, e una buona fonte di acidi grassi omega-3 (sotto forma di acido alfa-linolenico, o ALA). Lo stress ossidativo cronico e la capacità indebolita di detossificazione  cronica, portano all’ infiammazione cronica,  aumentando in maniera significativa il rischio di tumori e di altre malattie croniche (in particolare le malattie cardiovascolari).

Come selezionarle e conservare

Le cime di rapa sono di solito disponibili con le loro radici attaccate. Cercate le foglie verdi che sono senza macchie gialle, al tatto croccanti, e di un profondo colore verde. Se avete acquistato le cime di rapa con le radici attaccate, rimuoverle dalla radice. Conservare le radici e le foglie verdi in sacchetti di plastica separati, eliminando la maggior quantità di aria possibile dai sacchetti. In frigorifero, le parti verdi dovrebbero mantenersi fresche per circa 4 giorni.

Preparazione e cottura

Sciacquare le cime di rapa sotto acqua corrente fredda. Tritare le foglie verdi in piccole strisce per  una cottura rapida ed uniforme. Per ottenere i maggiori benefici per la nostra salute dalle cime di rapa, si consiglia di lasciar riposare per almeno 5 minuti prima della cottura. Cospargere con succo di limone prima di lasciarle riposare può aiutare ad attivare i loro enzimi mirosinasi e aumentare la formazione di isotiocianati benefici contenuti nelle foglie verdi.

Cottura a vapore: Riempire il fondo di una pentola a vapore ( o tipo pastaiola) con 2 centimetri d’ acqua. Mentre l’acqua arriva ad ebollizione, sminuzzare  le verdure. Cuocere a vapore per 5 minuti e conditele semplicemente, con 1 cucchiaio di succo di limone, 1 spicchio d’aglio medio (pressato o tritato), 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, e pepe nero a piacere. Aggiungere i vostri ingredienti  preferiti.

Alcune idee per un utilizzo rapido

  • Saltare le cime di rapa condite con un po ‘di salsa di soia , succo di limone e pepe di Caienna
  • Per un pasto semplice, cime di rapa cotte insieme a fagioli e riso.
  • Saltare le cime di rapa, patate dolci e tofu,  aggiunti ai tuoi cereali preferiti. ( riso,quinoa, miglio, etc)
  • Utilizzare le cime di rapa, nelle  lasagne vegetariane.

Cime di rapa e ossalati

Le cime di rapa sono tra un piccolo numero di alimenti che contengono quantità misurabili di ossalati, sostanze naturali presenti nelle piante, animali e negli esseri umani . Quando i livelli di ossalati diventano troppo concentrati nei fluidi corporei, possono cristallizzarsi e causare problemi di salute.Per questo motivo, per le persone con problemi renali o biliari già esistenti e non trattati, può essere utile  evitare di mangiare le cime di rapa. Studi di laboratorio hanno dimostrato che gli ossalati possono interferire all’assorbimento del calcio nel corpo. .

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Broccoletti

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I Broccoletti sono stati denominati come cibo miracoloso per il nostro organismo. Questi gustosi ortaggi sono ricchi di sostanze nutritive. Non è un caso che più di 300 studi di ricerca su questa famiglia di ortaggi,  siano confluiti in un’unica tesi scientifica che riguarda lo sviluppo del cancro e la sua stretta relazione con i tre problemi metabolici del corpo. Questi tre problemi sono (1) l’infiammazione cronica (2) lo stress ossidativo, e (3) la disintossicazione inadeguata.

Benefici per gli occhi

I broccoletti hanno una combinazione unica di sostanze nutritive, speciali per la salute degli occhi. in essi sono stati trovati due carotenoidi in concentrazioni significative, la luteina e la zeaxantina, che svolgono un ruolo particolarmente importante per la salute degli occhi. Infatti, in nessun altro tessuto del corpo si trova una concentrazione così alta di  luteina come nell’area della porzione esterna della retina (chiamata retina periferica). Analogamente, nella macula vicino alla porzione centrale della retina, la zeaxantina ha un’altissima concentrazione. Per quanto riguarda i rischi che coinvolgono la macula dell’occhio (per esempio, la degenerazione maculare) e i problemi che coinvolgono l’area del cristallino dell’occhio (per esempio la cataratta) si sono dimostrate  entrambe un contrasto efficace tramite l’assunzione di alimenti (compresi i broccoletti) che forniscono notevoli quantità di luteina e zeaxantina.

Profilo nutrizionale

I broccoletti sono una fonte eccellente di vitamina K, vitamina C, cromo e folato. E ‘una buona fonte di fibre alimentari, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina E, manganese, fosforo, colina, vitamina B1, vitamina A (sotto forma di carotenoidi), potassio e rame. Sono anche una buona fonte di vitamina B1, magnesio, acidi grassi omega-3, proteine, zinco, calcio, ferro, niacina e selenio.

Nei broccoletti c’è anche una concentrazione elevata di fitonutrienti. Gli isotiocianati (ITC) a base di glucosinolati sono la chiave per la prevenzione del cancro. Il loro consumo per l’alto potere antiossidante in essi contenuto aiuta a rafforzare le difese immunitarie e spesso viene suggerito per combattere l’Helicobacter pylori, un batterio molto resistente che colonizza la mucosa gastrica generando fastidiose gastriti ed ulcere. I broccoli, come tutti i vegetali, combattono la ritenzione idrica poiché aiutano l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare prodotti chimici nocivi pericolosi. Infine, riducono il rischio di cataratta e proteggono dall’ictus.

Come scegliere

Scegliere i broccoletti con le inflorescenze compatte. Dovrebbero essere di colore uniforme, di colore verde scuro, salvia o verde viola, a seconda della varietà, e senza zone ingiallite. Inoltre, non dovrebbero avere fiori gialli, in quanto questo è un segno evidente di invecchiamento. Il gambo e gli steli dovrebbero essere sodi, senza punti viscidi. Se sono attaccate le  foglie, dovrebbero avere un colore brillante e non appassite.

Conservazione: Inserire i broccoletti in un sacchetto di plastica, eliminando la maggior quantità d’aria possibile dal sacchetto. In frigorifero si conservano per 10 giorni. Non lavare i broccoletti prima di conservarli, perché l’esposizione all’acqua favorisce il deterioramento. In frigorifero le cimette devono essere messe in un contenitore o sacchetto di plastica ben chiuso. Dal momento che la vitamina C contenuta si ossida rapidamente dopo il taglio, è meglio utilizzarli entro un paio di giorni. I broccoletti che sono stati sbollentati e poi congelati possono rimanere in freezer fino a un anno. I broccoletti cotti devono essere conservati in frigorifero in contenitori ermeticamente coperti, dove si conservano per un paio di giorni.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

Sciacquare i broccoletti sotto l’acqua corrente fredda. Tagliare le cimette in quarti per una cottura rapida ed uniforme. Utilizzate anche i gambi e le foglie dei broccoletti; in quanto forniscono un buon equilibrio di sapori. Sbucciate il gambo e tagliarlo a fette. Per ottenere maggiori benefici per la salute, lasciate riposare per qualche minuto prima della cottura.

Vapore : Il modo più sano di cottura

Consiglio la cottura a vapore per ottenere la massima nutrizione e sapore. Riempire il fondo di una pentola a vapore con 2 centimetri di acqua. In attesa che l’acqua arrivi a ebollizione, preparare i broccoli e i gambi. Sistemare i gambi prima e cuocere per 2 minuti prima di aggiungere le cimette e le foglie. Continuare la cottura per altri 5 minuti. Dal momento che le fibre richiedono più tempo per essere cotte, i gambi possono iniziare la cottura separatamente alcuni minuti prima di aggiungere le cimette. Per una cottura più veloce, fare fessure longitudinali nei gambi.. Non è comune che le persone mangino le foglie, ma sono perfettamente commestibili e contengono quantità concentrate di sostanze nutritive.

Utilizzo rapido

  • Mescolare la pasta con olio di oliva, pinoli e cime di broccoletti cotte al vapore. Aggiungere sale, pepe e formaggio grattugiato a piacere.
  • Purea di broccoli cotti e cavolfiore, per fare una semplice, ma deliziosa, la zuppa. 
  • Aggiungi broccoli e gambi tagliati alla frittata.

 

 

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