Dimenticate le etichette, toccate i punti.

Parul Sachdeva con i suoi capi
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Parul Sachdeva studia in una scuola di moda e design, ma la sua missione è di aiutare i non vedenti nella sfida quotidiana di fare acquisti da soli.

Anche se l’industria della moda ha molti primati al suo attivo in termini di stile e tendenza, raramente le aziende produttrici consultano il consumatore  prima di introdurre un indumento sul mercato.

Parul Sachdeva, è una studentessa all’ultimo anno di una scuola di design della moda, presso la Pearl Academy, di Nuova Delhi, con una passione che la spinge a prestare orecchio a studenti e a adulti non vedenti. Per capire di che cosa avesse bisogno il suo ‘target’ in termini di moda e tessuto, ha avuto con loro parecchie conversazioni per capire qualcosa in più delle loro difficoltà. “Molti di loro mi hanno riferito di quante ore ci vogliono per capire quale abito o camicia si possa adattare meglio a loro, e di come la vita sarebbe molto più semplice se ci fosse qualche indicazione delle taglie e del colore dei capi”. Chiaramente, per loro lo shopping è pieno di sfide.

Parul ha deciso di fare qualcosa riguardo a questo problema. si è documentata di come e quanto la moda impatti socialmente. “Ho sempre voluto fare qualcosa di creativo, e quindi ho intrapreso la carriera di fashion design . E se il mio lavoro potrà aiutare le persone, poi è ancora meglio.”

Sachdeva ha già un business plan in atto. Avendo già pensato a un marchio, 6DOTS, Sachdeva, una volta finito il college, prevede di aprire un negozio, collaborare con altre marche, e commercializzare il suo marchio alla radio.

Negli ultimi mesi, Sachdeva ha lavorato su diversi capi con etichette che riportano la taglia, il prezzo e il colore del capo in braille. In aggiunta a questo, le etichette sono anche un segno prezioso, che indicano alla persona il lato corretto per indossare il capo di abbigliamento. “Le etichette, si spera, potranno ridurre il tempo speso per lo shopping”, dice Sachdeva. E aggiunge: “6DOTS darà indipendenza alle persona con disabilità visive per fare acquisti senza l’assistenza di altre persone, e infondere in loro la fiducia necessaria per fare le proprie scelte.”

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5 modi per supportare il vostro BAMBINO con la visione RIDOTTA

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Con il nuovo servizio di supporto alle famiglie della RSBC (Royal Society for Blind People) nel sud e sud-est di Londra, Astrid, una dei nostri operatori, lavora con bambini e giovani con disabilità visiva in età compresa da 0-25 anni insieme alle loro famiglie.

Il  ruolo di Astrid, nel servizio che forniamo gratuitamente, si svolge nei seguenti modi : sostegno individuale su misura per le famiglie con una gamma di esigenze differenti, attraverso visite a domicilio, con scambio di e-mail regolari e contatto telefonico. Sostegno per genitori e tutori, nel prendersi cura di bambini con disabilità visive, aiutandoli a sviluppare e dare un senso al mondo che può sembrare un compito monumentale. Astrid condivide con noi alcuni utili suggerimenti per supportare i  bambini con la visione alterata.

1. Tu sei l’esperto

lo sviluppo del bambino sarà unico, indipendentemente dal loro livello di disabilità visiva. Come genitore / accompagnatore, Tu sei l’esperto del vostro bambino e si avrà una prospettiva unica e valida su di lui / lei come un individuo, indipendentemente dal numero di professionisti coinvolti.

2. Lasciate il vostro bambino libero di esplorare e conoscere.

Concentrarsi sulle competenze che il bambino ha acquisito e incoraggia il suo entusiasmo per imparare cose nuove. Incoraggia i loro sforzi verso l’indipendenza – i bambini imparano facendo e commettendo errori, quindi lasciateli tentare.

3. Ottenere l’attenzione del vostro bambino chiamandoli sempre per nome

Per ottenere l’attenzione del bambino, rivolgersi a loro sempre col nome, in modo che sappiano che si sta parlando loro direttamente. Questo farà sì che non si perderà una descrizione, un commento o una richiesta da parte vostra, o di rispondere a una comunicazione che era destinata a qualcun altro.

4. Descrivi al vostro bambino che cosa è intorno a loro

Descrivere le persone, gli oggetti e gli eventi in modo semplice e chiaro, in modo che il bambino possa capire cosa sta succedendo intorno a loro anticipando anche quello che succederà dopo. Nel fornire  descrizioni sufficienti, assicuratevi di bilanciare e non esagerare con le sollecitazioni, sempre per il benessere del bambino, assicuratevi di trovare  loro spazi tranquilli dove poter pensare, porre domande, scoprire altri suoni intorno a loro, o semplicemente far riposare le loro orecchie.

5. Prendete il vostro tempo

La routine quotidiana, le esperienze di apprendimento e le attività di gioco rischiano di richiedere più tempo se si tratta di un bambino con una disabilità visiva. La vista ci aiuta a dare senso ad altri input sensoriali, come ad esempio l’origine di un forte rumore, così il vostro bambino può avere bisogno di più tempo per realizzare ciò che sta accadendo intorno a lui, o di capire la funzione di un oggetto particolare. Provate a concedere al vostro bambino il tempo di cui ha bisogno, e lavorate insieme sul modo migliore per eseguire un compito, per vestirsi, etc. – in futuro sapranno accelerare i tempi con la pratica. Siate realistici quando stimate il tempo, e cercate di disporre di un largo margine sufficiente da poter consentire al vostro bambino di fare le cose in base al proprio ritmo.

Il nostro Servizio di supporto familiare della RSBC può essere di grande ausilio

Potete saperne di più su come il nostro servizio  può aiutare la vostra famiglia andando alla nostra pagina di servizio di sostegno alle famiglie, o, è possibile effettuare una richiesta ora compilando i dati qui sotto, e saremo in contatto.

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Giornata mondiale della vista 2016: Diabete e cecità

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immagine della copertina dell'invito IAPB per la Giornata mondiale della vista: Non lasciare che il diabete ti porti via anche la vista. Fatti vedere

Giornata mondiale della vista 2016: Diabete e cecità  13 ottobre 2016

Quest’anno la Giornata è dedicata alla retinopatia diabetica, che già colpisce oltre un milione d’italiani: è una delle principali complicanze del diabete, i cui danni sono però spesso evitabili. La Giornata Mondiale della Vista viene celebrata il secondo giovedì di ottobre dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Nel mondo ci sono 147milioni di persone colpite da questa malattia oculare su 422milioni di diabetici. La retinopatia diabetica è la maggior causa di cecità in età lavorativa, può essere evitata grazie a controlli oculistici periodici, una diagnosi precoce può salvare la vista e tutelare la qualità della vita.

È la vista, tra i cinque sensi, a fornirci più dati sulla realtà: circa l’80% di tutte le informazioni che giungono dall’ambiente al nostro cervello passano attraverso gli occhi. I check-up oculistici regolari e i corretti stili di vita consentono di prevenire, in molti casi, i danni oculari. Si consideri che nel mondo la disabilità visiva può essere evitata in otto casi su dieci.
Solo in Italia l’Istat stima che vi siano 362mila ciechi e gli ipovedenti sono oltre un milione.
Nel mondo, secondo l’OMS, ci sono 39milioni di ciechi e 246milioni di ipovedenti. Informazione e divulgazione, diagnosi precoce e riabilitazione visiva sono i pilastri su cui poggia tutta l’attività della IAPB Italia onlus per eradicare la cecità evitabile, socialmente inaccettabile ed economicamente onerosa.

La retinopatia diabetica, una complicanza grave e frequente del diabete, è tra le principali cause di ipovisione e cecità, soprattutto nei soggetti in età lavorativa (20-65 anni). Per questo l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia onlus promuove una campagna informativa per conoscere più da vicino i fattori di rischio, le terapie e soprattutto come prevenirne l’insorgenza.

È molto importante sapere che, se sei affetto da diabete, devi controllare frequentemente i tuoi occhi! Sia che tu faccia insulina, sia che tu assuma farmaci ipoglicemizzanti, sia che tu segua soltanto una dieta devi sottoporti a visita oculistica almeno una volta l’anno.

Dopo 20 anni di malattia più del 90% dei soggetti è affetto da retinopatia diabetica di differente gravità. La diagnosi e il trattamento precoce della retinopatia diabetica possono prevenire la perdita della vista.

In alcune città italiane sono previste visite gratuite, incontri e distribuzione di materiale informativo.

Per saperne di più vai al sito della giornata www.giornatamondialedellavista.it o chiama il numero verde 800-068506

Consulta la mappa per tutte le iniziative attivate nella tua città clicca qui

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EyeMax© la nuova lente per la cura della Maculopatia

EyeMax lente intraoculare
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EyeMax è la nuova lente intraoculare per la cura della Maculopatia. Adatta per chi soffre di maculopatia secca oppure umida ma in fase quiescente. la lente EyeMax ingrandisce le immagini e le proietta su tutta la macula periferica, permettendo cosi di migliorare la vista di chi soffre di maculopatia.

A Copenhagen dall’ 8 all’ 13 Settembre 2016, in occasione del congresso degli Specialisti Europei di Retina (Euretina) e degli Specialisti Europei di Chirurgia della Cataratta (ESCRS) il Dott. Badalà presenterà i risultati di questa nuova tecnica per la cura della maculopatia. Verranno  discussi alcuni casi clinici per mostrare l’efficacia e la sicurezza della Lente EyeMax, sviluppata a Londra da un gruppo di esperti come il Dottor Qureshi, il Professore Artal e il Dottor Badalà.

I risultati dei primi pazienti italiani trattati con questa tecnica sono estremamente incoraggianti; tutti pazienti hanno riferito un miglioramento visivo, e non sono state evidenziate complicanze.

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L’innovazione sta nella semplicità: Lego in Braille

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Il  gioco del Lego ha ispirato la realizzazione di questi mattoncini con scritta in Braille e potenzialmente può cambiare il modo in cui bambini ciechi leggono e giocano.

Secondo la Federazione Nazionale dei Ciechi, ci sono circa 60.393 bambini negli Stati Uniti, che sono legalmente ciechi. Anche se al vostro bambino non è capitato di essere uno di loro, si può sottoscrivere lo stesso l’appello della Fondazione Dorina Nowill per il suo ultimo progetto: dei mattoncini con scrittura in  Braille che funzionano come i Lego, (Lego non fa parte del progetto) solo che vengono utilizzati anche per la lettura. Parafrasando si può pensare a questo come il miglior “blocco” (da Blocks gioco di parole) mentale!

L’alfabeto Braille di base è caratterizzato da 6 punti che vengono combinati fra loro,  ha reso facile la combinazione utilizzando un mattone 2 x 3 del LEGO. Senza dubbio la parte più significativa del gioco è che integra questa esperienza di gioco universale con dei bisogni speciali, rendendo un modo meno impegnativo per i bambini non vedenti di interagire con tutti gli altri. E’ un sistema che potrebbe insegnare molto a tutti i bambini, sia come leggere il Braille sia come essere empatici. Se questo articolo non è non vi ha ancora toccato in maniera sufficiente (in senso letterale e figurato), il no-profit Daredevil ha pubblicato una serie di brevi video che senz’altro non vi lasceranno indifferenti (se siete in grado di vederli) .

Sebbene siano stati donati questi mattoncini Braille a circa 300 bambini attraverso la fondazione stessa, non sono ancora disponibili per il consumatore medio. Tuttavia, i disegni di mattoncini sono stati realizzati su licenza Creative Commons con la speranza che alcuni produttori si facciano avanti cogliendone l’utilità per rendere il prodotto ampiamente disponibile. Nel frattempo, i genitori possono esprimere il loro sostegno inserendo nel proprio messaggio nel mattone Braille in digitale sul loro sito, oppure utilizzando l’hashtag #BrailleBricksForAll. A voi la prossima mossa! LEGO

 

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Convegno a Verona sulle possibili terapie per la Retinite Pigmentosa e le altre distrofie retiniche

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invito convegno verona

Retina Italia onlus con Fondazione Telethon organizzano il convegno dal titolo:

“RETINA ITALIA onlus CHIAMA TELETHON” a Verona il 20 marzo 2016 – dalle ore 09,30 alle 13,30 –

presso il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra.
All’evento parteciperanno i ricercatori Telethon che lavorano su progetti di ricerca per trovare possibili terapie per la Retinite Pigmentosa e le altre distrofie retiniche. Qui di seguito il programma provvisorio:
Ore 9.00 Iscrizioni
Ore 9.30 Apertura convegno

Saluto e presentazione di Retina Italia onlus e di Fondazione Telethon,

Saluto delle Autorità pubbliche intervenute

Ore 10.30: “ Sviluppo della retina artificiale fotovoltaica : stato dell’arte e prospettive terapeutiche” – Dott. Maurizio Mete (Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar)

Ore 11.15: “Sviluppo di terapie neuroprotettive per la retinite pigmentosa”- Dott.ssa Valeria Marigo (Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze della Vita)

Ore 12.00: “Applicazione della terapia genica nella retinite pigmentosa – esperienze e prospettive”- Dott. Enrico Maria Surace ( Tigem- Napoli)

Ore 12.45 : Domande e risposte Ore 13.30: Conclusioni e chiusura

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Trapianto di cornea bio-ingegnerizzata in Cina

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simulazione immagine cornea bioingegnerizzata
CHIRURGHI CINESI IMPIANTANO CON SUCCESSO CORNEE DI MAIALE POTENZIATE PER IL TRATTAMENTO DELLA CECITA’ UMANA.

Pechino: chirurghi cinesi hanno annunciato il successo ottenuto dal trapianto  in un occhio umano di una cornea di maiale bioingegnerizzata, uno sviluppo che potrebbe aiutare milioni di persone a vedere di nuovo.

I medici dell’Istituto Oculistico nella provincia di Shandong est della Cina hanno detto che il trapianto una cornea di maiale bio-ingegnerizzata in un occhio umano ha avuto luogo nello scorso settembre.

La visione del paziente è gradualmente migliorata dopo un periodo di recupero di tre mesi, il che significa che il trapianto è stato un successo, ha detto Zhai Hualei, direttore della divisione della cornea dell’istituto.

Wang Xinyi, 60, ha avuto una grave ulcera corneale. Poteva solo vedere gli oggetti in movimento nel raggio di 10 centimetri.

“I medici inizialmente hanno detto che mio padre poteva perdere la vista in un occhio, perché non ci sono abbastanza donazioni di cornea” ha riferito il figlio di Wang. (Il divario tra le liste d’attesa di chi ha bisogno di un organo e il numero di organi effettivamente disponibili per i trapianti è tuttora molto grande)

Per il trapianto della cornea è stata utilizzata una bio-ingegneria di nome Acornea, il primo prodotto ad essere accreditato dalla China Food and Drug Administration nel mese di aprile, ha riferito l’agenzia statale di stampa Xinhua.

Con la cornea di maiale come materiale principale, il prodotto è privo di cellule, proteine ​​ibride, e altri antigeni. si conserva una struttura naturale di collagene con notevole biocompatibilità e sicurezza biologica, ha detto Zhai.

(Per disattivare i retrovirus derivante dall’impianto di  specie diverse si ricorre all’ingegneria genetica: si tratta del CRISPR/Cas9, una tecnica di “editing” genetico derivata dai batteri. I CRISPR, infatti, fanno parte del sistema immunitario dei batteri e sono anche dei “redattori genetici” grazie all’endonucleasi Cas che riconosce l’RNA nel quale il DNA virale si traduce per replicarsi. L’enzima Cas si appropria di quell’RNA, così riconosce esattamente i pezzi di DNA virale e li elimina tutti. La correzione resta nel genoma del batterio e si trasmette alle cellule figlie.)

Enorme divario tra domanda e offerta di cornea umana.

Le malattie della cornea sono una delle principali cause di cecità in Cina, se ne può stimare circa 4 milioni di persone. Nuovi casi stanno aumentando di 100.000 ogni anno, tuttavia, solo circa 5.000 persone ricevono un trapianto di cornea ogni anno.

Il Pechino Tongren Hospital e Wuhan Xiehe Hospital, tra gli altri, hanno condotto studi clinici di Acornea dal 2010, registrando un tasso di successo del 94,44 per cento, simili ai risultati osservati con le cornee umane donate.

Questa cornea derivante da nuove metodologie di bio-ingegneria può aiutare milioni di persone a vedere di nuovo, ha detto Zhai. Secondo le statistiche dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono stimate in tutto il mondo 285 milioni di persone non vedenti: di cui 39 milioni cieche e 246 milioni ipovedenti.

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Super alimenti per la protezione degli occhi

fotografie verdure a foglia verde, carote, mandorle
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Lo sapevate che una dieta salutare, ricca di specifiche sostanze nutritive, svolge un ruolo importante nel migliorare la nostra salute degli occhi e prevenire le malattie? Aggiungere questi alimenti amici degli occhi nei vostri pasti…  vi farà vedere la differenza!


mandorle in una ciotola

Mandorle
Nello specifico, sono inclusi i pinoli, i semi di girasole, le nocciole. Sono ricchi di vitamina E, e gli studi dimostrano che possono rallentare il progredire della degenerazione maculare e di proteggere gli occhi contro la formazione della cataratta. Basta assumere semplicemente una manciata di mandorle al giorno che è circa la metà della dose giornaliera raccomandata, integrando il resto con bacche e altri alimenti ricchi di vitamina E, per una buona salute a tutto tondo.

carote bio

Carote
Le carote e gli altri alimenti pigmentati di arancio come la zucca, le patate dolci, le albicocche essiccate (senza dolcificanti e conservanti) e il mango  non annulleranno i  problemi della vista, ma possono certamente aiutare a migliorare la salute generale degli occhi. In effetti, questi frutti e verdure contengono luteina, la centrale elettrica nutrizionale contenuta anche nei tuorli d’uovo e nelle verdure a foglia verde, e il beta-carotene, una sostanza che viene convertita in vitamina A dal corpo una volta assorbito. Come abbiamo visto, la vitamina A è estremamente vantaggiosa per la salute degli occhi, e bisogna essere sicuri di includere le varie fonti diverse nella vostra dieta per un effetto ottimale.


mirtilli e lamponi
Frutti di bosco
I mirtilli sono considerati uno degli alimenti più sani per gli occhi, a causa delle loro  alta  quantità di vitamine A, C ed E, e Zinco.  La vitamina A è un potente antiossidante che contrasta le infiammazioni agli occhi,  lotta contro i radicali liberi; la vitamina C agisce contro la pressione intraoculare (la pressione all’interno dell’occhio), che se lasciata incontrollata può aumentare il potenziale di sviluppo del glaucoma, la seconda causa più comune di cecità negli Stati Uniti.  La vitamina E può aiutare a prevenire la formazione di cataratta, mentre lo zinco è un potente minerale che protegge e aiuta contro la cecità notturna e la degenerazione maculare. Tutto sommato, l’umile mirtillo è una centrale elettrica nutrizionale che fa ai vostri occhi un mondo di bene!
Gli agrumi sono un altro alleato nella vostra lotta contro le malattie degli occhi, in quanto contengono  un’alta concentrazione di vitamina C– Assicurati di includere a rotazione i diversi tipi di frutti di bosco e agrumi al fine di trarne tutti i vantaggi.

pesce omega3

Salmone e pesci ricchi di Omega3
Il salmone, lo sgombro, il tonno, il merluzzo e le acciughe non sono solo deliziosi; ma sono anche ricchi di acidi grassi Omega-3 DHA, sostanza che si trova nelle nostre retine ed è uno strumento nella prevenzione della sindrome dell’occhio secco, così come diminuisce drasticamente il rischio della degenerazione maculare legata all’età. Da due a quattro porzioni di questi incredibili pesci grassi a settimana dovrebbero essere sufficienti per garantire a tutto  tondo la salute dei vostri occhi. Ad ogni modo, se non si mangia pesce, è possibile ottenere una buona scorta di DHA sia attraverso gli integratori di olio di pesce, sia con l’assunzione di integratori contenenti olio di semi di lino o olio di semi di ribes nero.

greenns

Spinaci / verdure a foglia verde
Qualunque cosa si faccia, non dimenticate di mangiare verdura a foglia verde! Le verdure a foglia verde scuro come gli spinaci cotti, i cavoli, il cavolo nero e le cime di rapa contengono tutti un’altissima quantità di luteina e zeaxantina, che riducono il rischio di malattie croniche degli occhi  come la degenerazione maculare e cataratta. Sebbene i composti trovati nelle verdure verdi non sono così facilmente assorbibili, come quelle che si trovano nel tuorlo d’uovo, queste verdure sono una grande opzione per ottenere gli antiossidanti utili per i tuoi occhi che  hanno bisogno di una migliore salute. Gli ortaggi a foglia verde, come gli spinaci, sono tra le principali fonti di vitamina E che possiamo trovare direttamente nel nostro orto. Un semplice contorno composto da 100 grammi di spinaci cotti può contenere oltre 3 milligrammi di vitamina E. Non dimenticate di aggiungere  gli spinaci sminuzzati nelle minestre e nelle zuppe, ma anche di gustarli crudi in insalata. Queste verdure possono essere saltate  in olio d’oliva o di cocco di buona qualità,  per trarne tutti i benefici!

salsa di pomodoro

Salsa di pomodoro
Ecco un altro dono dell’orto ricco di vitamina E. 60 grammi di salsa di pomodoro contengono circa 2,8 milligrammi di vitamina E, un terzo della dose giornaliera raccomandata, oltre a 360 milligrammi di potassio, 34 milligrammi di licopene e sole 54 calorie. La salsa di pomodoro è normalmente utilizzata in cucina come condimento. Ciò la rende una fonte di vitamina E molto comune e sempre a portata di mano.

Tuorlo d'uovo

Il tuorlo d’uovo
Se si scarta regolarmente l’idea di assumere i tuorli d’uovo, perché si crede abbiano un effetto negativo sui vostri livelli di colesterolo, ripensateci: secondo Paolo Dogherty, direttore medico della Vision laser Dougherty di Los Angeles, il tuorlo è in effetti una fonte primaria di luteina, la sostanza antiossidante pigmentata di colore giallo che agisce come un filtro blu-chiaro e combatte i radicali liberi in tandem con il suo composto sorella, la zeaxantina. In combinazione con lo zinco presente anche nel tuorlo d’uovo, questi due composti possono contribuire a rallentare la  degenerazione maculare correlata all’età, la principale causa della perdita della vista per le persone sopra i 65 anni. Il modo migliore per poterli  mangiare? Crudi! Ma se non avete lo stomaco per farlo, non preoccupatevi: se è vero che i tuorli crudi contengono più luteina dei tuorli cotti, i nostri corpi sono perfettamente in grado di assorbire l’antiossidante da altre fonti, come le verdure a foglia verde. Basta combinare questi ingredienti ricchi di luteina con olio d’oliva o di noce di cocco per un migliore assorbimento.

 

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Perché amo il mio bastone bianco

il mio bastone bianco in treno
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Giornata mondiale del bastone bianco e campagna di sensibilizzazione 2015

Oggi è la giornata mondiale del bastone bianco e come da programma avrei scritto un pezzo per il blog sulla giornata, un discorso in generale. Mai avrei pensato di scrivere qualcosa che mi riguardasse in prima persona. Oggi il mio bastone bianco mi ha permesso di incontrare degli esseri umani: diversi per sensibilità, per inclinazioni, per senso civico. Diversi in quanto esseri umani, perciò individui. L’avverarsi di un evento negativo, che non sto a raccontare nello specifico perché non necessario, mi ha permesso di incontrare persone attente e disponibili nei confronti della mia non abilità. Il bastone bianco mi ha facilitato il compito, mi ha reso riconoscibile, ha dato una connotazione alla mia condizione e, per risonanza, le ha rese attente e disponibili nei miei confronti.

In un momento in cui ero spaesata e avvilita, visibilmente in difficoltà, bisognosa di aiuto, si sono avvicinate a me delle signore che mi hanno sollevato dallo scoramento e mi hanno accompagnata a destinazione. Senza neppure fosse necessario palesare il mio disorientamento a parole, si sono avvicinate e mi hanno offerto il loro sostegno.

Insomma, un grazie alle donne della città di Chiari che ho incontrato oggi, e ai passeggeri del regionale, per essere stati i miei occhi, in modo naturale e semplice.

Oggi avrei potuto piangermi addosso, avrei potuto focalizzare la mia frustrazione su una manifestazione rozza di maleducazione (la causa del mio malessere), avrei potuto ritirarmi in me stessa e abbandonarmi a pensieri vittimistici.

Avrei in questo modo guardato solo una parte della realtà e, molto probabilmente, mi sarei persa quella migliore che è stata la controprova decisiva: la presenza, sempre e in ogni luogo, del lato sano della nostra società, ovvero le persone capaci di guardare oltre sé stesse.

Sono commossa e profondamente grata per questo.

Vi saluto ricordandovi quanto sia prezioso il bastone bianco per tutti noi, per chi lo usa e per chi lo riconosce e ne comprende la valenza.

Laura

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Cecità, occhiali e microchip che donano la vista

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sistema occhiali e microchip

Cecità, dagli Stati Uniti arrivano occhiali e microchip che “donano” la vista. Realizzato presso l’Università di Stanford, il dispositivo non ha bisogno di connessione via cavo e permette di vedere anche “oltre i contorni”

Una ricerca statunitense dona nuove concrete speranze alle persone non vedenti di riacquisire la vista dei contorni, “e anche oltre”. Merito di un paio di occhiali speciali sviluppato dall’Università di Stanford e di un microchip impiantato nella retina in grado di funzionare autonomamente, senza cioè il bisogno di cavi di connessione. Si tratta di un sistema che consentirà la piena libertà di movimento, consentendo ad esempio di imparare a nuotare in autonomia.

Uno strumento indipendente – Il merito principale dell’ateneo americano è quello di aver risolto il problema dell’alimentazione per un periodo lungo del dispositivo. Il microchip è infatti dotato di un “arco voltaico” che consente la sua ricarica grazie all’interscambio continuo di dati. In pratica gli occhiali agiscono da telecamera, acquisiscono le immagini e le trasmettono al microchip. Quest’ultimo, a sua volta, è collegato al nervo ottico. La ricerca made in Usa ha prodotto di recente altri tipi di tecnologie per donare la vista a chi non ce l’ha, come nei casi della mamma cieca che è riuscita a vedere suo figlio grazie a un paio di occhiali e dell’occhio bionico installato su un 68enne.

Disponibili fra qualche anno – “Il sistema – sottolinea Andrea Cusumano, docente di oftalmologia presso l’Università Tor Vergata – è in fase avanzata di sperimentazione, e attende l’approvazione dell’Fda per poter avviare i test sugli uomini”. I ricercatori americani hanno così risolto, aggiunge il docente, “i problemi degli impianti retinici attuali, più invasivi perché necessitano di una connessione dei microchip con un cavo a un dispositivo che si devono portare con se negli spostamenti”. Le prime applicazioni pratiche del nuovo dispositivo, secondo Cususmano, richiederanno “qualche anno”.

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Giugno: mese della prevenzione della Cataratta

cataratta
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Giugno è il mese della sensibilizzazione della Cataratta. Negli Stati Uniti  22 milioni di persone sono affette da cataratta, le persone devono essere consapevoli dei vari modi per trattare e prevenire questa condizione che porta alla diminuzione della vista.

LA CATARATTA è un opacamento progressivo del CRISTALLINO (la lente naturale collocata dietro l’iride). Si stima che 22 milioni di americani siano affetti da cataratta e che la spesa sanitaria per le terapie costi 6,8 miliardi dollari ogni anno.
Cause della cataratta
-Vecchiaia
-Diabete
-Ipertensione
-Radiazione ultravioletta da sole
-Fumo
-Obesità
-L’uso prolungato di farmaci corticosteroidi
-farmaci per combattere il colesterolo
-Lesioni degli occhi
-Terapia ormonale sostitutiva
-Forte miopia
-Storia famigliare
-Uso eccessivo di alcool
I sintomi  della Cataratta
Il paziente affetto da cataratta avverte:1. un calo progressivo della vista
2. una visione offuscata
3. un abbagliamento all’aperto
4. i colori sembrano meno vivaci ed appannati
5. in molti casi la comparsa (o se già presente, l’aumento) della miopia.
6. abbagliamento da fari dell’automobile o da luce del sole.
Trattamento della cataratta e precauzioni
L’unica terapia è quella chirurgica., che ha un tasso di successo del 95% negli Stati Uniti. Le misure preventive comprendono:-Indossare occhiali da sole soprattutto nei mesi estivi per impedire il passaggio della radiazione ultravioletta.
-Smettere di fumare
-Assumere alcool con moderazione
-Evitare l’esposizione prolungata al sole
-Consumare alimenti ricchi di antiossidanti
-Visite periodiche  per diagnosi precoce di cataratta
-Assicurarsi che gli occhiali o lenti a contatto abbiano la prescrizione più  idonea possibile.
-Utilizzare lenti di ingrandimento per leggere caratteri piccoli
-Migliorare l’illuminazione nella vostra casa utilizzando lampade luminose.
-Indossare occhiali da sole o un cappello a larghe tese  quando ci si sposta all’aperto per ridurre i riflessi
-Evitare o limitare la guida notturna
Cosa si può fare durante il mese della prevenzione della cataratta:
Ci sono molte cose che si possono fare, tra cui:
-Coinvolgere il coniuge, i parenti e gli amici a partecipare a una proiezione sulla cataratta.
-Donate fondi verso le organizzazioni che si occupano di sensibilizzare sulla cataratta
-Partecipa a campagne per la lotta contro la cataratta attraverso i social network come Facebook e Twitter.
-Volantini, poster e altri materiali didattici che danno informazioni sulla cataratta.
-Scrivere articoli sulla  cataratta e provvedere alla loro pubblicazione nei media locali.
-Tweetta fatti cruciali che riguardano la cataratta.
-Promuovere ed informare sui sintomi della cataratta  sul posto di lavoro, tra i vicini e la scuola.
-Ospitare una conferenza su come le persone con cataratta possono trovare soluzioni o affrontare la condizione.
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ARTE AL BUIO: LABORATORIO SENSORIALE

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ARTE AL BUIO : LABORATORIO ATTIVO DI  ESPERIENZA SENSORIALE

Sabato 23 e domenica 24 maggio 2015 nella cornice naturale dell’Oasi WWF di Vanzago (MI), il Comitato Arte Senza Confini organizza e promuove: “Arte al buio – Laboratorio attivo di esperienza sensoriale”.

Docente: Felice Tagliaferri.

Scultore non vedente di fama internazionale, Felice Tagliaferri ci accompagnerà in un percorso sensoriale attraverso il quale scopriremo come si fa a “dar forma ai sogni”. Arte plastica e manipolazione a occhi chiusi per sperimentare un nuovo modo di esprimerci e comunicare, per vivere un’esperienza di conoscenza interiore che ci aiuterà ad affinare il nostro modo di relazionarci con gli altri, per sviluppare la consapevolezza di quelle capacità e possibilità percettive che a occhi aperti non possono essere valorizzate.

per approfondimenti:

http://www.funweek.it/milano/eventi/arte-al-buio-laboratorio-attivo-di-esperienza.php

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CONVEGNO ” ARTE E DISABILITA’ “

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 arte e disabilità

CONVEGNO ” ARTE E DISABILITA’ “ –  FONDAZIONE SINAPSI – 15 maggio 2015

Molte le attività che la Fondazione Sinapsi realizza in favore di bambini e ragazzi non vedenti e/o pluriminorati in età scolare favorendone l’inclusione scolastica e sociale.

Per saperne di più:

Fondazione Sinapsi

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Il bastone bianco

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Questo è un mio articolo  postato in occasione della Giornata mondiale del bastone bianco, ospite del blog ” Instabilmente contaminazioni d’arte”, che ringrazio per l’attenzione e l’accoglienza.

Il Bastone Bianco – 15 ottobre 2013

(you can find the english translation below)

Volevo richiamare la vostra attenzione su una data, oggi 15 ottobre, per me importante e speciale, la giornata della sicurezza del Bastone Bianco, è una giornata dove si celebra e si ricorda alle persone uno strumento che aiuta non solo i ciechi ma anche gli ipovedenti come me, a conquistare una maggiore indipendenza, una maggiore mobilità, permettendoci di partecipare in modo attivo in ambito sociale.

In Italia, noi ipovedenti siamo un numero importante, più di 2.500.000, ma siamo come un fiume carsico, ovvero silenti e poco visibili, tanto che il Bastone Bianco, un elemento di segnalazione che contraddistingue la nostra condizione, ai più è totalmente sconosciuto.

Vorrei parlarvi della mia esperienza e di quanto mi sia prezioso questo semplice ausilio, tanto da aver cambiato la qualità della mia vita.

Il fatto di farmi vedere in giro e di segnalarmi con il bastone bianco, significa vivere un processo di elaborazione, dove ammetto apertamente di non vederci bene o di non vedere del tutto. Non è un percorso scontato né tanto meno semplice perché entrano molti fattori in gioco, non ultimo il preoccuparsi troppo di cosa pensi chi ci sta attorno. Ma una volta che si supera questa fase di elaborazione e di accettazione dell’handicap visivo, si è a buon punto per accogliere l’idea del bastone bianco scoprendo che può portarci solo vantaggi. Prima del suo utilizzo, la mia condizione di ipovedente ed il suo progredire, si stava prendendo sempre di più pezzetti della mia autonomia nel vivere quotidiano.

Ora posso dire: perché non l’ho utilizzato prima!

Ora non inciampo più sui gradini, o sui bordi del marciapiede, le condizioni della luce non condizionano più pesantemente le mie uscite, il bastone bianco fa sì che, segnalandomi, le persone si scostino e non vada loro addosso, permettendomi di affrontare luoghi affollati come le stazioni ferroviarie e gli aeroporti.

Il non dover più guardare per terra mi permette di guardare meglio ciò che mi circonda, percepisco molte più cose e mi oriento più facilmente.

Ma il vantaggio più grande è che grazie a lui, le persone entrano in comunicazione con me. Mi chiedono spesso se ho bisogno di aiuto, abbattendo così diffidenza ed imbarazzo, il mio bastone bianco facendomi da tesserino di riconoscimento quando io stessa chiedo aiuto  riesce a  veicolare la comunicazione ad un livello empatico, un territorio dove entrambe le parti lasciano un segno, un piccolo gesto, un reciproco scambio su cui soffermarsi e riflettere, qualcosa di prezioso da portarsi a casa.

Tutto questo per dirvi che quando incontrate un bastone bianco, dietro ci sta una come me, con le sue variabili personali, che nonostante la sua disabilità, ha ancora voglia di conoscere e di esplorare il mondo.

Vi abbraccio e vi ringrazio per l’attenzione

Laura Giardina

 

laura-giardina

 

I’d like to call your attention to this date, 15th October, which is the “white cane day” and it’s very special to me.
On this day we celebrate and remind everyone of a device that helps not only blind people, but also the ones with low vision like me, to achieve independence and greater mobility , allowing us to participate in a more active way in our society.
People with low vision impairments are over 2.500.000 in Italy, but we’re like an invisible river, silent and not quite exposed,  so that the white cane , a warning element that characterises our condition, is almost uknown.
I’d like to share with you my experience and tell you how precious object is to me, as much as to have changed the quality of my life,
The fact of walking around with the white cane means going through a process of elaboration, where I openly admit that I don’t see well or not at all.
It’s not a thing to be taken for granted, let alone easy because many factors come into play, especially worrying too much about what  others think about us.
But once you get past this elaboration and acceptance phase, you can start welcome the white cane, discovering that it can only bring us benefits.
Before I started using it, my condition and its developing were taking over my autonomy in everyday life.
Now I can say “Why haven’t I started using it before?!”
I don’t trip on steps or on pavements’ edges, light’s changes don’t affect me so heavily anymore, the white cane helps me standing out so that people don’t bump into me, allowing me to face crowded places such as railway stations or airports.
Not having to constantly look on the ground anymore, allows me to better observe what surrounds me, to perceive and  orientate myself.
The biggest benefit is that, thanks to the cane, people communicate with me. They often ask me if I need help, getting rid of diffidence and embarrassment, my cane manages to bring empathy into communication, a territory where both sides leave a mark, a small gesture, an exchange on which to stop and think, something precious to take home with you.
All of this just to tell you that when you see a white cane, there’s someone like me behind it, that despite its disability still wants to go out and explore the world.
Thank you for your attention,
un abbraccio (big hug)
 

 

 

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Museo del Prado, toccare i capolavori

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“È una sensazione incredibile”, dice González. “Sento questo dipinto in ogni suo dettaglio sotto le mie dita.”

Il signor González stava visitando una piccola mostra molto particolare, progettata per dare ai ciechi o quelli con vista limitata la possibilità di creare un’immagine mentale di un dipinto col tatto.
Il Metropolitan Museum of Art di New York e la National Gallery di Londra sono solo alcuni musei che organizzano attività per i visitatori non vedenti, tra cui visite guidate speciali, corsi di disegno, e laboratori “tattili”, in cui le persone non vedenti possono sentire sculture. Un’esperienza davvero unica per i non vedenti e ipovedenti …..proprio come tornare a ‘vedere’!
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