Meridiano degli occhi

Download PDF

Autore: Laura Vanni

Gli organi di senso e le sensazioni in generale dipendono dallo Shen ( mente, psiche, emozioni in medicina cinese) il quale è, a sua volta, in connessione con il Cuore imperatore.

Più in particolare, tuttavia, in medicina cinese ogni senso è correlato ad un Organo Zang. Abbiamo quindi che:

 

Connessione tra gli occhi e gli Organi Zang

Le essenze e i fluidi organici nutrono e umidificano gli occhi.

Secondo la medicina cinese, gli occhi riflettono le condizioni del Fegato (lo yin del Fegato nutre e umetta gli occhi. Il deficit di yin di Fegato può manifestarsi con vista sfuocata) ma riflettono anche le condizioni degli altri Organi interni, ad iniziare dal Cuore-Shen.

Occhi e Fegato

Gli occhi e la vista sono correlati al Fegato,

“ Gli occhi sono gli orifizi del Fegato” (Suwen)

In particolare, gli occhi sono connessi al Sangue del Fegato, che raggiunge gli occhi attraverso i vasi sanguigni

“i vasi sanguigni influenzano gli occhi”

Il sangue del Fegato nutre gli occhi ed influenza la visione.

Si legge nel Ling Shu:

“ se il qi del Fegato raggiunge gli occhi: quando il Fegato è in armonia, gli occhi possono distinguere i cinque colori”

il Fegato conserva il Sangue che ci permette di vedere”

Occhi e Cuore

Il Sangue del Cuore nutre gli  occhi e, allo stesso tempo, l’essenza del Cuore (Shen, Mente, Spirito) si manifesta negli occhi:

la vista è una manifestazione dell’attività dello Shen” (Suwen)

Occhi e Milza-stomaco

Il Meridiano di stomaco nasce nel suo percorso esterno appena sotto l’orbita dell’occhio

lo yang ming del piede giunge fino al naso, alla bocca e penetra nel sistema occhio” (Ling Shu)

Milza controlla le palpebre e i muscoli che ne controllano apertura e chiusura.

Occhi e vescica biliare

La Vescica biliare è in connessione molto stretta con l’occhio con il meridiano principale

Il meridiano della vescicola biliare inizia all’angolo laterale dell’occhio”

Connessioni significative sono anche con il meridiano distinto e tendino-muscolare.

Occhi e vescica urinaria

Il meridiano principale di vescica urinaria nasce nell’angolo interno degli occhi. La sua connessione è quindi molto forte.

Il meridiano tendino-muscolare della vescica avvolge la cavità oculare ed ha connessione con l’occhio oltre che con il cervello

il tai yang del piede penetra nell’occipite, decorre nel cervello e si connette con l’occhio ed è chiamato il Sistema dell’Occhio” (Ling Shu)

Occhi e intestino tenue

Nel Ling shu si legge che

una ramificazione del meridiano dell’intestino tenue, che si diparte dalla clavicola, giunge fino al collo e alla guancia per raggiungere l’angolo laterale dell’occhio”

Stesso punto di contatto con l’angolo esterno dell’occhio si ha con il meridiano tendino-muscolare dell’intestino tenue.

Osservazione degli occhi

Dall’osservazione degli occhi possono essere desunte informazioni utili in sede di valutazione energetica.

Si legge nel Ling Shu che

“Tramite l’osservazione dei cinque colori degli occhi, è possibile determinare la condizione dei cinque organi yin e quindi la prognosi”

Gli occhi riflettono lo stato dello Shen e del Jing, pertanto la prima osservazione che è utile fare riguarda la loro espressione.

Un’espressione vivace e luminosa segnala buono stato di Shen e Jing.

Al contrario, occhi con espressione fissa e spenta indicano uno Shen disturbato e un Jing indebolito.

Più nel dettaglio, le diverse parti dell’occhio sono connesse ai diversi Organi Zang.

Abbiamo:

  • gli angoli dell’occhio connessi al Cuore
  • la palpebra superiore a Milza
  • la palpebra inferiore a Stomaco
  • la sclera al Polmonel’iride al Fegato
  • la pupilla al Rene

Alla luce di queste corrispondenze, la manifestazioni eventualmente presenti nelle diverse aree dell’occhio possono segnalare disarmonia energetica nell’organo Zang corrispondente.

Per fare un esempio:

la sclera dell’occhio può manifestare problemi a livello del torace o del dorso (inclusi traumi, ematomi interni…). La sclera rossa può segnalare Calore nei Polmoni, la sclera gialla può segnalare, invece, Calore-Umidità; gli angoli degli occhi rossi possono segnalare Fuoco del Cuore…

Autore: Laura Vanni

Laura Vanni è operatore tuina-medicina cinese con diverse specializzazioni. E’, inoltre, istruttore certificato SNaQ  (sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi adottato dal CONI) di qi gong e taijiquan stile Yang presso la Hung Sing Martial Arts Kung fu Academy. Precedentemente ha conseguito la laurea in sociologia e il dottorato in metodologia delle scienze sociali e politiche lavorando per circa 15 anni nel settore della ricerca sociale e di mercato. Ha scritto diversi libri divulgativi sui temi della medicina cinese, della meditazione e del qi gong.

Download PDF

La salute degli occhi e una sana alimentazione sono collegate

Download PDF

Lo sapevi che esiste un legame tra nutrizione e salute degli occhi? Le sostanze nutritive contenuti in determinati alimenti  svolgono  un ruolo benefico nella salute degli occhi.

Nutrizione e salute degli occhi: le basi

Quando si parla di invecchiare in buona salute, è opportuno sottolineare il legame tra alimentazione e occhi. Oramai numerosi studi di ricerca  dimostrano una chiara connessione tra una buona alimentazione e la salute degli occhi. Due studi clinici fondamentali, lo studio della malattia oculare correlata all’età (AREDS) e AREDS2, hanno dimostrato che una combinazione di nutrienti specifici in quantità specifiche, riduceva il rischio di sviluppare o di peggiorare l’AMD (degenerazione maculare dovuta all’età) in partecipanti che avevano già la maculare secca o umida moderate o maculopatie avanzate già esistenti.

Insieme a questa crescente evidenza che i nutrienti specifici, hanno un effetto positivo e protettivo sulla salute degli occhi, ci sono un numero crescente di integratori alimentari che offrono una varietà di formule per mantenere gli occhi sani. Vogliamo tutti preservare la nostra vista, ma i diversi studi di ricerca, possono essere fonte di confusione, risultando difficile interpretare e determinare ciò che è veramente meglio per le nostre situazioni individuali.

Alimenti, nutrienti e salute degli occhi

Frutta e verdure di prima gamma 

Quando si tratta di nutrizione, è meglio assumere i nutrienti dagli alimenti. La buona notizia è che abbiamo molti cibi sani a nostra disposizione. Si tratta solo di fare scelte sane, come ortofrutta fresca che non ha subito lavorazioni o trattamenti. I prodotti mantengono le proprie caratteristiche e qualità ma sono deperibili. Se pensiamo alle qualità nutrizionali presenti, la verdura è anche più buona, e sicuramente contiene più antiossidanti rispetto a quella di quarta gamma, che siccome è già tagliata, è più soggetta all’ossidazione.

Scegliete la frutta e verdura più fresche e colorate, carne e pesce magri, cereali integrali e noci, latticini e uova a basso contenuto di grassi, garantirà una dieta ricca di molti nutrienti che promuovono la salute degli occhi e preservano la vista.

Ecco un elenco di sostanze nutritive che svolgono un ruolo benefico  mantenendo i nostri occhi sani:

Luteina e Zeaxantina

Questi importanti antiossidanti possono ridurre il rischio di malattie croniche dell’occhio, inclusa la degenerazione maculare legata all’età. Proteggono dagli effetti dannosi della luce solare, del fumo di sigaretta e dell’inquinamento atmosferico. La zeaxantina sembra essere l’antiossidante più attivo nella macula in particolare.

Il nostro corpo non è in grado di sintetizzare la LUTEINA e la ZEAXANTINA quindi deve necessariamente introdurre queste sostanze attraverso l’alimentazione.
ALIMENTI ricchi di LUTEINA sono le verdure a foglia verde, in particolare KALE (cavolo), SPINACI, BIETA, ZUCCHINE, LATTUGA ROMANA ma anche il frutto AVOCADO…
ALIMENTI ricchi di ZEAXANTINA sono: PEPERONI ROSSI e GIALLI, ZUCCA, CAROTE, PATATA DOLCE, ALBICOCCHE, MANGO…
In linea generale anche se luteina e zeaxantina si trovano insieme nello stesso alimento, le verdure verdi sono più ricche di LUTEINA, mentre i vegetali e la frutta giallo arancio sono più ricchi di ZEAXANTINA.

BIODISPONIBILITA’: Sia la LUTEINA che la ZEAXANTINA per svolgere i loro benefici effetti devono essere assorbiti nel modo giusto, essendo sostanze LIPOFILICHE sono solubili nel grasso e non in acqua ( IDROFOBICHE). per questo quando mangiamo le verdure aggiungiamo anche una piccola quota di grasso secondo i nostri gusti, basta un po’ di olio a crudo, o un avocado o una manciatina di noci o semi oleosi.

Vitamina A

La vitamina  A, che include il  beta-carotene, aiuta la retina, la cornea e altri tessuti oculari a funzionare correttamente. E’ nota per aiutare ad acuire la visione notturna.

Presente in questi alimenti fegato di manzo, pesce, latte, uova, spinaci, zucca, patate dolci e carote.

Vitamina C

Questo antiossidante può ridurre il rischio di sviluppare cataratta e rallentare la progressione della AMD.

Presenti in questi alimenti: arance, bacche, peperoni rossi e verdi, cavolfiori, broccoli, papaia, melone e cavoletti di Bruxelles.

Vitamina E

Questo potente antiossidante sembra proteggere le cellule degli occhi dai danni causati dai radicali liberi, che distruggono i tessuti sani.

Presente in questi alimenti: patate dolci, mandorle, noci pecan, semi di girasole, olio di germe di grano, cereali arricchiti, oli vegetali e burro di arachidi

Acidi grassi essenziali

I grassi sono essenziali nella dieta. Esistono due tipi di acidi grassi omega-3: l’ALA (Acido Alfa Linolenico) a base vegetale e l’EPA (Acido Eicosapentaenoico) e il DHA (Acido docosaesaenoico)a base di pesce azzurro. Giocano un ruolo importante nello sviluppo visivo e nella funzione retinica. Bassi livelli di DHA, presenti nella retina, sono stati collegati alla sindrome dell’occhio secco.

Presente in questi alimenti: tonno, salmone, sgombro, acciughe, trota, verdure verdi, oli vegetali e noci.

Zinco

Questo minerale essenziale, aiuta a portare la vitamina A dal fegato alla retina per produrre melanina, un pigmento protettivo per gli occhi. Si trova in alte concentrazioni nella retina e nello strato vascolare sotto la retina.

Presente in questi alimenti: uova, ostriche, chele di granchio, carne rossa, pollame, fagioli e cereali integrali.

Qui sotto potrete trovare i consigli del Dr. Mogk, autore i diversi studi che riguardano la Degenerazione maculare legata all’età. E’ direttore e fondatore del Center for Vision Rehabilitation and Research, che fa parte del Dipartimento di Oftalmologia presso il Sistema sanitario Henry Ford nel Michigan.

Gli studi suggeriscono che il consumo di cibi ricchi di antiossidanti, come frutta fresca e verdure a foglia verde scuro (cavolo, cavolo e spinaci, per esempio), può ritardare l’insorgenza o ridurre la gravità della AMD secca. Questi tipi di verdure contengono luteina, che può proteggere la macula dai danni del sole, così come questa sostanza protegge le foglie di queste verdure dai danni del sole.

Mangiare almeno una porzione di pesce grasso (sgombro, aringa, salmone, anguilla  ecc.) a settimana può anche ritardare l’insorgenza o ridurre la gravità dell’AMD. Questi tipi di pesci sono ricchi di acidi grassi omega-3, che aiutano a ridurre l’infiammazione e promuovere la salute degli occhi.

Evitare il più possibile gli alimenti confezionati. È importante mantenere un equilibrio tra acidi grassi omega-6 e acidi grassi omega-3 nelle nostre diete. Praticamente ogni alimento confezionato contiene acidi grassi omega-6 sotto forma di olio vegetale. Dobbiamo aumentare l’assunzione di omega-3 e diminuire l’assunzione di omega-6.

Evita i grassi artificiali. Gli alimenti a basso contenuto di grassi sono buone opzioni se hanno raggiunto il loro stato,  (a basso contenuto di grassi), attraverso un processo che rimuove fisicamente il grasso. Il latte scremato e la ricotta a basso contenuto di grasso, ne sono dei buoni esempi.

Un biscotto a basso contenuto di grassi o una torta senza grassi, tuttavia, è una contraddizione nutrizionale. Di solito un’etichetta che riporta un basso contenuto di grassi o senza grassi sui prodotti da forno, non significa che  nella lavorazione sia stato usato meno grasso, ma che è stato usato un grasso artificiale, di solito olio vegetale parzialmente idrogenato.

Questi tipi di grassi sono ingredienti artificiali prodotti in laboratorio e i nostri corpi non riescono a metabolizzarli. Quindi è meglio mangiare dei veri biscotti con prodotti sani.

Quando utilizzare i supplementi alimentari

Il complemento alimentare può essere necessario quando la dieta è inadeguata o nei casi in cui esiste già un processo patologico in corso. Alcuni nutrienti sono in realtà tossici per l’organismo in grandi quantità e “il di più non è sempre meglio”. Inoltre  ci sono alcuni integratori alimentari che possono interagire con i farmaci e causare problemi. Quindi, se stai prendendo in considerazione di assumere un integratore alimentare per i tuoi occhi, è importante parlare con il tuo oculista e discutere quale formula è più adatta alla tua salute generale.

Mantenere una dieta sana e il peso corporeo adeguato ha anche benefici protettivi contro le malattie che possono causare la perdita della vista, come il diabete, l’ictus e le occlusioni dei vasi oculari. Gli occhi che invecchiano hanno bisogno di una buona alimentazione. Ciò richiederà più di un gambo di sedano! Inizia includendo i cibi sani sopra elencati nella tua dieta ogni volta che è possibile. Mangia gli alimenti che manterranno i tuoi occhi in salute migliorando  la qualità della tua vita.

Download PDF

Le uova ed il loro consumo

Download PDF

Dopo anni di demonizzazione sull’elevato  contenuto di colesterolo  nelle uova, recenti studi le hanno sdoganate e riabilitate.

Fonte: Dott.ssa Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi.

Le uova, sono una fonte di nutrienti essenziali preziosi, a partire dalle proteine che compongono l’albume, che non andrebbe mangiato crudo: contiene infatti avidina, che ostacola l’assorbimento delle proteine utili; ma è sufficiente cuocere le uova per inattivare l’avidina e consentire l’assorbimento delle proteine. Ci sono poi i grassi del tuorlo, che non sono solo perlopiù mono e polinsaturi, ma hanno una buona percentuale di acido oleico. Inoltre l’uovo è ricco di vitamine e sali minerali e antiossidanti come la luteina e la zeaxantina, utili fra l’altro per la salute dell’occhio.

Ciò che è stato appurato è che non è tanto il colesterolo in sè assunto con l’alimentazione a sbilanciare il profilo lipidico ematico, ma l’introduzione con la dieta di rilevanti quantità di acidi grassi saturi e acidi grassi trans (questi ultimi presenti in alcuni prodotti industriali, nei latticini e nella carne dei ruminanti), ma anche di zuccheri, accompagnate a di scarse quantità di acidi grassi essenziali e di fibra. Inoltre anche l’attività fisica incide sul profilo lipidico ematico oltre che su quello glicemico.

Ad oggi dunque le uova sono state “riabilitate” in un’alimentazione salutare anche fino ad una al giorno tenendo comunque presente che non è il singolo alimento a compromettere l’effetto della alimentazione su nostro organismo ma la dieta nel suo complesso. Motivo per cui oltre che sulle uova è importante focalizzarsi sul resto dell’alimentazione che deve sempre prevedere elevate quantità di verdura e in generale una buona quantità di fibre, estrema varietà nelle scelte e alternanza tra le fonti proteiche, includendo di frequente i prodotti vegetali, come i legumi abbinati ai cereali, e preferendo il pesce tra le fonti animali.

Le linee guida della Società italiana di nutrizione, nella sua ultima revisione, raccomandano da 1 a 4 uova alla settimana, avendo ritenuto che sia un buon compromesso, che includa sia le persone in salute, che le persone affette da particolari patologie che richiedono una maggiore attenzione alla dieta.

In conclusione, queste sono informazioni di carattere generale: il dietologo o il medico, in collaborazione con un dietista o un biologo nutrizionista.

Fonte informazioni Fondazione Veronesi Magazine

Schiacciare link sotto: come sostituire le uova in cucina Dalla farina di ceci all’aquafava, dall’aceto di mele alla banana, ecco tutti gli ingredienti che si possono utilizzare al posto delle uova

 

Download PDF

Come sostituire le uova nelle ricette

Download PDF

Se le uova fanno bene,  è altrettanto bene non eccedere nel loro consumo.

Le uova sono un ingrediente fondamentale per molti piatti, ma  ci sono molte valide alternative. Ecco 12 modi per sostituirle in modo semplice e veloce.

Dalla farina di ceci all’aquafava, dall’aceto di mele alla banana, ecco tutti gli ingredienti e i preparati già pronti, che si possono utilizzare al posto delle uova:

1. Semi di lino o di chia

Basta un cucchiaio di semi di chia o di lino tritati e mescolati a tre cucchiai d’acqua tiepida per sostituire un uovo nei dolci. Fate riposare una manciata di minuti, il tempo che si formi una sostanza gelatinosa, e aggiungete quest’ultima come legante a dolci da forno, biscotti e pancake.

2. Yogurt di soia e Tofu

Sia che stiate preparando un dolce che una ricetta salata, usate due cucchiai di yogurt di soia per ogni uovo: i vostri impasti saranno anche più morbidi.

Anche il tofu può sostituire l’uovo nelle ricette. Occorrono circa 60 gr di tofu per ogni uovo. Bisogna frullarlo bene in un mixer e poi unirlo all’impasto. Il tofu è consigliato soprattutto in caso di ricette salate.

3.Latte vegetale e aceto di mele

Se aggiungete l’aceto di mele nel latte vegetale, questo può cagliare e addensare. Ne occorre un cucchiaio abbondante ogni 100ml di latte. In questo modo però i dolci senza uova lievitono come se le avessero, e risultano soffici e porosi.

Se poi aggiungete all’aceto di mele un po’ di lievito in polvere, i dolci senza uova acquisteranno una maggiore leggerezza. La proporzione ottimale è 1 cucchiaio di aceto e 1 di lievito.

Il latte di soia è perfetto per preparare la maionese , ma anche per spennellare le pietanze in modo che acquisiscano un bel colore dorato durante la cottura.

4. Banana

Mezza banana (schiacciata per ogni uovo: è uno dei modi più conosciuti per sostituire le uova in muffin, torte e pancake. La banana fa da legante e rende gli impasti soffici, bisogna solo fare attenzione a regolare poi la quantità di zucchero da aggiungere alla ricetta: in parte ci penserà già la banana a dolcificare.

5. Aceto di mele e bicarbonato

L’aceto di mele sostituisce le uova, quando queste devono far gonfiare e lievitare gli impasti di torte e muffin. Aggiungete all’ultimo un cucchiaino di aceto e un pizzico di bicarbonato, mescolate e infornate subito.

6. Aquafaba

L’aquafaba è semplicemente l’acqua di cottura dei legumi, che oltre ad essere insapore ha le stesse caratteristiche dell’albume: può essere montata per preparare meringhe, mousse oppure – insieme a olio, sale e succo di limone – per fare una gustosa maionese vegana. L’ acqua di governo dei ceci già pronti (meglio scegliere le varianti in vetro e senza sale) è molto ricca in saponine e proteine, In alternativa a quella dei ceci si può utilizzare l’acqua di governo dei fagioli bianchi, rossi o neri. Si deve tenere presente che difficilmente la giusta concentrazione di queste sostanze si riesce a riprodurre in casa, cuocendo da soli i legumi e diventa molto alto dunque il rischio di non riuscire poi nell’intento di montarla.
L’acqua dei legumi va montata con l’aiuto di fruste elettriche proprio come si farebbe con i più tradizionali albumi fino a che non si ottiene una consistenza spumosa (di solito occorrono circa 10 minuti). Per ottenere risultati migliori è bene utilizzare acqua dei legumi e ciotola freddi (si possono mettere preventivamente in frigorifero). Se volete smorzare un po’ il retrogusto dei ceci potete aggiungere qualche goccia di succo di limone.

Occorrono 3 cucchiai di acquafaba in alternativa ad ogni uovo. Per ottenere il risultato migliore è importante però che questa sia montata poco prima di aggiungerla all’impasto.

7. Polpa di mele o di zucca, o avocado.

50 g di mela grattugiata oppure 70 g di polpa di zucca cotta per ogni uovo e il gioco è fatto. In entrambi i casi, il gusto dei due ingredienti potrebbe sentirsi nel prodotto finito, bisogna quindi fare molta attenzione all’abbinamento dei sapori.

La frutta che contiene pectina sono un ottimo sostituto alle uova. Parliamo di mele, prugne,  il rapporto è 2 cucchiai di purea per ogni uovo.  Per non appensantire troppo il dolce, ricordatevi di abbinare un cucchiaio di lievito in polvere

8. Amido di riso o di mais o di tapioca. fecola di patate.

40 grammi di amido di riso o di mais su 250 grammi di liquido vi consentiranno di addensare creme dolci e salate, salse, budini e dolci al cucchiaio.
Queste polveri permettono al dolce di mantenere la stessa consistenza ottenuta con le uova.
Ogni uovo equivale a 1 cucchiaio di polvere e 3 cucchiaini d’acqua.

9. Patate, legumi, riso o miglio

Come sostituire le uova nelle in polpette e polpettoni? Basta aggiungere patate o legumi bolliti e schiacciati oppure riso o miglio semplicemente scolati.

10. Burro di arachidi

I vari tipi di burro derivanti dalla frutta secca, creme spalmabili ottenute frullando a lungo nocciole, mandorle, arachidi, anacardi ) , sono perfetti nei biscotti e nelle paste frolle. Si tratta di un ingrediente grasso, regolate quindi la quantità di olio o burro che aggiungerete alla ricetta: usate tre cucchiai di burro di arachidi al posto di ogni uovo.

11. Agar agar

Come sostituire le uova in creme, dolci al cucchiaio e budini? Con l’agar-agar, prodotto ottenuto dalla lavorazione di diversi generi di alghe rosse, che ha un alto potere addensante: ne basta infatti un cucchiaino ogni 200 ml di liquido.

12. Farina di ceci

Oltre che per la frittata vegana, la farina di ceci si può usare anche per le polpette (un cucchiaio di farina con tre cucchiai d’acqua) oppure in torte e plumcake salati, unendo a due cucchiai di farina di ceci, tre di acqua, un cucchiaino di lievito istantaneo e un pizzico di bicarbonato. Ecco come sostituire le uova, senza perdere il loro potere agglutinante.

tabella riassuntiva sostituti delle uova

Download PDF

Lo Shiatsu e gli occhi

shiatsu posizioni
Download PDF

Che cosa è lo Shiatsu?

Lo Shiatsu è una pratica olistica sviluppata in Giappone e sulla base di  3500 anni di saggezza medica orientale,  integra i principi di anatomia, fisiologia e patologia. Lo shiatsu è una forma giapponese di auto-guarigione. La parola shiatsu significa “pressione con le dita”, e lo shiatsu è talvolta descritto come un massaggio che utilizza la pressione delle dita.

Come l’agopuntura, lo shiatsu si basa sul sistema olistico della medicina tradizionale cinese, in cui si pensa che la malattia sia il risultato di squilibri nel flusso naturale di energia, o qi (pronunciato “ci”) attraverso il corpo.

Lo Shiatsu può aiutare un individuo con il processo di auto-guarigione; bilanciando tra le cause che stanno alla base di una condizione e l’affrontare le funzioni fisiche e psicologiche; promuove la salute e il rafforzamento delle proprie capacità di guarigione del corpo.

La persona che riceve un trattamento shiatsu rimane vestita, o coperta da un lenzuolo e il trattamento avviene solitamente su un futon appoggiato sul pavimento.

Lo Shiatsu a livello fisico produce un effetto di stimolazione della circolazione e  del fluido linfatico. Funziona anche sul sistema nervoso autonomo; aiuta a liberare le tossine e la tensione profonda dai muscoli, può anche stimolare il sistema ormonale. A livello sottile lo Shiatsu consente al ricevitore di rilassarsi profondamente, stimolando la capacità intrinseca del corpo di autoguarigione e di rigenerazione.
Per ben mantenere i benefici degli effetti dello shiatsu, deve essere associata una sana alimentazione, esercizio  fisico come parte integrante di un trattamento generale.

Nella Medicina Tradizionale Cinese l’organo di senso “vista” – l’occhio – è legato al Fegato e alla Cistifellea.

Quando il Fegato è in armonia si fanno progetti che si concretizzano. La vista ci permette di vedere ciò che abbiamo davanti e intorno a noi, di vedere una via,  permettendoci di scegliere.

Problemi agli occhi che indicano pertanto una disarmonia dell’organo Fegato e Cistifellea: disturbi visivi, visione offuscata, dolori al bulbo oculare, infiammazione e dolore ai canti oculari, malattie dell’occhio, rotazione involontaria del’occhio, miopia, daltonismo, occhi deviati, blefarismo, lacrimazione, emeralopia, perdita dell’acutezza visiva, glaucoma, problemi alla retina ecc.

Al fine di alleviare (far regredire/diminuire tali (sintomi)(fenomeni) tali disturbi, è possibile intervenire con trattamenti Shiatsu, Reiki o con l’Agopuntura.

I sintomi di blocco, bile stagnante, o di fegato carente includono:
Insufficiente Idratazione dei tessuti, eczema, psoriasi della pelle, unghie deboli, crampi muscolari, intorpidimento, tremori, morbo di Parkinson, arti deboli, problemi mestruali come SPM dolore costole gabbia toracica, indigestione come eruttazione, rigurgito acido, nausea, vomito, diarrea, stipsi.  sintomi come visione offuscata, miopia, vista fluttuante, daltonismo sono trattati come squilibri dell’energia del fegato. Altri sintomi riportati includono, sensazione di galleggiamento appena prima di prendere sonno, irritabilità, vertigini, acufeni, e mal di testa.

Download PDF

Come sapere se i cambiamenti della tua vista sono normali

Download PDF

La nostra visione cambia: è una parte normale dell’invecchiamento. Ma alcuni cambiamenti, se non curati, possono causare perdita della vista. Ecco perché è importante riconoscere quali cambiamenti visivi sono normali con l’età e quali cambiamenti non sono normali.

Ci sono molti cambiamenti che si verificano a seguito dell’invecchiamento. Sfortunatamente, molti di questi cambiamenti comportano un peggioramento delle nostre capacità visive. Uno di questi cambiamenti coinvolge la nostra vista trovando più difficile vedere in maniera chiara gli oggetti.

Alcuni cambiamenti sono normali con l’invecchiamento, ma altri possono essere un segno di qualcosa di molto più grave che, se non trattato, può provocare danni permanenti a lungo termine come la perdita completa della vista. Questo è il motivo per cui è così importante riconoscere quali cambiamenti della vista sono normali mentre invecchiamo e quali no.

I cambiamenti fisiologici della vista dovuti all’ età includono:
Perdere la messa a fuoco, difficoltà a concentrarsi su oggetti ravvicinati
Difficoltà nel distinguere i colori o a determinare dove finisce un oggetto e inizia lo sfondo
Richiediamo più luce per vedere oggetti o testi e impiegare più tempo a regolare gli occhi quando si entra in aree diverse con una luce più luminosa o più fioca

Questi cambiamenti, sebbene fastidiosi, non sono qualcosa di cui preoccuparsi e spesso possono essere corretti con lenti graduate.

 

Ciò che non è normale, se la tua capacità di vedere si è deteriorata,  è qualcosa di molto più serio e richiede un’attenzione speciale.

Esistono molte patologie oculari legate all’età che possono aumentare il rischio della perdita della vista se non curate e prese in tempo, come la degenerazione maculare legata all’età (AMD), la cataratta, la retinopatia diabetica e il glaucoma.

Molte di queste condizioni possono iniziare con un inizio lento e sintomi minimi. Quando i sintomi sono più evidenti, la malattia dell’occhio potrebbe essere progredita abbastanza da causare danni permanenti e possibile perdita della vista. Ecco perché è così importante sottoporsi a desami oculistici di routine.

Oltre a sottoporsi a esami oculistici, altri modi per proteggere gli occhi include senza dubbi uno stile di vita sano:

Non fumare, mantenere una pressione sanguigna sana, controllare il diabete e i livelli di zucchero nel sangue, attività fisica, indossare occhiali da sole o un cappello a tesa larga per proteggere gli occhi dal sole, mangiare molte  verdure a foglia verde scuro, indossare occhiali protettivi sul lavoro o durante lo sport e ridurre il rischio di affaticamento degli occhi evitando di fissare a lungo, in particolare gli schermi dei computer.

Download PDF

Mantenersi idratati: benefici agli occhi

Download PDF

L’importanza Di Rimanere Idratati Per Occhi Sani

Quando il nostro corpo inizia a perdere acqua, cerca di preservare i liquidi presenti trattenendo l’acqua residua, portandolo alla disidratazione. La disidratazione porta ad aumento della sete, secchezza delle fauci, mal di testa, crampi muscolari, secchezza oculare e riduzione della produzione lacrimale. Uno degli organi che dipendono fortemente dall’idratazione per funzionare correttamente, sono i nostri occhi. Molti di noi non sono consapevoli del ruolo significativo che l’acqua svolge nel mantenere gli occhi sani. Qui di seguito si parlerà della  relazione tra salute degli occhi e l’ idratazione.

Effetti della disidratazione sugli occhi

La disidratazione non solo ostacola la nostra funzione renale, ma può anche avere un impatto sui tuoi occhi. Quando siamo disidratati, i nostri occhi non producono lacrime, perché non possono rimanere lubrificati. Questo porta a una serie di problemi come secchezza oculare, affaticamento della vista o problemi alla vista. Ecco alcuni problemi seri causati dalla disidratazione:

Occhio secco

occhi disidratatiI nostri occhi devono essere lubrificati per una visione chiara. Le lacrime mantengono i nostri occhi lubrificati, lavano via la polvere, lo sporco che penetra negli occhi e riduce anche le possibilità di infezione agli occhi. Visione sfocata, occhi irritati sono alcuni dei sintomi dell’occhio secco . In una tale situazione, anche se i colliri possono aiutare a lubrificare gli occhi e ridurre i sintomi, il modo migliore per trattare gli occhi asciutti e mantenere gli occhi sani è la reidratazione. Bere molta acqua e prodotti alimentari a base di acqua, per reidratare e ridurre i sintomi degli occhi asciutti.

Affaticamento degli occhi

affaticamento degli occhi

Questa è un’altra condizione che colpisce gli occhi quando si disidrata. Trascorrere troppo tempo davanti a un dispositivo digitale porta anche all’affaticamento dell’occhio. Visione offuscata, visione doppia, mal di testa e affaticamento degli occhi sono alcuni dei sintomi di affaticamento degli occhi. In caso di affaticamento degli occhi, è estremamente importante bere acqua a sufficienza per reidratare gli occhi e alleviarne i sintomi. Assicurati di bere acqua pulita e sicura per evitare qualsiasi tipo di infezione allo stomaco o malattie trasmesse dall’acqua. Inoltre, il corretto riposo, il battito delle palpebre e la chiusura degli occhi possono anche alleviarne i sintomi.

La relazione tra idratazione e salute degli occhi

Esiste una connessione diretta tra idratazione e salute degli occhi. Ecco alcuni dei motivi per rimanere idratati:

Lubrificazione

Gli occhi devono essere lubrificati per una serie di funzioni importanti. La lubrificazione consente agli occhi di fare qualsiasi cosa, dalla produzione di lacrime alla messa a fuoco. Senza una corretta idratazione, gli occhi non hanno i liquidi necessari per eliminare i corpi estranei dagli occhi, vedere chiaramente o  battere le ciglia. Una corretta idratazione non solo aiuta gli occhi a rimanere puliti ma ci preserva anche dai problemi agli occhi.

Quanta acqua hai bisogno?

Quanta acqua hai bisogno per la cura degli occhi

Bevi almeno otto bicchieri di acqua al giorno per mantenere gli occhi sani. Tuttavia, la quantità di acqua necessaria dipende anche dalle abitudini alimentari, dalle condizioni climatiche, dalle persone che dipendono da molta caffeina o che vivono in aree dal clima secco e che quindi devono bere più acqua. L’acqua sufficiente svolge un ruolo importante nel produrre lacrime sufficienti. La membrana mucosa che copre gli occhi e la congiuntiva rimangono umide quando siamo idratati, combattendo così l’infezione. E’ buona abitudine tenere con sè una bottiglia d’acqua per rimanere idratato durante il giorno, specialmente durante l’estate.

Modi per mantenere gli occhi sani

Oltre a bere abbastanza acqua, ci sono una serie di altri suggerimenti che aiutano a mantenere gli occhi sani. Un regolare controllo oculistico, mangiare cibi che mantengono sani gli occhi può aiutare a evitare problemi. Le persone affette da diabete, ipertensione o con una storia familiare di glaucoma devono prestare particolare attenzione per evitare problemi agli occhi in futuro.

Leggi articolo originale clicca qui

Download PDF

Olio di Krill

Download PDF

La natura ci offre molte sostanze in grado di migliorare e preservare la nostra salute. Una di queste è l’olio di krill, che contrasta l’invecchiamento cellulare e sostiene il corretto funzionamento dell’organismo

L’olio di krill è un olio ottenuto da invertebrati marini appartenenti all’ordine degli Euphausiacea. Può essere assunto sia mediante il consumo di alcuni cibi sia attraverso l’uso di integratori alimentari specifici, ricchi di sostanze nutrienti di origine naturale.

A cosa serve l’olio di krill?

L’olio di krill è una fonte di acidi grassi polinsaturi, in particolare di omega 3, cui sono state associate proprietà benefiche in termini di riduzione del colesterolo, dell’infiammazione e della capacità delle piastrine di aggregarsi a formare pericolosi coaguli di sangue. La sua assunzione è proposta per combattere le malattie cardiovascolari, livelli eccessivi di trigliceridi o di colesterolo nel sangue, ictus, tumori, artrosi, depressione sindrome premestruale e mestruazioni dolorose.

Appartenente alla famiglia delle xantofille, è un pigmento liposolubile ( ha un’alta affinità per le sostanze ad elevato contenuto di grassi) che le consente di attraversare la barriera amato-encefalica e di arrivare alle strutture del cervello e dell’occhio.

Diversi studi hanno dimostrato che la sua peculiare struttura chimica rende il suo posizionamento all’interno delle membrane cellulari più stabile consentendole un’azione antiossidante più efficace: sia dei radicali dell’ossigeno che dell’azoto.

L’Astaxantina è in grado di proteggere la retina dal danno fotoindotto prevenendo anche la perdita di rodopsina, importante pigmento per la visione notturna.

Recenti studi hanno evidenziato, inoltre, che i benefici e gli effetti protettivi si estendono anche a settori diversi dall’oftalmologia, come la cute, il sistema cardiovascolare e quello urogenitale maschile.

Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

Download PDF

Astaxantina, la regina degli antiossidanti

Download PDF

L’astaxantina viene spesso definita “la regina  dei carotenoidi” a causa della sua reputazione come uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura.

L’astaxantina è un pigmento carotenoide rosso presente in natura e classificato come xantofilla, presente nelle microalghe,  nei frutti di mare come salmone, trota salmonata e gamberetti..

Lo stress ossidativo e l’infiammazione sono coinvolti nello sviluppo di malattie aterosclerotiche e quindi molta attenzione è stata rivolta agli alimenti antiossidanti come potenziali agenti per prevenire o trattare queste malattie. L’astaxantina è uno degli agenti più promettenti nella prevenzione delle malattie legate allo stress ossidativo, e sia la ricerca di base che clinica sui benefici per la salute dell’astaxantina si è rapidamente sviluppata negli ultimi anni.

L’astaxantina è biosintetizzata da microalghe, batteri e funghi e si concentra più in alto nella catena alimentare. Gli esseri umani consumano comunemente astaxantina proveniente da:  frutti di mare, salmone, trota salmonata, gamberetti, aragoste, granchio e uova di pesce. L’astaxantina viene anche somministrata ai frutti di mare allevati per aggiungere il colore rosso.😉

A causa della sua particolare struttura molecolare, astaxantina mostra una migliore attività biologica rispetto ad altri antiossidanti, perché può essere collegata alla membrana cellulare dall’interno all’esterno. La catena di poliene in astaxantina intrappola i radicali nella membrana cellulare, mentre l’anello terminale dell’astaxantina può eliminare radicali sia in superficie che all’interno della membrana cellulare.

Oltre alla capacità antiossidante dell’astaxantina, molti studi hanno stabilito che l’astaxantina può esercitare azioni preventive contro l’aterosclerosi attraverso il suo potenziale di migliorare l’infiammazione, il metabolismo dei lipidi e il metabolismo del glucosio.

Astaxantina negli alimenti

L’astaxantina è un carotene lipofilo, quindi un pigmento rosso porpora facilmente identificabile. La sua sintesi avviene esclusivamente negli organismi di tipo vegetale (vedi l’alga Haematococcus pluvialis), che entrando nella catena alimentare penetrano prima nelle carni dei crostacei (gamberimazzancollegranchi ecc.) e poi in quelle dei pesci.
Esempi tipici di pesci ricchi di astaxantina sono il salmone e la trota salmonata (le cui carni rossastre sono dovute all’integrazione alimentare pilotata dall’uomo con piccoli crostacei rossi.  

Vedi anche Olio di Krill

Appartenente alla famiglia delle xantofille, è un pigmento liposolubile ( ha un’alta affinità per le sostanze ad elevato contenuto di grassi) che le consente di attraversare la barriera amato-encefalica e di arrivare alle strutture del cervello e dell’occhio.

Diversi studi hanno dimostrato che la sua peculiare struttura chimica rende il suo posizionamento all’interno delle membrane cellulari più stabile consentendole un’azione antiossidante più efficace: sia dei radicali dell’ossigeno che dell’azoto.

L’Astaxantina è in grado di proteggere la retina dal danno fotoindotto prevenendo anche la perdita di rodopsina, importante pigmento per la visione notturna.

Recenti studi hanno evidenziato, inoltre, che i benefici e gli effetti protettivi si estendono anche a settori diversi dall’oftalmologia, come la cute, il sistema cardiovascolare e quello urogenitale maschile.

Download PDF

3 Sostanze preziose per gli occhi

health care pic
Download PDF

Astaxantina/Luteina/Zeaxantina

Astaxantina, Luteina e Zeaxantina  sono sostanze la cui funzione principale è quella antiossidante cioè di eliminare dall’organismo i temuti e dannosi radicali liberi implicati nei processi d’invecchiamento cellulare, nell’aterosclerosi, nella degenerazione maculare dell’occhio. Non possono essere sintetizzate dal corpo umano e per questo devono essere introdotte quotidianamente nell’organismo. Ciò può avvenire con la dieta o, quando questa è carente, con gli integratori*, così definiti perché integrano un’alimentazione carente. La presenza contemporanea di questi importanti antiossidanti, garanzia di assorbimento, deposito e utilizzo, complementa  e potenzia quella di altri antiossidanti (Vitamina E, Pictogenolo) creando un pool di sostanze fondamentali per il mantenimento della salute e del benessere del nostro organismo.

L’ Astaxantina, è un  carotene, pertanto una provitamina A; si tratta quindi di un elemento lipofilo, ovvero di un principio attivo termostabile che si diffonde efficacemente soprattutto nei tessuti ad alta concentrazione grassatessuto adipososistema nervoso centrale,  pelle), polmone ecc.

In virtù di quanto appena descritto, l’Astaxantina si è rivelata particolarmente efficace nel prevenire alcune patologie ossidative dell’occhio, come la cataratta.
L’attività antiossidante, tuttavia, si sarebbe espletata anche nei confronti della retina e dei vasi retinici, salvaguardando il corretto trofismo di questi tessuti e l’intera funzionalità di questo organo.

 

La Luteina, appartenente alla famiglia delle xantofille, nel nostro organismo si trova in grandi concentrazioni nella macula lutea, la parte centrale della retina che è responsabile dell’acuità visiva; se in sinergia con la Vitamina E e il Pictogenolo , svolge sia un’azione antiossidante sia, attraverso la formazione dei pigmenti maculari, un’azione di filtro nei confronti della luce solare, impedendo alle radiazioni nocive (la luce blu) di raggiungere e danneggiare la retina.

Numerosi studi, tra cui il Last (Lutein Antioxidant Supplementation Trial) dimostrano che la luteina è in grado di proteggere dal danno foto-indotto riducendo lo sviluppo e l’evoluzione di alcune malattie come la cataratta e la degenerazione maculare retinica dovuta all’età e di migliorarne la sintomatologia.

 

La Zeaxantina, appartenente alle xantofille, come la luteina si ritrova nella macula lutea.
Uno studio recente ha dimostrato che la supplementazione di Zeaxantina sarebbe in grado di far aumentare le concentrazioni plasmatiche di luteina.

Ha una potente azione antiossidante contro i radicali liberi e sembrerebbe avere effetti protettivi nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e malattie cutanee. Pare che a livello dell’occhio svolge un ruolo importante contro i danni provocati dalla luce blu e pare poter prevenire, rallentare e alleviare i sintomi della cataratta e della degenerazione maculare retinica .

Disclaimer
*Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione

Download PDF

Tre motivi per cui vale la pena fare un check-up annuale agli occhi

Medico oculista visita una paziente
Download PDF

E’ consuetudine credere, che gli esami oculistici di routine siano solo per le persone che hanno una vista non perfetta, questo è un equivoco che potrebbe essere dannoso per la salute della vista. Secondo gli optometristi della Reed Eye Associates di Rochester, NY, è importante pianificare un esame della vista almeno una volta all’anno per mantenere gli occhi sani.

Come possono gli esami oculistici annuali aiutarci a mantenere gli occhi sani

1. Valutazione della tua vista.

Il motivo principale per un esame oculistico è che il medico valuti la tua visione e determini se hai bisogno di una nuova prescrizione. Una cattiva visione porta  a sintomi come emicrania ed affaticamento, che possono avere un impatto negativo sulla produttività e causare problemi al rendimento scolastico dei bambini. I bambini non conoscono quanto e come devono vedere, per cui se non vedono troppo bene, non se ne possono neanche lamentare. L’apparato visivo del bambino si sviluppa entro i 6- 8 anni di vita, un difetto di vista non corretto o uno strabismo non corretto entro quest’età spesso non sarà più correggibile in futuro.

2. Come gli esami oculistici annuali aiutano a mantenere gli occhi sani

Le malattie oculari gravi come il glaucoma e la cataratta possono svilupparsi nel tempo e raramente mostrano sintomi evidenti nella fase iniziale. Se non vengono trattati precocemente, possono causare il degrado degli occhi e l’eventuale cecità. Esami oculistici di routine sono il modo più efficace per rilevare questi problemi e ottenere il trattamento adeguato.

3. Scoprire condizioni mediche gravi

Oltre a controllare le malattie degli occhi, un esame oculistico può anche rilevare gravi condizioni mediche che influenzano la vostra salute in generale, come il diabete, l’ipertensione e i tumori cerebrali. Attraverso la diagnosi precoce, il tuo oculista può indirizzarti da uno specialista  in modo da poter ottenere il miglior piano di trattamento.

Pianificare un esame oculistico annuale e fissare un appuntamento, tra cui lo screening della vista, eventuali procedure chirurgiche oppure  prescrizioni per nuove lenti , aiutano i pazienti a mantenere gli occhi sani.

Perché dovrei fare l’esame della vista da un oculista e spendere 100/150 euro quando in quasi tutti i centri commerciali ci sono negozi di ottica che fanno la visita gratuitamente? Quali differenze vi sono?

L’ottico non è un medico; può misurare la vista e in alcuni casi, quando è scrupoloso ed esperto, può ipotizzare la presenza di problemi che impediscano la visione ottimale con la migliore correzione, ma non è in grado di formulare alcuna diagnosi di certezza e, proprio in quanto non medico, non può somministrare alcun farmaco nemmeno sotto forma di collirio, tra cui quello per dilatare la pupilla, indispensabile per il corretto e completo esame della retina.

La competenza dell’ottico si esaurisce nella valutazione della capacità visiva e nella determinazione della migliore correzione con la quale raggiungere la miglior qualità visiva; tuttavia, di fronte a qualsiasi impedimento in questo senso, interviene il medico oculista. Anche in caso di visione ottimale inoltre, possono esistere vizi refrattivi (come l’ipermetropia soprattutto nei bambini) che vengono compensati dal paziente che è così in grado di raggiungere la migliore capacità visiva, al prezzo di uno sforzo accomodativo che può provocare affaticamento e cefalea.

Articolo originale clicca qui

Download PDF

Semi di lino

Download PDF

Torna all’elenco clicca qui

Trovare dei modi creativi per aggiungere i semi di lino ai vostri pasti, certamente  può essere una sfida, ma credo ne valga realmente la pena considerato che i semi di lino sono nutrizionalmente unici e ci offrono benefici enormi  per la salute. I semi di lino sono un’ottima fonte di omega-3 acidi grassi essenziali, fibra alimentarevitamina B1, e rame. Sono anche una buona fonte di minerali di magnesio, fosforo e selenioL’unicità nutrizionale dei semi di lino presenta tre aspetti di nutrienti, e tutti e tre hanno un ruolo chiave negli eccezionali benefici per la salute di questo alimento.

  • La prima caratteristica unica dei semi di  lino è il suo alto contenuto di omega-3 acidi grassi. Tra tutti  i 127 alimenti  più salutari del mondo, i semi di lino risultano  al primo posto come fonte di omega-3! L’acido grasso omega-3 principale che si trova nei semi di lino, è l‘acido alfa-linolenico, o ALA. L’ALA nei semi di lino risulta  essere stabile anche dopo 3 ore di cottura al forno con temperature di 150C, il che lo rende disponibile dopo che sono stati aggiunti semi di lino ai prodotti da forno come muffin o pane.
  • La seconda caratteristica unica dei semi di lino è la presenza dei  lignani.  I lignani sono composti simili alle fibre, ma oltre ai loro benefici,  forniscono una protezione antiossidante dovuta alla loro struttura simile ai polifenoli. La struttura unica dei lignani giocano un ulteriore ruolo come supporto salutare, però, sotto forma di fitoestrogeni. Insieme con gli  isoflavoni, i lignani sono uno dei pochi composti naturali presenti negli alimenti che funzionano come estrogeni deboli o moderati se consumati dagli esseri umani. Tra tutti gli alimenti comunemente consumati dagli esseri umani, i ricercatori indicano i semi di lino come la fonte numero uno di lignani. I semi di sesamo sono al secondo posto, ma contengono solo un settimo dei lignani totali rispetto i semi di lino. Poi arrivano i semi di girasoli,  le noci e gli  anacardi.
  • Una terza caratteristica unica dei semi di lino è la loro mucillagine (gomma) contenuta. “Mucillagine” si riferisce a una fibra idrosolubile, gelificante che può fornire un sostegno particolare al tratto intestinale. Ad esempio, la mucillagine  può aiutare a prevenire lo  svuotamento troppo rapido del contenuto dello stomaco nell’intestino tenue, migliorando così l’assorbimento di alcuni nutrienti nel piccolo intestino. Arabinoxilani e galactoxylans  fanno parte anch’essi nelle  mucillagini che si trovano nei semi di lino.

Questa combinazione di caratteristiche di omega3 acidi grassi,  l’alto contenuto di lignani, e le  mucillagini, è un fattore chiave e unico dei  benefici sulla salute dei semi di lino. 

Come sceglierli e conservarli.
I semi di lino possono essere acquistati in forma di semi  o macinati. Le due forme  offrono vantaggi differenti e distinti. I semi di lino possono essere molto difficili da masticare,  la macinazione dei semi prima del consumo di solito può aumentare la loro digeribilità. Tuttavia, hanno una durata più breve rispetto ai semi interi. I semi di lino macinati e confezionati in un sacchetto protettivo  dopo l’apertura, in genere hanno una durata di circa 6-16 settimane. I semi di lino interi, invece, in genere hanno una durata di 6-12 mesi se conservati in un contenitore ermetico, in un luogo fresco ed asciutto al buio. Se refrigerati direttamente, possono durare per 1-2 anni.

Nella loro forma grezza, i semi di lino di solito vanno dall’ ambra / giallo / oro nel colore di abbronzatura / marrone / rossastro. Semi di lino bianco o verde sono stati generalmente raccolte prima della completa maturazione, e semi di lino neri sono stati generalmente raccolte per molto tempo dopo la piena maturità. In generale, si consiglia di evitare semi di lino che sono bianchi, verdi o di colore nero.

L’olio di semi di  lino è particolarmente deperibile e deve sempre essere acquistato in bottiglie opache che sono state tenute in frigorifero. L’olio di lino dovrebbe avere un sapore di nocciola dolce. Si consiglia di non usare mai l’ olio di lino in cottura, dal momento che è  facilmente ossidabile.Tuttavia, è bene aggiungere olio di lino agli alimenti solo dopo che sono stati cotti.

Suggerimenti per la preparazione e la cottura
Al fine di migliorare la loro digeribilità e quindi il loro valore nutrizionale I semi di lino si possono  macinare in un macinino da caffè o di spezie. Se prevedete d l’aggiunta di semi di lino interi in  un piatto di cereali o di grano cotto, è consigliabile farlo alla fine della cottura dal momento che la fibra solubile nei semi di lino possono addensare eccessivamente i liquidi se lasciati troppo a lungo in cottura.

Idee rapide di utilizzo

  • Cospargere semi di lino sui vostri cereali caldi o freddi.
  • Aggiungere i semi di lino ai vostri muffin fatti in casa, biscotti o pani.
  • Per alzare il volume nutrizionale della vostra colazione aggiungere semi di lino nel vostro frullato.
  • Per dare un sapore di nocciola alle verdure cotte cospargere alcuni semi di lino  su di esse.
  • Aggiungete un cucchiaio di olio di lino ai frullati.

 

Download PDF

Occhio alla luce blu: a letto senza smartphone

smartphone a letto, luce blu dannosa
Download PDF

Questo articolo pubblicato su Focus spiega le conseguenze dannose della luce blu emessa dagli smartphone:

Chi di voi farebbe a meno dello smartphone? Ben pochi probabilmente. Ma limitarne l’uso, soprattutto la sera, è uno sforzo che vale proprio la pena di fare. Se non è bastato dimostrare che ha mediamente peggiorato l’intimità di coppia e la qualità del nostro sonno, c’è un motivo in più per metterlo nel cassetto almeno prima di coricarsi: la luce blu emessa dagli schermi dei dispositivi elettronici può danneggiare i nostri occhi, anche gravemente.

OCCHIO ALLA LUCE BLU. Questo tipo di luce fa normalmente parte dello spettro naturale cui siamo esposti durante la giornata, ma smartphone e tablet ne emettono molta, troppa, poiché essendo così intensa è l’unica che rende gli schermi ben visibili anche al sole. È solo negli ultimi 10 o 20 anni che abbiamo cominciato a esporre i nostri occhi alla luce blu durante le ore notturne, dunque gli effetti a lungo termine rimangono per ora sconosciuti (o per lo meno non comprovati). Per quanto riguarda i rischi legati alla vista, gli oftalmologi stanno studiando gli effetti causati dall’esposizione costante alla luce blu, che starebbero confermando un legame con la degenerazione maculare precoce della retina.

CIRCOLI VIZIOSI. L’occhio umano è naturalmente predisposto per difendersi dagli effetti dannosi della luce: la pupilla si restringe, le palpebre si chiudono, lo squardo si distoglie automaticamente per evitare che la luce entri troppo intensamente nella retina, provocandone il danneggiamento. Ma esporci a lungo ai dispositivi elettronici può compromettere queste difese naturali e peggiorare gli effetti.

A LETTO SENZA SMARTPHONE. I rischi legati alla vista non sono comunque gli unici. È scientificamente provato che la luce blu sopprime la produzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale preziosissimo per la regolazione dei cicli del sonno. La sua inibizione può causare insonnia e i disturbi a essa collegati (qui un approfondimento). Meglio allora perdere l’ultimo post di Facebook o un messaggio su Whatsapp e guadagnare in salute, spegnendo lo smartphone dopo cena.

ragazza con ipad a letto

Download PDF

Degenerazione maculare: Abitudini salutari

griglia di hamsler, esempio visione distorta
Download PDF

Che cosa si può fare per ridurre il  rischio di sviluppare la degenerazione maculare?

  • Mangiare grandi quantità di verdure a foglia verde ricche di carotenoidi, i pigmenti giallastri  includono i precursori della vitamina A. Gli spinaci e i cavoli sono forse le verdure più utili allo scopo. Due pigmenti gialli presenti nella macula noti come la luteina e la zeaxantina si trovano anche in queste verdure, e sono preposte per filtrare la luce blu  che potrebbe  danneggiare la macula. Pertanto, questi due pigmenti gialli possono proteggere la macula dai danni.
  • Proteggere gli occhi dagli ultravioletti (UV) e dalla luce blu potenzialmente dannosi.
  • Integratori di vitamine e zinco e antiossidanti possono aiutare qualora non si abbia un’alimentazione adeguata – Age-Related Eye Disease Study.
  • Non fumare.
  • Adottare una dieta povera di grassi ed evitare il cibo spazzatura.
  • Fare esercizio fisico regolarmente.

vedi:     American Macular Degeneration Foundation

Download PDF

Metodo Bates: il palming per gli occhi

Occhiali Rasterbrille
Download PDF

l Metodo Bates per Vedere Senza Sforzo (e possibilmente…senza occhiali)

Anche se questo metodo tiene conto dei difetti visivi minori, può essere utile in qualsiasi tipo di problema che riguarda la vista, perché in qualunque caso, una vista più rilassata ci avvicina al modo giusto di utilizzare il sistema visivo. Può trarne beneficio chi ha problemi di rifrazione (miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia), chi soffre di tensioni a collo e spalle o fatica visiva (secchezza, affaticamento da computer, bruciore), chi ha una buona vista ma vuole lavorare su consapevolezza, presenza, memoria, o chi ha qualunque problema visivo. Il metodo Bates non vuole sostituirsi a visite oculistiche, che non devono essere trascurate, nel caso di problemi visivi; ma sostenere il lavoro dei propri occhi con rilassamento e consapevolezza, per farli funzionare al meglio.

Cos’è il Metodo Bates?
Il metodo Bates è una tecnica olistica, naturale che lavora sulla corretta funzione visiva, per arrivare, nei casi in cui sia possibile, a vedere meglio senza occhiali. Il dottor William H. Bates era un oculista vissuto in Usa agli inizi del secolo scorso, che non si accontentava di risolvere provvisoriamente i difetti visivi con un paio di occhiali (che lui paragonava a delle stampelle). Con spirito scientifico, curiosità e genialità, ha osservato che molti dei problemi visivi derivano da sforzo e tensione. Ha quindi messo a punto un sistema per andare più a fondo e ri-apprendere le corrette abitudini visive, attraverso rilassamento, movimento e centralizzazione visiva (concetti che verranno spiegati nei seminari) lavorando anche su memoria, concentrazione e immaginazione. Vedi Associazione Italiana per l’Educazione Visiva 

Miopia Bulbo oculare allungato e eccessiva tensione del cristallino. Si vede male da lontano.
Ipermetropia Bulbo oculare schiacciato e insufficiente tensione del cristallino. Si vede male da vicino.
Astigmatismo Irregolare curvatura della cornea. Si vede confuso a qualsiasi distanza.
Presbiopia Rigidità del cristallino. Si vede male da vicino..
Strabismo Un occhio non si allinea con l’altro. C’è visione sdoppiata o monoculare.

Il metodo Bates comprende svariati esercizi, noi in questa sede prenderemo in considerazione il palming.
Forse è il  più semplice di tutte le tecniche, ma il  palming è anche considerato la base per imparare a rilassare gli occhi e la mente.

Dedicare un po’ di tempo ogni giorno al palming
Questo massaggio consiste  nel coprire gli occhi chiusi con le mani, in modo tale che non vi sia alcuna pressione sui vostri bulbi oculari. I palmi delle mani sono leggermente a coppa sopra ogni occhio (sinistra su destra o sinistra sopra a destra), e di solito le dita sono parzialmente incrociate sulla fronte.
Foto 1) Primo piano di uno studentessa che utilizza il metodo Bates, usando i cuscini per sostenere le braccia.
Non ci dovrebbe essere luce, oppure il meno possibile, in modo da non permettere di entrare nell’occhio. Una volta che siete in posizione, aprite gli occhi e guardatevi intorno per vedere se è possibile regolare le mani in modo tale da escludere il più possibile la luce. Quindi chiudere gli occhi.

posizione mani incrociate sugli occhi

foto1: posizione delle mani

dettaglio incrocio sugli occhi delle mani

dettaglio incrocio sugli occhi delle mani

Note: la pratica del palming  dovrebbe essere rilassante, ma a volte, nel tentativo di escludere la luce, si può rischiare di stringere troppo le mani e le braccia. E’ bene non esagerare, ed è necessario un compromesso. La  volta seguente si può trovare una posizione migliore per le mani. Fare  questa pratica  in una stanza buia può essere utile a questo scopo.

foto2: figura intera con posizionamento cuscini

foto2: figura intera con posizionamento cuscini

Posizioni 
La Foto 2:  mostra l’utilizzo dei cuscini e la postura del corpo intero. Notare che il torso è ben sostenuto, i piedi   appoggiati sul pavimento e l’altezza per le mani deve essere idonea per appoggiarle agli occhi. Sedetevi su una sedia, tipo da pranzo, di fronte a un tavolo con una pila di cuscini, (o cuscini in gommapiuma ) su di esso. I cuscini sono per far riposare i gomiti: Ci dovrebbero essere abbastanza cuscini in modo che siano in grado di sostenere facilmente i palmi delle mani sugli  occhi, senza chinarsi in avanti (succede se  i cuscini sono insufficienti), o di dover cercare in alto (troppi cuscini).

  • Appoggiare i gomiti sui cuscini e portare le mani sui vostri occhi. Chiudete gli occhi, rimanere al buio, non premere sui bulbi oculari e lasciare libero il naso… non dimenticare di respirare!
  • Una volta raggiunto un buon equilibrio fisico, con una posizione ottimale e badando a che non filtri la luce, visualizzate il colore nero perfetto ed uniforme, senza sforzarvi in alcun modo.
  • Per agevolare la spontaneita’ di questa visualizzazione potete ricordare oggetti neri, scelti tra quelli che ricordate meglio (una scarpa, un pantalone, un abito, il velluto, una stampa di una lettera dell’alfabeto, della vernice o qualsiasi altro oggetto nero di cui sia facile il ricordo).
  • Potete anche visualizzare mentalmente questi oggetti neri, in rapida successione, soffermandovi.

Sdraiati sulla schiena, con un cuscino sotto la testa, le ginocchia  su e i piedi appoggiati sul pavimento, portare le mani agli occhi, e iniziate la pratica del palming. Lo svantaggio di questa posizione è che si deve tenere le braccia in alto, il che può essere stancante se si vuole farlo per un lungo periodo.

Quanto tempo deve durare questo tipo di esercizio?
Non c’è una regola  fissa. Alcune persone trovano sollievo e beneficio appena lo provano per la prima volta, mentre alcune persone non lo trovano utile. Di conseguenza vi è una risposta diversa per ogni persona, e può variare da un giorno all’altro anche  per la stessa persona – sarebbe controproducente forzare con regole rigorose: perché non si avrebbe vantaggio per il nostro obiettivo.
Per la prima volta, si può provare a impostare una sveglia o un timer per cinque o dieci minuti. Eseguire il palming, e dopo il suono della sveglia, provare a chiedersi se al suonare della sveglia, ci si è  sentiti sollevati …. o infastiditi! Se ti sei sentito sollevato, la prossima volta eseguilo per meno tempo; è possibile beneficiare del palming per soli quindici respiri alla volta. Se ti sei sentito infastidito, quindi …..è meglio gettare la sveglia dalla finestra!
Se  un giorno invece ti ritrovi con la voglia di continuare, puoi farlo: per fare il  palming  bisogna essere innanzitutto ben disposti.

Quanto spesso bisogna praticare il palming?
Trovare del tempo almeno una volta ogni giorno. Prendere nota mentale dei sentimenti che vi suscita (per esempio felicità, tristezza, confusione, disagio …) e notare inoltre che cosa gli altri sensi stanno ricevendo: l’ascolto, l’esserci, se si sente il sostegno della sedia e dei piedi a terra, il respiro.
Durante la giornata prendersi delle  brevi pause regolari per dei mini palming veloci. Non è necessario  posizionarsi come sopra descritto, basta iniziare il  palming non appena lo si pensa, si noti come il respiro sale e scende. Contare ogni ciclo di respiri fino ad arrivare a farne  una quindicina, e poi fermarsi.

Alcune domande da porsi:
Vedete nulla, oppure  forme, luci e colori?
Come ti senti quando fai il palming?
Ti senti rilassato dopo palming, o ti senti in ansia? …
Ci sono così tante cose che si potrebbero notare – il palming ti dà informazioni preziose per proseguire i lavori. Le uniche regole da seguire sono quelle che vanno bene per noi stessi!
Inizia il palming oggi, e fallo ogni giorno per una settimana. Se ti piace, potete andare avanti e renderlo una parte normale della vostra routine di ogni giorno.

Download PDF